Autore Topic: Uomini e Donne  (Letto 937 volte)

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Offline Stendardo

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Uomini e Donne
« il: Giugno 16, 2013, 03:02:28 am »
fonte : http://www.albatrus.org/italian/vivere/regno/di_uomini_e_donne.htm

 
 
 
  Di Uomini e Donne
   by aymon de albatrus

“E l’uomo diede dei nomi a tutto il bestiame, agli uccelli del cielo e ad ogni animale dei campi; ma per l’uomo non si trovò alcun aiuto conveniente per lui. Allora l’Eterno DIO fece cadere un profondo sonno sull’uomo, che si addormentò; e prese una delle sue costole, e rinchiuse la carne al suo posto. Poi l’Eterno DIO con la costola che aveva tolta all’uomo ne formò una donna e la condusse all’uomo. E l’uomo disse: «Questa finalmente è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Lei sarà chiamata donna perché è stata tratta dall’uomo».” (Gen 2:20-23)

“L’uomo invece non deve coprirsi il capo, perché è l’immagine e la gloria di Dio; ma la donna è la gloria dell’uomo, perché l’uomo non è dalla donna, ma la donna dall’uomo, anche perché l’uomo non fu creato per la donna, ma la donna per l’uomo.” (1Co 11:7-9)

La descrizione della creazione in Genesi deve essere presa come reale e veritiera perché tutta la fondazione Biblica resta su di essa.  Se invece viene presa come un mito allora la completa Bibbia non diventa altro che una fiaba come certi "cristiani" liberali e i miscredenti d'oggi credono come risultato diretto dai principi dell'Evoluzione. La venuta di Cristo e il Suo sacrificio sulla croce per espiare i peccati dei suoi (Mat 1:21) è tutto basato sui primi 3 capitoli di Genesi e se quelli non sono veri allora il Suo sacrificio sarebbe inutile.

Dalla descrizione in Genesi capiamo chiaramente che l'uomo fu creato per primo: “Infatti è stato formato per primo Adamo e poi Eva.” (1Ti 2:13) e la donna dopo un po' di tempo quasi come se fosse riflessione aggiuntiva per il bisogno dell'uomo: “Poi l’Eterno DIO disse: «Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiuto conveniente a lui».” (Gen 2:18) Da questo deduciamo che la donna esiste solo in funzione dell'uomo.

La donna fu estratta (in effetti tipo clonata) da Adamo. Nelle traduzioni Bibliche la parola usata è "costola" o "lato", ma Adamo disse dopo che Dio gli portò la donna: “E l’uomo disse: «Questa finalmente è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Lei sarà chiamata donna perché è stata tratta dall’uomo».” (Gen 2:23) Adamo cita "Ossa e Carne" che è più di "costola", perciò possiamo assumere che Dio tolse di più della costola da Adamo, tuttavia il principio resta che Dio estrasse qualcosa di intimo da Adamo che era parte di lui e perciò possiamo dire che Eva è della stessa essenza di Adamo ma nondimeno estratta da lui: “perché l’uomo non è dalla donna, ma la donna dall’uomo,” (1Co 11:8)

I Giudei hanno una interessante interpretazione sulla creazione della donna che non può essere strettamente sostenuta dalla Bibbia ma nemmeno può essere definitivamente negata visto che che la creazione della donna non è dettagliati nei particolari. Questo punto di vista considera che Adamo (il primo essere umano) fu creato androgino, cioè avendo tutte e due gli attributi maschili e femminili in lui: “Così DIO creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di DIO; li creò maschio e femmina. E DIO li benedisse  .........».” (Gen 1:27-28)

[Con referenza a: http://www.simpletoremember.com/articles/a/jewish-view-on-gender-differences/

Allora perché “li creò”? Quando questo viene prima della creazione di Eva !

La tradizione orale Ebraica ci fornisce una affascinante percezione in questa singolare grammatica. Il primo umano, ci dice, era in realtà androgino, essendo maschio e femmina in un corpo, sofisticato e auto-sufficiente.

Ma se Dio ha creato tale completo essere umano, perché dopo separarlo in due parti: Adamo ed Eva?

La risposta data è che Dio non voleva che la prima creazione umana fosse sola, perché allora avrebbe avuto illusione di auto-sufficienza. Da notare che nell'Ebreo Classico non c'è parola per "indipendenza" (quello che si usa oggigiorno, atzma’ut, è di uso moderno). Il concetto d'indipendenza non esiste nella tradizione Giudaica.  A parte Dio, niente e nessuno è veramente indipendente. Dato che dobbiamo integrare in noi stessi che Dio è la sola sorgente di tutto, dichiarare auto-sufficienza significherebbe sconfitta spirituale.

Dio aveva pianificato l'essere umano in due persone separate per creare una situazione salubre di dipendenza, di mutuale desiderio e dare. Gli essere umani non sono fatti per essere soli, perché altrimenti non avrebbero nessuno a cui dare, nessuno per crescere assieme e niente per cui lottare.  Per attualizzarsi spiritualmente un essere umano non può essere solo. ]

Questo punto di vista Giudaico razionalizzerebbe "li creò" nel primo capitolo di Genesi, ma non può essere sostenuto dalla Bibbia e perciò deve rimanere una 'interessante' interpretazione. Ma il fatto rimane che gli uomini e le donne sono effettivamente della stessa essenza ed eredi assieme alla grazia della vita (1Pi 3:7); ma fatti differenti con differenti e opposte funzioni complementari dentro un chiaro ordine gerarchico come Dio comanda. In fatti palese per tutti da vedere che gli uomini e le donne hanno differenti e opposte caratteristiche naturali, sia fisiche come in personalità complementandosi e sono completi in 'una' carne solo quando messi assieme come Adamo attesta:  “Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una sola carne.” (Gen 2:24) e anche confermato dal nostro Signore (Mat 19:5,6).

 

Questo ordine di creazione ha profonda implicazione perché ha effetto su tutta la relazione fra uomo e donna secondo gli statuti di Dio come chiaramente formulati nella Sua Parola:

“Voglio però che sappiate che il capo di ogni uomo è Cristo, il capo della donna è l’uomo e il capo di Cristo è Dio.” (1Co 11:3)

“L’uomo invece non deve coprirsi il capo, perché è l’immagine e la gloria di Dio; ma la donna è la gloria dell’uomo,” (1Co 11:7)

“poiché il marito è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, ed egli stesso è Salvatore del corpo. Parimenti come la chiesa è sottomessa a Cristo, così le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa.” (Efe 5:23-24)

La ragione di questo ordine gerarchico divinamente ordinato da Dio è espresso qua: “Infatti è stato formato per primo Adamo e poi Eva. E non fu Adamo ad essere sedotto ma fu la donna che, essendo stata sedotta, cadde in trasgressione.” (1Ti 2:13-14)

Questo significa che anche se la donna è della stessa essenza dell'uomo il suo stato è sempre di sottomissione all'uomo e sotto la sua autorità perché lei è stata create per il beneficio dell'uomo e questa è la ragione della sua esistenza. Nello schema sovrano di Dio non esiste tale cosa come donna che governa sopra gli uomini perché lei è stata fatta per l'uomo e non viceversa. Questo ordine divino è contrario a quello che facciamo e vediamo nella nostra società democratica e femminista dove le donne sono promosse in massa a governare uomini. In fatti nella Democrazia Dio è escluso e i due sono mutualmente esclusivi. Ma Dio è Sovrano Totale sopra ogni cosa, alla nostra democrazia rimangono solo pochi giorni perché non ci si può opporre contro Dio e farla franca: “Non v’ingannate, Dio non si può beffare, perché ciò che l’uomo semina quello pure raccoglierà.” (Gal 6:7)

L’uomo invece non deve coprirsi il capo, Cioè con un velo in culto pubblico quando si avvicina a Dio, o quando in nome Suo egli predica ai suoi coetanei. In quelle occasioni non è appropriato né opportuno che egli abbia il capo coperto. La ragione per la quale non è appropriato, è data dall'Apostolo: "perché è l’immagine e la gloria di Dio" . La frase "l'immagine di Dio" si riferisce al fatto che l'uomo è stato fatto in somiglianza al suo Creatore (Gen 1:27) e prova che, anche se caduto, c'è un senso nel quale egli è ancora l'immagine di Dio. Non è perché l'uomo è santo o puro, e perciò rassomiglia al suo Dio; ma è perché egli è stato investito dal suo Creatore con autorità e dominio, cioè: egli era superiore a tutte le altre creature (Gen 1:28). Questo è tutt'oggi mantenuto e perciò l'Apostolo si riferisce al passaggio sopra davanti a noi dicendo che questo deve essere riconosciuto e rispettato e accettato. Se l'uomo in queste occasioni portasse il velo o un turbante sarebbe marchio di servitù e inferiorità. Perciò è inappropriato che l'uomo (non la donna) appaia in questo modo, ma egli deve essere vestito in modo da non oscurare o nascondere la grande verità che egli è il diretto rappresentante di Dio sulla terra e che ha dominio su tutte le altre creature, nessuna esclusa.

perché è l’immagine e la gloria di Dio  La parola gloria negli scritti classici significava: Fama e Reputazione.  Qui significa spesso: Splendore e Luminosità o quello che sta per rappresentare Dio, o per la quale la gloria di Dio è riconosciuta. L'uomo fu creato per primo, e ad egli gli fu dato il dominio della creazione. Attraverso l'uomo, la saggezza e l'autorità divina apparve per la prima volta. Questo fatto deve essere riconosciuto dalle subordinazioni di rango, e persino riconosciuto dall'apparenza e dall'abbigliamento portato. L'impressione di questo rango e superiorità deve essere visibile da tutte le parti e rispettato per tutti i tempi perché Dio non cambia e mantiene i Suoi statuti che sono validi per sempre: “«Io sono l’Eterno, non muto ....” (Mal 3:6) (Gia 1:7).  Ma nella nostra società decaduta oggigiorno non è così, anzi il contrario; realmente Satana ha avuto grande vittoria con la sua Democrazia.


ma la donna è la gloria dell’uomo, Cioè essa è l'onore, l'ornamento dell'uomo, eccetera dell'uomo. La donna fu fatta per l'uomo, essa fu confezionata dopo di lui, essa fu estratta da lui ed è "ossa delle sue ossa e carne della sua carne. Tutte il fascino, bellezza e purezza della donna sono dunque espressioni dell'onore dell'uomo e della sua dignità, dato che tutta la bellezza e il fascino furono fatte per lui. Perciò questo deve essere riconosciuto da un modo appropriato nel vestirsi e in presenza dell'uomo questo senso di inferiorità di rango e subordinazione deve essere ammesso con il consueto uso del velo sul capo della donna. Essa deve presentarsi con il simbolo della modestia e sottomissione che sono dimostrate dalla testa coperta. Questo significato è distintamente espresso nel versetto: “perché l’uomo non è dalla donna, ma la donna dall’uomo,” (1Co 11:8)

Inoltre, Bisogna osservare che in presenza di Dio e nel culto Suo che l'uomo deve avere il capo scoperto e la donna coperto, uno essendo la gloria di Dio perciò deve essere scoperto mentre l'altra essendo la gloria dell'uomo deve essere coperta davanti a Dio, specialmente perché lei è stata la prima in trasgressione, lei che fu innanzitutto creata per la gloria dell'uomo divenne il mezzo della sua disgrazia e vergogna, e anche il catalizzatore a portare noi tutti adesso in questa valle di lacrime.

perché l’uomo non è dalla donna  Nel presente stato di cose e secondo il corso ordinario delle generazioni e propagazione dell'umanità, l'uomo nasce dalla donna, ma non senza il mezzo dell'uomo, egli è concepito in essa, portato e nato da lei come incubatrice. Tuttavia, l'Apostolo rispetta la formazione originale dell'uomo come Dio lo creò dalla polvere della terra, molto prima che la donna venisse in esistenza, e perciò l'uomo viene da Dio e non dalla donna.

ma la donna dall’uomo  La donna fu invece estratta dall'uomo, vale a dire da una sua costola, (non formata dalla polvere) e le fu imposto il nome e la natura dall'uomo. Dio era ed è l'autore di TUTTO e l'uomo fu l'essenza usata da Dio per formare la donna, essa è debitrice a lui. Di conseguenza l'uomo essendo stato creato per primo (e non derivato) è superiore a lei e questo prova quello che è stato detto finora, cioè che l'uomo è il capo della donna, la donna è la gloria dell'uomo nella quale l'uomo si glorifica essendo lei da lui. Perciò ci deve essere questa differenza nelle loro apparenze sia nel culto pubblico come in tutti gli aspetti della vita per tutte le generazioni. Ci deve essere un chiara differenza fra l'uomo e la donna sia in apparenza come in occupazione.

il capo della donna è l’uomo .....” (1Co 11:3)  Il significato qua è che la donna è subordinata all'uomo in tutte le circostanze: nel suo comportamento, nel vestirsi, nella sua conversazione, nella vita pubblica e nel circolo famigliare; e che la sua subordinazione deve essere riconosciuta e rispettata. L'uomo viene chiamato 'il capo della donna' perché l'ordinanza di Dio è che egli governi su di lei (Gen 3:16) perché l'uomo ha una eccellenza e un potere sopra la donna

L'Apostolo basa la sottomissione della donna all'uomo nell'ordine di Creazione. L'uomo fu il primo nell'ordine di essere, fu formato prima e la donna venne da lui-  Essa fu fatta per il bisogno dell'uomo, non l'uomo per la donna (a parte la donna essendo prima nel peccato).  Perciò l'uomo deve essere la testa e il capo; come anche gli aspetta in rispetto per i suoi superiori doni ed eccellenze come superiore fisicamente e mentalmente, per questo è la donna chiamata "la comprensione dovuta alla donna, come al vaso più debole" (1Pi 3:7). Allo stesso modo con riguardo alla pre-eminenza e governo l'uomo è il capo come Cristo è il capo della Chiesa e la chiesa è in sottomissione a lui (Efe 5:24) così la donna deve essere soggetta all'uomo in tutto: nel naturale e civile e religioso.

Inoltre. l'uomo, come il capo della donna, deve provvedere e prendersi cura di lei, di nutrirla e di averne cura teneramente, di proteggerla e difenderla contro qualsiasi insulto e ingiurie.

Ma verrà il tempo (forse è già qua) che questo ordine divino per i sessi che Dio ha stabilito per l'umanità da osservare per tutti i tempi sarà rovesciato e l'uomo sarà soggetto alla donna.  Allora ci sarà calamità per quella società e la sua fine sarà/è molto vicina.

 
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius