Autore Topic: Vaneggiamenti  (Letto 6012 volte)

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Offline dimitri

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Vaneggiamenti
« il: Giugno 21, 2013, 18:31:24 pm »
Che vi siano molti uomini affetti da zerbinismo patologico è cosa indubbia.
Sicuramente per come son fatto io, trovo offensivo per il genere maschile vedere un uomo ridotto in quel modo.
D’altra parte però vi è anche da dire che mi piacerebbe vivere in un paese libero. Quindi se a tale uomo piace stendersi ai piedi della sua padroncina ed ubbidire scodinzolando come un bravo cagnolino quando lei schiocca le dita, io non mi sento in diritto di potergli negare di farlo.
Il problema a mio avviso è un altro: Se tale uomo è così per natura, ossia ci è proprio nato, allora nulla quaestio; tutt’altra cosa è però se non è lui ad esserci nato nato ma è lo “Stato” ad averlo trasformato in quel modo.
I problemi sorgono quando vi è uno “Stato” che tenta di farti diventare uno zerbino.
I problemi sorgono quando lo zerbino viene indicato dallo Stato come uno modello positivo, uno stereotipo da seguire ed imitare.
Ed è questo quello che per me non dovrebbe mai succedere, ma che temo accadrà.
Detto questo, a me tuttavia non pare che in Italia vi siano 30 milioni di zerbini; sicuramente ce ne saranno molti ma, anche statisticamente è improbabile che tutti gli uomini italiani siano tappetini (peraltro basta scendere in strada e guardarsi intorno per capirlo).
Ed allora viene naturale chiedersi: visto che gli zerbini non costituiscono la maggioranza degli uomini italici, come è possibile che le donne siano riuscite a mettere l’uomo in una condizione di sottomissione legislativa?
Secondo me l’inghippo è stato ben individuato proprio da alcune femministe: vittimismo vs cavalleria: la maggioranza degli uomini probabilmente vede la donna come soggetto debole, bisognoso di tutela ed il fatto di proteggerla in qualche modo lo fa sentire un uomo vero, un cavaliere medioevale che corre su di un cavallo bianco a salvare e proteggere la principessa rinchiusa nella torre. Fino a che questi “geni” continueranno a vedere la donna come una fanciulla debole ed indifesa, al femminismo sarà possibile ottenere qualsiasi cosa, qualsiasi privilegio, ed il “gran genio” prenderà coscienza di non essere un cavaliere della tavola rotonda come pensa, solo quando incapperà in una qualche controversia legale con avversario la sua donzella. E solo in quel momento che la realtà gli apparirà per quella che è: ossia che ex lege lui è la sua damigella non sono uguali, non sono sullo stesso piano; ed il gran genio, da cavaliere della tavola rotonda verrà dallo Stato degradato a schiavetto della sua fragile principessa. E purtroppo questa cosa non riesce ad entrargli in testa.
Quindi abbiamo, da un lato l’essere umano maschile felice e contento di vivere la sua illusione di essere il supereroe che accorre in soccorso della pulzella in pericolo; dall’altro la donna che si sente protetta, riverita e tutelata come in una favola, e dall’altro il femminismo che ne approfitta e sfrutta queste condizioni a proprio vantaggio in primis per acquisire maggior potere possibile, ed in secondo luogo per conferire tutti i privilegi possibili ed immaginabili alla parte che rappresenta. Peraltro noi siamo del tutto fuori dai giochi, per cui non avendo alcuna opposizione fanno praticamente tutto quello che vogliono.

Vi sembra plausibile come analisi o sto farneticando?
Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza.

Online Massimo

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #1 il: Giugno 21, 2013, 18:48:29 pm »
Purtroppo non stai farneticando. Ma il peggio è che non hai nemmeno fatto un'analisi: hai fatto solo
una constatazione.

Offline controcorrente

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #2 il: Giugno 21, 2013, 19:01:22 pm »
Che vi siano molti uomini affetti da zerbinismo patologico è cosa indubbia.
Sicuramente per come son fatto io, trovo offensivo per il genere maschile vedere un uomo ridotto in quel modo.
D’altra parte però vi è anche da dire che mi piacerebbe vivere in un paese libero. Quindi se a tale uomo piace stendersi ai piedi della sua padroncina ed ubbidire scodinzolando come un bravo cagnolino quando lei schiocca le dita, io non mi sento in diritto di potergli negare di farlo.
Il problema a mio avviso è un altro: Se tale uomo è così per natura, ossia ci è proprio nato, allora nulla quaestio; tutt’altra cosa è però se non è lui ad esserci nato nato ma è lo “Stato” ad averlo trasformato in quel modo.
I problemi sorgono quando vi è uno “Stato” che tenta di farti diventare uno zerbino.
I problemi sorgono quando lo zerbino viene indicato dallo Stato come uno modello positivo, uno stereotipo da seguire ed imitare.
Ed è questo quello che per me non dovrebbe mai succedere, ma che temo accadrà.
Detto questo, a me tuttavia non pare che in Italia vi siano 30 milioni di zerbini; sicuramente ce ne saranno molti ma, anche statisticamente è improbabile che tutti gli uomini italiani siano tappetini (peraltro basta scendere in strada e guardarsi intorno per capirlo).
Ed allora viene naturale chiedersi: visto che gli zerbini non costituiscono la maggioranza degli uomini italici, come è possibile che le donne siano riuscite a mettere l’uomo in una condizione di sottomissione legislativa?
Secondo me l’inghippo è stato ben individuato proprio da alcune femministe: vittimismo vs cavalleria: la maggioranza degli uomini probabilmente vede la donna come soggetto debole, bisognoso di tutela ed il fatto di proteggerla in qualche modo lo fa sentire un uomo vero, un cavaliere medioevale che corre su di un cavallo bianco a salvare e proteggere la principessa rinchiusa nella torre. Fino a che questi “geni” continueranno a vedere la donna come una fanciulla debole ed indifesa, al femminismo sarà possibile ottenere qualsiasi cosa, qualsiasi privilegio, ed il “gran genio” prenderà coscienza di non essere un cavaliere della tavola rotonda come pensa, solo quando incapperà in una qualche controversia legale con avversario la sua donzella. E solo in quel momento che la realtà gli apparirà per quella che è: ossia che ex lege lui è la sua damigella non sono uguali, non sono sullo stesso piano; ed il gran genio, da cavaliere della tavola rotonda verrà dallo Stato degradato a schiavetto della sua fragile principessa. E purtroppo questa cosa non riesce ad entrargli in testa.
Quindi abbiamo, da un lato l’essere umano maschile felice e contento di vivere la sua illusione di essere il supereroe che accorre in soccorso della pulzella in pericolo; dall’altro la donna che si sente protetta, riverita e tutelata come in una favola, e dall’altro il femminismo che ne approfitta e sfrutta queste condizioni a proprio vantaggio in primis per acquisire maggior potere possibile, ed in secondo luogo per conferire tutti i privilegi possibili ed immaginabili alla parte che rappresenta. Peraltro noi siamo del tutto fuori dai giochi, per cui non avendo alcuna opposizione fanno praticamente tutto quello che vogliono.

Vi sembra plausibile come analisi o sto farneticando?

No Dimitri non stai farneticando, anzi, la tua è un'analisi realistica  di come stanno le cose.
Io aggiungerei che moltissimi uomini, senza f... proprio non possono stare. Per loro è come se fosse una sorta di malattia patologica. Ad esempio ho notato che mentre io di donne posso benissimo farne a meno, perchè ne ho avute pochissime e nemmeno mi sono sforzato troppo con quelle poche, altri che di donne o fidanzate o compagne ne hanno avute tante, è più forte di loro, non possono farne a meno. Altrimenti  non si spiega che parecchi uomini dopo uno o più divorzi continuino imperterriti a perseverare nell'errore. Io ne conosco uno sopra i 60 anni che  agli inizi degli anni '90 aveva la bellezza di tre divorzi sulle spalle, non contento aveva preso una quarta moglie. Se non è cocciutaggine questa. Poi conosco altri che stanno con una qualche anno, anche 10, poi si lasciano, ed entro due tre mesi ne trovano un'altra. Ed è gente disposta a tutto, anche a calpestare me come amico o altri. Nel senso che se io provo con una, sotto sotto ci prova anche lui, anche a costo di litigare o di prendersi tante mazzate. Tanto è vero che se a me piace una, da quando ero ragazzo ci provo di nascosto, senza farlo sapere a nessuno. Cosi' evito incazzature di ogni tipo.
Resta comunque il fatto che gli uomini che ho appena descritto, sono la rovina del genere maschile. Anche se non sono classici zerbini. Non so come chiamarli, forse rovina-uomini è il termine più giusto.

Offline Mercimonio

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #3 il: Giugno 21, 2013, 21:02:33 pm »
Dimitri, se vuoi un paese libero devi lasciare l'occidente e venire in oriente, non c'e' nessuna alternativa papabile.

Alberto86

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #4 il: Giugno 21, 2013, 21:41:03 pm »
La situazione è pressoché questa Dimitri. Nessun vaneggiamento.

Le donne hanno dalla loro parte un strumento di potere molto forte, il famoso "fica-power".

L'uomo medio dalla sua invece, deve confrontarsi con la propria natura di "difensore" della donna e bisogno sessuale.

Il maschio parte molto svantaggiato e la femmina lo sa molto, troppo bene. E da questo che dipende la pessima condizione maschile. Tutto sta nel saper/voler gestire questo scontro di forze.

Molti idioti preferiscono vivere nella loro illusione, non preoccupandosi del problema femminismo e credendo che siano cose che non li riguarda. Ma prima o poi dovranno farne i conti.
Altri preferiscono continuare a subire le possibili conseguenze del femminismo imperante pur di ricevere la propria ricompensina dalle donne. 

Poi ci sono gli zerbini/femministi/femminucci che sono un grave caso a parte. In questi casi c'è proprio castrazione a livello mentale, che spesso coincide con personalità molto disturbate su più fronti. Questi soggetti, non classificandoli maschi, non li considero validi per l'analisi. 

Offline yamamax

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #5 il: Giugno 21, 2013, 22:44:47 pm »
Dimitri la situazione che descrivi è reale in quanto giuridicamente la donna è ormai iper-protetta e può attaccare come e quando vuole un uomo.
Purtroppo molti mariti recidivi vanno avanti tutta la vita a rincorrere qualcuna facendosi del male continuamente, il perché di tutta questa stupidità non me lo so spiegare, ma è così.
Comunque ogni tanto vedo alcuni casi di donne che pagano anche loro un conto per questo modo di impostare la vita, pensata solo a soddisfare i propri tornaconti.
Il prezzo più alto a volte glie lo presentano i figli che rappresentano i  loro "giocattoli" personali fatti solo per orgoglio o capriccio biologico ai quali hanno tolto i padri per altrettanti capricci e immaturità. Molte di queste cretine che si sentono dei "padreterni" finiscono per essere prese direttamente a sputi dai loro figli adolescenti e vanno in tilt, come scapocciano quando arrivate ai 50 un po' cozze nessuno si gira più a guardarle e gli zerbini si rivolgono alle più giovani.
Per queste, e non sono poche, rimane la strada degli psicofarmaci .... un barattolo per dormire di notte e un altro per stare sveglie di giorno. Complimenti ora l' orgoglio sapete dove ve lo dovete ficcare.

Offline Ten

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #6 il: Giugno 22, 2013, 02:09:19 am »
I problemi sorgono quando lo zerbino viene indicato dallo Stato come uno modello positivo, uno stereotipo da seguire ed imitare.
Ed è questo quello che per me non dovrebbe mai succedere, ma che temo accadrà.

Mi spiace: già accaduto.

Nella mia generazione c'è una quantità SPAVENTOSA di uomini o ragazzi che non riescono a capire, struggendosi, come mai nessuna gliela dà nonostante siamo sempre carini, gentili e disponibili.
Sul serio. Sono la maggioranza.

Ed è proprio per il motivo che tu dici: la società propina al giovane maschio un ideale da perseguire che è totalmente fallimentare, zerbinico, senza speranza.
Certo ci sono notevoli differenze da famiglia a famiglia, da gruppo sociale a gruppo sociale... ma la tendenza generale è la stessa.
Crescendo poi questo ideale rimane radicato, per quanto i fatti dimostrino la sua inefficienza (per non usare termini più brutti).
A quel punto c'è chi decide di cambiare, e non è facile, e chi continua a struggersi, arrivando a demolirsi caratterialmente.

Per fortuna nelle nuove generazioni (i ragazzi che attualmente frequentano le superiori) si può notare un'inversone di tendenza; un atteggiamento molto più indipendente, reale, 'egoista' in senso buono.
Anche se, ad accompagnare questa inversione di tendenza, c'è una bella paccata di altri problemi.
Non sono né schiavo né tiranno. Sono libero.

Offline Lucia

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #7 il: Giugno 22, 2013, 07:35:38 am »
Io non sono del tutto d'accordo che le cause dela sottomissione maschile sono quelle che dici tu.

Che vi siano molti uomini affetti da zerbinismo patologico è cosa indubbia.

I problemi sorgono quando lo zerbino viene indicato dallo Stato come uno modello positivo, uno stereotipo da seguire ed imitare.

Ed allora viene naturale chiedersi: visto che gli zerbini non costituiscono la maggioranza degli uomini italici, come è possibile che le donne siano riuscite a mettere l’uomo in una condizione di sottomissione legislativa?

Secondo il mio marito e anche secondo me è piu plausibile che la causa di questa è il mammismo.
Nel mammismo la donna è vista come superiore, piu matura, gli si deve obbedienza, in quanto piu matura certo i bambini le può crescere solo lei, qualsiasi desiderio di indipendenza maschie è solo deriso. La mamma è l capo famiglia, senza lei non si va da nessuna parte.


Citazione
la maggioranza degli uomini probabilmente vede la donna come soggetto debole, bisognoso di tutela ed il fatto di proteggerla in qualche modo lo fa sentire un uomo vero, un cavaliere medioevale che corre su di un cavallo bianco a salvare e proteggere la principessa rinchiusa nella torre. Fino a che questi “geni” continueranno a vedere la donna come una fanciulla debole ed indifesa,

Questa succede appunto nelle culture non femministe, e là la donna deve ammirazione e riconoscenza al suo uomo in cambio della protezione, dove lui, ameno nella coppia è superiore.
Questo archetipo si attiva nei italiani nei confronti delle donne straniere che vengono dai paesi poveri e infatti è un archetipo piu adatto per un buon rapporto di coppia.

Ma dove culturalmente a donna nella coppia è vista come una mamma là gli si deve obbedienza e rispetto, mentre lei ti puo trattare come un bimbo moccioso.
La mia ipotesi si basa anche su fatto che io in Romania, nei paesi piu poveri ho visto piu cavalleria (almeno formale: baciamani, fiori, compimenti) nei confronti delle donne di quanto in Italia o in Occidente, anche se nello stesso ambiente ho visto piu donne dedicate al loro marito, alla loro famiglia.


Citazione
il femminismo che ne approfitta e sfrutta queste condizioni a proprio vantaggio in primis per acquisire maggior potere possibile, ed in secondo luogo per conferire tutti i privilegi possibili ed immaginabili alla parte che rappresenta. 


sfrutta il mammismo: la madre è importante il padre non, la nonna è matura, l'uomo è immaturo-sempre bambino, ma non è i cavaliere e la principessa, secondo me.

 :)

Offline Mercimonio

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #8 il: Giugno 22, 2013, 08:19:09 am »
non si puo' biasimare troppo lo zerbino per essere se' stesso.

fino a pochi decenni fa non c'era neppure bisogno di farsi molto avanti con le ragazze visto che tanto a 18 anni le famiglie organizzavano un matrimonio e gli trovavano loro la moglie da sposare.

e nessuno oggi a scuola ti insegna tecniche di dating o altro, e' tutto lasciato alla nostra buona volonta', c'e' chi e' portato per natura e chi e' totalmente negato e chi sta nel mazzo e si arrabatta.

io non vedo soluzioni magiche per lo zerbinismo perche' per loro e' la cosa piu' naturale e non hanno alternative, sarebbe come pretendere di fare di un timido un venditore aggressivo ed estroverso, sorry ma non funziona salvo rari casi, bisogna avere certi skills minimi in partenza, non ti puoi inventare un alter ego convincente e poi sarebbe anche ridicola la cosa ... certo ho visto conoscenti cambiare radicalmente personalita' con gli anni ma sono casi rari e alla base c'erano un sacco di problemi personali e blocchi mentali, non e' che siano cambiati quindi semplicemente hanno risolto alcune cose che li bloccavano emotivamente.

tutto e' possibile eh ! ci sono ex zerbini che sono diventati scopatori o hanno fatto carriera in ambiti professionali dove il lavoro e' sempre a contatto col pubblico e si deve parlare e convincere la gente da mane a sera .. succede ... non e' impossibile .. pero' uno logorroico non lo puo' diventare dall'oggi al domani .. .si vede che lo era gia' prima ma solo con gente che non lo intimidiva, familiari, amici ... cioe' era un blocco mentale solo con le donne ... io non credo a certi ciarlatani che promettono di rivoltare la personalita' dei casi piu' disperati come un calzino, li' diventa una tecnica di controllo mentale quasi .. con tutti i casini che poi ne derivano.

sono il primo a dire che possibilmente tutti dovrebbero avere un "mentor" che li guidi all'inizio e gli schiarisca le idee e con cui faccia pratica sul campo (bar, clubs, discoteche) ma non puo' diventare una cosa settaria, c'e' una intera industria nel marketing su queste cose e' veramente una buffonata ed e' anche pericolosa se la si prendesse troppo sul serio !


Offline Mercimonio

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #9 il: Giugno 22, 2013, 08:25:07 am »
Mi spiace: già accaduto.

Nella mia generazione c'è una quantità SPAVENTOSA di uomini o ragazzi che non riescono a capire, struggendosi, come mai nessuna gliela dà nonostante siamo sempre carini, gentili e disponibili.
Sul serio. Sono la maggioranza.

Ed è proprio per il motivo che tu dici: la società propina al giovane maschio un ideale da perseguire che è totalmente fallimentare, zerbinico, senza speranza.

non sarebbe assolutamente un problema se si tornasse ai matrimoni combinati dalle famiglie.

sembra di parlare di cose ottocentesche ma nei FATTI e' ancora la norma piu' in voga in tutto il mondo : china, india, paesi musulmani, gia' da soli sono il 50-60% del pianeta !

dove cazzo sta scritto che uno debba conoscere sua moglie in discoteca o a una festa o tra le colleghe di lavoro ? e' una assurdita' occidentale frutto del modernismo, e' un aborto culturale che ha alcun precedente storico.


Offline Lucia

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #10 il: Giugno 22, 2013, 08:29:36 am »

sfrutta il mammismo: la madre è importante il padre non, la nonna è matura, l'uomo è immaturo-sempre bambino, ma non è i cavaliere e la principessa, secondo me.

 :)

volevo dire la donna (non la nonna)  :lol: scusatemi!


Offline Warlordmaniac

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #11 il: Giugno 22, 2013, 10:46:03 am »
non si puo' biasimare troppo lo zerbino per essere se' stesso.

fino a pochi decenni fa non c'era neppure bisogno di farsi molto avanti con le ragazze visto che tanto a 18 anni le famiglie organizzavano un matrimonio e gli trovavano loro la moglie da sposare.

e nessuno oggi a scuola ti insegna tecniche di dating o altro, e' tutto lasciato alla nostra buona volonta', c'e' chi e' portato per natura e chi e' totalmente negato e chi sta nel mazzo e si arrabatta.

io non vedo soluzioni magiche per lo zerbinismo perche' per loro e' la cosa piu' naturale e non hanno alternative, sarebbe come pretendere di fare di un timido un venditore aggressivo ed estroverso, sorry ma non funziona salvo rari casi, bisogna avere certi skills minimi in partenza, non ti puoi inventare un alter ego convincente e poi sarebbe anche ridicola la cosa ... certo ho visto conoscenti cambiare radicalmente personalita' con gli anni ma sono casi rari e alla base c'erano un sacco di problemi personali e blocchi mentali, non e' che siano cambiati quindi semplicemente hanno risolto alcune cose che li bloccavano emotivamente.

tutto e' possibile eh ! ci sono ex zerbini che sono diventati scopatori o hanno fatto carriera in ambiti professionali dove il lavoro e' sempre a contatto col pubblico e si deve parlare e convincere la gente da mane a sera .. succede ... non e' impossibile .. pero' uno logorroico non lo puo' diventare dall'oggi al domani .. .si vede che lo era gia' prima ma solo con gente che non lo intimidiva, familiari, amici ... cioe' era un blocco mentale solo con le donne ... io non credo a certi ciarlatani che promettono di rivoltare la personalita' dei casi piu' disperati come un calzino, li' diventa una tecnica di controllo mentale quasi .. con tutti i casini che poi ne derivano.

sono il primo a dire che possibilmente tutti dovrebbero avere un "mentor" che li guidi all'inizio e gli schiarisca le idee e con cui faccia pratica sul campo (bar, clubs, discoteche) ma non puo' diventare una cosa settaria, c'e' una intera industria nel marketing su queste cose e' veramente una buffonata ed e' anche pericolosa se la si prendesse troppo sul serio !

Ottimo intervento, nonostante abbia dei dubbi sulla questione del mentor.

Offline Warlordmaniac

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #12 il: Giugno 22, 2013, 10:48:47 am »
non sarebbe assolutamente un problema se si tornasse ai matrimoni combinati dalle famiglie.

sembra di parlare di cose ottocentesche ma nei FATTI e' ancora la norma piu' in voga in tutto il mondo : china, india, paesi musulmani, gia' da soli sono il 50-60% del pianeta !

dove cazzo sta scritto che uno debba conoscere sua moglie in discoteca o a una festa o tra le colleghe di lavoro ? e' una assurdita' occidentale frutto del modernismo, e' un aborto culturale che ha alcun precedente storico.

L'ideale sarebbe desessualizzare il sistema, rafforzare la dignità dell'extrasesso e per fare questo spero che basti semplicemente riequilibrare il potere tra i due sessi.

Offline Ten

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #13 il: Giugno 22, 2013, 11:19:09 am »
non sarebbe assolutamente un problema se si tornasse ai matrimoni combinati dalle famiglie.

sembra di parlare di cose ottocentesche ma nei FATTI e' ancora la norma piu' in voga in tutto il mondo : china, india, paesi musulmani, gia' da soli sono il 50-60% del pianeta !

dove cazzo sta scritto che uno debba conoscere sua moglie in discoteca o a una festa o tra le colleghe di lavoro ? e' una assurdita' occidentale frutto del modernismo, e' un aborto culturale che ha alcun precedente storico.

Guarda, io stesso ci ho riflettuto più volte, su questo e altri temi 'tabù'.
Però:
1) La faccenda è semplicemente impraticabile sotto ogni punto di vista (femminismo o meno)
2) Non è che se ci pensi sia poi così positivo anche per l'uomo... e se poi ti ritrovi con una che non te la faresti manco sotto metanfetamine?
ti fai l'amante mi potresti rispondere, ok, ma l'amante la devi comunque conoscere per i fatti tuoi, quindi la sostanza non cambia.

Cioè, alle donne piace un uomo di carattere, che si parli di società occidentale, mediorientale, qualsiasi. È un fatto genetico e non c'è nulla di male.
Il problema sta nell'insegnamento di questo 'carattere' al maschio fin da bambino: al momento attuale non solo non viene insegnato, viene anzi represso... e parlo per esperienza personale. Sai quante regole di comportamento, duramente imparate nei primi anni di età, devi poi buttare nel cesso alla velocità della luce non appena diventi adolescente... difatti, paradossalmente, i primi che iniziano a raccattare sono i più scalmanati e\o duri di comprendonio.
Non sono né schiavo né tiranno. Sono libero.

Offline Lucia

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #14 il: Giugno 22, 2013, 11:45:05 am »
Guarda, io stesso ci ho riflettuto più volte, su questo e altri temi 'tabù'.
Però:
1) La faccenda è semplicemente impraticabile sotto ogni punto di vista (femminismo o meno)
2) Non è che se ci pensi sia poi così positivo anche per l'uomo... e se poi ti ritrovi con una che non te la faresti manco sotto metanfetamine?

nella tradizione contadina (in alcune canzoni è rimasta traccia) il figlio chiede ai genitori di chiedere la mano a quella ragazza che a lui piace. Il problema puo essere della ragazza, ma se anche lei ha dei genitori che gli vogliono bene
ci sono altrettanto chance per una copia felice di quante lo sono con le copie formate in discoteca.


Citazione
Il problema sta nell'insegnamento di questo 'carattere' al maschio fin da bambino: al momento attuale non solo non viene insegnato,

non sono d'accordo,
o l'istinto maschile è innato e allora la teoria queer è una stupidaggine
o bisogna impararlo e allora la teoria queer è vera.
Io, vedo il mio figlio, di 6 anni e penso che l'istinto è innato, non c'è nulla da insegnare.


 
Citazione
viene anzi represso... e parlo per esperienza personale.

Questo puo essere, mi sembra piu plausibile che viene troppo represso.
Inoltre Freud diceva che la cultura nasce dalla repressione e sublimazione del sesso, quindi bisogna trovare l'equilibrio giusto comunque.