Autore Topic: Guerra in Siria  (Letto 37412 volte)

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Offline Rita

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Re:Guerra in Siria
« Risposta #60 il: Settembre 06, 2013, 15:09:18 pm »
Una nostra vecchia conoscenza(quello che scriveva che gli uomini sono mostri per natura):
http://massimodelpapa.blogspot.it/2013/09/bimbi-perdere.html

Questo è convinto che gli USA vogliono intervenire perché sono tanto buoni, e vogliono salvare i poveri bambini siriani, "gassati sa Assad"(non si sa ancora bene se sono state usate armi chimiche, e soprattutto chi l'ha usate, ma lui è sicuro al 200%, non ha dubbi, i bambini muoiono per colpa di Assad. Eliminato Assad in i bambini Siriani potranno vivere felici e contenti- tranne i cristiani, che saranno bruciati vivi dagli islamisti fanatici, ma di quelli chissenefrega!).
Che dire, questo non ne azzecca una, e quel che è peggio non ha mai dubbi e non cambia mai idea(nemmeno di fronte all'evidenza. Se gli citi una statistica sul "femminicidio" , lui sfancula anche i numeri, e ti dice che non significano nulla!)
SOLO GLI IMBECILLI NON HANNO DUBBI!

"azione militare dissuasiva"  :D
Il punto è che un po' si vergogna della sua opinione. E' combattuto. Infatti quando un'utente gli chiede di esplicitare senza giri di parole se è a favore o contro la guerra, dichiara che ha scritto tutto su e la chiama "azione militare dissuasiva"  :lol:
Già meglio che "operazione di pace"... però la guerra è guerra. Perchè deve usare questi sofismi?
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Guit

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Re:Guerra in Siria
« Risposta #61 il: Settembre 06, 2013, 16:00:26 pm »
... non si sa ancora bene se sono state usate armi chimiche, e soprattutto chi l'ha usate ...

Ci sono centinaia, forse migliaia di segnalazioni che da mesi e mesi sostengono che a usare armi chimiche siano le forze antigovernative.

Eccone un paio.

http://www.globalresearch.ca/saudi-arabians-chemical-bandar-behind-the-chemical-attacks-in-syria/5348464

http://www.globalresearch.ca/turkish-official-chemical-weapons-sent-from-turkey-to-syria/5348423

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Offline Guit

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Re:Guerra in Siria
« Risposta #62 il: Settembre 06, 2013, 16:36:20 pm »
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Re:Guerra in Siria
« Risposta #63 il: Settembre 06, 2013, 16:42:07 pm »
@Guit:
Sulla questione non ci sono ancora notizie  definitive!
Il problema è che Assad può anche essere crudele e sanguinario quanto Hitler, ma i mujaheddin non sono l'equivalente dei partigiani europei della seconda guerra mondiale!
Noi europei tendiamo ad interpretare il presente della Siria, secondo le categorie e gli schemi della nostra storia, ma da quelle parti la situazione è totalmente diversa, non esistono combattenti per la democrazia e per la libertà.
In pratica è una guerra tra opposte fazioni islamiche (alawiti contro sciiti) entrambe dittatoriali e liberticide(nell'Islam non esistono valori come democrazia, diritti umani,  uguaglianza, e libertà di pensiero e di religione), che non c'entra un cavolo con la guerra di liberazione dal nazi-fascismo!

Offline Guit

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Re:Guerra in Siria
« Risposta #64 il: Settembre 06, 2013, 16:58:34 pm »
Quella in Siria secondo me non è una guerra locale tra fazioni religiose, etniche o tribali. Quella in Siria è una guerra provocata dall'esterno per l'accerchiamento progressivo dell'Iran e poi via via di Russia e Cina. Il 95% percento dei combattenti pare siano stranieri e provenienti da 84 paesi diversi. Fa parte del piano di destabilizzazione globale. La campagna poi si sposa con altri interessi, alcuni locali come l'espansione israeliana, altri energetici. Ma la convergenza si realizza perché c'è una volontà mondialista.

La Siria è uno dei pochi paesi rimasti ad avere una banca centrale indipendente ed era un paese multireligioso, multietnico e civile, fino a quando la "primavera" non l'ha colpita.







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Re:Guerra in Siria
« Risposta #65 il: Settembre 06, 2013, 17:33:00 pm »
Quella in Siria secondo me non è una guerra locale tra fazioni religiose, etniche o tribali. Quella in Siria è una guerra provocata dall'esterno per l'accerchiamento progressivo dell'Iran e poi via via di Russia e Cina. Il 95% percento dei combattenti pare siano stranieri e provenienti da 84 paesi diversi. Fa parte del piano di destabilizzazione globale. La campagna poi si sposa con altri interessi, alcuni locali come l'espansione israeliana, altri energetici. Ma la convergenza si realizza perché c'è una volontà mondialista.

La Siria è uno dei pochi paesi rimasti ad avere una banca centrale indipendente ed era un paese multireligioso, multietnico e civile, fino a quando la "primavera" non l'ha colpita.
Nell'islam religione e politica sono un tutt'uno, praticamente la stessa cosa, mentre nel cristianesimo c'è una certa separazione tra fede e stato(DATE A CESARE QUEL CHE E' DI CESARE, E A DIO QUEL CHE E' DI DIO), ISLAM è politica al 2000%!
La fazione dei Sunniti(tutti i paesi arabi che armano i ribelli siriani, sono regimi Sunniti)  vorrebbe sottrarre la Siria(probabilmente per motivi economici e geopolitici) alla fazione degli Alawiti. Mentre gli sciiti dell'Iran, dell'Iraq e gli Hezbollah del Libano, essendo nemici giurati dei sunniti, aiutano gli Alawiti(IL NEMICO DEL MIO NEMICO, E' MIO AMICO)
I paesi non islamici cercano di sfruttare queste dinamiche a proprio favore, ognuno con i propri tornaconti economici(Russia e Usa credo che stiano "giocando" a braccio di ferro, per questioni di supremazia militare e mercato delle armi) , o esigenze politiche(Israele essendo accerchiato da tanti nemici, è in una situazione di rischio perenne, e deve lottare per la sopravvivenza)

Offline Guit

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Re:Guerra in Siria
« Risposta #66 il: Settembre 06, 2013, 17:43:50 pm »
Una situazione come quella che hai appena descritto, pur se vera, non può costituire una premessa per un conflitto mondiale. Se c'è il rischio di conflitto mondiale c'è evidentemente in gioco ben altro. Quindi: il blocco eurasiatico si oppone all'egemonia espansionista occidentale che lo sta accerchiando. Quindi quella in Siria viene letta da Russia e Cina come un guerra di espansione e non solo come un conflitto regionale.





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Re:Guerra in Siria
« Risposta #67 il: Settembre 06, 2013, 19:48:28 pm »
Una situazione come quella che hai appena descritto, pur se vera, non può costituire una premessa per un conflitto mondiale. Se c'è il rischio di conflitto mondiale c'è evidentemente in gioco ben altro. Quindi: il blocco eurasiatico si oppone all'egemonia espansionista occidentale che lo sta accerchiando. Quindi quella in Siria viene letta da Russia e Cina come un guerra di espansione e non solo come un conflitto regionale.
Secondo me è iniziato come conflitto locale, poi visti i molteplici interessi economici e geopolitici di Russia, Cina, Sud America, Iran  vs  USA, Francia & company in tanti hanno iniziato a buttare benzina sul fuoco. Probabilmente senza interventi esteri(o con un intervento internazionale coerente) il conflitto locale si sarebbe risolto in tempi brevi, mentre così si è incancrenito, e con l'entrata in gioco di grandi potenze contrapposte USA+ alleati VS Russia+ alleati, potrebbe trasformarsi in una guerra mondiale.
In fondo anche la Seconda Guerra mondiale è iniziata a livello locale europeo (Invasione della Germania nei confronti della Polonia), per poi arrivare a coinvolgere mezzo mondo, tramite gli interventi esterni di Gran Bretagna , Stati Uniti, Francia e Urss VS Giappone

Le motivazioni locai (Sunniti  contro Sciiti e Alawiti) sono la scintilla che ha fatto partire la guerra, ma se tutti ci buttano benzina sopra, alla fine non ci vuole molto a passare da un conflitto mediorientale, a una guerra mondiale. Il destino di mezzo mondo sta nelle mani degli americani, e purtroppo negli ultimi 20-30 anni hanno dimostrato di non essere tanto intelligenti nella gestione della politica estera!
Siamo nelle mani di un branco di imbecilli, che si credono forti in quanto dotati di armamenti tecnologicamente avanzatissimi, ma decisamente poco intelligenti a livello diplomatico e dotati di scarsissima lungimiranza! :(

Offline Red-

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Re:Guerra in Siria
« Risposta #68 il: Settembre 06, 2013, 22:49:51 pm »
Una situazione come quella che hai appena descritto, pur se vera, non può costituire una premessa per un conflitto mondiale. Se c'è il rischio di conflitto mondiale c'è evidentemente in gioco ben altro. Quindi: il blocco eurasiatico si oppone all'egemonia espansionista occidentale che lo sta accerchiando. Quindi quella in Siria viene letta da Russia e Cina come un guerra di espansione e non solo come un conflitto regionale.
Guit, ma da quel poco che ci fanno sapere, cmq nn ci sarebbero gli spunti nè le condizioni per una guerra mondiale, sappiamo bene tutti che questa sarebbe quella definitiva; ci fanno sapere che gli USA in realtà punterebbero a guadagnare posizioni strategiche per quanto riguarda i gasdotti et similia, ma non si scatena una guerra mondiale e definitiva per una tale ragione. Insomma, non mi pare esistano i presupposti; i due capi di USA e Russia si sono persino incontrati e non sembrano guardarsi in cagnesco
Secondo me se l'attacco ci sarà, sarà tutto ben programmato sin dall'inizio, in modo che non possa sfuggire nulla di importante; piuttosto io starei attento al comportamento della ministra degli esteri, a che non ci cacci in guai che si possono evitare, e poi si tiri fuori dicendo che lei è una donna e che pretendevano da lei;
tanto più che se il gas se lo cuccano, se lo cuccano gli USA e non noi.
« Ultima modifica: Settembre 06, 2013, 23:01:30 pm da Red- »
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Offline Red-

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Re:Guerra in Siria
« Risposta #69 il: Settembre 06, 2013, 23:08:26 pm »
...Ma secondo alcuni potrebbe avvenire un "errore di calcolo" e scatenarsi davvero qualcosa di grosso.
Questo scrivevano già un anno fa:

"La posta in gioco di Mosca in Siria
La Russia di Putin ha tracciato una linea profonda nella sabbia intorno alla sopravvivenza di al-Assad e della Siria come stato stabile. Pochi si chiedono perché la Russia stia avvisando della possibile guerra mondiale se Washington si ostina a chiedere un cambiamento di regime immediato in Siria, come Hillary Clinton sta facendo. Non perché la Russia è intenta a promuovere la propria agenda imperialista in Medio Oriente. E’ militarmente ed economicamente in scarsa forma per farlo, anche se volesse. Piuttosto, si tratta di preservare i diritti portuali della Russia verso l’unico porto del Mediterraneo di Tartus, l’unica base militare russa rimasta al di fuori dell’Unione Sovietica, e suo unico punto di rifornimento nel Mediterraneo. In caso di resa dei conti con la NATO, la base diventerebbe strategica per la Russia.
Ma c’è di più in gioco per la Russia. Putin e il ministro degli esteri russo, Sergej Lavrov, hanno chiarito che se NATO e Stati Uniti lanciassero un’azione militare contro la Siria di Assad, le conseguenze sarebbero sconcertanti. Fonti attendibili a Damasco hanno segnalato la presenza di almeno 100.000 “consulenti tecnici” russi nel Paese. Sono molti, e un cargo russo che trasportava elicotteri d’attacco russi Mi-25 aggiornati, sarebbe destinato alla Siria, mentre alcuni giorni prima una flottiglia navale russa navigava verso Tartus, guidata dal cacciatorpediniere russo Admiral Chabanenko."

http://aurorasito.wordpress.com/2012/07/25/il-gioco-a-scacchi-geopolitico-di-putin-con-washington-in-siria-e-in-eurasia/


Ma di di certo in un anno hanno avuto il tempo per pensare ad evitare cose gravi. Io continuo a pensare che se l'attacco ci sarà, sarà a colpo sicuro.
Per noi dobbiamo preoccuparci più che altro della ministra degli esteri deresponsabilizzata.
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Re:Guerra in Siria
« Risposta #70 il: Settembre 06, 2013, 23:25:09 pm »
Poi è possibile che mi sbagli, eh, ma suona strano che di guerra alla Siria si parlasse già oltre un anno fa
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Re:Guerra in Siria
« Risposta #71 il: Settembre 07, 2013, 01:22:57 am »
Purtroppo Red non sono d'accordo con niente di quello che hai scritto.

Di guerra generalizzata non si parla da un anno ma da molto di più.

La Bonino sembra essere l'ultimo problema, visto che ha schierato l'Italia su una posizione filo-tedesca che vuole agire sulla base di risoluzioni ONU e non unilateralmente. Questa scelta, secondo me a dir poco sorprendente, dovrebbe già da sola far capire la gravità della situazione, tanto grave da permettere a un paese di confine come si trova a essere oggi il nostro, di poter porsi in semi-neutralità, malgrado sia in realtà legato mani e piedi alle decisioni della "comunità internazionale", cioè della NATO. E' una neutralità inquietante.

Non credo che la rivolta siriana, né alcuna altra primavera, né alcuna rivoluzione nella storia, siano mai state spontanee. Lo scontento popolare se non c'è qualcuno che lo organizza non produce una contrapposizione tale da poter sfidare un potere costituito. Quindi quella siriana, così come tutte le altre, è una rivolta finalizzata a precisi obiettivi. Organizzata, finanziata e armata dall'esterno. Non ci sono superpotenze che hanno sfruttato condizioni "favorevoli" ma semmai il contrario: guerre tra fazioni che hanno sfruttato l'influenza delle superpotenze.

Non c'è soluzione. Il mondo va dritto verso una guerra globale catastrofica. Per evitarla uno dei due blocchi geopolitici dovrebbe tirarsi indietro, ma non lo farà mai. Per l'Eurasia sono in gioco spazi vitali. Per l'Occidente il mondo è già suo e non contempla alcuna possibilità di rinuncia o di auto ridimensionamento.

Nessuno si fermerà da solo.

C'è poi da considerare il fattore tempo. Secondo me una parte di strateghi occidentali mondialisti, considerano il tempo a proprio sfavore, perché nel 2020 i programmi di riarmo di Russia e Cina le porteranno probabilmente a fronteggiare la potenza militare occidentale in condizioni di sostanziale parità. Il vantaggio militare è adesso, quindi se si vuole il mondo va preso adesso o mai più. Questa è una mia idea personale, che trovo però confermata da una serie di avvenimenti.

Però tra tanti però ce n'è uno che è più però degli altri: la Russia anche in condizioni di svantaggio è un problema enorme. Aggiunta alla Cina fanno solo due paesi contro dodici al Consiglio di Sicurezza, ma due paesi che costituiscono un terzo della popolazione mondiale. Il sud america di dominio statunitense ne sa qualcosa e pare stanco, al punto che il Brasile sta apertamente chiedendo conto a Obama dei programmi di spionaggio massivo a proprio danno.

L'attacco in sicurezza di cui parli non solo non esiste, ma è l'illusione che ci porterà probabilmente alla rovina.




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Offline Guit

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Re:Guerra in Siria
« Risposta #72 il: Settembre 07, 2013, 01:51:49 am »
Per capire la particolare situazione in cui ci troviamo, misurate la differenza della posizione ufficiale italiana tra campagna libica e siriana. Metteteci pure che all'epoca della campagna libica, in teoria, avremmo dovuto avere maggiore resistenza governativa all'intervento di quanta, sempre in teoria, ne  dovremmo avere adesso, con questo governo, sulla Siria. Infatti la Lega, che stava al governo, non voleva partecipare. Ci fu un rapido richiamo all'ordine e dovemmo andare pure noi. Richiamo che adesso stranamente non c'è. Le possibilità si restringono: o questo governo è polemico con la NATO, e mi sembra una ipotesi di fantasia, oppure i giochi stavolta sono seri al punto di ingenerare un ventaglio di posizioni all'interno dello schieramento.
I governanti europei sanno in back-channel che la Russia interverrà, e sanno cosa significa. La Bonino ha parlato di rischio guerra mondiale, e lo stesso ha fatto Francesco I. Difficile liquidarli come due complottisti.




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Re:Guerra in Siria
« Risposta #73 il: Settembre 07, 2013, 02:49:41 am »

Navi da guerra e truppe russe e cinesi si dirigono verso la acque siriane.

http://www.examiner.com/article/chinese-russian-warships-and-marines-heading-to-syrian-waters




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Offline vnd

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Re:Guerra in Siria
« Risposta #74 il: Settembre 07, 2013, 08:22:49 am »
Navi da guerra e truppe russe e cinesi si dirigono verso la acque siriane.

http://www.examiner.com/article/chinese-russian-warships-and-marines-heading-to-syrian-waters



Il gioco è che, il primo che se la prende, se la tiene.
La guerra è questo: rubare qualcosa a qualcuno.
Ma farlo rubare nell'interesse di gente potente, dalla gente umile. Che mai ne trarrà alcun vantaggio in termini di ricchezza e diritto.
Anche perché questo sistema ha bisogno della schiavitù per sopravvivere.
Costringere dei soldati a combattere è la peggior forma di schiavitù.
Vnd [nick collettivo].