Autore Topic: Il vero motivo della separazione: LA GELOSIA  (Letto 1612 volte)

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Offline renato.dg

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Il vero motivo della separazione: LA GELOSIA
« il: Gennaio 31, 2010, 12:49:21 pm »
Mi son sempre chiesto almeno da quando mi interesso della QM, circa 6 anni , il motivo per cui le donne chiedono la separazione.Finalmente  ;) sono arrivato ad una conclusione e ho capito quale è larelae motivazione della gran parte delle separazioni: la gelosia.
Il divorzio come è concepito oggi è una cosa assolutamente ingiusta e di una violenza inaudita verso i maschi e questo lo sappiamo un pò tutti,ma a prescindere da questo e prendendo le cose come stanno , ho cercato di capire il vero motivo per cui le donne chiedono la separazione.Chiedere la separazione per una donna significa  allontanare il marito dalla casa coniugale.In una parola :ESPROPRIO.E' una cosa radicale spesso accompagnata da profondi sentimenti di rancore talvolta nascosti dietro ad una maschera amichevole e sorridente.La risposta è sempre stato il fatto che le "discordie tra coniugi non permettevano una serena convivenza".Si vabbè questo dice tutto e nulla, perchè spesso non ci sono veri motivi di conflitto e sono proprio le donne a cominciare ad avere quella ostilità immotivata che col tempo si aggrava e si conclude con la richiesta di """separazione"""(esproprio maschile).Sicuramente in un una percentuale minore  di casi la separazione è dovuta ad un effettivo comportamento aggressivo e manesco di lui.Ma è una percentuale minima di tutte le separazioni, per me non si va oltre il 6-7 %. Mettiamoci anche un altra percentuale in cui non ce una affettiva compatibilità di carattere  per cui si litiga sempre su tutto.Ma siccome esiste il fidanzamento per conoscersi e spesso tale fidanzamento dure mesi e mesi , si ha tutto il tempo di conoscersi e quindi anche di lasciarsi.Insomma un altra percentuale minima per questo circa 10%.
Il restante 80% circa non è spiegabile con queste motivazioni, ci deve essere qualcos'altro che fa montare nella donna un rancore e un odio totale verso lui.E qui entrano in gioco i figli.Considerando il fatto che la maggior parte delle separazioni avvengono coi figli in età minore di 10 anni , penso che i figli siano il nodo centrale della questione.E la motivazione non è la diversa visione della educazione dei figli a scatenare il rancore femminile,come continuano a ripeterci, ma è una cosa ben piu profonda eradicale.
 Ritengo con grande sicurezza che la motivazione dell'80% delle separazioni è LA GELOSIA .La gelosia verso il marito scatena il rancore profondo.La donna vuole la  genitorialità assoluta ed esclusiva, non sopporta che l'uomo si intrduca nel rapporto tra lei e i figli.Non vuole e non sopporta che i figli possano avere un rapporto affettivo con un genitore che non sia esclusivamente lei.Lo stesso sentimento di gelosia che un  uomo prova  per altri uomini quando sta con una donna, le donne lo provano per il marito quando ci sono dei figli tra di loro.E penso che nel caso femminile la gelosia sia qualcosa di piu intenso perchè col marito ci vive quotidianamente e ci divide il letto per cui il rancore cresce ancora più intensamente. Qualsiasi motivazione o occasione serve a mascherare la gelosia ed essere la scusa per chiedere la separazione , anche il tradimento pur essendo cosa grave ritengo sia una copertura e una occasione per dare alla gelosia tramata da tempo il suo compimento.
La gelosia non è un bel sentimento ,spesso va oltre il limite  porta all'odio totale e nasce dalla profondità della psiche umana.Nella donna la gelosia è molto molto più verso i mariti e padre dei loro figli  che per altre donne.E chi se lo aspettava.
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Offline COSMOS1

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Re: Il vero motivo della separazione: LA GELOSIA
« Risposta #1 il: Gennaio 31, 2010, 13:05:21 pm »
c'è un rancore, un risentimento che governa la vita di molte donne, ne abbiamo parlato spesso

in qs rancore forse c'entra anche la gelosia, sì
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Offline icarus.10

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Re: Il vero motivo della separazione: LA GELOSIA
« Risposta #2 il: Gennaio 31, 2010, 13:52:22 pm »
"Voglio il tipo che mi faccia ridere, che mi faccia divertire.."

Questo è il requisito richiesto dalle donne nei confronti degli uomini. Cioè l' uomo-clown, un giocattolo.
Ovvio, poi, che sempre arriverà il momento in cui lei si scocccerà del solito giocattolo, e quindi lo scaricherà e se ne "comprerà" un altro.

La motivazione che lei adduce?? Il pretesto sempre lo trova, aspetta la minima cosa storta..e zac!!!! Un pò come il Lupo con l' Agnello. Il motivo, cioè il pretesto, a sua disposizione per pararsi il culo da eventuali critiche esterne. E così si atteggerà pure a vittima. "hai il carattere difficile".."sei possessivo"..oppure " Tizio mi ha detto che tu.."..eccetera, e magari diffamando pure(in assenza di lui, ovvio). Ovviamente sono solo pretesti, perchè non sono motivi validi per troncare definitivamente una relazione durata anni e quindi far sprofondare lui in una situazione di sofferenza interiore atroce(che può culminare anche nel suicidio).

E tu, hai voglia di insistere, potrai anche ridurti come una larva, potrai anche suicdarti: Lei non se ne fregherà di nulla. Un pò allo stesso modo di come fecero i nostri politici nel 1978 quando fecero crepare Aldo Moro rimanendo sordi alle sue disperate richieste di trattare con i suoi carcerieri in modo tale da aver salva la vita.

Quindi, caro Renato, alla base del divorzio o di una separazione(sia sentimentale che di amicizia) non vi è tanto una questione di gelosia, quanto invece di INSENSIBILITA' dell' animo. La gelosia,vera o presunta o quant'altro, saranno solo pretesti utili a lei per troncare il rapporto. Tutto qui
« Ultima modifica: Gennaio 31, 2010, 13:59:11 pm da icarus.10 »
"Sono contraria alla pena di morte e all'ergastolo, eccetto che per stupratori, pedofili, e per coloro che maltrattano cani, gatti e...criceti"

Offline Cassiodoro

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Re: Il vero motivo della separazione: LA GELOSIA
« Risposta #3 il: Gennaio 31, 2010, 15:16:41 pm »
Difficoltà della figura paterna nella dinamica di coppia
con particolare rilievo al momento della separazione
 
Premessa
 
Svolgo la professione di psicologo da più di venticinque anni. Dapprima nell’ambito del Servizio Socio-Sanitario Nazionale, poi come libero professionista.
Da sempre nella mia attività professionale uno dei nuclei principali è stato il problema minorile,.........
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Troppe volte la separazione è un ricatto. Qualcuno pensa di ottenere attraverso di essa quel potere che non riesce ad avere o pensa di garantirsi quel potere che sta perdendo. Allora non esiste separazione reale, ma soltanto una modalità coatta di mantenere gli altri alla propria mercè.
La mia esperienza mi ha portato alla evidenza che nella quasi totalità dei casi sono le mogli e le madri ad agire questa posizione ricattatoria di cui, sempre nella quasi totalità dei casi, i padri sono le vittime, spesso impotenti.
Tante volte mi sono trovata a dover dirimere diatribe tra madri e padri per la tutela dei figli e in tutte le discussioni spesso il bambino altro non era che lo strumento attraverso il quale far pagare al padre le colpe che la madre riteneva di dovergli attribuire.
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Cosa intendiamo per potere? Ovviamente la capacità di determinare l’altro in propria funzione.
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Spesso la situazione è un circolo vizioso. Accade che la separazione avvenga per l´incapacitá dei membri di dare connotati congrui ad una situazione dinamica quale l´evolversi di un sistema familiare. Si intende gestire un sistema familiare in maniera uguale e statica nel tempo. Nella nostra cultura è la donna che tende ad evitare di riconoscere il cambiamento che avviene con la maturazione dei componenti del sistema familiare, appiattendoli in un sistema omeostatico dove i sistemi regolatori devono diventare sempre più rigidi e sofisticati. Anche dopo la separazione la donna difficilmente rinuncia a questa sua compulsività regressiva e, richiamandosi ai valori pseudo-morali che spesso la nostra società sostiene, si proclama unica tutrice dei veri e profondi valori familiari e di coppia.  In questo modo viene defraudato il figlio della possibilità di accedere a modalità di relazioni adulte con se stesso e a modalità autonome di decidere della propria vita, perché viene defraudato della possibilità di uscire da un rapporto simbiotico e di camminare sicuro sulle proprie gambe.
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Meneghetti nella “Donna del duemila” Psicologica editrice – Roma 2000 ci parla di una donna che troppo spesso soffoca la propria grazia vitale e per questo finisce per trasformare questa stessa grazia vitale in potenza distruttiva. In questo libro, affascinante ed inquietante insieme, ci parla di una manipolazione antica della psicologia femminile che continua anche oggi, al di là di qualsiasi movimento di liberazione della donna, come semantica tramandata da generazione in generazione, che presenzia nella psicologia della donna l´immagine di una vecchia che in qualche modo costringe la psicologia femminile ad andare verso la propria distruzione e verso la distruzione di chi le è particolarmente vicino rimanendo collegato al suo dominio mentale.
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Dr. Mariagloria Campi
Direttore di Studio Famiglia
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"