Autore Topic: Fabrizio Cannone : L'Osservatore Romano in mano alle nuove femministe .  (Letto 1225 volte)

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Offline Stendardo

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fonte : http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2515

L'OSSERVATORE ROMANO IN MANO ALLE NUOVE FEMMINISTE
 
Ritanna Armeni dirige, insieme a Lucetta Scaraffia, il supplemento dedicato alle donne, senza rinnegare l'ateismo e neppure l'essere favorevole a divorzio, aborto, omosessualità
 

di Fabrizio Cannone

 Da qualche tempo, con cadenza mensile, l'"Osservatore Romano" propone come allegato, un supplemento di quattro pagine, dedicato, come recita il suo proprio titolo a donne chiesa mondo. L'accento evidentemente è posto sul termine «donne»: chiesa, scritto con la minuscola, e mondo, paiono solo degli accessori, in rapporto alla questione femminile (e femminista) trattata da detto supplemento. Gli articoli redatti nell'inserto hanno esclusivamente autrici del gentil sesso, e la direzione è assicurata da Ritanna Armeni e Lucetta Scaraffia.
La prima, nota soprattutto per la collaborazione con Giuliano Ferrara al programma Otto e mezzo (in onda su La 7) è una storica militante di sinistra. Come giornalista ha collaborato con "il manifesto", "l'Unità", "Rinascita", "Liberazione" e "Il Riformista". Non nasconde di certo, la sua laicità, né il suo ateismo, e neppure l'essere favorevole a divorzio, aborto ed omosessualità.
La seconda, storica cattolica, e moglie dell'intellettuale laico Ernesto Galli della Loggia, collabora da tempo con l'"Osservatore", favorendo la comprensione e il dialogo tra femminismo laico e femminismo (?) cattolico. Nell'inserto di ottobre scorso però, si è davvero superato il segno e se non si correrà presto ai ripari si potrà dire che perfino il quotidiano della Santa Sede favorisce l'ermeneutica della discontinuità, ossia la diluizione dell'insegnamento cattolico tradizionale nella caotica e opaca "filosofia della modernità".
Il numero, essendo uscito a 50 anni esatti dall'apertura del Vaticano II, è dedicato interamente ad esso. L'editoriale di Giulia Galeotti cita un'infelice frase che avrebbe pronunciato il cardinal Suenens il 22 ottobre del 1963, dopo oltre un anno dall'inizio dei lavori conciliari: «Ma dov'è qui l'altra metà del genere umano?» Evidentemente, per il prelato belga, futuro oppositore dell'Humanae vitae, quella frase aveva il senso di inasprire la tensione tra la dottrina tradizionale della Chiesa, che esclude le donne dal sacerdozio, dall'episcopato e dal Papato, e le istanze laiche moderne, recepite da talune chiese della Riforma. Ma è questo un bel modo per commemorare il Vaticano II?
Secondo le giornaliste dell'OR, le "Uditrici" ammesse da Paolo VI al Concilio, con ruolo però giustamente né gerarchico né ministeriale, costituiscono in qualche modo l'inizio di una "rivoluzione" (termine usato più volte nell'inserto dalle summenzionate autrici). Però «la marginalizzazione delle donne della Chiesa è vera, ma la via per superarla non può essere lo scontro». Qui si svela il vero volto del teo-femminismo.
Di quale imprecisata "marginalizzazione" infatti si intende parlare, per di più usando il presente, e così attaccando sia la Tradizione che l'attuale Pontefice? Della "marginalizzazione" tutta biblica ed evangelica dovuta al conferimento dell'Ordine, con tutto quel che ne consegue, ai soli uomini? Ma volerla superare in futuro, anche senza scontri, significa essere già al presente dalla parte dell'eresia e dello scisma. Secondo la Scaraffia poi, che è redattrice regolare sul quotidiano diretto da Vian, «le donne parlano, sono entrate nella sfera della liturgia, hanno accesso alle facoltà di teologia. Se è vero che parte della gerarchia ha ancora una mentalità misogina, è anche vero però che le critiche e le richieste troppo radicali danneggiano fortemente e impediscono il dialogo».
Sembrerebbe di leggere "il manifesto" o "Liberazione", e invece si tratta del quotidiano della Santa Sede! La conclusione della studiosa è di affidare un nuovo ministero alle donne, "il ministero dell'ascolto". Per ora ovviamente, fino a quando non scompariranno del tutto i prelati misogini: poi si avanzeranno, come accaduto nelle chiese più al passo coi tempi, le richieste più radicali.
 
 

Fonte: Corrispondenza Romana, 31/10/2012
 
Pubblicato su BastaBugie n. 270
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline COSMOS1

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Re:Fabrizio Cannone : L'Osservatore Romano in mano alle nuove femministe .
« Risposta #1 il: Giugno 24, 2013, 08:50:29 am »
link pls?
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

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Re:Fabrizio Cannone : L'Osservatore Romano in mano alle nuove femministe .
« Risposta #2 il: Giugno 24, 2013, 11:12:14 am »
Nulla di nuovo all'orizzonte. Come l'erba cattiva (zizzania), insediarsi nei ruoli di "potere" all'interno della Chiesa Cattolica con la politica dei piccoli passi. Che prima o poi porterà al sacerdozio femminile, fregandosene altamente del fatto che Gesù nel suo essere umano era uomo, che aveva scelto nei suoi apostoli soltanto uomini, che Maria Sua Madre non era al Cenacolo, ma ai piedi della Croce.
Mi chiedo se nei 10 Segreti di Medjugorje (per chi ci crede) non vi sia pure questo.
La Chiesa dovrebbe pregare e vigilare in maniera scrupolosa.

Offline Mercimonio

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Re:Fabrizio Cannone : L'Osservatore Romano in mano alle nuove femministe .
« Risposta #3 il: Giugno 24, 2013, 12:02:52 pm »
L'Osservatore Romano e' un giornale della curia papista, e' ovvio che ora tenda a femminsmo e frocismo nel momento che i papi neri e la loro cricca sono modernisti.