No.
L'aborto produce la morte del feto.
L'infanticidio è l'uccisione del neonato.
Il primo può essere tanto lecito quanto penalmente illecito (ad es. se provocato contro la volontà della madre, o con colpa, o con preterintenzione).
Il secondo invece è un'ipotesi di omicidio, ma viene punito meno gravemente quello commesso dalla madre nell'immediatezza del parto. Che strano, eh? Avessi delle priorità nella vita legate alla legislazione penale, mi preoccuperei prima dell'infanticidio commesso dalla puerpera che dell'interruzione della gravidanza...
Più che lecito sarebbe corretto dire "depenalizzato".
Sai... ci sono cose che non si possono cambiare.
C'è chi si accontenta di leggere che l'aborto è un diritto della donna, di vivere come una cretina, scopare senza usare anticoncezionali anche se non vuole figli, tanto poi c'è il divorzio.
(E, nota, questa è la stessa mentalità malsana che porta a dire: "ma si... lo sposo.... tutte le mie amiche lo hanno già fatto... tanto poi c'è il divorzio....").
E c'è chi si interroga sul momento nel quale comincia la vita umana.
Se credi davvero che sia vero come si dice che la vita umana cominci in un istante indefinito che avviene magicamente dopo il terzo mese... Ah... beh.... contento tu.
Se invece, in mancanza di riferimenti precisi, ritieni che l'inico paletto ben identificabile sia il concepimento.... Allora è tutto un altro paio di maniche.
Si votò in favore dell'aborto perché, negli anni settanta, la pillola era ancora pericolosa.
E le donne morivano insieme al figlio assassinato sotto i ferri delle mammane.
Altre donne senza scrupoli... altro che maschilisti... altro che femminicidi...
Il popolo italiano scelse il male minore. Che almeno la madre, sopravvivesse.
Oggi ci sono contraccettivi innoqui, tolto il 2% di aborti dovuti a stupri o a gravi patologia della madre o del feto, abortiscono soltanto le stupide.