Autore Topic: Femminismo e denatalità,causa o conseguenza?(l'isteria secondo Ippocrate)  (Letto 34052 volte)

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Online Jason

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Re: Femminismo e denatalità,causa o conseguenza?(l'isteria secondo Ippocrate)
« Risposta #60 il: Febbraio 01, 2010, 22:29:57 pm »
é verissimo: infatti raggiunta una certa quota di immigrazione è necessario fermarsi (non assorbirne di nuova) e lasciare che gli immigrati stessi assorbano la mentalità dei locali (si chiama "maintreaming" - http://it.wikipedia.org/wiki/Mainstream).
A quel punto è necessario ripristinare la natalità "locale", e lo si può fare in due modi essenzialmente: ridare ai maschi un ruolo più "tradizionale",ovvero dare agli uomini nuovo potere, per far si che ridiventi vantaggioso "metter su famiglia";  oppure far si che lo stato si sostituisca agli uomini stessi.

3) Utero artificiale (insieme all'amante sintetica), una tecnologia che rischia di prendere piede in occidente se non fermano la misandria, il secondo problema per importanza di tutto l'occidente (dopo la mafia)
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Re: Femminismo e denatalità,causa o conseguenza?(l'isteria secondo Ippocrate)
« Risposta #61 il: Febbraio 01, 2010, 22:30:51 pm »
Aggiungo che lo so benissimo che la teoria o meglio il connubio neofemminismo-denatalità non viene accettato facilmente, e so che sarebbe difficilissimo far su questo dei discorsi articolati e dettagliati; sarebbe difficlissimo per una serie di motivi che non sto ad accennare. (nonostante ne parlino personaggi del calibro di V. Messori, E. Roccella, Benedetto XVI, etc)
Ma una cosa è dire che il discorso è molto complesso, che non c'è il "substrato culturale" e quindi è difficilmente affrontabile, altra cosa è dire che il discorso non regge. Se non regge, ripeto, si portino elementi logici e realmente credibili che lo sconfessino e lo tolgano di mezzo una volta per tutte.
Io sinora non ne ho letti, e dire che ne basterebbe uno... due, va.
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Online Jason

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Re: Femminismo e denatalità,causa o conseguenza?(l'isteria secondo Ippocrate)
« Risposta #62 il: Febbraio 01, 2010, 22:36:26 pm »
3) Utero artificiale (insieme all'amante sintetica), una tecnologia che rischia di prendere piede in occidente se non fermano la misandria, il secondo problema per importanza di tutto l'occidente (dopo la mafia)

Aggiungo che se lo stato si sostituisce agli uomini ed entra l'utero artificiale, la separazione fra i generi è compiuta. Quindi meglio decisamente la prima opzione che hai scritto.
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Offline Rita

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Re: Femminismo e denatalità,causa o conseguenza?(l'isteria secondo Ippocrate)
« Risposta #63 il: Febbraio 01, 2010, 23:06:30 pm »

I fenomeni isterici,femminili di massa insorgono a partire dagli anni 60,cioè da quando incomincia il calo demografico,e allora ci si domanda se non sia la denatalità,dovuta alle migliori condizioni economico-sanitarie ad aver innescato il processo del femminismo e non viceversa...


boh, mi sarò persa qualcosa, ma mi pare che nessuno abbia negato un connubio tra i due fenomeni (denatalità e neofemminismo) ma siccome sono nati e partiti più o meno nello stesso periodo è difficile dire quale sia partito prima, ovvero quale dei due ha dato l'input all'altro.

Banalmente negli anni '60 (anzi .. forse un po' prima, sul finire degli anni 50) si affermò e s'ingigantì il fenomeno del consumismo, che fu parzialmente causa del lavoro femminile fuori casa. Il quale lavoro femminile fuori casa, ha favorito la denatalità. Ma non sarei così sicura che l'inizio dello "scomparire" delle casalinghe sia dovuto a un desiderio di emancipazione femminista, quanto al desiderio di riuscire a comprarsi frigorifero, automobile e tutti i beni di consumo che allora cominciavano a fare status. L'esigenza di lavorare fuori casa per realizzazione personale, emancipazione etc. mi pare sia successiva (appunto all'inizio degli anni '70) in concomitanza con la maggior probabilità di distruzione del nucleo familiare (leggasi legge sul divorzio).
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Re: Femminismo e denatalità,causa o conseguenza?(l'isteria secondo Ippocrate)
« Risposta #64 il: Febbraio 01, 2010, 23:55:53 pm »
Rita, io penso che a prescindere dal fatto se sia nato prima ...l'uovo o la gallina, la cosa che conta di più è accettare che esiste un legame stretto tra i due. cioè se esiste l'uovo, con ogni probabilità esisterà la gallina; e viceversa.
Quindi se esiste il neofemminismo (come lo abbiamo visto e vissuto), allora esisterà la donna che non vuole essere "da meno" rispetto all'uomo, la donna che vuole studiare, che vuole fare carriera, che vuole potere, che vuole divertirsi, che non vuole intralci (un figlio), etc, etc.
...Ed allora abbiamo la donna che non fa figli se non ad una certa età, ovvero a partire dai 35 anni circa, come minimo. Per la cronaca, Malthus diceva esattamente quello: far si che le donne avessero il primo figlio in età avanzata.
Tecnicamente, la donna che fa il primo figlio oltre i 30 anni si chiama "primipara attempata", sarebbe a dire che per la natura (per l'orologio biologico) ella non ha più molte frecce al suo arco e bene che vada in ogni caso farà un figlio o due; in casi estremamente rari, 3.
Quindi, se la logica non è più soltanto aria fritta, il neofemminismo così come lo abbiamo visto e conosciuto è un modo molto efficace per tenere sotto controllo l'incremento demografico. Quasi sicuramente è il metodo migliore.

...E se è il metodo migliore, e se è vero (come è vero) che la sovrappopolazione è un gran problema, per quale motivo i governanti non dovrebbero incoraggiare, (ed anzi innescarlo dove non esiste) il neofemminismo nelle società?
Chiedo: se voi aveste la responsabilità di paesi interi, se nn del pianeta stesso, (pensiamo ad Obama) non fareste così!?
« Ultima modifica: Febbraio 02, 2010, 00:02:11 am da Red- »
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Offline Salar de Uyuni

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Re: Femminismo e denatalità,causa o conseguenza?(l'isteria secondo Ippocrate)
« Risposta #65 il: Febbraio 02, 2010, 07:49:03 am »
Si calcola che le interruzioni di gravidanza dal 1980 al 1990 siano state in Italia 2000000,in  10 anni,si tratta di 2 milioni di esseri umani in meno al decennio.
Ho trovato una tabellina,con il numero di aborti anno per anno.

Anni  Aborti  Valori cumulati  
1978  66.688    0  
1979  187.752  265.440  
1980  220.263  476.703  
1981  224.377  710.080  
1982  234.593  935.673  
1983  231.404  1.167.077  
1984  227.809  1.394.886  
1985  227.809  1.394.886  
1985  210.597  1.605.483  
1986  198.375  1.803.858  
1987  191.469  1.995.327  
1988  179.193  2.174.520  
1989  171.684  2.346.204  
1990  165.980  2.512.184  
1991  160.532  2.672.716  
1992  152.424  2.825.140  
1993  148.033  2.973.173  
1994  138.952  3.104.125  
1995  139.549  3.243.674  
1996  140.398  3.384.072  
1997  140.525  3.524.597  
1998  138.357  3.662.954  
1999  139.213  3.802.167  
2000  135.133  3.937.300  
2001  130.512  4.067.812

Siamo intorno a cifre ragguardevoli,circa 4 milioni,di esseri umani(nel 2001,se facciamo una proiezione con lo stesso ritmo al 2010 sono 5-6 milioni),di  italiani in meno,sono cifre importanti,anche a livello demografico,non penso possiamo trascurarle.
La politica malthusiana di controlle delle nascite ha nell'aborto uno dei suoi capisaldi.
Se,per assurdo,le femministe dovessero di colpo rigettare l'aborto,dubito che otterrebbero lo stesso sostegno che ricevono adesso.
Certamente il discorso è complesso e la denatalità comincia prima della legge sull'aborto,però questo aspetto non è quantitativamente tale da poter essere trascurato.


« Ultima modifica: Febbraio 02, 2010, 07:59:28 am da Salar de Uyuni »
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Re: Femminismo e denatalità,causa o conseguenza?(l'isteria secondo Ippocrate)
« Risposta #66 il: Febbraio 02, 2010, 09:54:41 am »
Quindi, se la logica non è più soltanto aria fritta, il neofemminismo così come lo abbiamo visto e conosciuto è un modo molto efficace per tenere sotto controllo l'incremento demografico. Quasi sicuramente è il metodo migliore.

Enno', caro Red, se la prima parte del tuo discorso e' assolutamente impeccabile ("a prescindere dal fatto se sia nato prima ...l'uovo o la gallina, la cosa che conta di più è accettare che esiste un legame stretto tra i due" etc.), qui, se sei intellettualmente onesto, devi ammettere che stai introducendo una forzatura.

Voglio dire che abbandoni il terreno neutro del "legame stretto" (coimplicazione/correlazione, la si chiami/pensi come si vuole), per sbilanciarti ancora su quello della causa-effetto.


Perche' non vederla ancora come correlazione, e lasciare stare i "governanti"?




« Ultima modifica: Febbraio 02, 2010, 10:01:57 am da Animus »
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Re: Femminismo e denatalità,causa o conseguenza?(l'isteria secondo Ippocrate)
« Risposta #67 il: Febbraio 02, 2010, 10:44:21 am »
''Perche' non vederla ancora come correlazione, e lasciare stare i "governanti"?''

Perchè sono i governanti che non lasciano stare noi.Ci lasciassero stare io li lascerei perdere.

Le femministe Margaret Sanger negli Stati Uniti,e Marie Stopes in Inghilterra,riuscirono a guadagnarsi l'appoggio dell'elite tramite un'adesione alle politiche di controllo della popolazione,ed è da allora che il femminismo si è diffuso.

Il male bashing in tv,è come un elefante in una stanza,possibile che nessun maschio ai piani alti lo noti?
Però qualcuno in quella stanza deve avercelo portato.
Il femminismo è uno strumento della borghesia.
Se noi incominciamo a diffondere queste informazioni sarà sempre più difficile sostenere che il femminismo sta dalla parte delle femmine proletarie,contro i ''padroni'' maschi.
In realtà esiste una sinergia di intenti e un alleanza tacita fra i ''padroni'' maschi (l'1% dei maschi)e le femministe,il tutto a danno degli uomini di censo normale,che rappresentano il terzo stato della modernità.
Perchè le cose sono 2,o le femministe si sono associate a formare una sorta di spectra per il dominio delle donne sul mondo(ipotesi improbabile),oppure sono appoggiate dai padroni del vapore,perchè se l'uomo del monte diceva di no,loro erano ancora lì che si masturbavano e urlavano:''col dito,col dito l'orgasmo è garantito''(ditemi voi se questa non è isteria di massa...)
Gente del genere può assurgere a un simile potere nei media e nelle istituzioni?


''...Tutto cominciò nel 1970, quando Nelson Rockefeller, allora governatore dello Stato di New York, appoggiò pesantemente una legge che rendeva di fatto l'aborto totalmente libero. Talmente era libero che nel 1972 l'assemblea legislativa dello Stato decise semplicemente di abrogarlo. Il governatore oppose il suo veto e la Corte Suprema degli Stati Uniti, con la celebre sentenza Roe vs. Wade, gli diede ragione, riportando l'America ai tempi del Dred Scott Case del 1857 (dove si stabiliva che i discendenti affrancati di schiavi non erano da ritenersi giuridicamente persone, per cui l'aborto era permesso a richiesta). Nelson Rockefeller, come si ricorderà, divenne poi vicepresidente degli Stati Uniti.

Questo signore (il cui cognome è ormai entrato nel vocabolario corrente a indicare la ricchezza per antonomasia) era al vertice di una piramide colossale, i cui intenti furono chiari il 14 marzo 1973, quando, nel corso di una conferenza tenuta a New York davanti al Consiglio nazionale del Centro di Sviluppo della Pianificazione Familiare, il presidente della Fondazione Rockefeller, J.H. Knowles, dichiarò: "E' compito sia dei settori privati che dei settori pubblici accelerare negli Stati Uniti lo sviluppo degli aborti legali affinché essi salgano ad un milione e ottocentomila all'anno".

Insomma, le leggi permissive in materia d'aborto non erano sufficienti a condurre a risultati sperati, occorreva una promozione attiva dell'aborto di massa.

Da dove veniva questa bella idea gnostica? Dall'ideologia della "crescita zero", che le teste d'uovo del Massachussetts Institut of Technology (sovvenzionato dalla Fondazione Rockefeller) avevano elaborato giusto in quegli anni. Il lancio del femminismo, l'appoggio velato al marxismo (che era pur sempre materialismo) e infine la campagna ecologistica su scala mondiale, avviata dal rapporto "I limiti dello sviluppo" del Club di Roma (braccio europeo del suddetto Massachussetts Institut of Technology), sono anelli della catena che parte da quest'idea.

Applicarla era facile. I Rockefeller non avevano problemi nel favorire l'ingresso nell'amministrazione statunitense di uomini loro: il sistema costituzionale americano permette la formazione di staff praticamente a richiesta. Per i mass media era ancora più facile, visto che i Rockefeller ne controllavano buona parte, come il Columbia Broadcasting Cy, tanto per citarne un paio nel settore delle radiodiffusioni. E poi c'erano le cliniche finanziate dalla stessa famiglia, come quella della Pianificazione Familiare di New York, che divenne la più grande "fabbrica d'angeli" del mondo. Naturalmente non si devono dimenticare le industrie farmaceutiche controllate tramite pacchetto azionario, come la Upjohn, che si lanciò a testa bassa nel settore degli antifecondativi.

Il Population Council

La piramide facente capo alla Fondazione Rockefeller era composta di oltre ventiduemila fondazioni "senza scopo di lucro", in parte autofinanziantesi e in parte sovvenzionate dal governo, come l'importantissimo Population Council, sostenuto a suo di milioni (di dollari) dal ministero della Sanità e dall'AID (Agency for International development, organismo federale). La prima mossa fu uno studio di Henry Kissinger, "Prospettive per l'America", nel quale veniva dipinto uno scenario mondiale in cui il controllo demografico era presentato come il problema. Kissinger era consigliere personale di Rockefeller, poi fu Segretario di Stato e infine eminenza grigia della diplomazia internazionale (oggi continua a guidare a distanza la politica estera americana, sebbene non abbia più alcun ruolo pubblico: l'esperienza accumulata e le aderenze a tutti i livelli ne fanno il più richiesto consulente internazionale).

Contro la fertilità

Il mensile del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME), Mondo e Missione, ha recentemente rivelato un altro documento a firma di Kissinger. E' giusto di quegli anni (1974); Kissinger allora presiedeva il Consiglio di Sicurezza degli Stati Uniti e Bush era direttore della CIA. Si tratta di un memorandum segreto, intitolato National Security Study Memorandum 2000, contenente direttive da applicare in tredici Paesi del Terzo Mondo e indirizzato a poche persone (tra le quali il direttore della CIA). I tredici Paesi in questione erano l'India, il Bangladesh, il Pakistan, la Nigeria, il Messico, le Filippine, la Thailandia, la Turchia, l'Etiopia, la Colombia e il Brasile. Questo memorandum era incentrato sulla necessità per gli Stati Uniti di modificare entro il Duemila i livelli di fertilità dei suddetti tredici Paesi, i quali, a caUSA del rapido aumento demografico, avrebbero potuto, in un futuro non troppo lontano conseguire un crescente ruolo politico e strategico. In soldoni, c'era da aspettarsi che la lievitazione della popolazione avrebbe spinto tali Paesi a rialzare il prezzo delle esportazioni delle materie prime da essi prodotte, compromettendo seriamente gli interessi degli Stati Uniti...''

« Ultima modifica: Febbraio 02, 2010, 10:57:38 am da Salar de Uyuni »
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

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Re: Femminismo e denatalità,causa o conseguenza?(l'isteria secondo Ippocrate)
« Risposta #68 il: Febbraio 02, 2010, 11:28:42 am »
http://en.wikipedia.org/wiki/Gloria_Steinem

Questa la pagina wikipedia dedicata a Gloria Steinem,una delle principali femministe della ''seconda ondata'',che con i suoi libercoli e filmetti strappalacrime si proponeva di mostrare come fosse ''difficile'' la vita delle ragazze che posavano per playboy.

Ebbene COSTEI HA AMMESSO DI AVER PRESO SOLDI DALLA CIA.

Da wikipedia:''In May 1975, Redstockings, a radical feminist group, raised the question of whether Steinem had continuing ties with the Central Intelligence Agency (CIA). Though she admitted work for a CIA-financed foundation in the late 1950s and early 1960s, Steinem denied any further involvement.[11] Steinem was also a member of Democratic Socialists of America.[12]''

E' interessante cercare su google gloria steinem+cia

Certamente non voglio ridurre la questione maschile a ''un complotto contro di noi'',come ho già detto i fenomeni spesso si sviluppano in un contesto a feedback positivo,ovvero se le donne hanno beneficiato più degli uomini degli effetti della rivoluzione industriale,ciò poi ha portato alla genesi del femminismo,PROPRIO PERCHE' LE DONNE IN UNA SOCIETA' INDUSTRIALIZZATA PARTIVANO GIA' AVVANTAGGIATE.
E' sufficiente osservare le anagrafi per rendersi conto che prima della rivoluzione industriale erano gli uomini a vivere di più e poi questa disparità si è invertita.

A prescindere dalle riflessioni sociologiche,noi possiamo portare sul tavolo prove del legame fra l'establishment occidentale e il movimento femminista,ed è ora secondo me,che lo facciamo.
Giusto per capire chi è che sta dalla parte dei ''padroni''.


« Ultima modifica: Febbraio 02, 2010, 11:31:45 am da Salar de Uyuni »
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

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« Risposta #69 il: Febbraio 02, 2010, 11:32:44 am »
E se non vi dispiace io aprirei dei topic specifici a riguardo di questi ''personaggini''
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

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Re: Femminismo e denatalità,causa o conseguenza?(l'isteria secondo Ippocrate)
« Risposta #70 il: Febbraio 02, 2010, 13:33:52 pm »
Citazione
Perche' non vederla ancora come correlazione, e lasciare stare i "governanti"?
Tra le altre cose, perchè se esiste tale relazione, e quasi sicuramente esiste (dico "quasi" solo per il principio secondo cui non abbiamo mai certezze, al max delle probabilità),
allora sarebbe estremamente stupido da parte loro non tenerne conto e non sfruttare la cosa.
E io penso che i governanti abbiano un sacco di magagne, mancanze e vizi, ma non penso affatto che siano stupidi. Tu pensi di si!??

Preciso che col termine governanti non mi riferisco al governo attuale, ma genericamente a chi governa/ha governato.
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Re: Femminismo e denatalità,causa o conseguenza?(l'isteria secondo Ippocrate)
« Risposta #71 il: Febbraio 02, 2010, 14:02:09 pm »
boh, mi sarò persa qualcosa, ma mi pare che nessuno abbia negato un connubio tra i due fenomeni (denatalità e neofemminismo) ma siccome sono nati e partiti più o meno nello stesso periodo è difficile dire quale sia partito prima, ovvero quale dei due ha dato l'input all'altro.


non è necessario che uno sia la causa dell'altro, è sufficiente che uno sia stato finanziato per favorire l'altro. Nella vita capita spesso di usare strumenti (chessò, x mangiare la pastasciutta si usa la forchetta), non necessariamente la forchetta produce la pastasciutta e non necessariamente è l'unico modo o il + efficente x mangiare la pastaasciutta. Ma poichè sul tavolo trovo la forchetta, uso la forchetta...

il che dovrebbe indurre le paucineuroniche ad interrogarsi se x caso tutto il favore goduto da quelle tre caxxate che dicono abbia come fondamento le caxxate stesse o qualche altro fine...
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Re: Femminismo e denatalità,causa o conseguenza?(l'isteria secondo Ippocrate)
« Risposta #72 il: Febbraio 02, 2010, 14:03:47 pm »
Tra le altre cose, perchè se esiste tale relazione, e quasi sicuramente esiste (dico "quasi" solo per il principio secondo cui non abbiamo mai certezze, al max delle probabilità),
allora sarebbe estremamente stupido da parte loro non tenerne conto e non sfruttare la cosa.
E io penso che i governanti abbiano un sacco di magagne, mancanze e vizi, ma non penso affatto che siano stupidi. Tu pensi di si!??

Preciso che col termine governanti non mi riferisco al governo attuale, ma genericamente a chi governa/ha governato.


Caro Red, ma la risposta te la sei data gia' da solo...

Hai ragione a dire che se esiste una possibilita' e non la sfruttassero, sarebbero stupidi, perche' sicuramente altri lo farebbero al loro posto, e allora, magari, da governanti cadrebbero a "governati" , mentre altri, coloro che sono "intelligenti"  e che stanno sotto...andrebbero sopra, dalle stalle alle stelle.

E pure e' vero dunque, che chi sta sotto e propone una cosa "sbagliata", rimane sotto, se invece ne propone una giusta, sale la gerarchia e scavalca quelli che non avevano colto quell'opportunita'.

E allora, come si fa a dire che sono loro?

Se non hanno libero arbitrio sulle decisioni, ci sono costretti per rimanere li dove sono, non gli si puo' attribuire nessuna volonta',  non sono l'origine (cioe' la causa) di nulla (cioe' dell'effetto)....non trovi?
« Ultima modifica: Febbraio 02, 2010, 14:07:55 pm da Animus »
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« Risposta #73 il: Febbraio 02, 2010, 14:05:23 pm »
non è necessario che uno sia la causa dell'altro, è sufficiente che uno sia stato finanziato per favorire l'altro. Nella vita capita spesso di usare strumenti (chessò, x mangiare la pastasciutta si usa la forchetta), non necessariamente la forchetta produce la pastasciutta e non necessariamente è l'unico modo o il + efficente x mangiare la pastaasciutta. Ma poichè sul tavolo trovo la forchetta, uso la forchetta...


Esatto, vanno visti come strumenti.


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Re: Femminismo e denatalità,causa o conseguenza?(l'isteria secondo Ippocrate)
« Risposta #74 il: Febbraio 02, 2010, 15:24:38 pm »
Alla base di queste diversità di vedute vi è ovviamente una diversità di approccio socio-politico con cui si analizza questo fenomeno.

Approcci che io riassumerei in tre grandi gruppi:

1) Cattolico-Tradizionalista: La denatalità è conseguenza del sempre più crescente peccato e allontanamento dell' umanità nei confronti di Dio, esplicato attraverso la disaffezione nei confronti del Sacramento del Matrimonio con conseguente diminuizione del tasso di natalità.

Soluzione: credere in Dio, andare sempre a Messa, affidarsi sempre al prete, a Dio, e alla Madonna. I figli arriveranno.


2) Neoconservative(Neocons)-Teocons: Si ispira molto alla visione di prima, però in modo strumentale, in quanto non pochi  di coloro che aderiscono a questa cultura sono  "atei devoti"cioè dei non credenti che però ritengono la religione cristiana molto utile per perseguire "la lotta contro l' Islam e per la difesa dell' Occidente."

Tale tesi complottista afferma che è stato ordito da parte di femministe, comunisti e sinistra, un occulto e gigantesco piano per spazzare via la civiltà cristiana e soprattutto l' uomo occidentale e cristiano, per rimpiazzarlo con l'uomo mussulmano e patriarcale, attraverso una politica di scoraggiamento della natalità e di appoggio all' immigrazione di extracomunitari provenienti da paesi a maggioranza islamica(cioè la c.d "invasione islamica").


Soluzione: Bloccare l'immigrazione, fare figli in continuazione come se fo fossero conigli (in modo tale da pareggiare il tasso di natalità "islamico"), non votare a sinistra, sostenere Israele e Usa, appoggiare il Vaticano e la religione cristiana(ma in modo strumentale come scudi da brandire contro l'oriente mussulmano),difendere l'esposizione dei crocifissi in tutti gli uffici pubblici, mettere la figura del crocifisso sulla bandiera, vietare la costruzione di moschee e di ogni altro simbolo culturale e religioso dell' islam,proclamare il cattolicesimo come religione di Stato. Infine, affidarsi alla madonna di Medjugorie.



3) Progressista(si badi bene che con questo termine non intendo l'attuale sinistra europea): Si differenzia molto dai primi due. Pur non negando un possibile connubio tra denatalità e femminismo, rifiuta di considerare quest' ultimo come unico e certo motore di origine.

 Non nega che il cambio di ruoli della donna nella società abbia potuto(in alcuni casi) favorire l'innalzamento dell' età matrimoniale, ma afferma che alla base di ciò vi sono anche e soprattutto altre motivazioni dovute a tanti altri fattori. Per esempio:

 La crescente diffusione del precariato e della disoccupazione giovanile(oggi non si può più vivere alla giornata, come invece accadeva prima) che inevitabilmente ha portato a rimandare a tempo indeterminato il matrimonio.
 Il sempre più crescente numero di giovani che dopo le superiori si iscrive all' Università che ha portato quindi ad innalzare a dismisura l'età in cui si cerca lavoro(e senza lavoro per lui, non ci spuò sposare).
La paura di essere licenziati e quindi di rimanere con i figli a digiuno.
La sfiducia nei confronti della politica e delle istituzioni.
 La sfiducia psicologica nei confronti della Società consumistica moderna.
La diffusa e isterica paura percepita dalla gente nei confronti della delinquenza e del terrorismo(e con quindi paura di far figli), attuata dalla manipolazione meditica che come sappiamo accresce e amplifica i fatti reali di cronaca inculcando quindi nella gente una percezione dei fatti non sempre conforme alla realtà.
...Eccetera, eccetera...

 E potremo continuare all 'infinito. Tutti quelli elencati prima, sono certamente una piccola parte dei tanti fattori che disincentivano in modo detrminante non solo dal volersi sposare, ma anche dal voler far figli. Quindi per questo elevare il Femminsimo come Causa unica e certa di questo sterminato e complesso fenomeno sociale quale è la denatalità occidentale, è alquanto riduttivo.


Soluzione: Attuare politiche volte al benessere sociale ed esistenziale, debellare il flagello del precariato(ops.."flessibilità"), istituire il reddito garantito di cittadinanza, abolire le attuali leggi in materia di stalking e violenza sessuale. Inoltre praticare una politica di accoglienza e umanità nei confronti degli stranieri(pur nel limiti della legalità e del rispetto per cittadini italiani), dei carcerati, dei derelitti, degli sfigati di ogni ordine e categoria. In quest caso,aumentando l'ottimismo e l'umanità, la voglia di sposarsi e di voler aver figli incrementerà senz' altro.

Io ovviamente aderisco alla tesi 3) Progressista(anche se cmq apprezzo la tesi 1 in quanto vi sono tanti bravi e coerenti cattolici).
« Ultima modifica: Febbraio 02, 2010, 15:35:38 pm da icarus.10 »
"Sono contraria alla pena di morte e all'ergastolo, eccetto che per stupratori, pedofili, e per coloro che maltrattano cani, gatti e...criceti"