fonte :
http://www.albatrus.org/italian/ordine_chiesa/donne/la_storia_infinita.htmLa Storia Infinita
aymon de albatrus
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INTRODUZIONE
Da qualsiasi parte la guardi, la Chiesa Cristiana moderna, è per lo più invisibile; senza influenza, debole e stordita.
Questo è il risultato di almeno due situazioni che le sono entrate dentro e che hanno messo radici profonde in essa e l’hanno pericolosamente snervata.
Il Pietismo e il Mondo
Il Pietismo ritira la chiesa in uno stato unicamente spirituale, via dal mondo malvagio e peccaminoso, e la porta nella "fortezza" Cristiana. Il risultato di questo è che "il Sale e la Luce" non sono più nel mondo a proclamare il Regno di Dio ma rimangono nella cittadella cristiana sotto uno staio, contrariamente a quello che il nostro Signore comanda. Si potrebbe dire: Ichabod.
L’effetto del Mondo è molto più insinuante e forse più distruttivo. Sembra un paradosso che le Chiese Pietiste (lo sono quasi tutte adesso) siano proprio quelle che hanno poca difesa contro le muse del mondo, eppure è proprio così. Quasi volendolo i pietisti hanno pian pianino portato le vie del mondo nel grembo della chiesa, e hanno assimilato le sue manifestazioni più lusinghiere, come la democrazia, l’uguaglianza dei sessi, l’egualitarismo e persino l’illuminismo e, credetelo, o no, anche la teoria dell’Evoluzione.
Tutte queste scelte si sono rivelate micidiali e mortali sia alla purezza della chiesa sia alla sua esistenza. Adesso se uno si attiene esattamente a quello che c’è scritto nella Bibbia viene violentemente marcato come "fondamentalista" (integralista), parole defecate, che vorrebbe dire essere fuori dalla realtà del mondo, effettivamente è così. Eppure, tutto quello che sappiamo di Dio c’è pervenuto solo da quello che Lui ha rivelato nella Bibbia, come solo dalla Bibbia sappiamo quello che Dio vuole da noi, creature create dal nulla e tenute in esistenza da Dio stesso. Non c’è nessun’altra rivelazione personale di Dio che quella della Bibbia.
Oggigiorno noi leggiamo qualcosa dalla Bibbia e diciamo: "Si va bene! Ma queste cose erano per altri tempi, adesso siamo più moderni, ne sappiamo di più e siamo più emancipati". Cosa diciamo veramente?? Affermiamo che effettivamente non crediamo nella Bibbia, o perlomeno che Essa deve essere interpretata secondo i tempi, la cultura e SOPRATTUTTO DA NOI. Ma se mettiamo in dubbio una parte della Bibbia cosa abbiamo fatto, in effetti ? Abbiamo ridotta la Bibbia all’inutilità dato che per noi non c’è niente nel Verbo di assoluto avendo perso tutte i punti di referenza divina, e l’abbiamo sostituiti con i nostri dettami. Ma cosa dice il Dio eterno: «Io sono l’Eterno, non muto; ....... (Malachia 3:6)
Ora, essendo divenuti in fatti e in parole come il mondo, ovviamente non abbiamo niente da dirgli e perciò siamo divenuti, come si vede palesemente in tutti i posti, inutili e di nessuna influenza.
Uno dei maggiori problemi contemporanei nella chiesa che viene direttamente dal mondo è la rivoluzione (ribellione) femminile, che di divino non ha niente (anzi è concretamente satanica), e che non solo ha corrotto le loro menti ma ha trascinato anche gli uomini e messo la chiesa sotto sopra (sembra proprio Eden II, vedere Aggiunto D). Se non si crede che i primi 3 capitoli di Genesi parlano di persone vere, in carne e ossa, allora la Bibbia si può tranquillamente buttare via perché in quel caso non serve a nulla.
Il seguente parla per se stesso.
INDEX
INTRODUZIONE
LE FONDAMENTA
IL RUOLO DELL'UOMO
IL RUOLO DELLA DONNA
COME SI COMPORTA GESÙ VERSO IL SUO CAPO - DIO!!
Argomenti Didattici non Sostanziati dal Verbo, ma Dedotti da Esso.
AGGIUNTO A Le Profetesse e altre femmine
AGGIUNTO B Domanda: È permesso alle donne essere Diaconi?
AGGIUNTO C È permesso alle donne di insegnare e predicare?
AGGIUNTO D Eva Sta Di Nuovo Ascoltando La Voce Del Serpente
AGGIUNTO E Cosa dice il Greco 5399!!!
AGGIUNTO F Il Caso di Galati 3:28
AGGIUNTO G Sacerdozio Egalitario!!!
AGGIUNTO H Vestiti Come Simbolismi
AGGIUNTO I La Copertura della Testa— Una Prospettiva Biblica
AGGIUNTO J Cosa Dire su Donne che Portano Calzoni?
LE FONDAMENTA
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CREDETE VOI CHE LA BIBBIA NELLA SUA completezza È INERRANTE??
SE NO, allora non leggete oltre, dato che sarebbe per voi inutile.
CREDETE VOI CHE È LA BIBBIA CHE INTERPRETA IL MONDO, LA SOCIETÀ E I TEMPI, e non viceversa??
ALLORA, LEGGETE QUELLO CHE LA PAROLA DI DIO DICE SULLA RELAZIONE UOMO - DONNA.
01.
L'uomo, Adamo, fu creato per primo
Allora l’Eterno Dio formò l’uomo dalla polvere della terra, (Genesi 2:7a)
02.
L'uomo ricevette il fiato della vita
gli soffiò nelle narici un alito di vita, e l’uomo divenne un essere vivente. (Genesi 2:7b)
03.
La donna non fu creata ma derivata da Adamo
Poi l’Eterno DIO con la costola che aveva tolta all’uomo ne formò una donna e la condusse all’uomo. (Genesi 2:22)
04.
La donna è comunque della stessa essenza dell'uomo perché estratta dall'uomo, ed è per questo che l'uomo ha la preminenza.
E l’uomo disse: «Questa finalmente è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Lei sarà chiamata donna perché è stata tratta dall’uomo». (Genesi 2:23)
05.
Le parole originali dicono questo
Per Uomo = ‘iysh Per Donna = ish-shash (da uomo)
06.
La donna fu fatta specificamente per l'uomo, come aiuto e per il suo bisogno. Senza l'uomo non c'è, per la donna, ragione d'essere, ovviamente.
Poi l’Eterno DIO disse: «Non è bene che l’uomo sia solo; Io gli farò un aiuto conveniente a lui». (Genesi 2:18)
07.
L'uomo Adamo ricevette la sua punizione come capo federale del genere umano e per aver ascoltato sua moglie a partecipare nella trasgressione.
Poi disse ad Adamo: «Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero circa il quale io ti avevo comandato dicendo: "Non ne mangiare", il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con fatica tutti i giorni della tua vita. (Genesi 3:17)
08.
La donna Eva ricevette la sua punizione per aver disubbidito l'ordine del Signore, datole dall'uomo, ma di sua indipendente ribellione.
Alla donna disse: «Io moltiplicherò grandemente le tue sofferenze e le tue gravidanze; con doglie partorirai figli: i tuoi desideri si volgeranno verso il tuo marito, ed egli dominerà su di te». (Genesi 3:16)
09.
La donna, per il suo peccato, è condannata a uno stato d’afflizione e di sottomissione, giusta punizione per quel peccato, nel quale ella cercò di gratificare il desiderio dei suoi occhi, e della carne e del suo orgoglio. Il suo peccato fu il catalizzatore che portò sventura nel mondo che divenne una valle di lacrime.
Alla donna disse: «Io moltiplicherò grandemente le tue sofferenze e le tue gravidanze; con doglie partorirai figli: i tuoi desideri si volgeranno verso il tuo marito, ed egli dominerà su di te». (Genesi 3:16)
10.
La frase originale "i tuoi desideri" appare solo 3 volte, la seconda volta riguarda Caino significando che il peccato ha i suoi desideri di possederlo.
Se fai bene non sarai tu accettato? Ma se fai male, il peccato sta spiandoti alla porta e i suoi desideri sono volti a te; ma tu lo devi dominare». (Genesi 4:7)
11.
"ed egli dominerà su di te" non è altro che il comando di Dio "Mogli siate soggette ai vostri mariti". Se l'uomo non avesse peccato avrebbe governato con saggezza e amore, se la donna non avesse peccato, essa avrebbe sempre obbedito in umiltà e mansuetudine
Alla donna disse: «Io moltiplicherò grandemente le tue sofferenze e le tue gravidanze; con doglie partorirai figli: i tuoi desideri si volgeranno verso il tuo marito, ed egli dominerà su di te». (Genesi 3:16)
12.
Adamo nominò tutti gli animali, e perciò fu in Eden molto tempo prima della "clonazione" di Eva. Il numero degli animali era enorme e ci vuole tempo ad inventare nomi nuovi, provateci. In tutto questo tempo Adamo non fu sedotto.
E l’Eterno DIO formò dalla terra tutti gli animali dei campi e tutti gli uccelli dei cieli e li condusse dall’uomo per vedere come li avrebbe chiamati; e in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ogni essere vivente, quello doveva essere il suo nome. (Genesi 2:19)
13.
Eva cadde in trasgressione subito dopo la sua entrata, dato che era stato comandato a loro di procreare, e lei non era gestante quando scacciata da Eden.
E DIO li benedisse e DIO disse loro «Siate fruttiferi e moltiplicatevi, riempite la terra ………(Genesi 1:28)
Ora Adamo conobbe Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino, e disse: «Ho acquistato un uomo, dall’Eterno». (Genesi 4:1)
14.
L'uomo Adamo diede il nome alla donna, proprio come l'aveva dato agli animali
E l’uomo diede a sua moglie il nome di Eva, perché lei fu la madre di tutti i viventi. (Genesi 3:20)
15.
Il Regno di Dio non è democratico ne egalitario, ma teocratico e gerarchico e il capo della donna è l’uomo
Voglio però che sappiate che il capo di ogni uomo è Cristo, il capo della donna è l’uomo e il capo di Cristo è Dio. (1 Corinzi 11:3)
16.
L'uomo è l'immagine e la gloria di Dio
L’uomo invece non deve coprirsi il capo, perché è l’immagine e la gloria di Dio ………. (1 Corinzi 11:7a)
17.
Mentre la donna è la gloria dell'uomo
…..ma la donna è la gloria dell’uomo, (1 Corinzi 11:7b)
18.
L'ordine di creazione
perché l’uomo non è dalla donna, ma la donna dall’uomo, (1 Corinzi 11:8)
19.
La "raison d'être" della donna
anche perché l’uomo non fu creato per la donna, ma la donna per l’uomo. (1 Corinzi 11:9)
20.
L'uomo e la donna sono della stessa essenza e anche se la donna proviene dall'uomo, l'uomo nasce per mezzo della donna e ogni cosa è da Dio.
Nondimeno, né l’uomo è senza la donna, né la donna senza l’uomo, nel Signore, perché come la donna proviene dall’uomo, così anche l’uomo nasce per mezzo della donna, e ogni cosa è da Dio. (1 Corinzi 11:11-12)
21.
Tutto il sopra è riassunto così:
Infatti è stato formato per primo Adamo e poi Eva. (1 Timoteo 2:13)
E non fu Adamo ad essere sedotto ma fu la donna che, essendo stata sedotta, cadde in trasgressione.
(1 Timoteo 2:14)
22.
Per queste due ragioni la donna è posta in sottomissione all'uomo e non può insegnare, ne aver autorità sopra l'uomo ma stia in silenzio. Da notare che la virgola dopo "d'insegnare" rende il verbo generale e non solo riferito all'uomo.
Non permetto alla donna d’insegnare, né di usare (usurpare) autorità sull’uomo, ma ordino che stia in silenzio. (1 Timoteo 2:12)
23.
Certi modernisti dicono che la donna e soggetta all'uomo solo in cose spirituali, ma la Parola di Dio dice: "in ogni cosa". Parimenti come la chiesa è sottomessa a Cristo, così le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa. (Efesini 5:24 )
24.
In silenzio e sottomesse come dice la Legge. Qui si riferisce a Gen 3:16 " … ed egli dominerà su di te.." Con questo l’Apostolo, evidenzia la ragione per la quale le donne non devono parlare in chiesa o predicare o insegnare pubblicamente o essere impegnate con funzioni ministeriali perché questi sono atti di potere e autorità, di dirigere e governare e perciò contrari alla sottomissione che Dio nella Sua Legge esige dalle donne verso gli uomini.
Tacciano le vostre donne nelle chiese, perché non è loro permesso di parlare, ma devono essere sottomesse, come dice anche la legge. (1 Corinzi 14:34)
25.
E se vuole imparare qualcosa la deve imparare da suo marito. L’obiezione viene: "e se i mariti non sanno insegnare". In questo caso, approvate dal marito, possono essere insegnate da pastori o altri uomini di Dio conosciuti, a casa loro.
E se vogliono imparare qualche cosa interroghino i propri mariti a casa, perché è vergognoso per le donne parlare in chiesa. (1 Corinzi 14:35)
26.
Può senz'altro profetizzare e pregare quello che le viene dato direttamente dal Signore, solo se porta capelli lunghi e avendo il capo coperto in sottomissione. La chioma è per copertura ordinaria, mentre il "velo " (non cappello) è copertura per quando prega o profetizza in riunione con altri.
Ma ogni donna, che prega o profetizza col capo scoperto, fa vergogna al suo capo perché è la stessa cosa che se fosse rasa. (1 Corinzi 11:5)
Se invece la donna porta la chioma, ciò è per lei un onore, poiché la chioma le è stata data per copertura. (1 Corinzi 11:15)
27.
Mentre l’uomo non deve avere il capo coperto quando prega o profetizza perché è l’immagine e gloria di Dio.
Ogni uomo, che prega o profetizza col capo coperto, fa vergogna al suo capo. (1 Corinzi 11:4)
L’uomo invece non deve coprirsi il capo, perché è l’immagine e la gloria di Dio; ma la donna è la gloria dell’uomo, (1 Corinzi 11:7)
28.
La parola originale greca che descrive la relazione della donna verso il marito è: "Phoebe" che vuol dire timore o paura
…… la moglie rispetti (Phoebe) il marito. (Efesini 5:33)
…….quando vedranno la vostra casta condotta accompagnata da timore (Phobos). (1 Pietro 3:2)
29.
O si pensa che la Parola di Dio venga da voi, e voi soli!
È la parola di Dio proceduta da voi o è essa pervenuta a voi soli? (1 Corinzi 14:36)
30.
O siamo contenziosi !
Ora se alcuno vuol essere contenzioso, noi non abbiamo una tale usanza e neppure le chiese di Dio. (1 Corinzi 11:16)
31.
Paolo dice che questi sono comandamenti del Signore .
Se uno si stima essere profeta o spirituale, riconosca che le cose che vi scrivo sono comandamenti del Signore. (1 Corinzi 14:37)
32.
Da ricordarsi sempre.
Piuttosto chi sei tu, o uomo, che disputi con Dio? La cosa formata dirà a colui che la formò: «Perché mi hai fatto così?». (Romani 9:20)
Perché contendi con Lui, dato che egli non rende conto di alcuno dei Suoi atti? (Giobbe 33:13)
IL RUOLO DELL'UOMO
01.
Deve accettare il ruolo di capo famiglia ed esserne responsabile davanti s Dio e agli uomini.
uno che governi bene la propria famiglia e tenga i figli in sottomissione con ogni decoro; (1 Timoteo 3:4)
…………..governino bene i figli e le proprie famiglie.
(1 Timoteo 3:12)
02.
Deve provvedere e difendere la sua famiglia.
Ma se uno non provvede ai suoi e principalmente a quelli di casa sua, egli ha rinnegato la fede ed è peggiore di un non credente. (1 Timoteo 5:8)
03.
Avere cura di sua moglie come Gesù cura la Sua Chiesa.
Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, per santificarla, avendola purificata col lavacro dell’acqua per mezzo della parola, per far comparire la chiesa davanti a sé gloriosa, senza macchia o ruga o alcunché di simile, ma perché sia santa ed irreprensibile. Così i mariti devono amare le loro mogli, come i loro propri corpi; chi ama la propria moglie ama se stesso. Nessuno infatti ebbe mai in odio la sua carne, ma la nutre e la cura teneramente, come anche il Signore fa con la chiesa, (Efesini 5:25-29)
04.
Amare (AGAPE) la moglie sino al punto di dare la sua vita per essa come Gesù diede per la chiesa.
Mariti, amate (agape) le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, (Efesini 5:25)
05.
Vivere con la moglie in comprensione.
Similmente voi, mariti, vivete con le vostre mogli con la comprensione dovuta alla donna, come al vaso più debole, e onoratele perché sono coeredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite. (1 Pietro 3:7)
06.
Non inasprirsi con la moglie.
Mariti, amate (agape) le mogli e non v’inasprite contro di loro. (Colossesi 3:19)
07.
Avere cura della moglie riconoscendo il vaso più debole e onorarla come coerede alla salvezza.
Similmente voi, mariti, vivete con le vostre mogli con la comprensione dovuta alla donna, come al vaso più debole, e onoratele perché sono coeredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite. (1 Pietro 3:7)
IL RUOLO DELLA DONNA
01.
Il tono nella Parola di Dio è che le donne siano sposate, se non tenute vergini dal padre
Ma chi sta fermo nel suo cuore senza sottostare ad alcuna costrizione, ma è padrone della sua volontà ed ha determinato questo nel cuor suo, di conservare cioè la sua figlia vergine, fa bene. (1 Corinzi 7:37)
02.
Sposarsi e procreare.
Tuttavia essa sarà salvata partorendo figli, se persevererà nella fede, nell’amore e nella santificazione con modestia. (1 Timoteo 2:15)
Voglio dunque che le giovani vedove si maritino, abbiano figli, si prendano cura della famiglia e non diano all’avversario alcuna occasione di maldicenza, (1 Timoteo 5:14)
03.
Amare (Phileo) il marito e figli, dedite ai lavori di casa, caste, buone, sottomesse al marito, insegnando alle giovani di fare lo stesso.
per insegnare alle giovani ad amare (phileo) i loro mariti, ad amare i loro figli, a essere assennate, caste, dedite ai lavori di casa, buone, sottomesse ai propri mariti, affinché la parola di Dio non sia bestemmiata.
(Tito 2:4-5)
04.
Soccorrere anche i bisognosi
……sia stata moglie di un solo marito, e abbia testimonianza di opere buone: se ha nutrito i suoi figli, se ha ospitato i forestieri, se ha lavato i piedi ai santi, se ha soccorso gli afflitti, se si è data continuamente ad ogni opera buona. (1 Timoteo 5:9-10)
05.
L'esempio e benedizione di Sarah Abraham
Similmente voi, mogli, siate sottomesse ai vostri mariti affinché, anche se ve ne sono alcuni che non ubbidiscono alla parola, siano guadagnati senza parola dalla condotta delle loro mogli, quando vedranno la vostra casta condotta accompagnata da timore. Il vostro ornamento non sia quello esteriore: intrecciare i capelli, portare i gioielli d’oro o indossare belle vesti ma l’essere nascosto nel cuore con un’incorrotta purezza di uno spirito dolce e pacifico, che è di grande valore davanti a Dio. Così infatti si adornavano una volta le sante donne che speravano in Dio, stando sottomesse ai loro mariti come Sara che ubbidiva ad Abrahamo, chiamandolo signore, di essa voi siete divenute figlie, se fate il bene e non vi lasciate prendere da alcun spavento. (1 Pietro 3:1-6)
06.
La donna, anche se il vaso più debole, è comunque coerede della salvezza
Similmente voi, mariti, vivete con le vostre mogli con la comprensione dovuta alla donna, come al vaso più debole, e onoratele perché sono coeredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite. (1 Pietro 3:7)
07.
Dio usò la donna, la gloria dell'uomo, per portare il Salvatore nel mondo.
«Ecco, la vergine sarà incinta e partorirà un figlio, il quale sarà chiamato Emmanuele che, interpretato, vuol dire: "Dio con noi". (Matteo 1:23)
COME SI COMPORTA GESÙ VERSO IL SUO CAPO - DIO!!
Voglio però che sappiate che il capo di ogni uomo è Cristo, il capo della donna è l’uomo e il capo di Cristo è Dio. (1 Corinzi 11:3)
01.
Non si ribellò alla chiamata del Suo capo, Dio, ne si tirò indietro, ne pensieri disobbedienti furono trovati in Lui.
Il Signore, l’Eterno, mi ha aperto l’orecchio e io non sono stato ribelle, né mi sono tirato indietro. Ho presentato il mio dorso a chi mi percuoteva e le mie guance a chi mi strappava la barba, non ho nascosto il mio volto all’ignominia e agli sputi. (Isaia 50:5-6 )
02.
Il Suo più gran piacere è fare la volontà del Padre.
Il solo Suo "cibo" è di fare la volontà del Padre e solo quella, e non la Sua.
DIO mio, io prendo piacere nel fare la tua volontà, e la tua legge è dentro il mio cuore». (Salmi 40:8 )
Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e di compiere l’opera sua. (Giovanni 4:34 )
perché io sono disceso dal cielo, non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. (Giovanni 6:38 )
03.
Di Suo non poteva fare niente, proprio come noi. Nemmeno voleva far di Suo, solo la volontà del Suo capo.
Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo ciò che odo e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà del Padre che mi ha mandato. (Giovanni 5:30 )
04.
Il Padre non lo abbandonò perché Lui faceva sempre il volere del Padre e dimora nel Suo amore.
Lo stesso, Cristo con noi, se osserviamo i Suoi comandamenti,
E colui che mi ha mandato è con me il Padre non mi ha lasciato solo, perché faccio continuamente le cose che gli piacciono». (Giovanni 8:29 )
Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. (Giovanni 15:10 )
05.
Gesù ubbidì il Volere del Padre sino dall'inizio anche a trovarsi nella forma d'uomo
e, trovato nell’esteriore simile ad un uomo, abbassò se stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce. (Filippesi 2:8 )
06.
Anche se il comando del Suo capo era oneroso e doloroso, egli non lo evitò ma si limitò semplicemente a chiedere con umiltà se mai fosse possibile evitarlo, dicendo: "non il mio volere Padre, ma il Tuo sia fatto."
E andato un poco in avanti, si gettò con la faccia a terra e pregava dicendo: «Padre mio, se è possibile, allontana da me questo calice; tuttavia, non come io voglio, ma come vuoi tu». (Matteo 26:39 )
Si allontanò di nuovo per la seconda volta e pregò, dicendo: «Padre mio, se non è possibile che questo calice si allontani da me senza che io lo beva sia fatta la tua volontà!». (Matteo 26:42 )
07.
Di continuo si impegnò profondamente a finire le opere che il Suo capo comandava, sino alla morte sulla croce.
Bisogna che io compia le opere di colui che mi ha mandato, mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare. (Giovanni 9:4 )
Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuta l’opera che tu mi hai dato da fare, (Giovanni 17:4 )
Quando Gesù ebbe preso l’aceto disse: «E’ compiuto». E, chinato il capo, rese lo spirito. (Giovanni 19:30 )
Avendo visto il comportamento di Gesù, nostro supremo esempio, verso il Suo capo (Dio, il Padre) come deve comportarsi l'uomo verso il suo capo (Gesù, il Figlio) e come si deve comportare la donna verso il suo capo (l'uomo, l'immagine e gloria di Dio)?
Argomenti Didattici non Sostanziati dal Verbo, ma Dedotti da Esso.
01.
La donna può essere Diacono di chiesa?
La Bibbia dice, sia per gli Anziani che per i Diaconi, che abbiano una sola moglie. I diaconi siano mariti di una sola moglie e governino bene i figli e le proprie famiglie. (1 Timoteo 3:12) Questo non vuol dire che siano sposati per forza, che sarebbe normale, ma certamente vuol dire che abbiano tutti gli attributi per avere moglie, cioè siano uomini. Sarebbe interessante vedere una donna, marito di una sola moglie. Vedere Aggiunto B
02.
Febe in Romani 16:1 era diaconessa?
Certamente no. Il senso della parola usata qua per descriverla è "serva", nel significato che siamo tutti servi di Dio. Vedere Aggiunto B
03.
Diverse donne hanno agito come uomini con successo, perciò Dio ha benedetto il loro lavoro.
Che donne agendo da sole, contrariamente al Verbo, abbiano avuto successo come interpretato dal mondo sarà anche vero, ma questo non vuol dire necessariamente che Dio ha benedetto, perché anche gli empi hanno successo apparente.
Cosa dire allora dei testimoni di Geova che sono in Italia da poco più di 50 anni e hanno più seguaci di tutte le chiese Cristiane messe assieme che sono in Italia da centinaia di anni. Ha Dio benedetto loro?
E cosa dire della chiesa cattolica romana??. E di quando il Papa attrae a raduno quasi 2M di giovani??
E di quei missionari Cristiani che hanno dato i migliori anni della loro vita senza nessun apparente successo. E di quelli che ci hanno anche rimesso la pelle?
E quelli di Ebrei 11:36-37
04.
Le quattro figlie vergini di Filippo che profetizzavano in casa del padre.
(vedere "il ruolo della donna" 01)
Da notarsi che niente di quello che avrebbero detto è riportato nella Parola, certamente Paulo non sembra averne tenuto conto. Ma si è dovuto aspettare l'arrivo del profeta Agabo per sentire quello che lo Spirito diceva, e questo è riportato.
Ripartiti il giorno seguente, noi che eravamo compagni di Paolo, arrivammo a Cesarea e, entrati in casa di Filippo l’evangelista che era uno dei sette, restammo presso di lui. Or egli aveva quattro figlie vergini, che profetizzavano. E, restando noi lì molti giorni, un certo profeta di nome Agabo, scese dalla Giudea. Venuto da noi, egli prese la cintura di Paolo, si legò mani e piedi, e disse: «Questo dice lo Spirito Santo: Così legheranno i Giudei a Gerusalemme l’uomo a cui appartiene questa cintura e lo consegneranno nelle mani dei gentili». (Atti 21:8-11)
05.
MIRIAM - DEBORAH - HULDA - ANNA - PRISCILLA e altre femmine
Da prendere nota che tutte queste profetesse erano normalmente sotto l'autorità dell'uomo; Miriam sotto Mosè, Deborah e Ulda sotto i propri mariti, le figlie di Philip sotto il padre ed anche Anna, la vedova, sotto il sommo sacerdote, come dice la legge, anche l'asina di Balaam (che profetizzò), sotto il suo padrone.
Vedere Aggiunto A
AGGIUNTO A: Le Profetesse e altre femmine
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MIRIAM:
Miriam era la sorella di Mosé e Aronne. La cosa memorabile che sentiamo di lei è che cantò, con le donne, una canzone al Signore, Esoso 15:20,21. La canzone di Miriam viene presentata come grande cosa personale, ma, infatti, non è così. I fatti sono, in Esodo 15, che Mosé, seguito dagli uomini, in ringraziamento al Signore, cantò 19 versetti dal 15:1-19 mentre Miriam, e le donne, cantarono solo un versetto che poi era il primo versetto del canto di Mosè 15:1.
Miriam, la profetessa usurpò l'autorità (viene in mente Eva) sia quella di Dio come quella di Mosè, in Numeri 12:2. In primo luogo perché prese il dono della profezia come suo personale dono e non come solo il portavoce di Dio, inoltre si inveì contro Mosè (suo capo dato che non dice che era sposata) che era inoltre il prescelto da Dio. Aronne, patetica figura, non era l'istigatore ma Miriam e questo si può provare facilmente notando tre cose, nel versetto 12:12 è Miriam che attaccò Mosè, secondo è Miriam che riceve la punizione corporea (lebbra) ed è solo dopo l'intercessione di Mosè che Dio commuta la pena a sette giorni fuori dal campo, la stessa pena come se suo padre le avesse sputato in faccia Num 12:14 (autorità di Mosè confermata), ed in terzo luogo conosciamo il carattere di Aronne e come era facilmente trainato da altri, vedi vitello d'oro. E da allora delle azioni di Miriam non se ne sentirono più.
DEBORAH
Deborah, si è detto che non si capisce il significato della referenza alla palma e al marito. Solo se si parte con una interpretazione forzata ci si perde ma se si parte da come Dio ha stabilito le cose, non ci sono problemi. Prima di tutto bisogna accettare che Dio ha dato regole ben chiare e fisse di come gli uomini si devono comportare, come ha anche ben definito le relazioni e funzioni dell'uomo e della donna, e a Cristo e a Dio, vedi per prova in 1Co 11:3. Ora il fatto che Lui ha imposto queste regole agli uomini non vuol dire che Lui è soggetto alle stesse perché Lui è Sovrano su tutto in tutto ed è al di fuori delle leggi date agli uomini, Deu 29:29. Purtroppo, in questa mentalità democratica che abbiamo, è quasi inconcepibile che Dio possa agire al di fuori delle leggi che ha imposto agli uomini, né di come le può "infrangere", e questo è una delle ragioni perché il "cristianesimo" è così debole, oggigiorno.
Che Dio può fare come vuole lo dimostra il fatto che ha portato su questo mondo il Salvatore non attraverso la sua primizia di creazione, ovvero l'uomo (che è Sua immagine e gloria) ma attraverso il vaso più debole, la donna, (che è gloria dell'uomo) per ovviamente dimostrare la sua ASSOLUTA Sovranità su tutte le cose.
Dio ha dato il governo del mondo all'uomo, non alla donna, ma con questo non vuol dire che Egli non possa innalzare chi vuole (senza con ciò NECESSARIAMENTE cambiare le leggi che ha dato agli uomini). Egli può sollevare una mula a profetizzare, senza però con questo omologarla a sedersi e ragliare nel mezzo della congregazione. Gesù stesso disse che le pietre "griderebbero" per LUI. Gente non limitiamo Dio, nella nostra mente. A proposito, nelle lista dei profeti femminili ci si dimentica sempre di aggiungere quest'asina.
Allora, il significato della palma e del marito?? La palma denota il posto dove Deborah passava gli oracoli di Dio, e sarebbe a dire che nonostante essa fosse profetessa e giudice, come donna non le era permesso di sedere nel mezzo degli anziani, né alle porte, né nel tempio, né aveva compiti governativi. Questo viene inoltre confermato con la menzione del marito, significando, in altre parole, che per quanto riguardava all'ovvio fatto che era riconosciuta come il portavoce del Signore lei doveva ubbidire alla chiamata di chi l'aveva creata (ovvero Dio 1Co 11:3) in quella funzione specifica, ma per la vita normale era sotto l'autorità del marito, come stabilito dalla irrevocabile Legge di Dio. Vediamo un parallelo in Maria e Giuseppe con Gesù. Il caso di Deborah è un'altra situazione dove Dio dimostra, in questo particolare, la Sua assoluta sovranità su tutte le cose.
Per quanto riguarda Barak, (e come i "Barak" di oggi) sarà stato guerriero ma gli mancava la fortitudine interna, era evirato mentalmente, proprio come gli uomini dei giorni presenti, ed è per questo che dipendeva sulla donna, caratteristicamente come oggi. Ma la donna Deborah gli disse: "Non ti ha l’Eterno, il DIO d’Israele, comandato: "Va’, marcia ……"(Giudici 4:6), Dio glielo aveva detto direttamente, ma Barak non si è fidato di Lui ma aveva bisogno che glielo confermasse una donna con la sua presenza, che lo tenesse per mano. Ed è per questo che lo smacco finale gli venne dato nel fatto che fu una donna ad uccidere il nemico Sisera, ed in un modo totalmente ignobile e contrario all'etica del guerriero vero e proprio. Da notarsi che gli ospiti nei tempi antichi erano altamente rispettati, ma con inganno e atto infame Jael (anche suo marito è menzionato per le ragioni sopra) lo uccise nel sonno. Non penso che un'offesa più grande si potesse fare a Barak, il guerriero.
In difesa di questa figura di uomo patetico, dobbiamo notare che Barak appare nella lista degli eroi di fede in Ebrei 11 mentre Deborah, no. Forse si era redento alla fine.
È ovvio che in quei tempi (come oggigiorno) gli uomini erano dei pusillanimi ed è per questo che Dio, nella sua Sovranità innalzò una donna per farli vergognare.
Il fatto, (sottolineato da certe donne, ovviamente) che Deborah decise di andare con Barak senza apparentemente "consultare" il marito (però di questo non si è certi), mi sembra chiaro che quella situazione era disperata ed in ogni modo era semplicemente parte ed estensione dell’occupazione alla quale Dio l'aveva sovranamente ed eccezionalmente elevata. Non vedo in questo l'abrogazione della sottomissione della donna all'uomo (come si vuol fare capire), altrimenti 1Co 11:3 è falso.
ULDA
Ulda, stava a casa, era la moglie di Shallum (forse a quel tempo vedova) che era zio di Geremia. Geremia 32:7
Ulda viene nominata solo due volte e per la stessa ragione in 2 Re 22:14 e 2 Cronache 34:22 nel contesto che re Josiah, che aveva solo 26 anni, era sconvolto dal contenuto del Libro della Legge che era stato perso ma appena ritrovato ai lavori del tempio.
Sembra che la ragione per la quale la delegazione non cercò Zephaniah è che a quel tempo era troppo piccolo e non aveva ancora incominciato a profetizzare, ne Jeremiah che con tutta probabilità era a Anathoth , ma gli agitati sentimenti del re incitarono la deputazione a trovare immediatamente qualsiasi che avesse qualche dono di profezia per dare una risposta immediata al re perché egli disse genericamente con ansia: " Andate a consultare l’Eterno per me ..." 2 Re 22:13 Ed è per questo che il "collegio" è menzionato perché era un quartiere a due passi dalla reggia dove Ulda viveva.
LE QUATTRO FIGLIE VERGINI DI Filippo
Delle quattro figlie vergini di Filippo, si può dire questo, prima di tutto erano nella casa del padre, inoltre di quello che dissero non è riportato niente, mentre di quello che Agabo (il profeta) disse, il tutto è riportato in dettagli, (Atti 21:11). Se si può costruire qualcosa di effettivo su questo e solo su Agabo.
Da notare che Paulo si trattenne molti giorni da Filippo, per aspettare Agabo, ma niente si legge di cosa hanno profetizzato le quattro vergini, se mai l'avessero fatto, ne che lui ne avesse preso atto.
ANNA
Anna era una vedova di 84 anni che viveva al tempio e che sopraggiunse in quel momento, forse dovuto alla commozione della situazione (Luca 2:38) e ripeté in parte le parole di Simeone uomo pieno di Spirito Santo che lo Spirito portò al tempio per vedere Gesù, come promessogli Luca 2:27 .
L'asina di Balaam
Che nessuno si senta qualcosa perché il Signore può parlare anche attraverso un'asina (Numeri 22:28) e anche come dice Gesù, persino le pietre griderebbero per Dio: Ed egli, rispondendo, disse loro: «Io vi dico che se costoro tacessero, griderebbero le pietre». (Luca 19:40)
Donne alla Tomba
Tanto si fa del primo annunzio della resurrezione, che fu detto a due donne di andare a dirlo ai discepoli del Signore e che gli Apostoli non credettero.
I fatti sono che le due Marie erano alla tomba non perché avevano più fede degli Apostoli, perché loro stesse non credettero, ma era l’occupazione normale delle donne di ungere il corpo con spezie, prima della sepoltura. Loro sapevano dove il corpo del Signore era Marco 15:47 e portarono le spezie che avevano preparato due giorni prima dibattendo fra di loro come avrebbero spostato la grande pietra che bloccava la porta. Questa è la ragione perché erano là. Dopo di ché ricevettero la notizia della risurrezione dai due angeli che gli dissero di andare ad informare gli Apostoli, sulla via Gesù confermò l’incarico. Gli Apostoli non le credettero, ma nemmeno credettero ai due uomini che Gesù a Emmaus insegnò da Mosé e tutti i profeti esponendo a loro le scritture delle cose concernenti Lui stesso Luca 24:27.
Inoltre, in questi tempi moderni, si vorrebbe far apparire che con l’incarico di informare gli Apostoli, dato dagli angeli e da Gesù a queste due donne, esse furono elevate a qualche posizione nella chiesa.
Gesù scelse solo uomini come sui discepoli e non c’è nessun’evidenza che cambiò idea.
È interessante notare che Gesù mandò altri a proclamare le cose di Dio, come, per esempio, il demoniaco Gadareno: ma Gesù non glielo permise; gli disse invece: «Va’ a casa tua dai tuoi e racconta loro quali grandi cose il Signore ti ha fatto e come ha avuto pietà di te». (Marco 5:19) vuol questo dire che il demoniaco era diventato apostolo ?
Aquila e Priscilla
Aquila e Priscilla erano marito e moglie e visto che sono menzionati assieme, e certe volte Priscilla è nominata prima, i modernisti danno l’ascendenza a Priscilla sopra Aquila.
Ma guardiamo le apparenze Bibliche:
Aquila Prima:
E, trovato un certo Giudeo, di nome Aquila originario del Ponto, venuto di recente dall’Italia insieme a Priscilla, sua moglie (perché Claudio aveva ordinato che tutti i Giudei partissero da Roma) si recò da loro. (Atti 18:2)
Egli cominciò a parlare francamente nella sinagoga. Ma, quando Aquila e Priscilla l’udirono, lo presero con loro e gli esposero più a fondo la via di Dio. (Atti 18:26)
Le chiese dell’Asia vi salutano Aquila e Priscilla, insieme alla chiesa che è in casa loro, vi salutano molto nel Signore. (1 Corinzi 16:19)
Priscilla Prima:
Ora Paolo, dopo aver dimorato là ancora molti giorni prese commiato dai fratelli e s’imbarcò per la Siria con Priscilla ed Aquila, essendosi fatto radere il capo a Cencrea, perché aveva fatto un voto. (Atti 18:18)
Salutate Priscilla ed Aquila miei compagni d’opera in Cristo Gesù, (Romani 16:3)
Saluta Priscilla e Aquila e la famiglia di Onesiforo. (2 Timoteo 4:19)
Le circostanze
Aquila prima: Due conti di decisione
Un conto di saluti
Priscilla prima: Un conto di compagni di viaggio
Due conti di saluti
Da qua non si vede che Priscilla era quella che insegnava e predicava. E quello che si capisce da Atti 18:24,27 è che udirono Apollo che sembra avesse qualche lacuna (conosceva solo il battesimo di Giovanni) e lo presero con loro, probabilmente portato a casa loro, in un ambiente privato, e gli parlarono assieme di questa mancanza (il battesimo dello Spirito, Atti 19:1-7) con tutta probabilità mentre pranzavano, come si fa fra amici in Cristo. Non c’è niente qua di un eventuale ufficiale ministero d’insegnamento di Priscilla. Inoltre si tratta specificamente di Battesimo e non di Teologia completa perché Apollo era uomo " eloquente e ferrato nelle Scritture" Atti 18:24.
Per chi non crede nel battesimo nello Spirito questi versetti dovrebbero offrire loro un bel mal di testa perché volendo far apparire Priscilla come insegnante, devono ammettere che dato che si parla d’insegnamento del battesimo dello Spirito, che per loro è eresia, Priscilla insegnava eresia (se in fatti insegnava) che è proprio la ragione perché la donna non deve insegnare, ne predicare.
AGGIUNTO B: Domanda: È permesso alle donne essere Diaconi?
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Questa è una domanda truccata! In qualsiasi modo si risponde a questa domanda, ci sarà qualcuno che se la prenderà. Però, non si è tanto preoccupati su come gli altri potrebbero giudicarci quanto si è sulla maniera di come saremo giudicati da Dio.
Dovuto al movimento femminista nella nostra cultura la nostra percezione dei ruoli maschili e di quelli femminili è stata alterata. La Scrittura (che ci dicono è arcaica) stabilisce un ruolo che non è politicamente corretto.
" But I want you to understand that Christ is the head of every man, and the man is the head of a woman, and God is the head of Christ." ["Ma voglio che voi capite che Cristo è il capo di ogni uomo, e che l'uomo è il capo della donna e Dio è il capo di Cristo" ] (mia traduzione) 1 Corinzi 11:3 (NASB)
Questo ruolo maschile/femminile non è molto popolare, perciò, ci viene detto: "Questo deve essere rigettato perché non in linea con la democrazia". Di conseguenza esce una controversia emotivamente caricata che è stata creata da quelli che hanno un’agenda.
Quando parliamo dei ruoli maschili/femminili, dobbiamo capire che nessuno nella chiesa (che si sappia) crede che maschile è superiore al femminile. Noi non parliamo di eguaglianza, o tradizione, o sciovinismo. Ad un soggetto come questo noi dobbiamo concernerci strettamente con quello che la Scrittura dice.
Il nostro interrogatore, infatti, fa due domande: qual è il ruolo della donna nella chiesa e può una donna servire come diacono? Risponderemo prima alla seconda domanda: "può una donna servire come diacono?"
Crediamo che ci siano basilarmente soli due versetti, nell'intero Nuovo Testamento, (tutte e due non conclusivi) sui quali una posizione potrebbe essere formata ad affermare che il Nuovo Testamento parla di donne "diaconesse".
La prima si trova in Romani 16:1:
Romani 16:1(NASB)
"I commend to you our sister Phoebe, who is a servant of the church which is at Cenchrea. . ." ["Vi raccomando nostra sorella Phebe, che è una serva nella chiesa che è a Cencrea" ] (mia traduzione)
La parola tradotta dalla NASB come serva viene dalla parola Greca (diakonos) {dee-ak'-on-os} è tradotta dalla King James Version come: ministero 20 volte, servo 8 volte, diacono solo 3 volte.
Diakonos significa:
uno che eseguisce i comandi di un'altro, (specialmente quelli del padrone), un servo, un attendente, un ministro.
a) il servo di un Re
b) un diacono, uno che, per virtù dell'ufficio a lui assegnato dalla chiesa, si cura dei poveri ed è responsabile della distribuzione del denaro raccolto per loro.
c) un "cameriere", uno che serve cibo e bevande.
Perciò, la questione qui in Romani 16:1 è: "era Phebe un "diacono", nel senso che occupava un ufficiale ufficio nella chiesa, o era un "diacono" nel senso che essa era una che serviva nella chiesa come milioni di donne hanno fatto attraverso i secoli senza occupare un funzione ufficiale?"
Da solo questo versetto è impossibile venire ad una conclusione. Dato che le parole devono essere definite dal loro contesto, e la parola "diakonos" letteralmente significa: un servo, attendente, o ministro, non è appropriato forzare una conclusione o una interpretazione su questo versetto. Sappiamo di certo che essa era "un servo" della chiesa a Philippi. Questo è tutto quello che sappiamo. Phoebe è l'unica femmina nell'intero Nuovo Testamento a cui il termine "diakonos" è applicato. Attraverso la storia delle traduzioni della Bibbia in Inglese, soltanto una versione (the RSV del 1946 quella moderna) traslittera il termine come "diaconessa" La NIV (stesso testo Alessandrino), che non è una "traduzione" nel senso più vero, aggiunge "diaconessa" nelle note di margine.
Da ricordarsi che le traduzioni non determinano il significato delle parole nel Nuovo Testamento. L'unica cosa che si può dire, per certo, sui differenti modi come le traduzioni traducono le parole è che esse riflettono la conoscenza sul soggetto dei gruppi che traducono. Per capire una parola Biblica in modo proprio, si deve consultare la Bibbia nella sua completezza.
Perciò, basandosi solo su Romani 16:1 non ci sono ragioni di credere che la chiesa del Nuovo Testamento avesse un ufficiale "ufficio" conosciuto come "diaconessa". Semplicemente, non c'è abbastanza evidenza per arrivare a quella conclusione.
La seconda si trova in 1 Timoteo 3:11:
L'unico altro versetto nel Nuovo Testamento che potrebbe essere logorato per supportare la donna come "diaconessa" si trova in 1Ti 3:11.
"Women must likewise be dignified, not malicious gossips, but temperate, faithful in all things." ["Ugualmente le donne devono essere dignitose, non maliziose calunniatrici, ma sobrie, fedeli in tutte le cose. " ] (mia traduzione) 1 Timoteo 3:11 (NASB)
Questo versetto si trova nella lista di qualificazioni per anziani e diaconi. Viene asserito da alcuni che queste sono dunque le qualificazioni per le diaconesse. La parola qua tradotta "donne" viene comunemente anche tradotta "mogli". Questo passaggio può riferirsi facilmente alle qualificazioni delle mogli degli anziani e dei diaconi. Inoltre vediamo in 1 Timoteo 3:12 (il versetto dopo) riferimento a "Mariti di una sola moglie", solo questo dovrebbe bastare per chiudere la questione perché sarebbe piuttosto interessante vedere una donna marito di una sola moglie.
Dato che non esiste un singolo versetto "definitivo" in tutto il Nuovo Testamento, che parli di "diaconesse" come ufficio ufficiale nel Nuovo Testamento, uno chiede: "c'è qualche evidenza che tale ufficio esisteva nella chiesa del Nuovo Testamento da essere trovato in fonti fuori dalla Bibbia?"
La risposta è NO. Per oltre 300 anni c'è una totale mancanza di evidenza per l'ufficio di "diaconessa".
Dopo 300 anni A.D. (da Constatino in poi) come la chiesa scivolava sempre più profondamente in apostasia con riguardo all'organizzazione della chiesa e la sua struttura, troviamo l'ufficio della "diaconessa". Troviamo anche l'ufficio ufficiale del "vescovo" come applicato agli anziani, che governavano diverse congregazioni, che è in violazione diretta dell'insegnamento del Nuovo testamento riguardante l'autonomia congregazionale.
Niente dopo il terzo secolo potrebbe aiutarci a capire come i cristiani del Nuovo Testamento capivano l'organizzazione della chiesa e la sua struttura.
Perciò, nessuno può dire per certo che l'ufficio di "diaconessa" esisteva nei tempi del Nuovo Testamento, e chiunque asserisce che una donna può servire come "diacono" lo fa senza autorità Biblica.
Phebe viene riferita come una serva e non c’è nessuna ragione di dubitare che il suo servizio era primariamente verso i bisogni dei membri femminili. Avrà certamente aperto la sua casa a credenti itineranti, come Paolo dice lui stesso, ma di dare a lei uno stato di governo della chiesa è leggerci più di quello che la Parola dice.
Ulteriore studio sul soggetto
Dunque le due "evidenze"
F La prima referenza i trova in Timoteo 3:8-12
Il concetto del versetto Tim 6:11 è rinchiuso nel contesto:
8 ¶ Similmente i diaconi, siano dignitosi, non doppi nel parlare, non dediti a molto vino, non avidi di illeciti guadagni,
9 e ritengano il mistero della fede in una coscienza pura.
10 Or anche essi siano prima provati, poi svolgano il loro servizio se sono irreprensibili.
11 Anche le loro mogli siano dignitose non calunniatrici, ma sobrie e fedeli in ogni cosa.
12 I diaconi siano mariti di una sola moglie e governino bene i figli e le proprie famiglie.
La versione Riveduta segue strettamente la traduzione di Westcottt e Hort (reputati non credenti) che furono i traduttori della Bibbia basata sul testo Alessandrino/Sinaticus/Vaticanus che poi è la base di quella cosiddetta Luzzi e la New International Version, e non quella basata sul testo Textus Receptus, come la King James e la Diodati. La parola in questione è espressa nel Greco GUNE che può essere tradotta come: Moglie/Mogli, Donna/Donne, secondo il contesto
Anche nel francese, per esempio, è comune riferirsi alla moglie come "femme" che vuole dire sia "moglie" come "donna" e anche in Italiano.
Se adesso studiando l'immediato contesto del pensiero espresso sui diaconi (come posizione d'ufficio) e mettendo al versetto 11 "Allo stesso modo siano le donne dignitose" invece di " Anche le loro mogli siano dignitose " si vede subito che non c’è sintonia con il concetto espresso, specialmente quando si nota la fabbrica di costruzione che Paolo usa per gli Anziani …….. e già li abbiamo un ostacolo insormontabile.
Se poi passiamo al versetto successivo, sempre parte dello stesso concetto notiamo" I diaconi siano mariti di una sola moglie". È pienamente ovvio che se nel versetto 11 ci si riferisci a "donne" in generale e non ha mogli abbiamo seri conflitti, vale a dire, come può una donna diacono soddisfare: " I diaconi siano mariti di una sola moglie "? Non può essere.
La seconda e ultima referenza è in Romani 6:1 dove la donna Phebe viene riferita come "diaconessa".
Ora nel Greco diacono è DIAKONOS che può essere tradotto come: Diacono, Ministro/Ministri e Servo/Servi ed appare 30 volte in 28 versetti. Di nuovo, si deve tenere conto del contesto di concetto:
Le apparenze di Diakonos vengono tradotte
Diacono
Ministro
Ministri
Servo
Servi
Chiaramente quando in Romani 6:1 si menziona Phebe come "diaconessa" non si intende (diacono d'ufficio) ma "serva" ovvero una donna che si presta al servizio della chiesa come aiuto pratico ma senza "etichetta" d'ufficio. Leggere qualcheduna delle referenze sopra e si vedrà subito il contesto.
Il sopra è coerente sia con l'immediato contesto di 1Ti 3:8-12 e Rom 6:1 e con il tenore generale della Bibbia e soprattutto con Genesi. Mentre se mettiamo "donne" in 1Tin 3:11 e lo interpretiamo come fanno di consueto nelle moderne chiese abbiamo conflitti insormontabili eccetto con ribaltoni Biblici.
Dagli scritti pervenutici, da nessuna parte si trovano referenze a diaconesse sino al 300, che poi nella chiesa, dopo il 300, le moderne donne siano/sono appuntate come "diaconesse" non prova niente ma solo eresia, perché se usiamo quel metro allora bisogna anche tenere conto (per esempio) che ci sono stati e ci sono oggigiorno, sempre in numero maggiore, sia dichiarati omosessuali e lesbiche che non solo sono appuntati come "diaconi" ma come "anziani" e persino "pastori" e questi appuntamenti, extra biblici, devono essere accettati come validi, per essere coerenti, direi, con questo pensiero eretico.
AGGIUNTO C: È permesso alle donne di insegnare e predicare?
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Dovuto al movimento femminista nella nostra cultura la nostra percezione dei ruoli maschili e femminili sono stati adulterati. Le Scritture (che ci dicono sono arcaiche) stabiliscono un ruolo che non è politicamente corretto in questa società lontana da Dio.
Voglio però che sappiate che il capo di ogni uomo è Cristo, il capo della donna è l’uomo e il capo di Cristo è Dio. (1 Corinzi 11:3)
Questa non è un parere popolare del ruolo maschile e femminile, perciò, ci viene detto, è da rigettare. Quindi una controversia emozionalmente carica è stata creata da quelli che hanno un'agenda.
Quando si parla di ruoli maschili e femminili, bisogna prima capire che nessuno nella chiesa crede che gli uomini sono superiori alle donne. Noi non parliamo di eguaglianza o di tradizione o di sciovinismo. Quando veniamo ad un soggetto carico come questo noi dobbiamo attenerci strettamente con quello che dicono le Scritture e solo a queste.
Ci sono due passaggi che specificamente parlano di questa faccenda: 1 Corinzi 14:34,35 e 1 Timoteo 2:8-15.
Tacciano le vostre donne nelle chiese, perché non è loro permesso di parlare, ma devono essere sottomesse, come dice anche la legge. E se vogliono imparare qualche cosa interroghino i propri mariti a casa, perché è vergognoso per le donne parlare in chiesa. (1 Corinzi 14:34-35)
Prima di tutto, in questo contesto, dobbiamo notare che la parola <donne> è nel Greco gune {goo-nay'} che significa <donne> ed è sesso specifico, gli <uomini> sono esclusi dal significato
<Tacciano> è nel Greco sigao {see-gah'-o} che significa <assoluto silenzio, nemmeno emettere un suono>.
Questa è la stessa parola <taccia> usata in: Ma se non vi è chi interpreti, si taccia nella chiesa chi parla in altra lingua, ma parli a se stesso e a Dio. (1 Corinzi 14:28)
Il parlatore in lingue doveva trattenere la sua "lingua", non doveva far nessun suono se non c'era un'interprete presente. Similmente, se un profeta riceveva all'improvviso una rivelazione ed un altro profeta stava già parlando, il seguente verso ci dice: Ma se è rivelata qualcosa ad uno che è seduto, si taccia il precedente. (1 Corinzi 14:30)
L'intento di questa istruzione è ovvio. Un profeta o un'insegnante non deve interrompere un altro durante la presentazione del Vangelo. Dio non è l'autore della confusione. Tutte le cose devono essere fatte con decenza e in ordine.
Nel caso delle donne, 1Co 14:34, ci dice che alle donne non è permesso di parlare, <permesso> significa <concedere, dare permissione (come in Mat 19:8)>, mentre <parlare> significa <dire, sostenere, affermare, discorrere, discutere, et cetera>
Il versetto 35 ci dice inoltre che esse devono <essere sottomesse>. Sotto-messo viene dalla parola Greca hupotasso che significa <rango - sotto>, è un termine militare che significa <assoggettassi a, ubbidire, essere sotto ubbidienza>. È la stessa parola usata in: Efesini 5:21,22,24; Tito 2:5,9; 1 Pietro 2:18; 3:1.
Perciò, versetto 35 ci dice che le donne < devono essere sottomesse > che rappresenta il caratteristico ruolo dato alle donne da Dio. Questo non è un nuovo concetto sviluppato dall'Apostolo Paolo, dato che egli fa appello all'ampio principio Biblico che si trova in Genesi 3:16 <ed egli dominerà su di te.>
Questo fa referenza all'aspetto del <ruolo> della donna con riguardo all'uomo.
Versetto 35 ci dice anche che : è vergognoso per le donne parlare in chiesa. <Vergognoso o improprio> nel Greco significa <brutto, sgradevole, disgustoso, vergognoso disonorevole, base, indecoroso, ignobile>
Quindi, da questi due versetti ci vengono date chiare istruzioni da Dio che le donne Cristiane non devono parlare (predicare o insegnare) nelle assemblee.
E dato che le Scritture usano il plurale <chiese> in versetto 34, noi sappiamo, senza alcun dubbio, che questa è la direttiva che Dio estende a tutte le congregazioni. Le donne non devono predicare o insegnare in nessuna assemblea.
Dunque, quello che le Scritture ci dicono è che la donna che parla nelle assemblee viola un principio Biblico perché questo infrange il ruolo dato da Dio alle donne che sarebbe assoggettamento. Per questo le Scritture dicono che è vergognoso per la donna di rigettare il ruolo datole da Dio nel parlare nelle assemblee.
L'altro passaggio che dobbiamo considerare è: 1 Timoteo 2:8-15:
8 Voglio dunque che gli uomini preghino in ogni luogo, alzando le mani pure, senza ira e dispute.
9 Similmente le donne si vestano in modo decoroso, con verecondia e modestia e non di trecce o d’oro, o di perle o di abiti costosi
10 ma di buone opere, come conviene a donne che fanno professione di pietà.
11 La donna impari in silenzio, con ogni sottomissione.
12 Non permetto alla donna d’insegnare, né di usare autorità sull’uomo, ma ordino che stia in silenzio.
13 Infatti è stato formato per primo Adamo e poi Eva.
14 E non fu Adamo ad essere sedotto ma fu la donna che, essendo stata sedotta, cadde in trasgressione.
15 Tuttavia essa sarà salvata partorendo figli, se persevererà nella fede, nell’amore e nella santificazione con modestia.
In versetto 8 Dio ci dice che vuole che gli uomini in ogni luogo preghino. Se Dio avesse voluto usare una parola che avesse incluso i due sessi, Egli avrebbe potuto usare anthropos come fece nel versetto uno. Qua invece usa la parola aner {an'-ayr} che è sessualmente specifica, significando uomini e solo uomini.
In ogni luogo ci dice il quando e il luogo Dio vuole che gli uomini preghino. Questo significa che in qualsiasi tempo e in qualsiasi luogo dove ci si raduna per preghiera, dove anche donne possono essere presenti, gli uomini devono condurre, loro devono essere i leader e le donne sono espressamente escluse dal condurre.
In questo passaggio l'istruzione data alle donne è che si vestano in modo decoroso, con verecondia e modestia e non di trecce o d’oro, o di perle o di abiti costosi e sarebbe di far piacere a Dio e che impari in silenzio, con ogni sottomissione il che, di nuovo, parla del ruolo di sottomissione inteso da Dio per il ruolo della donna.
Dopo le Scritture ci dicono: Non permetto alla donna d’insegnare, né di usare autorità sull’uomo, ma ordino che stia in silenzio. Insegnare è usato nel senso ufficiale. La donna non deve insegnare nell'assemblea, come abbiamo già visto. Essa non deve avere autorità (ne dominare) sugli uomini, ma deve rimanere in silenzio.
A questo punto Paolo ci rivela la ragione per questo: Infatti, la parola infatti nel Greco è una congiunzione. Viene usata per esprimere causa e ragione. Ed ecco qua la prima ragione per la quale è proibito alla donna di parlare in assemblea. Infatti è stato formato per primo Adamo e poi Eva (v 13)
Questo versetto testimonia, di nuovo, che il ruolo della donna, come prestabilito da Dio dall'inizio della creazione, non era stato mai inteso per la donna di avere autorità sull'uomo. Ad un punto era assolutamente impossibile dato che l'uomo esisteva prima della donna.
Appresso, la seconda ragione, le Scritture dicono: E non fu Adamo ad essere sedotto ma fu la donna che, essendo stata sedotta, cadde in trasgressione (v 14). Tutte le donne sono incluse, dato che Eva non è menzionata.
Ed ecco quello che dobbiamo concludere:
Dio comanda, in tutti i luoghi e tempi, che quando uomini e donne sono radunati per motivi di preghiera, insegnamento e predicazione gli uomini devono condurre e non le donne. Le donne devono essere vestite con modesta' e discrezione. È espressamente proibito alle donne di condurre in preghiera, insegnare o predicare o di usare autorità sugli uomini. La ragione di questo ha a che fare con il ruolo che Dio ha assegnato ad esse e non è ne culturale, ne temporale ma Biblico. L'Apostolo Paolo non originò questi ruoli distinti, Dio stabilì questi ruoli sin dall'inizio. Quando le donne si tolgono dal ruolo dato a loro da Dio nel guidare riunioni in preghiera, insegnamento e predicazione o in ogni altra capacità in presenza di uomini quando sono riuniti per lo studio della Parola di Dio e preghiera, esse lo fanno senza autorità Biblica.
Quando le donne esercitano qualsiasi autorità sopra gli uomini, specialmente spirituale, lo fanno in violazione delle Scritture.
(basato su una presentazione di Guy Orbison, Jr., of Durango, Colorado)
Brevi Risposte
D: È sbagliato per un uomo chiedere ad una donna una domanda sulla Bibbia? (ricevere insegnamento da una donna)
R: 1 Timoteo 2:12-14 dice: Non permetto alla donna d’insegnare, né di usare autorità sull’uomo, ma ordino che stia in silenzio. Infatti è stato formato per primo Adamo e poi Eva. E non fu Adamo ad essere sedotto ma fu la donna che, essendo stata sedotta, cadde in trasgressione. (1 Timoteo 2:12-14)
Nel Verbo di Dio è chiaro che la donna non può insegnare ad un uomo la Bibbia. Se una donna lo fa, allora essa disubbidisce la Bibbia. Anche concernete il suo proprio marito la Bibbia dice: Similmente voi, mogli, siate sottomesse ai vostri mariti affinché, anche se ve ne sono alcuni che non ubbidiscono alla parola, siano guadagnati senza parola dalla condotta delle loro mogli, (1 Pietro 3:1)
Nel caso di uno studio Biblico, con uomini e marito, la donna che presenta o insegna è doppiamente in errore perché per primo insegna agli uomini contro l'ordine Biblico e secondo, ribalta i ruoli stabiliti da Dio perché è il marito che deve insegnare a lei e non il contrario, essendo il marito presente. (moderno ribaltone ecclesiastico)
E non serve che l'anziano dica " lo fa sotto mia autorità ed io sono presente " perché questa autorità l'anziano non ce l'ha, di andare contro l'espresso volere di Dio. In questo caso lui stesso erra e si mette contro di Dio.
Se un uomo volutamente permette ad una donna di insegnargli la Bibbia, allora egli si apre se stesso alla possibilità di essere ingannato, come nel Giardino. Se un uomo ha una domanda sulla Bibbia, allora si deve rivolgere al suo pastore o ad un altro uomo di Dio. Questo include la scuola biblica, naturalmente.
D: È permesso alle donne di parlare in chiesa?
R: In 1 Corinzi 14:34-37 c'è scritto: Tacciano le vostre donne nelle chiese, perché non è loro permesso di parlare, ma devono essere sottomesse, come dice anche la legge. E se vogliono imparare qualche cosa interroghino i propri mariti a casa, perché è vergognoso per le donne parlare in chiesa. E la parola di Dio proceduta da voi o è essa pervenuta a voi soli? Se uno si stima essere profeta o spirituale, riconosca che le cose che vi scrivo sono comandamenti del Signore. (1 Corinzi 14:34-37)
Certi, cercano di dire che questo passaggio è applicabile solo al parlare in "lingue" e perciò le donne possono parlare in chiesa, basta che non parlino in "lingue". Ma lo stesso contesto prova che questa interpretazione è sbagliata. Per primo, perché comanda le donne al silenzio nelle chiese basato sulle pratiche del Vecchio Testamento: ma devono essere sottomesse, come dice anche la legge. Questo non ha niente a che vedere con il parlare in lingue, ma di essere in silenzio davanti agli uomini in un ambiente religioso. Ed in secondo posto, il contesto vieta persino a loro di fare domande in chiesa: E se vogliono imparare qualche cosa interroghino i propri mariti a casa, perché è vergognoso per le donne parlare in chiesa.
Un altro passaggio che tratta sulla stessa materia è 1 Timoteo 2:11-13, già discusso sopra.
Se siete forti abbastanza da insegnare questa verità Biblica in chiesa, agiterete senz'altro l'ira di qualche donna ( e forse qualche uomo) , ma alla fine, è sempre meglio predicare ed insegnare la verità della Parola di Dio, indipendentemente di quanto sia impopolare. Un giorno dovremo rendere conto a Dio di come abbiamo guidato le nostre congregazioni. Possa Dio darci saggezza e coraggio di predicare la Sua Verità. Che diremo dunque circa queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? (Romani 8:31)
D: È sbagliato per una donna dare un rapporto di lode in chiesa?
R: Tacciano le vostre donne nelle chiese, perché non è loro permesso di parlare, ma devono essere sottomesse, come dice anche la legge. E se vogliono imparare qualche cosa interroghino i propri mariti a casa, perché è vergognoso per le donne parlare in chiesa. (1 Corinzi 14:34-35)
Ho sentito tante testimonianze date da donne che finirono per "insegnare" (e certe volte sino a predicare) a tutta la congregazione su quello che avevano imparato da qualche esperienza nella loro vita. Esse arrivano persino ad interpretare le Scritture anche con uomini presenti nella congregazione, e questo è Biblicamente sbagliato.