Autore Topic: Costanza Miriano : Parità uomo - donna ? Stessa dignità , ma ruoli diversi .  (Letto 972 volte)

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Offline Stendardo

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fonte : http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2351

PARITA' UOMO-DONNA? STESSA DIGNITA', MA RUOLI DIVERSI
 
L'uomo è fatto per la lotta e la conquista, per fecondare il mondo fuori della casa, mentre la donna cura, protegge, custodisce e quindi il suo ambito specifico è all'interno della casa
 

di Costanza Miriano

 Una volta, quando avevo due gemelle di pochi mesi e altri due bambini piccoli, ho commesso un gesto di grande crudeltà. Lo ammetto. In un momento di difficoltà – forse un ginocchio sbucciato da medicare, forse una sorellina da allattare – ho appioppato in braccio a mio padre, di cui ero ospite, un fagottino di nipotina minuscola. Non sapendo come interagire con quella specie di essere di pochi chili, con il fermo obiettivo di non farle del male, mio padre è rimasto immobile, rigidissimo, le braccia pietrificate nella posizione in cui avevano accolto Lavinia. Non ricordo di averlo mai visto tanto affaticato fisicamente, sudato (era pieno agosto) e ansimante, pur immobile.
Eppure da magistrato ha affrontato emergenze ben peggiori, ha diretto una procura, condotto indagini molto importanti, coordinato colleghi e forze dell'ordine. E' tuttora un infaticabile cacciatore capace di percorrere chilometri di bosco, sgominare beccacce e cinghiali e procacciare legna, funghi, asparagi. Ma tenere una bambina di tre chili e due è un'impresa decisamente superiore alle sue forze.
Gli uomini di quella generazione, e credo di molte, forse tutte le altre precedenti, erano completamente esentati dalla cura dei bambini: noi eravamo tre fratelli, ma mio padre non solo di certo non ha mai cambiato, ma forse non ha mai neanche visto come era fatto un pannolino.
Non voglio difendere acriticamente un'epoca in cui forse i padri potevano avere una distanza eccessiva, a vantaggio di una molto maggiore autorevolezza, ma non posso fare a meno di notare con preoccupazione che adesso invece alle riunioni dell'asilo le maestre sgridano i padri che non si occupano con sufficiente frequenza della zona fasciatoio. Lo stesso dogma che oggi impone ai padri compiti di accudimento, li induce poi ad accollarsi anche mansioni casalinghe: pulire, stirare, cucinare, gestire la casa in ogni necessità. E tutto questo ha un prezzo.
Non posso sapere come vadano le cose in ogni casa, e credo che ogni famiglia trovi un suo equilibrio originale, che sappia tenere conto delle attitudini e delle inclinazioni di tutti. Quello però che non mi convince è che la condivisione assolutamente, millimetricamente paritaria di tutti i compiti venga non scelta in base alla vera gioia di fare ognuno la propria parte, con amore e nella libertà, ma imposta dal nuovo dogma della parità assoluta, e questo finisce per fornire infinite occasioni di scontro, in casa. Insomma, avete mai visto un uomo e una donna essere d'accordo sulla disposizione di una padella nel cestello della lavastoviglie? Si può concordare su tutto, essendo creature sideralmente diverse? Avete mai conosciuto un uomo che sappia localizzare un vaso per i fiori in casa senza l'aiuto di un navigatore, e, sinceramente, lo avete mai osservato disporvi dentro peonie e ranuncoli con pochi, sapienti gesti? Avete mai incontrato un uomo in carne ed ossa che ammiri con piacere una tenda ben stirata, immacolata e ben distesa? (Mio marito interrogato a sorpresa sull'argomento non saprebbe neanche dire quali finestre della casa siano dotate di tenda).
Uno dei corollari dell'assunto del gender, la teoria che vuole che uomo e donna siano categorie principalmente culturali e non naturali, è che uomini e donne, siccome sarebbero fondamentalmente uguali, dovrebbero fare le stesse cose. Per tentare di dimostrarlo sono stati scritti negli ultimi anni fior di libri (io mi sono molto divertita leggendo Maschi uguale femmine, di una tal Cordelia Fine, per dirne uno fra tanti). C'è bisogno di darsi parecchio da fare per far sembrare vera e normale la follia.  La verità risplende nella sua semplicità, la verità è semplice come l'elica del dna, che compone la natura in tutte le sue molteplici forme. Invece per dimostrare che i sessi possibili sono cinque (sic) c'è parecchio da argomentare, e parecchio da chiudere gli occhi sulla realtà. A mio parere su questo terreno si combatte una delle battaglie principali di questi e dei prossimi anni, e la Chiesa è rimasta l'unica voce pubblica a difendere l'evidenza dell'uomo, maschio o femmina (lucidissima la lettera ai vescovi scritta sul tema dall'allora cardinale Ratzinger nel 2004).
Ma mentre noi combattiamo sul piano teorico, intanto la teoria del gender ha ricadute pratiche e immediate sulla vita quotidiana delle persone: gli uomini sono stati costretti a imparare il servizio in casa, pena terribili accuse di egoismo, e questo è successo a scapito della loro autorevolezza, perché come insegna la fisica a ogni azione corrisponde una reazione. Non si può acquistare su un piano senza perdere su un altro.
Dal canto loro le donne hanno conquistato quello che chiamano il diritto di lavorare; lo chiamano diritto ma in molti casi, accecate dall'ideologia, non vedono più, e non hanno il coraggio di ammettere che preferirebbero avere più tempo da dedicare a ciò che hanno di più caro, la famiglia.
Mi sembra chiaro che in questo modo uomini e donne interpretino la parità in modo banale: quando le donne hanno rivendicato maggiori diritti, attenzioni, possibilità hanno sicuramente intrapreso una battaglia sacrosanta. Ma se la parità viene così banalizzata – maschi e femmine devono fare le stesse cose – è peggio per tutti, tutti si vive peggio. L'umanità dopo la caduta continua a dimenticare la sua chiamata alla comunità di amore più perfetta, la famiglia, come dice Edith Stein. Inquinati dalla sete del dominio reciproco, uomini e donne dimenticano che la famiglia è figura del grande corpo mistico che è la Chiesa. Nella famiglia, come nella Chiesa, ogni membro svolge la sua funzione peculiare e insostituibile: un piede non è la testa, un braccio non è un occhio. L'uomo è fatto per la lotta e la conquista, per fecondare il mondo fuori della casa, mentre la donna è fatta per curare, proteggere, custodire e la sua azione quindi ha il suo ambito specifico all'interno della casa. Questi due stili diversi nell'amare vanno continuamente messi a servizio l'uno dell'altro, bene attenti che l'attitudine dell'uomo non diventi dominio violento ed egoista, e quello della donna desiderio di controllare e soffocare. Se invece si cerca di armonizzare talenti e capacità, verrà naturale mettere insieme ciascuno le proprie capacità.
Non sarà più scandaloso, dunque, ammettere l'evidenza: che, sebbene gli uomini oggi abbiano giustamente imparato a ninnare i bambini all'occorrenza, questo alle donne continua a venire più naturale; che le donne sanno tenere in ordine la casa, e possono anche trovarlo piacevole, rimirare con soddisfazione un lavoro ben fatto, mentre un uomo tenderebbe per sua natura a risparmiare le energie mantenendo l'abitazione a un livello di minima decenza; che un uomo può cucinare, certo, e può farlo anche molto bene, ma troverà matematicamente impossibile farlo mentre corregge compiti, ascolta capricci e telefona all'amica in crisi, perché un uomo farà sempre solo una cosa per volta.
Un lato positivo questa massiccia campagna a favore della parità, però, ce l'ha: oggi al servizio in casa noi donne non siamo più costrette per insindacabile convenzione sociale, ma possiamo abbracciarlo con gioia e con inedita libertà. Non perché costrette, ma per amore, perché lo sappiamo fare, e, anche se questa cosa non si può dire ad alta voce, perché forse ci piace anche un po'.
 
 

Fonte: Il Timone, maggio 2012
 
Pubblicato su BastaBugie n. 252
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline controcorrente

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mentre un uomo tenderebbe per sua natura a risparmiare le energie mantenendo l'abitazione a un livello di minima decenza; che un uomo può cucinare, certo, e può farlo anche molto bene, ma troverà matematicamente impossibile farlo mentre corregge compiti, ascolta capricci e telefona all'amica in crisi, perché un uomo farà sempre solo una cosa per volta.
 

Ah! Eccheallà (come si dice a Roma)!
Volevo dire che la femminista che è in lei, prima o poi non venisse fuori!

Miriano, come mai io lavoro fuori casa facendo un lavoro parecchio duro (DA UOMO, NON CERTO DA FEMMINUCCIA!), ma nel tempo libero faccio la spesa, la lavatrice, apparecchio/sparecchio, lavo i piatti, stiro, cucino, spazzo e lavo i pavimenti? E bada bene, non per vantarmi, ma è sempre tutto in ordine e i pavimenti sono pulitissimi, per non dire splendenti. Questo vorrebbe dire risparmiare energie e mantenere la casa a un livello minimo di decenza??

Andiamo avanti:
Miriano, mi spieghi perchè IO, pur essendo UOMO, mentre faccio le cose su esposte mi occupo contemporaneamente di mia madre anziana e invalida al 100% e di mio padre anziano anche lui e quasi invalido?? Certo non posso correggere i compiti perchè figli non ne ho, ma come vedi, SONO UOMO e più cose in contemporanea riesco a farle.... allora, come la mettiamo??
E non dirmi che sono l'eccezione che conferma la regola, perchè di uomini come me, anche più bravi di me in queste mansioni, ne conosco almeno cinque....

Miriano, non sarà che tu in quanto femmina soffri di invidia penis e devi per forza di cose, trovare un appiglio per lodare le donne e umiliare gli uomini?
Io umilmente parlando dico di si.

Offline Vicus

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Miriano ha scritto due libri interessanti in quanto in controtendenza, ma francamente il suo blog sta divenendo sempre più un recinto autoreferenziale dove si profondono in gridolini estatici sempre le solite dieci persone.
Invece di rivolgersi alla gente reale, la vediamo comparire come il prezzemolo in riunioni organizzate da tutte le 'burocrazie' ecclesiastiche immaginabili, di cui la maggior parte dei cattolici non ha neppure mai sentito parlare.
Del suo programma politico, momentaneamente accantonato, taccio.
Tra l'altro fanno gli schifiltosi verso questo forum, laddove il loro ha valore decisamente diseguale: ci sono buoni articoli, mischiati però a video di cartoni animati e altri infantilismi che andrebbero vietati ai maggiori di 8 anni, e ad articoli sul cui livello lascio giudicare voi, quelli di un tal Paolo Pugni ad es.:

Curriculum:
Paolo Pugni, milanese, quarantotto anni, coniugato e padre di tre figli, fondatore e amministratore delegato di Adwice, svolge da anni attività di consulente direzionale con multinazionali e importanti aziende italiane. Laureato in chimica industriale, dopo una decina di anni di esperienza in azienda prima come tecnico, poi come venditore, poi come direttore marketing, nel 1994 ha iniziato a svolgere l’attività di formatore consulente. Parallelamente ha sviluppato competenze nel campo filosofico e antropologico sia grazie a studi personali, stia svolgendo attività di volontariato nell’àmbito dell’orientamento familiare e delle scuole. Partecipa da alcuni anni come relatore a conferenze internazionali di Business Ethics (Oxford 2005, St. John’s New York 2005, Niagara Falls 2006, De Paul Chicago 2007, IESE 2008), oltre che tenere svariati interventi in campo nazionale e internazionale sia sui temi strettamente collegati con la sua professione, sia nel settore dell’orientamento familiare e della pedagogia.

Prosa:
http://costanzamiriano.com/2013/05/24/la-barba-e-la-cicatrice/)
« Ultima modifica: Giugno 25, 2013, 02:45:17 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.