Autore Topic: Vaneggiamenti  (Letto 5950 volte)

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Offline Ten

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #15 il: Giugno 22, 2013, 11:56:24 am »
Citazione
non sono d'accordo,
o l'istinto maschile è innato e allora la teoria queer è una stupidaggine
o bisogna impararlo e allora la teoria queer è vera.
Io, vedo il mio figlio, di 6 anni e penso che l'istinto è innato, non c'è nulla da insegnare.

Forse mi sono espresso in maniera poco chiara.
Ci sono un sacco di abilità e attitudini 'innate' che però possono essere raffinate e 'tirate fuori' con più efficienza tramite metodi didattici.
Le arti marziali sono un esempio perfetto: tralasciando varie menate commerciali moderne, l'uomo di per sé ha l'istinto animale del combattimento, e conosce istintivamente il corretto uso delle meccaniche corporee; ma tutto questo si può migliorare tramite specifici allenamenti che'tirano fuori' il meglio dell'individuo.
Non sono né schiavo né tiranno. Sono libero.

Offline Warlordmaniac

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #16 il: Giugno 22, 2013, 12:30:44 pm »
non sono d'accordo,
o l'istinto maschile è innato e allora la teoria queer è una stupidaggine
o bisogna impararlo e allora la teoria queer è vera.
Io, vedo il mio figlio, di 6 anni e penso che l'istinto è innato, non c'è nulla da insegnare.

L'educazione propriamente detta crea un adattamento etico rispetto al mondo contemporaneo; l'educazione del mondo dei pari crea un adattamento rispetto alle civiltà passate. Adattarsi ad uno dei due, solitamente, corrisponde all'adattamento di SOLTANTO UNO dei due.

Anche se io la vedo in modo diverso da come la vedono loro: non è auspicabile il cieco inseguimento alla donna a costo dell'involuzione.

Offline dimitri

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #17 il: Giugno 22, 2013, 17:35:35 pm »
Io non sono del tutto d'accordo che le cause dela sottomissione maschile sono quelle che dici tu.

Secondo il mio marito e anche secondo me è piu plausibile che la causa di questa è il mammismo.
Nel mammismo la donna è vista come superiore, piu matura, gli si deve obbedienza, in quanto piu matura certo i bambini le può crescere solo lei, qualsiasi desiderio di indipendenza maschie è solo deriso. La mamma è l capo famiglia, senza lei non si va da nessuna parte.

sfrutta il mammismo: la madre è importante il padre non, la nonna è matura, l'uomo è immaturo-sempre bambino, ma non è i cavaliere e la principessa, secondo me.

 :)

In parte condivido il tuo ragionamento. Tuttavia c'è anche da dire che vi sono molti paesi in cui il mammismo non è parte della cultura maschile eppure il femminismo ha fatto lo stesso sfaceli. Quindi se da una parte concordo con te che sia un retaggio che senz'altro aiuta il femminismo, dall'altro ritengo che non sia l'unico ma solo uno dei tanti fattori che il femminismo sfrutta a proprio vantaggio, tra cui, come dicevo, quello di un'immagine della donna come soggetto debole da difendere a tutelare. Comunque quello da te sollevato sul mammismo è un aspetto particolarmente interessante.  :) Cosa ne pensate in merito? :D 
Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza.

Offline controcorrente

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #18 il: Giugno 22, 2013, 19:11:35 pm »
Mi spiace: già accaduto.

Nella mia generazione c'è una quantità SPAVENTOSA di uomini o ragazzi che non riescono a capire, struggendosi, come mai nessuna gliela dà nonostante siamo sempre carini, gentili e disponibili.
Sul serio. Sono la maggioranza.

Ed è proprio per il motivo che tu dici: la società propina al giovane maschio un ideale da perseguire che è totalmente fallimentare, zerbinico, senza speranza.
Certo ci sono notevoli differenze da famiglia a famiglia, da gruppo sociale a gruppo sociale... ma la tendenza generale è la stessa.
Crescendo poi questo ideale rimane radicato, per quanto i fatti dimostrino la sua inefficienza (per non usare termini più brutti).
A quel punto c'è chi decide di cambiare, e non è facile, e chi continua a struggersi, arrivando a demolirsi caratterialmente.

Per fortuna nelle nuove generazioni (i ragazzi che attualmente frequentano le superiori) si può notare un'inversone di tendenza; un atteggiamento molto più indipendente, reale, 'egoista' in senso buono.
Anche se, ad accompagnare questa inversione di tendenza, c'è una bella paccata di altri problemi.




Capisco perfettamente quello che hai esposto, perchè ci siamo passati tutti prima o poi.
Io ho notato che quando ero adolescente andava di moda l'uomo maturo. Cioè quello che aveva almeno un anno in più di età rispetto alla donna, e più era "vecchio", meglio era. Altri tempi? Molto probabile. Sul finire delle scuole medie e per tutti gli anni '80, oltre al maturo andava l'uomo intelligente (anzi come dicevano tante in televisione "INTELLIGIUEENTE"!  :)). Tutte a dire che in un uomo non cercavano assolutamente la bellezza e i soldi, ma l'intelligenza, cioè uno maturo, gentile, comprensivo, dolce, buono di carattere. Ovvero TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO. Per questo io penso che tantissimi uomini, dall'età mia in giù, oggi si ritrovano zerbini o comunque meno "machi" di un tempo. Perchè la propaganda dell'uomo non bello ma intelligente è stata martellante. Chi ha circa la mia età dovrebbe ricordarselo.
Crescendo notavo parecchie incoerenze, perchè notavo che l'uomo più grande di età non andava più di moda, ma anzi il contrario: la donna che voleva l'uomo più giovane di lei (parlo dalla fine degli anni '90 ad oggi).
E regina di tutte le incoerenze il fatto che le donne dopo aver preteso e ottenuto l'uomo intelligente perchè dolce e zerbino, fanno retromarcia rivolendo l'uomo di una volta: cioè macho, rude, duro, che le maltratta.... INCREDIBILE MA VERO.
Sapete quante volte mi sono chiesto queste cose dentro di me e con altri uomini? Infinite volte e tutti a darmi ragione (almeno a parole).
Quindi se un giorno torneremo ad essere tutti uomini DENIM (l'uomo che non deve chiedere.... MAI!  :D. Vi ricordate questa pubblicità??), cioè machi, mi chiedo se le donne non rivorranno nuovamente l'uomo "dolce" e intelligente.
In altre parole mi chiedo e chiedo a voi tutti se la donna c'è o ci fa ad essere incoerente sempre e comunque. Io dico che ci fa. 
E se leggono questo mio post godono da pazze e si sbellicano dalle risate a leggere quanto noi uomini ci "scervelliamo" e diventiamo pazzi per loro.
Tanto lo sappiamo tutti che per loro il massimo dell'orgasmo non è l'atto sessuale in sè, ma l'essere desiderate. Se poi ci rifiutano il loro godimento sale alle stelle.
Mi chiedo se ci rendiamo conto con che essere spregevole e malvagio di natura abbiamo a che fare noi uomini....

Offline Ten

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #19 il: Giugno 22, 2013, 19:59:35 pm »
Crescendo notavo parecchie incoerenze, perchè notavo che l'uomo più grande di età non andava più di moda, ma anzi il contrario: la donna che voleva l'uomo più giovane di lei (parlo dalla fine degli anni '90 ad oggi).

moda qui lo vedo come un termine perfetto, perché, secondo me, solo di 'estetica' si parla.
Sono giovane e sicuramente non ho l'esperienza necessaria per trarre delle conclusioni, ma ad oggi ho visto che alle donne piace sempre lo stesso tipo di uomo, che si potrebbe sintetizzare appunto come l'uomo di carattere.
Sostanzialmente uno che non si fa mettere i piedi in capo, e che se anche è gentile non permette assolutamente che ci si approfitti di lui.
Poi gentile, rude, giovane, vecchio, elegante, casual, con la barba, senza barba, capelli lunghi, capelli corti... sono vezzi momentanei senza importanza.

Citazione
E regina di tutte le incoerenze il fatto che le donne dopo aver preteso e ottenuto l'uomo intelligente perchè dolce e zerbino, fanno retromarcia rivolendo l'uomo di una volta: cioè macho, rude, duro, che le maltratta.... INCREDIBILE MA VERO.

Vedi sopra :)

Il problema è che su questi frangenti non si può fare affidamento sulla parola delle donne... citando un comico di cui ora non ricordo il nome, chiedere a una donna come conquistare le donne sarebbe come chiedere all'incognita come risolvere l'equazione :D

Comunque appunto il problema che vedo io è che questa caratteristica, il carattere, al momento attuale non solo non viene incoraggiata (termine più adatto forse), ma viene proprio repressa. Fin da quando sei bambino non fanno altro che dirti che devi essere bravo con le bambine, gentile, delicato etc. e poi quando ti arrivano le mazzate, morali principalmente ma a volte anche fisiche, non sai come difenderti.

Quindi si ottengono: donne viziate ed abituate ad avere sempre tutti ai loro piedi, ma al contempo perennemente insoddisfatte (quante volte avremo sentito dire "ma dove sono i veri uomini?");
e uomini deboli di carattere, incapaci di piacere alle donne e al contempo di far sentire la loro voce in maniera decisa (che è un po' la stessa cosa).

In sostanza ci si perde tutti.
Non sono né schiavo né tiranno. Sono libero.

Offline dimitri

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #20 il: Giugno 23, 2013, 13:08:43 pm »
o l'istinto maschile è innato e allora la teoria queer è una stupidaggine
o bisogna impararlo e allora la teoria queer è vera.
Io, vedo il mio figlio, di 6 anni e penso che l'istinto è innato, non c'è nulla da insegnare.

Per quanto ne so io, premettendo che non sono uno psicologo, gli orientamenti più recenti insegnano che l'epigenesi (ossia tutta l'organizzazione progressiva somatica o coportamentale dell'individuo) è una costruzione dipendente non solo dal programma genetico ma anche dai materiali e dalle informazioni messe a sua disposizione dall'ambiente.
Oggi tutti concordano nell'attribuire a una complessa interazione di fattori innati ed ambientali sia lo sviluppo di un tratto o di un comportamento in un individo, sia le variazioni interindividuali di tale tratto o comportamento. Natura e cultura intrecciate in maniera inestricabile, sono entrambe coinvolte nello sviluppo di ogni comportamento.
Le teorie sull'apprendimento sociale menzionano di un tipo di apprendimento detto osservativo i cui due meccanismi sottostanti sono l'emulazione e l'imitazione.
Secondo Bandura è possibile acquisire un comportamento a seguito dell'osservazione di un comportamento analogo compiuto da altri. In un famoso esperimento (c.d. esperimento di bo-bo) eseguito da Bandura, Ross, e Ross nel 1961, alcuni bambini videro un filmato in cui un adulto prendeva a pugni e calci e perfino colpiva con un martello un grande pupazzao gonfiabile chiamato bo-bo.In un secondo momento i bambini subirono artificiosamente una frustrazione prodotta tramite la privazione di alcuni giocattoli. A questo punto a tutti i bambini fù portato bo-bo e fu permesso loro di giocarci. La maggior parte di loro misero in atto un comportamento molto simile a quello osservato in precedenza. Questo tipo di apprendimento imitativo ha posto quindi un interrogativo: Il comportamento visto in televisione può provocare un comportamento imitativo? La risposta è si (Roberto Nicoletti e Rino Rumiati).
Ad esempio (e conferma), studi recenti (Anderson et al 2003; Bushman e Anderson 2001) hanno confermato che l'esposizione continuativa a scene di violenza televisiva rende più probabile in futuro comportamenti violenti da parte degli spettatori. Per l'esattezza questi lavori hnno stabilito che non tutti gli spettatori saranno più violenti, ma molti lo saranno. Questi autori hanno anche dimostrato che la violenza vista in televisione non solo facilmente causa comportamenti violenti ma tali comprtamenti perdurano nel tempo come dimostrato da uno studio longitudinale che ha verificato che i bambini esposti massivamente a violenze televisive sono diventati adulti mediamente più violenti di altri adulti che non avevano subito questa esposizione (Huesmann et al 2003). In definitiva la promozione del modello zerbinico non è del tutto ininfluente sullo sviluppo della personalità. Non sarà per questo che il femminismo ha preteso ed ottenuto il controllo dei media e l'insediamento scolastico?
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Offline Lucia

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #21 il: Giugno 23, 2013, 16:46:40 pm »
Per quanto ne so io, premettendo che non sono uno psicologo, gli orientamenti più recenti insegnano che l'epigenesi (ossia tutta l'organizzazione progressiva somatica o coportamentale dell'individuo) è una costruzione dipendente non solo dal programma genetico ma anche dai materiali e dalle informazioni messe a sua disposizione dall'ambiente.

Io non credo che l'ambiente puo tirrare fuori di te qualcoa per il quale tu nan hai gia una predisposizione.
La troppa agressività televisiva  a me mi fa ansiosa a dismissura, mentre da un uomo forse puo esacerbare la violenza, in na 'altro uomo e donna lo fa pettegolli "wow cos'è successo!" ma sempre seguendo le proprie inclinazioni naturali.

Freud ha fatto le sue ipotesi sulla psicologia infantile osservando i suoi tre figli, cosi posso anch'io fare le mie ipotesi osservando i bambini che conosco e sopratutto il mio figlio, il mio è ancor piu rappresentativo perché ha il Sindrome di Down, quindi nessuno voleva farlo diventare eroe o ingignere o cosmonauta, quindi non c'è stato un direzionamento verso il suo genere (e neanche nella direzione femminile ovviamente, ma un modo di sarei felice se camina e parla. Invece da 4-5 anni in poi vedo sempre di piu interessi e atteggiamenti verso le cose prettamente maschili (padre e mare sono due teorici, non si tratta di imparare dall'ambiente), per cartoon o hobby maschili.

Questa non significa che non ci sono tante cose che sono maschili e femminili o no c'entrano nulla con le classifiche di genere.


Offline vnd

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #22 il: Giugno 23, 2013, 17:36:43 pm »

Freud ha fatto le sue ipotesi sulla psicologia infantile osservando i suoi tre figli, cosi posso anch'io fare le mie ipotesi osservando i bambini che conosco e sopratutto il mio figlio,

Emhhh...  Lucia....

Non credo proprio.
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Offline Ten

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« Risposta #23 il: Giugno 23, 2013, 18:02:17 pm »
Io non credo che l'ambiente puo tirrare fuori di te qualcoa per il quale tu nan hai gia una predisposizione.

Su questo si può essere d'accordo, ma se è vero che se un individuo ha un'attitudine naturale dovrebbe bastare l'assenza di ostacoli perché questa si sviluppi, in molti casi non è così.
Possono accadere incidenti di percorso educativi (piccoli traumi, etc), così come possono venirsi a creare contesti particolari che richiedano una maggiore coscienza e consapevolezza delle proprie pulsioni.
Per questo secondo me la virilità nei bambini maschi, che al momento viene ostacolata, dovrebbe essere non solo lasciata libera, ma anche incoraggiata ed educata in modo che si possa comunque integrare in maniera positiva nella società.
(mi viene in mente un articolo riguardante i riti iniziatici presente sulla home di U3000).

Così a naso, un passo positivo potrebbe essere l'introduzione di un educatore uomo fin dalla più tenera età, non in sostituzione della tradizionale maestra donna, ma complementare. Chiaramente i bambini maschi lo prenderebbero come punto di riferimento (e viceversa con le femmine) e in questo modo l'educazione potrebbe essere più equilibrata.
Alla fine tutti i bambini imparerebbero da tutti e 2 (che, collaborando fra di loro, darebbero anche l'esempio di una sana armonia fra i sessi) e si ridurrebbero i rischi di confusioni di identità, discriminazioni in base al genere da parte delle maestre, e via discorrendo.

(ci tengo a precisare che è solo un'idea che mi è venuta così, non ho di certo l'esperienza necessaria coi bambini per sparare sentenze)
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Offline Lucia

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #24 il: Giugno 24, 2013, 17:17:37 pm »
Emhhh...  Lucia....

Non credo proprio.

ok, ma osservava anche loro.
Comunque in una osservazione di buon senso da parte di mamme di bimbi di eta piccola mi fiderei almeno altrettanto che di queste ipotesi scientifiche universitarie.
Un sacco di madri di ragazzi sa per esempio che per i bimbi maschi andare a vedere treni, fermarsi di amirare un gru, la ruspa o le ruote dele macchine è molto bello, per i piccoli è un vero divertimento, per le madri un po meno ma lo fanno, ed è chiaro che gia nel piccolo c'è l'interesse per la tecnica senza che nessuno gli avesse inculcato. E solo UN esempio.

Su questo si può essere d'accordo, ma se è vero che se un individuo ha un'attitudine naturale dovrebbe bastare l'assenza di ostacoli perché questa si sviluppi, in molti casi non è così.
Possono accadere incidenti di percorso educativi (piccoli traumi, etc), così come possono venirsi a creare contesti particolari che richiedano una maggiore coscienza e consapevolezza delle proprie pulsioni.
Per questo secondo me la virilità nei bambini maschi, che al momento viene ostacolata, dovrebbe essere non solo lasciata libera, ma anche incoraggiata ed educata in modo che si possa comunque integrare in maniera positiva nella società.
(mi viene in mente un articolo riguardante i riti iniziatici presente sulla home di U3000).

forse, o forse sviluppa solo le gerarchie e le sottomissioni interne del gruppo maschile, che forse sono culturali, forse non.
Per esempio la mascolinità di un bimbo con handicap potrebbe essere punita in una società gerarchica, patriarcale. Quando l'armata era obbligatoria ho sentito molti tornare impazziti di là per colpa delle umiliazioni cui gli sottomettevano queli piu anziani di loro. Ma li incidenti sul percorso erano dovute proprio alle abitudini maschili.

Citazione
Così a naso, un passo positivo potrebbe essere l'introduzione di un educatore uomo fin dalla più tenera età, non in sostituzione della tradizionale maestra donna, ma complementare. Chiaramente i bambini maschi lo prenderebbero come punto di riferimento (e viceversa con le femmine)
tutti i prof maschi che hai avuto erano modelli di mascolinità?
che a me alcuni prof facevano solo compssione, si vedeva da lontano che sono sfigati

Offline Ten

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #25 il: Giugno 24, 2013, 17:39:09 pm »
forse, o forse sviluppa solo le gerarchie e le sottomissioni interne del gruppo maschile, che forse sono culturali, forse non.
Per esempio la mascolinità di un bimbo con handicap potrebbe essere punita in una società gerarchica, patriarcale. Quando l'armata era obbligatoria ho sentito molti tornare impazziti di là per colpa delle umiliazioni cui gli sottomettevano queli piu anziani di loro. Ma li incidenti sul percorso erano dovute proprio alle abitudini maschili.

Tralasciando il "patriarcale".
Non credo che la maggioranza di questo forum (forse qualcuno sì, ma non posso esprimermi in merito) auspichi una società "militarizzata" ed organizzata in rigide gerarchie nelle quali i gradi maggiori hanno potere assoluto sui gradi minori.
Io di sicuro no.
Comunque non vedo questo nesso così grande fra maschilità e umiliazione del più debole: nella mia esperienza è una cosa che ho visto fare moltissimo anche dalle donne (anche se poi, a parole, la situazione veniva puntualmente ribaltata).
Uomo =\= nonnista.

Il punto è un altro: ovvero che se alle femmine fin da piccole viene instillato un sentimento di fierezza per l'essere tali (cosa che a me, personalmente, non dà fastidio) ai maschi o non viene instillato, o viene addirittura ricacciato dentro quando viene fuori da sé.
Questo l'ho notato nella mia istruzione (anche se, per fortuna, in misura non drastica) e in quella di altri (a volte in maniera grave). Il tutto in maniera sottile e 'subdola'. Non so se dovuto ad un progetto volontario oppure per semplice sfogo personale delle educatrici. Propendo per la 2°, comunque.

Citazione
tutti i prof maschi che hai avuto erano modelli di mascolinità?
che a me alcuni prof facevano solo compssione, si vedeva da lontano che sono sfigati

Sì vabbè, è chiaro che se parlo di educatori intendo educatori veri e non poveracci che non sanno neanche far fronte ai PROPRI, di problemi.
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Offline dimitri

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« Risposta #26 il: Giugno 24, 2013, 18:22:38 pm »
ok, ma osservava anche loro.
Comunque in una osservazione di buon senso da parte di mamme di bimbi di eta piccola mi fiderei almeno altrettanto che di queste ipotesi scientifiche universitarie.
Un sacco di madri di ragazzi sa per esempio che per i bimbi maschi andare a vedere treni, fermarsi di amirare un gru, la ruspa o le ruote dele macchine è molto bello, per i piccoli è un vero divertimento, per le madri un po meno ma lo fanno, ed è chiaro che gia nel piccolo c'è l'interesse per la tecnica senza che nessuno gli avesse inculcato. E solo UN esempio.

Sigmund Freud, che ha condotto alcune indagini sui figli, non solo concorda con le teorie da me indicate, ma addirittura si può dire che in un certo modo ne sia stato uno dei pionieri.
Socrate diceva che il voler imporre il proprio punto di vista dovrebbe esser considerato un reato, ed io pensandola come lui non solo rispetto la tua opinione ma non dico neppure che sia errata. Tuttavia potrai comprendere se al momento ritengo che le opinioni in merito di Sigmund Freud, Bandura, Ross, Anderson Bushman e molti altri sullo sviluppo della personalità, siano un po’ più autorevoli di quelli delle mamme.
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Offline Lucia

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Re:Vaneggiamenti
« Risposta #27 il: Giugno 24, 2013, 19:00:00 pm »
Sigmund Freud, che ha condotto alcune indagini sui figli, non solo concorda con le teorie da me indicate, ma addirittura si può dire che in un certo modo ne sia stato uno dei pionieri.
Socrate diceva che il voler imporre il proprio punto di vista dovrebbe esser considerato un reato, ed io pensandola come lui non solo rispetto la tua opinione ma non dico neppure che sia errata. Tuttavia potrai comprendere se al momento ritengo che le opinioni in merito di Sigmund Freud, Bandura, Ross, Anderson Bushman e molti altri sullo sviluppo della personalità, siano un po’ più autorevoli di quelli delle mamme.

In parte non mi è molto chiara la contradizione tra la mia e tua posizione,
Penso che tu ti pieghi troppo davanti agi idola tribu (grandi nomi di scienzati che per forza DEVONO avere raggione) invece di considerare quelle che vivono in diretta con i loro bambini, e malgrado sono femmine e forse hanno avuto altre preoccupazioni preferite scoprono in maniera spontanea le predisposizioni maschili dei propri figli, independentemente dal ambiente.
Penso comunque che questa mia ossevazione contraddice netamente le teorie queer.


Citazione
Comunque non vedo questo nesso così grande fra maschilità e umiliazione del più debole: nella mia esperienza è una cosa che ho visto fare moltissimo anche dalle donne (anche se poi, a parole, la situazione veniva puntualmente ribaltata).
Uomo =\= nonnista.

Hai raggione, neanche io l'ho visto (troppo), forse cosi mi immagino i riti iniziatici (chi non ce l'ha fa muore, come nei indiani)

Citazione
Il punto è un altro: ovvero che se alle femmine fin da piccole viene instillato un sentimento di fierezza per l'essere tali (cosa che a me, personalmente, non dà fastidio) ai maschi o non viene instillato, o viene addirittura ricacciato dentro quando viene fuori da sé.
Questo l'ho notato nella mia istruzione (anche se, per fortuna, in misura non drastica) e in quella di altri (a volte in maniera grave). Il tutto in maniera sottile e 'subdola'.

forse la tua generazione è cresciuta cosi,
io mi ricordo di ragazzi che a 9-10 anni non gioccavano piu con femmine perché si consideravano superiori...
forse per quello hanno rinunciato di far sentire i bambini orgogliosi di essere maschi, forse di questa segregazione in preadolescenza c'è bisogno per lo sviluppo normale

Offline dimitri

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« Risposta #28 il: Giugno 24, 2013, 19:20:05 pm »
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Penso che tu ti pieghi troppo davanti agi idola tribu (grandi nomi di scienzati che per forza DEVONO avere raggione)

Non credo, non per niente, come potrai notare ho scritto: “non solo rispetto la tua opinione ma non dico neppure che sia errata”, solo che trovo la loro un pò più autorevole.


Citazione
invece di considerare quelle che vivono in diretta con i loro bambini, e malgrado sono femmine e forse hanno avuto altre preoccupazioni preferite scoprono in maniera spontanea le predisposizioni maschili dei propri figli, independentemente dal ambiente.


detto questo, se poi sei convinta che le tue capacità di analisi siano superiori a quelle degli illustri scienziati da me nominati, alzo le mani.
Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza.