Autore Topic: La crisi dell'ebraismo conservatore  (Letto 2208 volte)

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La crisi dell'ebraismo conservatore
« il: Giugno 09, 2013, 19:05:09 pm »
https://docs.google.com/file/d/0B-5-JeCa2Z7hdUhvOUhpMnNVMWc/edit

THE CRISIS OF CONSERVATIVE JUDAISM
Shapiro, Edward S
First Things; May 2013; 233; ProQuest Central
pg. 27

l'ebraismo americano si divide in tre tronconi: riformato, conservatore e ortodosso
fino alla fine del XX secolo l'ebraismo conservatore era ampiamente oltre il 50% e in continua crescita
poi fece alcune scelte:
ammise le donne alla scuola biblica e ad esercitare come rabbino
ammise gli omosessuali all'insegnamento e alla funzione di rabbini (nel 2007)

attualmente l'ebraismo conservatore è in forte crisi

sul piano demografico, i giovani scappano
sul piano culturale, è permeato di un atteggiamento negativo e pessimista

anche questo ha a che fare con la QM
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Re:La crisi dell'ebraismo conservatore
« Risposta #1 il: Giugno 09, 2013, 20:11:37 pm »
Bene, speriamo sia l'inizio della fine della massoneria, origine e causa di ogni male.

E che c'entra la massoneria col giudaismo?
Vnd [nick collettivo].

Offline Vicus

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Re:La crisi dell'ebraismo conservatore
« Risposta #2 il: Giugno 09, 2013, 20:16:26 pm »
C'è un saggio di Introvigne che spiega come 'modernizzando' una religione si provoca un allontanamento dei fedeli o un loro trasferimento a una corrente più tradizionale.
Citazione
anche questo ha a che fare con la QM
Certamente. L'uomo senza valori metafisici condivisi viene ridotto alla sua funzione biologica di 'fuco', che essendo effimera (limitata cioè al rapporto sessuale) rende logica la proliferazione di divorzi e affidi alla madre. Il ruolo educativo del padre perde di senso ed è anzi un ostacolo in una visione materialista della procreazione, dove lo Stato si fa carico di un'educazione minimale standardizzata, non lontana da quella degli animali da allevamento.
Interessante il fatto che i kibbutz adottarono un’educazione collettiva dei bambini con una presenza dei genitori meno marcata, ed ora sono quasi scomparsi, mentre è in recupero l’ebraismo più conservatore basato sulla famiglia tradizionale. Da notare che queste famiglie ‘tradizionali’, che una parte della popolazione locale considera troppo conservatrici, hanno però le case tappezzate di libri.
« Ultima modifica: Giugno 09, 2013, 20:30:04 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:La crisi dell'ebraismo conservatore
« Risposta #3 il: Giugno 09, 2013, 20:17:15 pm »
Anche il cattolicesimo mi sembra in forte declino(perlomeno nei paesi europei) eppure non c'è ancora il sacerdozio femminile, mentre quello gay c'è sempre stato(gli omosessuali, a patto di non dare scandalo pubblico, sono sempre stati accettati all'interno della Chiesa)
Non sarà che un po' tutte le religioni tradizionali stanno attraversando una notevole crisi?

Offline Vicus

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Re:La crisi dell'ebraismo conservatore
« Risposta #4 il: Giugno 09, 2013, 20:45:37 pm »
Citazione
Anche il cattolicesimo mi sembra in forte declino(perlomeno nei paesi europei) eppure non c'è ancora il sacerdozio femminile
Dopo le prime ordinazioni femminili, 900 preti anglicani sono divenuti cattolici.
Citazione
mentre quello gay c'è sempre stato(gli omosessuali, a patto di non dare scandalo pubblico, sono sempre stati accettati all'interno della Chiesa)
Toglierei il sempre, sicuramente tempo fa i seminari funzionavano meglio, per il bene di tutti (=non solo meno scandali, ma anche soprattutto meno abusi).
Citazione
Non sarà che un po' tutte le religioni tradizionali stanno attraversando una notevole crisi?
Nella misura in cui si tenta di 'modernizzarle' (il che non ha senso per una tradizione religiosa) o diluirle. Nella Chiesa cattolica ad es. i movimenti dalla sensibilità tradizionale sono (un po’ come la QM) ancora minoritari ma in costante espansione e in ripresa demografica (il che indica molte cose). Però il recupero della tradizione non deve essere una patina ideologico-identitaria, o un fideismo senza pensiero in cui rifugiarsi per paura del mondo e incapacità di capirlo.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:La crisi dell'ebraismo conservatore
« Risposta #5 il: Giugno 09, 2013, 21:29:15 pm »
Toglierei il sempre, sicuramente tempo fa i seminari funzionavano meglio, per il bene di tutti (=non solo meno scandali, ma anche soprattutto meno abusi).
Che c'entrano gli abusi pedofili, con l'omosessualità?  comunque è cosa nota e documentata che la Chiesa, in passato(quando la società era più "omofoba") era il rifugio perfetto per gli omosessuali. Seminari e Monasteri traboccavano di giovani e focosi effeminati, ne ha scritto anche Oscar Wilde nelle sue lettere!

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Re:La crisi dell'ebraismo conservatore
« Risposta #6 il: Giugno 09, 2013, 22:11:21 pm »
ne ha scritto anche Oscar Wilde nelle sue lettere!

 :lol:
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Re:La crisi dell'ebraismo conservatore
« Risposta #7 il: Giugno 09, 2013, 22:57:04 pm »
:lol:
Non ci credi?
Leggi questa: http://www.mr-oscar-wilde.de/letters/ross/16_04_00.htm

Citazione
I also made great friends with a young Seminarist who lived in the Cathedral of Palermo, he and eleven others in little rooms beneath the roof, like birds.

Every day he showed me all over the Cathedral, and I really knelt before the huge porphyry sarcophagus in which Frederick the Second lies. It is a sublime bare monstrous thing, blood-coloured, and held up by lions, who have caught some of the rage of the great Emperor's restless soul. At first, my young friend, Giuseppe Loverde by name, gave me information: but on the third day I gave information to him, and re-wrote History as usual, and told him all about the Supreme King and his Court of Poets, and the terrible book that he never wrote. (3) Giuseppe was fifteen, and most sweet. His reason for entering the Church was singularly mediaeval. I asked him why he thought of becoming a clerico: and how.

He answered "My father is a cook, and most poor, and we are many at home, so it seemed to me a good thing that there should be in so small a house as ours one mouth less to feed, for, though I am slim, I eat much: too much, alas! I fear."

I told him to be comforted, because God used poverty often as a means of bringing people to Him, and used riches never, or but rarely. So Giuseppe was comforted, and I gave him a little book of devotion, very pretty, and with far more pictures than prayers in it; so of great service to Giuseppe, whose eyes are beautiful. I also gave him many lire, and prophesied for him a Cardinal's hat, if he remained very good, and never forgot me. He said he never would: and indeed I don't think he will, for every day I kissed him behind the high altar.

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Re:La crisi dell'ebraismo conservatore
« Risposta #8 il: Giugno 09, 2013, 23:03:49 pm »
no no ci credo
ma ho qualche dubbio che sia una fonte attendibile  ;)
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Re:La crisi dell'ebraismo conservatore
« Risposta #9 il: Giugno 09, 2013, 23:08:40 pm »
Che c'entrano gli abusi pedofili, con l'omosessualità?  comunque è cosa nota e documentata che la Chiesa, in passato(quando la società era più "omofoba") era il rifugio perfetto per gli omosessuali. Seminari e Monasteri traboccavano di giovani e focosi effeminati, ne ha scritto anche Oscar Wilde nelle sue lettere!
Abusi non pedofili, ne hanno parlato anche le Iene.
Traboccavano? Che attendibilità ha Oscar Wilde (che era uno scrittore) per dare pareri così netti e generali? Non dico che nei conventi fossero tutti santi canonizzati, ma non sarebbe stato più facile per gli omo trovare partner fuori da luoghi in qualche modo sorvegliati?
Comunque sembra assodato che un certo degrado nella formazione dei seminaristi (anche con vocazioni accettate alla leggera) da qc. decennio a questa parte ci sia stato, quindi è quantomeno probabile che prima le cose andassero decisamente meglio :lol:
Poi da come la descrive Wilde, la vicenda pare onestamente opera di fantasia.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:La crisi dell'ebraismo conservatore
« Risposta #10 il: Giugno 09, 2013, 23:16:31 pm »
Vabbè l'omosessualità mica è un'invenzione moderna, perciò è molto probabile che seminaristi e preti omosessuali(ma molto discreti e attenti a non dare scandalo) ci siano sempre stati.
Anzi se ci pensi bene, in passato, quando la società era decisamente più dura e intollerante con i gay, nascondersi sotto l'abito talare, doveva essere più facile e conveniente che fingersi etero con un matrimonio di facciata, o rimanere celibe e sopportare le maldicenze e le violenze del paesello di bigotti!

Offline kautostar

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Re:La crisi dell'ebraismo conservatore
« Risposta #11 il: Giugno 09, 2013, 23:25:01 pm »
Non dico che nei conventi fossero tutti santi canonizzati, ma non sarebbe stato più facile per gli omo trovare partner fuori da luoghi in qualche modo sorvegliati?
Ma erano sorvegliati dall'interno(cioè da altri preti, che magari avevano anche loro vari "altarini", sia etero, che gay, da nascondere), mica dall'esterno! :P
La Chiesa cattolica, come hanno dimostrato anche le vicende dei preti pedofili, è sempre stata molto attenta a non far trapelare gli scandali all'esterno, ma anche fin troppo tollerante verso i preti e frati trasgressori!
Cmq può darsi pure che in passato i preti gay, o pedofili fossero di meno di oggi(come può darsi che fossero sullo stesso livello) ma credo che il problema ci sia sempre stato.
La novità moderna casomai sono i preti "progressisti" alla Don Vitaliano(e tanti altri) che partecipano al gay pride, e portano avanti una dottrina apparentemente "eretica" rispetto a quella "ufficiale"

Offline Vicus

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Re:La crisi dell'ebraismo conservatore
« Risposta #12 il: Giugno 09, 2013, 23:38:52 pm »
Vabbè l'omosessualità mica è un'invenzione moderna, perciò è molto probabile che seminaristi e preti omosessuali(ma molto discreti e attenti a non dare scandalo) ci siano sempre stati.
Probabile, ma altrettanto probabile che fossero molto pochi o molto meno di adesso, per la semplice ragione che non si insegnava l'omosessualità anche a scuola. Comunque ci sono ad es. ambienti sociali (cito, per quanto possa sorprendere, gli hippies) dove è completamente assente.
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Anzi se ci pensi bene, in passato, quando la società era decisamente più dura e intollerante con i gay, nascondersi sotto l'abito talare, doveva essere più facile e conveniente che fingersi etero con un matrimonio di facciata, o rimanere celibe e sopportare le maldicenze e le violenze del paesello di bigotti!
Omosessuali che si chiudevano in convento nel '300 solo per dar corso alle loro passioni, non conveniva e non sembra storicamente sostenibile. Basta vedere com'era il 'reclutamento' e la formazione anche ai tempi di Padre Pio.
Temo che il bigottismo sia un problema essenzialmente contemporaneo, essendo la fede spesso ridotta a vacuo sentimentalismo o ideologia, mentre prima era ancorata alla ragione: prima di proporre un'affermazione come vera, quantomeno si cercava di formularla in modo lucido. Oggi purtroppo si commettono nefandezze in nome di dottrine neppure chiaramente affermate e proprio per questo più suscettibili di fondamentalismi irrazionali.
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La Chiesa cattolica, come hanno dimostrato anche le vicende dei preti pedofili, è sempre stata molto attenta a non far trapelare gli scandali all'esterno, ma anche fin troppo tollerante verso i preti e frati trasgressori!
Questo sembra molto più vero adesso che c'è una corruzione più diffusa.
« Ultima modifica: Giugno 09, 2013, 23:55:06 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.