fonte :
http://www.agerecontra.it/public/pres30/?p=11516Lobby pro-Sodoma italiana chiede intervento contro Putin
Segnalazione del Prof. Franco Damiani
“INTELLETTUALI, ARTISTI, POLITICI: GOVERNO ITALIANO INTERVENGA SU PUTIN PER LEGGE CONTRO GAY”
Le voci più autorevoli del mondo della cultura e della politica sottoscrivono l’appello lanciato dalla Presidente della commissione cultura del Comune di Venezia Camilla Seibezzi e da Aurelio Mancuso presidente di Equality Italia. L’appello chiede al Governo italiano di attivarsi immediatamente nei confronti della Federazione Russa affinché riconsideri l’iter della legge che rende di fatto illegale scrivere un articolo, organizzare eventi o parlare in pubblico di omosessualità. Sono già centinaia le firme raccolte, e tra queste importanti adesioni tra cui: Lucia Annunziata, Ritanna Armeni, Natalia Aspesi, Angela Azzaro, Laura Balbo, Irene Bignardi, Stefano Boeri, Gianrico Carofiglio, Anna Paola Concia, Lella Costa, Emma Dante, Alessandro Gassman, Massimiliano Gioni, Franco Grillini, Gad Lerner, Vladimir Luxuria, Dacia Maraini, Marco Marozzi, Gennaro Migliore, Michela Murgia, Aldo Nove, Lapo Pistelli, Stefano Rodotà, Piero Sansonetti, Chiara Saraceno, Tiziano Scarpa, Massimiliano Scuderi, Nichi Vendola, e tutte le principali associazioni nazionali lgbtqi che si battono contro ogni forma di discriminazione omofoba.
“La Russia si sta muovendo in direzione diametralmente opposta al resto dell’Europa – dichiara Camilla Seibezzi presidente commissione cultura Comune di Venezia – una frattura che rischia di minare l’anima stessa della comunita’, vere e proprie violazioni dei diritti civili che vanno combattute sul nascere. E’ necessario che il Governo italiano si adoperi affinche’ il tema dei diritti civili sia tessuto connettivo tra i diversi Paesi europei almeno quanto le piattaforme economiche che sostanziano le nostre relazioni internazionali . Un’economia esistenziale condivisa da tutti. E’ questa la priorita’ ineludibile in ogni tempo di crisi, la cifra dei valori che sostanzia i nostri obbiettivi di crescita”
“La legge russa è un segnale preoccupante che in una parte importante dell’Europa possano rinascere criminalizzazioni che hanno portato a immani tragedie – sottolinea Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia – è necessario, quindi, un impegno forte anche del nostro Paese, affinché la Russia rispetti le Convenzioni internazionali e del Consiglio Europeo. Come lesbiche e gay italiani, che non hanno ancora riconosciuto alcun diritto, sentiamo fortemente la necessità che non torni nel nostro Continente lo spettro delle persecuzioni in ragione dell’orientamento sessuale e identità di genere”