Autore Topic: Direttive bibliche riguardo all'abbigliamento dell'uomo e della donna .  (Letto 4389 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Stendardo

  • Veterano
  • ***
  • Post: 3501
fonte : http://www.albatrus.org/italian/vivere/modestia/direttive_bibliche_riguardo_abbigliamento%20.htm

Direttive bibliche riguardo all'abbigliamento
di Bruce Lackey
(O Timothy, Volume 9, Issue 12, 1992, Way of Life Literature, 1219 N. Harns Rd., Oak Harbor, WA 98277.)


--------------------------------------------------------------------------------

La cosa di cui voglio parlarvi stasera è l'abbigliamento cristiano. Che cosa si intende per "abbigliamento cristiano"? Si intende forse qualche particolare indumento? No, non si può esibire un certo completo o un certo vestito qui stasera e dire, ecco, questo è cristiano. Piuttosto ci sono cinque domande che dovreste porvi per rispondere alla questione "Che tipo di vestiti dovrei indossare?". Di queste cinque domande ve ne darò adesso il fondamento biblico.

Io spero che ne prendiate nota, perché dovrete affrontare tutto ciò per tutta la vostra vita. Le mode cambiano, e vengono continuamente fuori novità. Non serve a niente compilare un elenco di ciò che è buono e ciò che non lo è, perché l'anno prossimo sarà tutto cambiato. Perciò questi cinque principi tratti dalla parola di Dio vi potranno essere d'aiuto nel decidere se sia giusto o sbagliato indossare un certo capo d'abbigliamento, sia che siate maschio o femmina, adulto o bambino.

1) È portato dall'altro sesso?
La prima domanda è questa: è portato dall'altro sesso? Andiamo su Deuteronomio 22:5 per iniziare. Ecco il nostro principio: quando devo decidere se io debba o no indossare una certa cosa, la prima domanda che dovrei pormi è: "È questo capo indossato dall'altro sesso?" In altre parole io, come uomo, non dovrei indossare qualunque cosa che una donna indosserebbe. E una donna non dovrebbe indossare nulla che un uomo porterebbe.

"La donna non indosserà ciò che riguarda all'uomo, né indosserà l'uomo un abito da donna: perché quelli che fanno tali cose sono una abominazione al Signore tuo Dio."

Mi rendo perfettamente conto che le persone sono riluttanti a usare questo verso perché è nel Vecchio Testamento. E molti dicono che non possiamo usare questo versetto senza tener conto del resto del capitolo. Per esempio, non useremmo certo il versetto nove. Molti violano quel versetto piantando diversi tipi di semi nello stesso terreno. Perdipiú, noi tutti abbiamo disubbidito al versetto undici indossando contemporaneamente indumenti di differente fattura: anzi, praticamente ogni cosa che indossiamo è un intreccio di diversi tessuti. Perciò, in base a cosa possiamo considerare il solo versetto cinque e tralasciare i versetti nove o undici?

Ecco un principio che molti non conoscono. Tutti sanno che la Bibbia dice che dobbiamo rettamente dividere, ma le persone sono quasi sempre in disaccordo su come rettamente dividere la Parola. La maggior parte delle volte finiscono col dire: si prende quel che ci piace e si lascia quel che non ci piace. Ma questo non è dividere rettamente le Scritture. Ecco il principio per dividere rettamente la Parola di Verità: Ogni principio presente nell'Antico Testamento che viene ripetuto nel nuovo è per noi oggi. Lasciate che ve lo dimostri. Tenete un segno su Deuteronomio e andate su I Corinzi 10. I Corinzi è un epistola scritta da un predicatore della grazia. Nessuno può negare che l'Apostolo Paolo era un predicatore della grazia. Egli predicava che non siamo sotto la legge ma sotto la grazia e di questo egli ha scritto in continuazione. Senza dubbio egli è un predicatore del Nuovo Testamento. Ma vorrei farvi notare che nell'intero capitolo di I Corinzi 10 egli, per dimostrare qualcosa, usa costantemente le Scritture del Vecchio Testamento. Osservate i versi uno e due: "Ora, fratelli, non vorrei che voi siate ignoranti, come tutti i nostri padri furono sotto la nuvola e tutti passarono attraverso il mare; e furono tutti battezzati per Mosè nella nuvola e nel mare".

Questo brano è tratto da Esodo 13 e 14, dove leggiamo della nuvola, della divisione del Mar Rosso e di come gli Israeliti ci passarono attraverso sulla terra asciutta, cosa che era simile all'essere battezzati. Erano praticamente ricoperti d'acqua, sebbene non una goccia li sfiorò. Paolo sta facendo riferimento al Vecchio Testamento. Guardate il verso tre: "E tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale." Si riferisce a Esodo 16, quando Dio diede la manna dal Cielo. Essa venne chiamata cibo spirituale. Verso quattro: "E tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: perché bevvero dalla Roccia spirituale che li seguiva: a quella Roccia era Cristo."

Questo si riferisce a Esodo 17, quando Mosè prese il suo bastone e colpì la roccia, e Dio fece zampillare l'acqua dalla dura pietra. Notate come Paolo fa riferimento a parecchi fatti del Vecchio Testamento. Verso cinque: "Ma con molti di loro Dio non si compiacque: poiché furono abbattuti nel deserto". Si riferisce a Numeri 13 e 14. Essi si rifiutarono di andare nella terra di Israele per ereditarla, e dissero, "Non riusciremo a prenderla", così Dio li abbatté nel deserto. E molti di loro morirono. Ora guardate al verso sei: "Ora queste cose furono nostri esempi, affinché non appetiamo cose malvage, siccome anch'essi appetirono". Vedete, non è sbagliato usare il Vecchio Testamento per insegnare ai Cristiani del Nuovo Testamento a fare cose giuste. Paolo lo ha fatto.

Ma continuiamo. Verso sette: "Neppure siate idolatri, come furono alcuni di loro, come è scritto: Il popolo si sedette per mangiare e bere, e si alzò per divertirsi". Qui si riferisce a Esodo 22:6. L'Apostolo dice "non siate così". Verso otto: "Neppure commettiamo fornicazione, come alcuni di loro commisero, e ne caddero in un giorno ventitremila." Sta parlando di Numeri 25. Verso nove: "Neppure tentiamo Cristo, come anche alcuni di loro tentarono, e furono distrutti dai serpenti". Si parla di Esodo 17. Ricordatevi del serpente di rame innalzato in mezzo al campo. Guardate al verso 10: "Neppure mormorate, come alcuni di loro mormorarono, e furono distrutti dal distruttore". Si trova, tra i diversi posti, in Esodo 15; 16 e 17: infatti essi mormorano parecchie volte.

Ora guardate al verso undici: "Ora tutte queste cose avvennero loro come esempio, e sono scritte per ammonizione a noi, sui quali sono arrivati gli ultimi tempi". Due volte in questo capitolo, nel verso sei e nel verso undici, egli ci dice senza dubbio che quelle parole del Vecchio Testamento sono per noi, oggi. È stolto e inconsistente obiettare dicendo che non si può usare il Vecchio Testamento per noi oggi. Qui Paolo molto chiaramente sottolinea verso su verso, esperienza su esperienza nel Vecchio Testamento, per dimostrare qualcosa che i Cristiani dovrebbero fare proprio oggi. E non è finita qui. Nel resto del capitolo egli lo fa continuamente.

Possiamo perciò prestare fede al Vecchio Testamento. Qual è però la regola da seguire? Ogni principio del Vecchio Testamento ripetuto nel Nuovo Testamento è per noi oggi. Ora voi non troverete mai un verso del Nuovo Testamento che dice di osservare il sabato. Questa è la ragione perché non lo facciamo. Ancora, non ci troverete nessun verso che dice che dobbiamo fare un sacrificio cruento con l'uccisione di un animale. Ecco perché non lo facciamo. Ma qualunque cosa comandata nel Vecchio Testamento e ripetuta nel Nuovo Testamento è per noi oggi.

Bene, dopo aver speso l'intero capitolo di 1 Corinzi 10 nello stabilire questo principio, veniamo al capitolo 11, dove Paolo parla proprio della questione dell'aspetto dell'uomo e della donna. In particolare egli parla della capigliatura, ma molto chiaramente l'Apostolo dice che l'uomo e la donna dovrebbero avere un aspetto differente. Notate i versi quattro e cinque: "Ogni uomo che prega o profetizza, avendo il suo capo coperto, disonora il suo capo. Ma ogni donna che prega e o profetizza con il suo capo scoperto disonora il suo capo: perché è come se fosse pelata." Vedete cosa sta dicendo? Ci deve essere una differenza tra l'uomo e la donna quando essi pregano o profetizzano. Ci deve essere una differenza. È lo stesso principio che avevamo visto prima in Deuteronomio 22:5 - "La donna non indosserà ciò che riguarda all'uomo, né indosserà l'uomo un abito da donna..." È la stessa idea.

Paolo va avanti e parla della lunghezza dei capelli. Notate i versi quattordici e quindici: "Non vi insegna perfino la natura stessa che, se un uomo ha la lunga chioma, è una vergogna per lui? Ma se una donna ha la lunga chioma, è una gloria per lei, perché la sua chioma le è data per copertura.": Ancora una volta egli sottolinea il principio che l'aspetto di uomo e donna deve essere differente. Di conseguenza, abbiamo lo stesso principio di Deuteronomio 22:5 ripetuto proprio qui, nel Nuovo Testamento. Lasciatemi condividere con voi qualcosa di molto interessante. Ho nella mia libreria un libro chiamato "The Treasury of Scripture Knowledge" (Il Tesoro della Conoscenza della Scrittura). È uno dei libri piú utili che abbia mai avuto. È semplicemente un libro di riferimenti paralleli, esattamente come la colonna centrale di riferimenti che avete nella vostra Bibbia, ma molto piú ampliato. Questo libro è stato stampato più di cent'anni fa, quando ancora non c'erano molti dei problemi che abbiamo oggi con le donne che portano i vestiti degli uomini e viceversa. Perciò non potete dire che essi avevano dei pregiudizi su questo argomento quando hanno messo i riferimenti incrociati in quel libro.

Il Tesoro della Conoscenza della Scrittura, in Deuteronomio 22:5 ha un riferimento parallelo con 1 Corinzi 11:3-14. Interessante, vero? Sapete cosa dimostra? Dimostra che uomini che studiano la Bibbia, non soltanto dei nostri giorni ma anche dei tempi passati, hanno visto che I Corinzi 11 contiene lo stesso principio stabilito in Deuteronomio 22:5. Io non esito un istante a usare Deuteronomio 22:5 per dimostrare che le donne non devono indossare indumenti maschili, e che gli uomini non devono indossare indumenti femminili, più di quanto non esiterei a usare il Salmo 23 a un funerale. Vedete, le stesse verità sono ripetute nel Nuovo Testamento.

Mi ha anche colpito quello che ho trovato nel Commentario di Keil e Deiletch (K&D) . Questo commentario è stato stampato più di cento anni fa. Charles H. Spurgeon ha fatto riferimento a K&D. K&D dicono che Deuteronomio 22:5 fu scritto per mantenere la santità della distinzione dei sessi che venne stabilita alla creazione dell'uomo e della donna. In altre parole, chiunque legge la Bibbia può vedere che in ogni modo, in tutte le età e in ogni Testamento, Dio ha detto che egli vuole che uomini e donne abbiano un aspetto differente. Perciò noi non dovremmo vestire come l'altro sesso veste.

Naturalmente, l'argomento principale che stiamo affrontando è la questione dei pantaloni delle donne, non importa come sono chiamati (jeans, fuseau, etc.). È un grosso problema oggi. Alle persone piace discuterne. Dicono che non si possono condannare le donne che portano i pantaloni più di quelle che portano una cintura, visto che gli uomini ce l'hanno. Allo stesso modo si dovrebbe dire che le donne non possono indossare calzini, o magliette, giacché gli uomini lo fanno. Che cosa dire di tutto questo? Consideriamo delle semplici cose da tener presente.

Primo, stiamo parlando dell'ovvio. Non stiamo parlando di cose nascoste come una cintura, che non hanno nulla a che fare con il sesso della persona, che non hanno nulla a che fare col corpo. Secondo, cosa sembrate quando indossate quei vestiti? Cosa sembrate da lontano? Avrete certamente avuto la mia stessa esperienza , quando essendo in luogo all'aperto, in pubblico, e vedendo qualcuno da lontano non si è proprio sicuri se quella persona è maschio o femmina. Non potete dirlo dai vestiti, perché le ragazze portano i pantaloni come i ragazzi. Esse indossano T-shirt esattamente come i ragazzi. I ragazzi spesso hanno i capelli lunghi come quelli delle ragazze (o le ragazze li hanno corti come quelli dei ragazzi), così voi osservate uno da lontano e spesso non sapete dire se la persona in questione è un maschio o una femmina. L'unico modo che per saperlo e di guardare a quelle parti del corpo che inequivocabilmente distinguono il maschio dalla femmina.

Eccolo, quindi, l'obiettivo nascosto del Diavolo: a quelle parti egli vuole farvi guardare. Egli non vuole che voi guardiate al capo della persona: vuole farvi guardare in altri punti. Questa è una delle cose che rende tutta questa faccenda così meschina. Abbiamo bisogno di mettercelo in testa. Non ci dovremmo vestire in modo che qualcuno vedendoci da lontano possa avere delle perplessità sul nostro sesso. Il momento migliore per iniziare ad applicare questi principi è proprio quando un bambino nasce. Se iniziate sin dalla nascita, non dovrete mai fare alcun cambiamento. Se non iniziate da lí, sarete sempre titubanti se e quando farlo. Iniziate proprio dal principio. Tagliate i capelli del bambino come i capelli di un bambino dovrebbero essere e non mettetegli un vestitino addosso. E se è una bambina non mettetele dei pantaloni, mettetegli un vestitino.

Come vedete tutte queste questioni sulle quali le persone dibattono possono essere risolte semplicemente mediante il vecchio buon senso comune. Il principio è far sí che l'aspetto sia abbastanza differente così che la gente non possa aver dubbi. Questo è il modo per rispondere a tutto questo. Non c'è bisogno che tutti siano d'accordo su questo o quel capo d'abbigliamento, soltanto prendete posizione e decidete di indossare vestiti sui quali nessuno possa avere alcun dubbio.

Che cosa dire delle donne che lavorano nei campi? E di quelle che lavorano nelle fabbriche? E di quelle che devono arrampicarsi sulle scale? Non necessitano di avere indosso qualcosa di modesto? Certamente. Ero abituato a vedere le donne nei campi raccogliere cotone o fare altro. Ero abituato a vederle indossare tute da lavoro, ma ne vedevo alcune portare vestiti sopra le loro tute. Era una cosa comune quand'ero ragazzo. Adesso so che alcune di loro non portavano vestiti sopra le loro tute. Alcune facevano anche altre cose che erano sbagliate. Voi sapete che ci sono anche altre cose da indossare, come le culottes, che sono modeste e mantengono ancora un aspetto femminile. Questo è quello che dovreste indossare. Se non potete acquistarne da nessuna parte, procuratevi una macchina da cucire e imparate a cucire.

Vale la pena affrontare la spesa e l'impegno per adeguarsi, se volete avere delle convinzioni. Non indossate vestiti che l'altro sesso porta. Se avete dei dubbi su un capo, non indossatelo e sarete al sicuro. Soltanto siate sicuri che quello che indossate vi identifica come maschio o come femmina e che in nessun modo una persona debba guardare alle zone tentatrici del corpo per determinare il vostro sesso. Questo è quello che il Diavolo vuol farvi fare, e certamente voi non volete cooperare con il Diavolo in questa materia.

2) Che cosa pensano gli altri di me?
Ecco la seconda domanda che dovreste farvi riguardo all'abbigliamento cristiano. Che cosa pensano gli altri di me? A meno che non diciate che non ha importanza quello che le persone pensano di me, lasciate che vi legga uno o due versi dalle Scritture, e permettetemi poi di leggervi alcune illustrazioni dalla letteratura moderna che dicono che invece importa, eccome.

In Proverbi 7:10, la Scrittura ha un avvertimento per un giovane uomo contro l'immoralità: "Ed, ecco, gli venne incontro una donna con l'aspetto di prostituta, e sottile di cuore". Dio mette in guarda verso una donna vestita come una prostituta. Ora la domanda che facciamo è, come è vestita una prostituta? Avete mai visto un programma alla TV nel quale si vede una donna atteggiarsi a prostituta? Di sicuro vi è successo se avete visto molta TV di recente.

Nei film polizieschi lo si vede spesso. Lei può essere una prostituta o può atteggiarsi a tale, lei può essere un agente infiltrato, lei può essere l'eroe, o la vittima, o la "cattiva", insomma quel che vi pare. Lo avete visto e sapete come si vestono. Voi sapete esattamente che lei è una prostituta ancor prima che possano dirvelo. Naturalmente, non usano questo termine, usano la parola "squillo". Forse avrete visto un telegiornale che mostra queste donne nelle strade mentre cercano di fare "affari". Tutto quello che dovete fare per riconoscerle è vedere come esse sono vestite. La cosa sconcertante di tutto questo è che ci sono alcune cristiane che si vestono nella stessa maniera. Potreste meravigliarvi se le persone pensano davvero questo di voi. Ma è così. Lo pensano davvero.

Ecco un articolo dal McCall's magazine. McCall non è una rivista cristiana, se mai l'avete letta sapete che è così. Gli editori non stanno cercando di difendere la fede Cristiana, né di fare propaganda alla Bibbia. Ecco un articolo nel McCall's magazine intitolato "Quello che il vostro comportamento intimo dice di voi". Adesso ve lo leggerò. Potrà essere offensivo per qualcuno, ma queste parole non sono poi cosi tanto offensive quanto il modo in cui certe persone vestono. Bisogna essere franchi e onesti riguardo a ciò. Non è volgare, ma schietto. Lo scrittore dice:

"Le gambe femminili sono sempre state soggetto di un considerevole interesse da parte maschile come apparati di segnalamento sessuale. La semplice esposizione delle gambe nude è sufficiente a trasmettere segnali sessuali. Inutile aggiungere che maggiore è l'area esposta verso l'alto, maggiore è lo stimolo che induce, per la semplice ragione che essa approssima la zona genitale principale".

Questo è tutto, signori, e faremmo meglio a svegliarci e a riconoscerlo. Egli continua e, parlando della zona genitale principale, dice:

"Il primo metodo per risaltare è impiegare capi di abbigliamento che sottolineano la natura dell'organo nascosto sotto di loro. Per la femmina questo significa indossare i pantaloni."

Ora, il tizio che ha scritto queste cose non è un predicatore. Per la cronaca, in questo articolo egli vi sta dicendo come inviare segnali sessuali attraverso il modo di vestire. Prosegue:

"Il modo per enfatizzare la natura degli organi del corpo è indossare questi indumenti: pantaloni, pantaloni corti, o costumi da bagno, che con la loro aderenza rivelano..."

Questo è quello che le persone pensano quando vi vedono vestiti in questo modo. In un numero del Family Week magazine c'era la seguente sezione di "Domande e risposte":

Domanda: Quello che comunicate senza usare parole ha più effetto sulle persone di quello che dite?
Risposta: Sì, è così.
...
Domanda: Le persone usano i vestiti come mezzo di comunicazione con gli altri?
Risposta: Vero. Studi psicologici all'Università Britannica di Newcastle hanno dimostrato che le persone usano i vestiti per dire agli altri quello che essi vogliono che gli altri credano di loro.

In altre parole, il più debole non tenterà di dire agli altri come egli è veramente, ma tenterà di comunicare la sua immagine di sé ideale, il genere di persona che vorrebbe tanto essere. Questo è quello che gli esperti dicono. Quello che indossi dice qualcosa di te.

So benissimo che non tutti quelli che indossano quei capi di abbigliamento menzionati nell'articolo di McCall hanno motivazioni immorali. Lo so benissimo. Ecco quello che sto cercando di farvi vedere: Che vi piaccia o no, questo è quello che gli altri pensano. Come Cristiani, qualcuno quindi interessato alla santità, a vincere persone a Cristo, a distogliere le menti delle persone dal peccato, dobbiamo andare decisamente nella direzione opposta.

Sia che ve ne rendiate o non ve ne rendiate conto, gli uomini guardano a certe parti del corpo, e non importa se voi pensiate che sia giusto, sbagliato, o che altro: essi lo faranno. E se voi indossate indumenti che attirano l'attenzione in quelle zone, voi non fate altro che aiutarli nel loro peccato. Questa è la ragione perché un vestito è meglio dei pantaloni, perché un vestito non suscita l'attenzione verso quelle parti del corpo alle quali gli uomini guardano e appetiscono.

Ho molti altri articoli, ma ho tempo solo per un altro ancora. Un articolo apparso nel Richmond Times-Dispatch, di Richmond, in Virginia, e lo scrittore dell'articolo è Anthony Surbony, un direttore del personale di un grande ente. Egli ha intervistato più di 14.000 uomini per dei lavori negli scorsi anni, quando vi lavorava. Egli dice che la lunghezza dei capelli di una persona la dice lunga su di lui, eccome. Ecco un uomo dopo 14.000 interviste. Ci dice che quelli di "sinistra" generalmente portano i capelli lunghi,

"Essi rigettano l'autodisciplina, l'autorità, i regolamenti, il ragionamento e la dimostrazione logica. Sono facile preda della propaganda e delle opinioni popolari. Tendono ad accettare e a fare qualunque cosa se qualcuno semplicemente suggerisce che è `di classe'. Molti impiegati trovano che essi tendono ad essere più sognatori che facitori, mentre è vero il contrario per gli uomini con i capelli corti. Perché è cosi? Principalmente questo è dovuto a una personalità centrata su sé stessi"

Sono anni che io vado dicendo queste stesse cose.

Ci sono certe cose che mi piacciono delle donne che non mi piace vedere negli uomini. Mi piacciono le donne che vogliono farsi belle, e non mi disturba affatto vedere una donna davanti a uno specchio pettinarsi e aggiustarsi i suoi capelli. Ma mi fa quasi venir voglia di vomitare vedere un uomo farlo, e ne ho visti di uomini fare quelle stesse cose, proprio come una donna.
Continuo a riportare lo stesso articolo sopra menzionato. Egli dice che i capelli lunghi indicano una personalità centrata su di sé.

"Il liberale di sinistra sembra essere ancor più egoista e aspira solo a obiettivi che lo beneficino individualmente, non importa quanto possa costare agli altri. Credono davvero che una lunga capigliatura portata da un uomo sia una bella cosa, e si sentono nudi senza di essa. Essi tentano di compensare alla mancanza di capacità di trarre l'attenzione, o di diventare un sex-symbol. I liberali con i capelli lunghi rigettano anche le responsabilità primarie di cacciatore/guerriero dell'uomo. Sembrano pensare che la società debba provvedere per loro, e qualcun'altro debba garantire la protezione. Oppure, non credono realmente che esistano nemici. Infatti alcuni di loro tendono a inginocchiarsi davanti ai nemici, sperando di guadagnarne l'amicizia."

Gli uomini hanno perso la primaria responsabilità che Dio ha infuso nell'essere umano per combattere e di provvedere per ciò che è suo. Gli uomini rigettano tutto questo, e la prima cosa da cui lo vedete è il fatto che pensano che il governo debba garantire loro il sostentamento. Essi non si sentono più responsabili di darsi da fare per il proprio sostentamento.

Quando sto considerando che tipo di indumenti indossare, devo farmi questa domanda: Che cosa fa pensare gli altri di me?

3) Che genere di persone veste prevalentemente in quel modo?
Ecco la terza domanda che dobbiamo farci: Che genere di persone veste prevalentemente in quel modo?
Pensate davvero che un poliziotto che dovrà fare l'agente infiltrato si vestirà come me?  Pensate che i suoi capelli saranno corti come i miei? No, signori. Ogni poliziotto che io abbia mai visto o di cui abbia sentito parlare negli ultimi vent'anni che abbia fatto l'agente infiltrato nei locali malfamati o le bische clandestine si è fatto crescere i capelli, si vestiva in modo trasandato, perché così facevano quelli che cercava di catturare. Io non voglio assomigliare a quel tipo di persone. E non perché io sia migliore di loro, ma perché quando Gesù mi ha salvato, Egli mi ha portato via da tutto questo. Una volta anch'io ero cosi, ma ora non lo voglio essere mai più. E non voglio che la gente possa pensare che sia ritornato ad esserlo. Ecco, quindi, la terza domanda: Che genere di persone veste prevalentemente in quel modo? Se è il genere sbagliato, certamente non vorrete identificarvi con esso.

4) Devo usare gli argomenti che usa il mondo per giustificarmi?
Ecco la quarta domanda: Devo usare gli argomenti che usa il mondo per giustificarmi?
"Dov'è il saggio? Dov'è lo scriba? Dov'è il disputatore di questo mondo? Non ha Dio resa stolta la sapienza di questo mondo?" 1Co 1:20
"Affinché la vostra fede non sia fondata nella sapienza degli uomini, ma nella potenza di Dio" 1Co 2:5

"Per questo motivo anche noi, dal giorno che abbiamo udito questo, non cessiamo di pregare per voi, e di bramare che possiate essere riempiti della conoscenza della sua volontà in tutta sapienza e intendimento spirituale" Col 1:9.

Se leggete questi versi scoprirete che esiste una differenza tra la sapienza del mondo e la sapienza spirituale. E un Cristiano è proprio malmesso quando deve far ricorso alla sapienza del mondo per poter giustificare quello che sta facendo. Dovremmo piuttosto saper usare la sapienza di Dio. Se mi metto a difendere la mia posizione dovrei poter essere in grado di andare alle Scritture e usare la sapienza spirituale per farlo. Guai a me, e guai a voi, se dovete ricorrere alle argomentazioni del mondo per giustificare il vostro abbigliamento o le vostre azioni. Dio ci aiuti, se mai ci dovessimo ritrovare a usare la sapienza di questo mondo.

5) Può essere motivo di inciampo per qualcuno?
Eccoci alla quinta domanda. Può essere motivo di inciampo per qualcuno?

"È bene né mangiare carne, né bere vino, né [fare] alcuna cosa per cui tuo fratello inciampa, o viene offeso o è reso debole." Rom 14:21

Il re Davide camminava sul suo terrazzo. Era pigro, era disobbediente, era fuori dalla volontà di Dio. Ed ecco che vide una donna che stava lavandosi. Lei o era fuori nel cortile dove tutti potevano vederla, o si trovava in casa senza le tende abbassate. E lei è stata ugualmente colpevole in quella esperienza lussuriosa. Io so che Davide era fuori dalla volontà di Dio quando doveva essere invece via a combattere, perché la Bibbia inizia quel capitolo dicendo che era tempo che i re andavano a fare la guerra e invece Davide era rimasto a casa. So che egli era in una posizione sbagliata, ma anche lei, analogamente, si era messa in una posizione sbagliata, nel farsi un bagno dove un uomo poteva vederla.

Quello che fai o quello che indossi può essere motivo di inciampo per qualcuno?

Nel concludere lasciate che vi incoraggi ad avere delle convinzioni cristiane, basate sulla Bibbia. Permettetemi di darvi alcuni importanti consigli riguardo alle convinzioni.

Primo, assicuratevi che le vostre convinzioni abbiano fondamento biblico. Quando credete che qualcosa sia sbagliato, fareste bene ad avere una buona ragione biblica per sostenerlo. Dovreste sapere esattamente dove la Bibbia ne parla, e se pensate di non poterlo ricordare, scrivetevelo, cosi potrete farlo vedere.

Abbiate convinzioni biblicamente fondate, non semplici opinioni.

Secondo, quando avete delle convinzioni, siate fermi. Non tentennate, non fatevi condizionare dalle persone con cui siete, o dall'ambiente in cui vi troviate. Se è sbagliato indossare un costume da bagno in mezzo alla strada, è sbagliato indossarne uno in piscina. L'acqua non c'entra nulla. Ecco perché dovete fare attenzione a dove andare a nuotare. State esponendo il vostro corpo ai pensieri di concupiscenza degli altri? Essi avranno questi pensieri che vi piaccia o no. Siate fermi nelle vostre convinzioni.

Terzo, quando avete delle convinzioni, siate cortesi Quando giunge il tempo di esporsi per le vostre convinzioni, o di dire no, o di dare spiegazioni, siate gentili nel farlo. Studiatevele e conoscetele bene, le vostre ragioni. Non innervositevi, non arrabbiatevi e non usate frasi a effetto. Siate sempre cortesi.

Quarto, non abbiate un atteggiamento di superiorità. Non comportatevi come se foste migliore degli altri. Questa è la prima accusa che vi faranno, ve lo garantisco. Ogni qual volta che voi abbiate una convinzione su qualche cosa, che sia sulla musica, o sul bere liquori, gli altri vi diranno di sicuro che pensate di essere migliori di loro. La gente ha detto queste cose per secoli, non è una novità. Perciò, non abbiate un atteggiamento di superiorità. Fate loro semplicemente capire che non farete quella tale cosa.

Quinto, se mai parlate con qualcuno di queste cose, iniziate dal cuore. Tutta questa faccenda è una questione che riguarda prima di tutto cuore. Voi potrete dare anche una bella raddrizzata a qualcuno sulla questione di cosa dovrebbe indossare eppure lasciarlo nello stato di perdizione in cui si trovava prima che lo incontraste. Prima che io mi metta a discutere con qualcuno sul vestire o altro, la prima cosa che voglio sapere è: dov'è il suo cuore?

Sei stato salvato? Il tuo cuore è stato purificato per la fede? Romani 10:9.Hai creduto nel tuo cuore che Dio ha risuscitato Cristo dai morti? La prima cosa che voglio sapere riguarda il cuore e la salvezza. Tutto quello che ho detto qui stasera è rivolto a quelli che sono salvati. Se non sei stato salvato, non gioverà affatto alla tua anima cambiare l'abbigliamento in un modo o nell'altro. Non ti servirà proprio a niente. Se Gesù non vive nel tuo cuore, ecco la tua prima necessità: devi prima venire a Cristo.

Anche se sei salvato, questa rimane comunque una questione del cuore. Se stessi parlando con un Cristiano di questo, la prima cosa di cui vorrei discutere con lui riguarderebbe ancora il cuore. È il tuo cuore retto davanti a Dio? Se il tuo cuore non è retto davanti a Dio, tu non sarai in grado di comprendere nulla di quello che è stato detto.

Vi risentirete contro ogni argomento e contro chiunque possa mai intavolare questa discussione.
La Bibbia parla del cuore. Ebrei 10:22:

"Accostiamoci con vero cuore in piena certezza di fede, avendo i nostri cuori aspersi da una mala coscienza e i nostri corpi lavati con acqua pura".

Dio qui sta parlando a persone Cristiane. E nei versi 24 e 25,

"E consideriamo gli uni gli altri, per incitarci all'amore e alle buone opere: non abbandonando il radunarsi assieme di noi, come è abitudine di alcuni; ma esortandoci gli uni gli altri: e tanto più, che vedete il giorno avvicinarsi"

È una questione di cuore.


--------------------------------------------------------------------------------

[This material is from O Timothy magazine, Volume 9, Issue 12, 1992. David W. Cloud, Editor. All rights reserved. O Timothy is a monthly magazine. Annual subscription is US$20 FOR THE UNITED STATES. Send to Way of Life Literature, Bible Baptist Church, 1219 N. Harns Road, Oak Harbor, Washington 98277. FOR CANADA the subscription is $20 Canadian. Send to Bethel Baptist Church, P.O. Box 9075, London, Ontario N6E 1V0.]

Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline controcorrente

  • Affezionato
  • **
  • Post: 1377
  • Sesso: Maschio
Re:Direttive bibliche riguardo all'abbigliamento dell'uomo e della donna .
« Risposta #1 il: Giugno 17, 2013, 17:08:16 pm »
Ottimo articolo da ritagliare e appendere sulle pareti di casa.
Però io continuo chiedermi: dov'è la Chiesa? Dove sta quando si tratta di parlare di questi argomenti? Perchè non si citano questi brani biblici nella Messa domenicale e mai un prete che faccia simili commenti dopo le due letture e il Vangelo?
Poi ci lamentiamo della dilagante immoralità? Ma se è la Chiesa stessa ad avere un silenzio assordante su queste cose!

Un'altra cosa su cui non si può tacere è l'abbigliamento femminile in Chiesa, specie d'estate, tipo minigonne e scollature.... D'accordo, dovrebbero capirlo da sole che non si va nella Casa di Dio da scostumate, ma mi chiedo perchè nessun sacerdote che glielo faccia notare, magari davanti a tutti? Per politicamente corretto o buonismo di facciata? Forse per paura di perdere fedeli?
Io dico che il detto: "Male non fare paura non avere", in questo caso sarebbe più che giusto. Un Ministro di Dio dovrebbe sapere che facendo la Sua Volontà  è un atto di fede, fede sempre ricompensata dal Padre Misericordioso prima o poi, dunque perchè non agire in tal senso? Dobbiamo veramente pensare che all'interno della Chiesa vi siano lobby massoniche che impongono questi NON AGIRE?

Ci sono altre cose che mi lasciano a bocca aperta, tipo i confessionali vuoti con la scusa che non ci sono vocazioni e tantissime persone che fanno la Comunione senza confessarsi, COMMETTENDO SACRILEGIO, ma questo è un altro discorso.

Offline Stealth

  • Veterano
  • ***
  • Post: 2892
  • Sesso: Maschio
  • Questo utente è altamente tossico e pericoloso
    • Cosa dice un fesso
Re:Direttive bibliche riguardo all'abbigliamento dell'uomo e della donna .
« Risposta #2 il: Giugno 17, 2013, 17:40:05 pm »
Amen.

Offline Vicus

  • Moderatore Globale
  • Pietra miliare della QM
  • ******
  • Post: 21342
  • Sesso: Maschio
Re:Direttive bibliche riguardo all'abbigliamento dell'uomo e della donna .
« Risposta #3 il: Giugno 17, 2013, 17:47:50 pm »
Citazione
Ma se è la Chiesa stessa ad avere un silenzio assordante su queste cose!
E i ‘risultati’ si vedono.
Citazione
Un'altra cosa su cui non si può tacere è l'abbigliamento femminile in Chiesa, specie d'estate, tipo minigonne e scollature.... D'accordo, dovrebbero capirlo da sole che non si va nella Casa di Dio da scostumate, ma mi chiedo perchè nessun sacerdote che glielo faccia notare, magari davanti a tutti?
Scherzi, si leverebbe un coro di proteste e di scuse imbarazzate.
Citazione
Ci sono altre cose che mi lasciano a bocca aperta, tipo i confessionali vuoti con la scusa che non ci sono vocazioni e tantissime persone che fanno la Comunione senza confessarsi
Qualcuno ha scritto che oggi il peccato esiste solo per essere perdonato. Nell'epoca attuale il senso di responsabilità personale è molto attenuato, e in alcune liturgie ‘creative’ si ha quasi l’impressione che l’assemblea si senta collettivamente auto-assolta per il solo fatto di essere lì riunita. Una forma di giustificazione per sola fede attraverso la divinizzazione del ‘corpo mistico’?

@Peppino: sono contento che ti interessi il topic, facci conoscere la tua opinione se vuoi.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Stealth

  • Veterano
  • ***
  • Post: 2892
  • Sesso: Maschio
  • Questo utente è altamente tossico e pericoloso
    • Cosa dice un fesso
Re:Direttive bibliche riguardo all'abbigliamento dell'uomo e della donna .
« Risposta #4 il: Giugno 17, 2013, 21:41:28 pm »
Non ho niente contro i precetti biblici. Chi vuole seguirli è libero di farlo, ma io preferisco di gran lunga affidarmi al buon gusto e al buon senso.

Offline Vicus

  • Moderatore Globale
  • Pietra miliare della QM
  • ******
  • Post: 21342
  • Sesso: Maschio
Re:Direttive bibliche riguardo all'abbigliamento dell'uomo e della donna .
« Risposta #5 il: Giugno 17, 2013, 23:55:59 pm »
Non vedo il sacro come un insieme di precetti :hmm: Amo pensare che almeno le grandi religioni non vadano contro il buon gusto e il buon senso, almeno confrontando la società di oggi e anche solo quella di cinquant'anni fa di cui sopravvivono tracce nelle realtà contadine.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Warlordmaniac

  • WikiQM
  • Veterano
  • ***
  • Post: 4250
  • Sesso: Maschio
Re:Direttive bibliche riguardo all'abbigliamento dell'uomo e della donna .
« Risposta #6 il: Giugno 18, 2013, 03:09:31 am »
Ottimo articolo da ritagliare e appendere sulle pareti di casa.
Però io continuo chiedermi: dov'è la Chiesa? Dove sta quando si tratta di parlare di questi argomenti? Perchè non si citano questi brani biblici nella Messa domenicale e mai un prete che faccia simili commenti dopo le due letture e il Vangelo?
Poi ci lamentiamo della dilagante immoralità? Ma se è la Chiesa stessa ad avere un silenzio assordante su queste cose!

Un'altra cosa su cui non si può tacere è l'abbigliamento femminile in Chiesa, specie d'estate, tipo minigonne e scollature.... D'accordo, dovrebbero capirlo da sole che non si va nella Casa di Dio da scostumate, ma mi chiedo perchè nessun sacerdote che glielo faccia notare, magari davanti a tutti? Per politicamente corretto o buonismo di facciata? Forse per paura di perdere fedeli?
Io dico che il detto: "Male non fare paura non avere", in questo caso sarebbe più che giusto. Un Ministro di Dio dovrebbe sapere che facendo la Sua Volontà  è un atto di fede, fede sempre ricompensata dal Padre Misericordioso prima o poi, dunque perchè non agire in tal senso? Dobbiamo veramente pensare che all'interno della Chiesa vi siano lobby massoniche che impongono questi NON AGIRE?
No, non c'è bisogno di una lobby massonica; c'è il regime, a causa del quale anche i preti stessi ne risentono e hanno una sudditanza psicologica.
Sono persone anche loro. E' un potere devastante.

Offline Lucia

  • Femminista
  • Veterano
  • ***
  • Post: 4566
Re:Direttive bibliche riguardo all'abbigliamento dell'uomo e della donna .
« Risposta #7 il: Giugno 18, 2013, 10:18:02 am »
Non vedo il sacro come un insieme di precetti :hmm: Amo pensare che almeno le grandi religioni non vadano contro il buon gusto e il buon senso, almeno confrontando la società di oggi e anche solo quella di cinquant'anni fa di cui sopravvivono tracce nelle realtà contadine.

si ma legarsi dei vestiti puo anche essere fariseismo, l'esteriorità piu importante dei valori interiori,

al di là del fatto che in ogni chiesa è scritto che è vietato entrare con pantaloncini corti , minigonna, maglia senza spalle (per tutti), anche e poi se fuori sono 38 gradi a volte fanno eccezione, ma non sempre.

Offline Stendardo

  • Veterano
  • ***
  • Post: 3501
Re:Direttive bibliche riguardo all'abbigliamento dell'uomo e della donna .
« Risposta #8 il: Giugno 18, 2013, 15:11:31 pm »
Una piccola precisazione : la Bibbia non prescrive come deve vestirsi un uomo e come deve vestirsi una donna .

Le Sacre Scritture pongono al riguardo una prescrizione di carattere generale che è la seguente : ""La donna non indosserà ciò che riguarda all'uomo, né indosserà l'uomo un abito da donna: perché quelli che fanno tali cose sono una abominazione al Signore tuo Dio."

Che a me , personalmente , pare solo una semplice regola di buon senso frutto del raziocinio che potrebbe essere condivisa anche da un non credente .
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius