''Perche' non vederla ancora come correlazione, e lasciare stare i "governanti"?''
Perchè sono i governanti che non lasciano stare noi.Ci lasciassero stare io li lascerei perdere.
Le femministe Margaret Sanger negli Stati Uniti,e Marie Stopes in Inghilterra,riuscirono a guadagnarsi l'appoggio dell'elite tramite un'adesione alle politiche di controllo della popolazione,ed è da allora che il femminismo si è diffuso.
Il male bashing in tv,è come un elefante in una stanza,possibile che nessun maschio ai piani alti lo noti?
Però qualcuno in quella stanza deve avercelo portato.
Il femminismo è uno strumento della borghesia.
Se noi incominciamo a diffondere queste informazioni sarà sempre più difficile sostenere che il femminismo sta dalla parte delle femmine proletarie,contro i ''padroni'' maschi.
In realtà esiste una sinergia di intenti e un alleanza tacita fra i ''padroni'' maschi (l'1% dei maschi)e le femministe,il tutto a danno degli uomini di censo normale,che rappresentano il terzo stato della modernità.
Perchè le cose sono 2,o le femministe si sono associate a formare una sorta di spectra per il dominio delle donne sul mondo(ipotesi improbabile),oppure sono appoggiate dai padroni del vapore,perchè se l'uomo del monte diceva di no,loro erano ancora lì che si masturbavano e urlavano:''col dito,col dito l'orgasmo è garantito''(ditemi voi se questa non è isteria di massa...)
Gente del genere può assurgere a un simile potere nei media e nelle istituzioni?
''...Tutto cominciò nel 1970, quando Nelson Rockefeller, allora governatore dello Stato di New York, appoggiò pesantemente una legge che rendeva di fatto l'aborto totalmente libero. Talmente era libero che nel 1972 l'assemblea legislativa dello Stato decise semplicemente di abrogarlo. Il governatore oppose il suo veto e la Corte Suprema degli Stati Uniti, con la celebre sentenza Roe vs. Wade, gli diede ragione, riportando l'America ai tempi del Dred Scott Case del 1857 (dove si stabiliva che i discendenti affrancati di schiavi non erano da ritenersi giuridicamente persone, per cui l'aborto era permesso a richiesta). Nelson Rockefeller, come si ricorderà, divenne poi vicepresidente degli Stati Uniti.
Questo signore (il cui cognome è ormai entrato nel vocabolario corrente a indicare la ricchezza per antonomasia) era al vertice di una piramide colossale, i cui intenti furono chiari il 14 marzo 1973, quando, nel corso di una conferenza tenuta a New York davanti al Consiglio nazionale del Centro di Sviluppo della Pianificazione Familiare, il presidente della Fondazione Rockefeller, J.H. Knowles, dichiarò: "E' compito sia dei settori privati che dei settori pubblici accelerare negli Stati Uniti lo sviluppo degli aborti legali affinché essi salgano ad un milione e ottocentomila all'anno".
Insomma, le leggi permissive in materia d'aborto non erano sufficienti a condurre a risultati sperati, occorreva una promozione attiva dell'aborto di massa.
Da dove veniva questa bella idea gnostica? Dall'ideologia della "crescita zero", che le teste d'uovo del Massachussetts Institut of Technology (sovvenzionato dalla Fondazione Rockefeller) avevano elaborato giusto in quegli anni. Il lancio del femminismo, l'appoggio velato al marxismo (che era pur sempre materialismo) e infine la campagna ecologistica su scala mondiale, avviata dal rapporto "I limiti dello sviluppo" del Club di Roma (braccio europeo del suddetto Massachussetts Institut of Technology), sono anelli della catena che parte da quest'idea.
Applicarla era facile. I Rockefeller non avevano problemi nel favorire l'ingresso nell'amministrazione statunitense di uomini loro: il sistema costituzionale americano permette la formazione di staff praticamente a richiesta. Per i mass media era ancora più facile, visto che i Rockefeller ne controllavano buona parte, come il Columbia Broadcasting Cy, tanto per citarne un paio nel settore delle radiodiffusioni. E poi c'erano le cliniche finanziate dalla stessa famiglia, come quella della Pianificazione Familiare di New York, che divenne la più grande "fabbrica d'angeli" del mondo. Naturalmente non si devono dimenticare le industrie farmaceutiche controllate tramite pacchetto azionario, come la Upjohn, che si lanciò a testa bassa nel settore degli antifecondativi.
Il Population Council
La piramide facente capo alla Fondazione Rockefeller era composta di oltre ventiduemila fondazioni "senza scopo di lucro", in parte autofinanziantesi e in parte sovvenzionate dal governo, come l'importantissimo Population Council, sostenuto a suo di milioni (di dollari) dal ministero della Sanità e dall'AID (Agency for International development, organismo federale). La prima mossa fu uno studio di Henry Kissinger, "Prospettive per l'America", nel quale veniva dipinto uno scenario mondiale in cui il controllo demografico era presentato come il problema. Kissinger era consigliere personale di Rockefeller, poi fu Segretario di Stato e infine eminenza grigia della diplomazia internazionale (oggi continua a guidare a distanza la politica estera americana, sebbene non abbia più alcun ruolo pubblico: l'esperienza accumulata e le aderenze a tutti i livelli ne fanno il più richiesto consulente internazionale).
Contro la fertilità
Il mensile del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME), Mondo e Missione, ha recentemente rivelato un altro documento a firma di Kissinger. E' giusto di quegli anni (1974); Kissinger allora presiedeva il Consiglio di Sicurezza degli Stati Uniti e Bush era direttore della CIA. Si tratta di un memorandum segreto, intitolato National Security Study Memorandum 2000, contenente direttive da applicare in tredici Paesi del Terzo Mondo e indirizzato a poche persone (tra le quali il direttore della CIA). I tredici Paesi in questione erano l'India, il Bangladesh, il Pakistan, la Nigeria, il Messico, le Filippine, la Thailandia, la Turchia, l'Etiopia, la Colombia e il Brasile. Questo memorandum era incentrato sulla necessità per gli Stati Uniti di modificare entro il Duemila i livelli di fertilità dei suddetti tredici Paesi, i quali, a caUSA del rapido aumento demografico, avrebbero potuto, in un futuro non troppo lontano conseguire un crescente ruolo politico e strategico. In soldoni, c'era da aspettarsi che la lievitazione della popolazione avrebbe spinto tali Paesi a rialzare il prezzo delle esportazioni delle materie prime da essi prodotte, compromettendo seriamente gli interessi degli Stati Uniti...''