Autore Topic: ONU: si avvicina il 25 nov, ricominciano le menzogne  (Letto 1920 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline TheDarkSider

  • WikiQM
  • Veterano
  • ***
  • Post: 2151
ONU: si avvicina il 25 nov, ricominciano le menzogne
« il: Novembre 24, 2013, 11:40:24 am »
Ed ecco che in prossimità delle "giornata internazionale della colpevolizzazione maschile" l'ONU ricomincia a sparare balle spaziali sui numeri della c.d violenza di genere:

Violenza di genere, “Più del 70% delle donne ha subito abuso almeno una volta”
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/22/violenza-di-genere-ban-ki-moon-piu-del-70-delle-donne-ha-subito-abuso-almeno-una-volta/787728/

Ritengo la diffusione di questi dati allarmistici e truffaldini un vero e proprio attacco al genere maschile, perché è evidente il fine di colpevolizzare tutti gli uomini in quanto tali.

L'ONU è il megafono mondiale della misandria, purtroppo :cry:

"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Alberto86

  • Visitatore
Re:ONU: si avvicina il 25 nov, ricominciano le menzogne
« Risposta #1 il: Novembre 24, 2013, 12:57:55 pm »
Oramai è come l'usanza tribale della festa della donna. Una settimana prima del fatidico giorno, cominciano progressivamente le calunnie mediatiche contro il sesso maschile, il martellamento coi falsi dati e l'isteria misandrica generale.

Direi di trattare queste giornate alla stregua di un brutto carnevale, utilizzando quelle 24 ore per dedicarsi alle proprie passioni da soli od in compagnia dei propri amici, lontano da qualsiasi mezzo di disinformazione di massa.


Offline Vicus

  • Moderatore Globale
  • Pietra miliare della QM
  • ******
  • Post: 21239
  • Sesso: Maschio
Re:ONU: si avvicina il 25 nov, ricominciano le menzogne
« Risposta #2 il: Novembre 24, 2013, 15:44:34 pm »
Oramai è come l'usanza tribale della festa della donna. Una settimana prima del fatidico giorno, cominciano progressivamente le calunnie mediatiche contro il sesso maschile, il martellamento coi falsi dati e l'isteria misandrica generale.

Direi di trattare queste giornate alla stregua di un brutto carnevale, utilizzando quelle 24 ore per dedicarsi alle proprie passioni da soli od in compagnia dei propri amici, lontano da qualsiasi mezzo di disinformazione di massa.
Fortunatamente, questi orwelliani 'due minuti di odio' suscitano gli stessi sbadigli ovunque.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline TheDarkSider

  • WikiQM
  • Veterano
  • ***
  • Post: 2151
Re:ONU: si avvicina il 25 nov, ricominciano le menzogne
« Risposta #3 il: Novembre 25, 2013, 10:51:59 am »
Fortunatamente, questi orwelliani 'due minuti di odio' suscitano gli stessi sbadigli ovunque.
Già, però questi 'due minuti di odio' sono realizzati per bocca addirittura del segretario generale dell'ONU, è questo il fattore che bisogna tener presente.
Noi abbiamo Internet, è vero, ma loro, le odiatrici di uomini, hanno tutte le istituzioni più importanti dalla loro parte.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline TheDarkSider

  • WikiQM
  • Veterano
  • ***
  • Post: 2151
Re:ONU: si avvicina il 25 nov, ricominciano le menzogne
« Risposta #4 il: Novembre 25, 2013, 11:07:35 am »
Ad ogni modo, per togliere ogni dubbio che la campagna contro la violenza sulle donne abbia come scopo deliberato quella di colpevolizzare TUTTI GLI UOMINI in quanto tali, ecco che interviene l'ennesimo bavoso zerbino a ricordarcelo:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/25/violenza-sulle-donne-la-vergogna-di-un-uomo-e-la-poverta-della-politica/789553/
Violenza sulle donne: la vergogna di un uomo e la povertà della politica

Sentire Gabriella Battaini Dragoni, vicesegretaria generale del Consiglio d’Europa, dire che una donna su tre ( ma non erano il 70%? questi numeri ballano più di cubista ubriaca  :rolleyes: ) , nella vita, subisca violenza, fa pensare a quanto ancora ci sia da fare per raggiungere anche solo la decenza di civiltà nel mondo.
Nessuno è escluso: la violenza trova ancora terreno fertile anche in quelle società che per tanti altri aspetti di facciata possono definirsi “avanzate”. Seppure siano stati fatti molti passi in avanti, rispetto a tante altre aree del mondo, dove la donna è ancora vittima di un impianto culturale fortemente e dichiaratamente maschilista, c’è ancora tanta strada da fare.
E’ un dovere civile informare ed educare al rispetto della donna, non c’è crisi o catastrofe che possa eclissare un tema così disgustoso ( ce ne siamo accorti, piuttosto è questo tema che serve per eclissare la violenza operata dalle donne contro i bambini e gli stessi uomini ). Nella vita ho conosciuto tante donne vittime di ignobili violenti e chissà quante non hanno avuto occasione o voglia di coinvolgermi in racconti di ingiurie subite. Ho imparato ad onorare la loro resilienza e ammirarne la forza di tornare ad affrontare la vita, pur cariche di tanto sdegno, aprendosi nuovamente al rischio di un nuovo e a volte insospettabile deviato.
Soprattutto, ho provato vergogna. Imbarazzo, di sentirsi inerme nel comprenderequanto dolore e, allo stesso tempo, quanto coraggio ci fosse in una donna simile,
anche solamente nell’interloquire con un rappresentante dell’altro sesso. Orrore, di pensare che la violenza in casa sia solo una delle tante manifestazioni dell’ignominia maschile verso le donne, ma forse una delle peggiori, perché biecamente nascosta dietro una facciata apparentemente innocente.
Oggi è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Da uomo, visto che spesso vedo e leggo solo servizi di donne che parlano di altre donne quando si tocca l’argomento violenza, vorrei far sentire la mia vicinanza e aggiungermi al coro di protesta per uno Stato ancora arretrato nella cultura della prevenzione. Del resto, difficile anche solo iniziare un discorso di educazione a partire dalle scuole, quando ripetiamo – nei tre cicli scolastici – la storia delle guerre che si sono susseguite nei secoli, ma mai una volta si insegna quella che un tempo era la già trascurata “educazione civica”. Quando i fondi all’istruzione e lo stato di strutture e infrastrutture scolastiche sono ai livelli di un Paese arretrato.
Appare evidente che la famosa “famiglia”, di cui tanto si parla strumentalmente in politica, non sia sufficiente a risolvere un problema tanto radicato quanto cinicamente e rapidamente digerito dalla politica e dai media; non riesca a trasmettere valori ormai pasto di sterili ripicche televisive, ma mai argomenti di evoluzione sociale.
Sono ormai più di vent’anni che la politica si limita a lavorare su singoli interventi legislativi e sappiamo bene perché: chi visita il sito e legge il cartaceo, sa che Il Fatto Quotidiano offra molti spunti utili per capirlo.
Si è persa, da ogni parte, la lungimiranza che occorre a comprendere quanto sia importante costruire una strategia a lungo termine, in cui organizzare una serie di interventi secondo priorità e sinergie operative ben definite, in maniera da fare i famosi “passi verso un Paese migliore”. La violenza sulle donne è solo una delle manifestazioni della povertà culturale radicata nella nostra società, dell’assenza di un vero disegno politico per il Paese.
Pertanto, il primo e più fondamentale passo da compiere è quello di creare una società in grado di generare al suo interno individui migliori, nel rispetto della diversità di pensiero. Tutto questo parte dall’apparato rigeneratore della società: la scuola e l’università. Istituzione sbriciolata: al suo interno, dall’apatia di un corpo insegnante impegnato a costruire baronati alle spalle di chi ha veramente merito; all’esterno, da uno Stato sempre più parco di finanziamenti e incapace di dare ossigeno alle vere capacità che emigrano o rischiano di spegnersi in una misera rassegnazione, dopo aver lottato contro un muro di gomma.
L’impressione è che, negli anni, il “sistema Italia” sia diventato capace di espellere gli onesti, reprimere il merito, accettare la violenza. Non parlatemi ancora di nuove leggi. Si è sicuramente fatto del lavoro, anche di recente, ma penso di poter dire con buona certezza che non c’è donna, che abbia subito violenza, in grado di accettare l’idea che punizioni più severe ripaghino il danno subito.
Sogno un’Italia che torni a pensare come un Paese, ben lontano dai discorsi che  si sentono in politica oggi, vicini a una riunione di condominio. Le dirette parlamentari, che seguo da quando avevo 14 anni, si sono trasformate in una gara a chi riesce a sfornare la battuta migliore contro l’avversario o chi si lamenta come vittima del bullismo del compagno di scranno. Assomigliano ad una classe di scolaretti indisciplinati…non mi meraviglia che sia complesso in un Parlamento tale, parlare della vera crescita, quella culturale e valoriale di un Paese, a fondamento di un futuro migliore, a partire dalle donne.



Quelli in blu sono commenti miei.


L'autore di contato obbrobbrio zerbinico è tale Ascanio Vitale:

http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/avitale/

 :doh:  :rolleyes: :sick:
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina


Alberto86

  • Visitatore
Re:ONU: si avvicina il 25 nov, ricominciano le menzogne
« Risposta #6 il: Novembre 25, 2013, 15:47:44 pm »
.....


L'autore di contato obbrobbrio zerbinico è tale Ascanio Vitale:

http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/avitale/

 :doh:  :rolleyes: :sick:



Eh vabbè, quel giornale carta igienica raccoglie solo femministe e loro cagnolini mentalmente evirati. L'unico che scrisse qualcosa di buon senso (Mazzola) fu rapidamente messo alla berlina.
Come ho scritto in un altro topic, questi maschiettini allineati a fine mese prendono lo stipendio per quelle 4 vaginate che scrivono, a differenza dei tanti uomini comuni disoccupati e dei tanti che si sono ammazzati proprio perchè lo stipendio non lo prendevano più.
Io spero almeno, che prima o poi una sorta di giustizia divina presenti loro il conto. Pagherei profumatamente per vedere la faccia di uno di questi zerbini dopo essere stato accusato falsamente da una donna di qualcosa, dopo essere stato trascinato dalla moglie/compagna in tribunale a seguito di una separazione, dopo aver ricevuto una denuncia per violenze a seguito di una semplice lite un pò più accesa, dopo aver subito qualcosa di grave nella vita ed essersi reso conto di valere mediaticamente e legalmente molto meno di una qualsiasi donna.

Offline Vicus

  • Moderatore Globale
  • Pietra miliare della QM
  • ******
  • Post: 21239
  • Sesso: Maschio
Re:ONU: si avvicina il 25 nov, ricominciano le menzogne
« Risposta #7 il: Novembre 25, 2013, 20:08:04 pm »
Citazione
hanno tutte le istituzioni più importanti dalla loro parte.
Non sempre basta l'istituzione a dare credibilità a un'opinione.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.