Autore Topic: Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"  (Letto 37219 volte)

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Offline Stendardo

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #75 il: Luglio 17, 2013, 20:42:35 pm »
Ma poi il CENTRO CULTURALE SAN GIORGIO, è una manica di fanatica imbecilli che vedono messaggi subliminali satanici ovunque, pure nei cartoni animati più innocui :muro:
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Centro_Culturale_San_Giorgio

Se proprio dovete linkare qualcosa, meglio affidarsi a fonti più attendibili

Lo sai come dice un detto ?

 "Il bue dice cornuto all'asino..."
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Stendardo

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #76 il: Luglio 17, 2013, 20:45:52 pm »
Il 95% dell'umanità è etero, preferisce nettamente il corpo femminile, quindi è ovvio che ti fanno vedere quello. Ma nei porno per gay non c'è traccia di corpo femminile! Anche il porno gay è una diabolica invenzione femminista? ma andiamo, non esageriamo!

Tutti i più grandi pornografi(registi, produttori, scenografi, ecc..ecc..) sono UOMINI, e le femministe(eccezioni a parte) hanno sempre contrastato, condannato e cercato di vietare la pornografia. Quindi è evidente che il porno  è agli antipodi del femminismo, e se fosse per le femministe sarebbe censurato e vietato in tutto il mondo, e i produttori sarebbero trattati peggio dei trafficanti di droga!

Poi sul fatto che il porno sia dannoso o meno se ne può discutere, ma dire che è femminista è la più grande stronzata che abbia mai sentito in tutta la mia vita!

Evidentemente sei un assiduo fruitore di siti porno ma ciò non vuol dire che tu conosca cosa ci sia dietro l'industria del porno e del ruolo che hanno avuto e che hanno tutt'ora le femministe nella diffusione della pornografia .
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Offline kautostar

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #77 il: Luglio 17, 2013, 21:10:14 pm »
Evidentemente sei un assiduo fruitore di siti porno
Probabilmente non più di te! :rolleyes:

Offline Stendardo

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #78 il: Luglio 17, 2013, 21:15:38 pm »
La pornografia non ha altra funzione se non quella di un continuo incitamento dell'uomo ad immagini e desideri sessuali in tal modo si fa si che i pensieri degli uomini siano dominati sempre e soltanto dalla fica in un meccanismo di circolo vizioso fino a diventare una vera e propria ossessione .
Tale "ossessione" pornografica come può comportare negli uomini la nascita di tendenze omosessuali per "mancata conversione reale" di tale ossessione , è il caso dello stesso kautostar che ha ammesso lui stesso di essere diventato mezzo frocio perchè non trova adeguati "sfoghi" alla sue "voglie" sessuali nei confronti delle donne , l'altro caso è che questa "ossessione" può tramutarsi in violenza sessuale nei confronti delle donne :
l'83% degli stupratori ha dichiarato di fare uso di materiali pornografici , mentre tra gli uomini che non hanno mai stuprato la percentuale dell'uso della pornografia scende al 29% .
C'è ancora da stupirsi che avvengano simili accadimenti dato l'incessante martellamento sessuale cui sono sottoposti in ogni dove e per 24 ore su 24 gli uomini di oggi ?
Nessuno riesce a rendersi conto di come tutto ciò rovini l'animo ed il corpo degli uomini e conseguentemente provochi anche la rottura di matrimoni e la distruzione di tante famiglie tenuto conto anche delle sottospecie di donne con le quali oggi gli uomini hanno a che fare  ?   
 
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Offline kautostar

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #79 il: Luglio 17, 2013, 21:48:36 pm »
è il caso dello stesso kautostar che ha ammesso lui stesso di essere diventato mezzo frocio perchè non trova adeguati "sfoghi" alla sue "voglie" sessuali nei confronti delle donne , l'altro caso è che questa "ossessione" può tramutarsi in violenza sessuale nei confronti delle donne :

A parte che non sono diventato "mezzo frocio"(si dice bisex), ho sempre avuto e continuo tuttora ad avere una netta preferenza per il corpo femminile, ma visto che non mi è facile trovare il sesso ludico(le prostitute non le considero sesso ludico, ma casomai SESSO MECCANICO, e il sesso meccanico l'ho sperimentato, ma non mi interessa molto) con le ragazze, ho avuto anche qualche esperienza gay(da attivo). Tanti altri etero hanno avuto ed hanno esperienze occasionali del genere, ma per  ipocrisia e paura di apparire meno virili non lo dicono, mentre io sono semplicemente più sincero della media, non me ne vergogno, e non credo di aver fatto nulla di male. Ma non sono un "caso umano" come credi tu, la mia è un'esperienza più comune di quanto si creda!

Ma tornando in topic, si può sapere cosa cavolo c'entra con il discorso su pornografia e femminismo?




Offline kautostar

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #80 il: Luglio 17, 2013, 21:54:17 pm »
questa "ossessione" può tramutarsi in violenza sessuale nei confronti delle donne :
l'83% degli stupratori ha dichiarato di fare uso di materiali pornografici , mentre tra gli uomini che non hanno mai stuprato la percentuale dell'uso della pornografia scende al 29% .
C'è ancora da stupirsi che avvengano simili accadimenti dato l'incessante martellamento sessuale cui sono sottoposti in ogni dove e per 24 ore su 24 gli uomini di oggi ?

Questo è il tipo cavallo di battaglia delle femministe anti-porno!

Offline Stendardo

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #81 il: Luglio 17, 2013, 22:07:06 pm »

In primo luogo io il porno non lo guardo proprio per non diventare come te che da assiduo fruitore della pornografia sei diventato un lurido schiavo della vagina che si lagna in continuazione del fatto che le donne ti schifano e non te la danno . E le tue idee MERDOSE delineano perfettamente la sottospecie di uomo che sei  .   

In secondo luogo sono le tue idee che sono vera e propria IMMONDIZIA per ogni uomo che si professi autenticamente antifemminista .  Hai detto che la pornografia fa "bene" , mi vorresti spiegare a cosa dovrebbe fare bene agli uomini la pornografia in rapporto al pericolo femminista ?
Dai rispondi in modo tale da darci sollazzo con le tue risposte allietando in tal modo le nostre serate...

Ho già scritto DIECIMILA volte che gli obiettivi del femminismo SONO GLI STESSI ED IDENTICI di quelli della Scuola di Francoforte , che il femminismo è stato uno strumento usato sia dal marxismo e poi dal capitalismo per corrompere sessualmente gli uomini e distruggere la famiglie ed in  questa corruzione sessuale rientra anche la diffusione della pornografia nell'ambito della Rivoluzione Sessuale che è il perno attorno al quale ruota il femminismo stesso .
Ho citato il ruolo avuto dalla Kollontaj nella diffusione della pornografia nella Russia comunista , dell'opera di sostegno alla diffusione della pornografia di femministe molto influenti come la Kipnis negli Stati Uniti d'America , patria del capitalismo , oppura  la femminista Nadine Strossen che pubblica libri a "difesa della pornografia" , Slavina Perez che diffonde il cosiddetto post porno femminista o la regista femminista Erika Lust che produce porno femministi oppure la pornostar femminista Ovidie che va affermando che il "nuovo femminismo è la pornografia" .
Se vuoi entro meglio nello specifico di ogni singolo argomento .
Ti posto un'articolo di Repubblica non del Centro San Giorgio dove , ovviemente , si scrivono i FALSI motivi per cui le femministe sarebbero a favore della pornografia .

fonte : http://www.fondfranceschi.it/cogito-ergo-sum/perche-le-post-femministe-rivendicano-il-diritto-al-porno


Perché le post-femministe rivendicano il diritto al porno
 





Perché le post-femministe rivendicano il diritto al porno

di Michela Marzano • 29-Mag-10

La pornografia : strumento di libertà o rappresentazione degradante della femminilità?


 
 
 
 
Soft, hard, XXX... Viviamo in un mondo in cui la pornografia è divenuta ormai onnipresente e accessibile a tutti. In parte sdoganato dal femminismo pro-sex, il porno viene oggi considerato come un "raffinato divertissement ", un' espressione della cultura pop capace di "rompere i tabù", "esplorare il proibito" e, addirittura, contribuire all' emancipazione femminile. Proprio mentre il linguaggio si trasforma e vengono coniate parole nuove per qualificare non solo le donne, ma anche le competenza femminili: "escort", "ragazze-immagine", "casting", "book"...
 
Che cosa pensare allora della pornografia? Strumento di libertà o rappresentazione degradante della femminilità? Possibilità offerta alla donna per arrivare all' "appagamento sessuale" o semplice strumento per mostrare scene in cui "dei maschi si accaniscono su un pezzo di carne femminile", come rivendica John B. Root, celebre regista francese di film pornografici? Nato in America all' inizio degli anni Novanta, il femminismo pro-sex considera la pornografia come uno spazio di libertà: un modo come un altro per permettere alla donna di entrare in contatto con il proprio corpo, la propria intimità, il proprio piacere. Il porno viene scandagliato, definito e ridefinito per cercare di capire non solo i messaggi che comunica, ma anche le "cose che fa".
 
Utilizzando la teoria performativa del linguaggio, secondo la quale il discorso non ha nessuna essenza particolaree assume un significato diverso a seconda del contesto in cui viene utilizzato, alcune femministe sostengono che la pornografia non sia, per essenza, sessista. Sarebbe, anzi, un modo per ribellarsi all' atavico patriarcato. A loro avviso, basta ricontestualizzare il linguaggio pornografico per cambiarne il senso, farne uno strumento di libertà e trasformarlo in un' arma efficace per combattere il maschilismo. Per le femministe pro-sex, la pornografia può addirittura avere una funzione educativa: dare informazioni sulla sessualità e sul piacere; mostrare gesti e attività alternative; permettere alla donna di prendere coscienza del proprio potere di seduzione. Nel porno, infatti, la donna non sarebbe un mero oggetto sessuale. Al contrario, avrebbe finalmente la possibilità di esprimersi in prima persona e rivendicare pienamente il soddisfacimento del proprio piacere, anche laddove il desiderio la porti a una consensuale sottomissione all' uomo.
 
La pornografia sarebbe quindi un modo per dare libertà alle proprie pulsioni, realizzare concretamente il proprio immaginario sessuale, la possibilità, insomma, per la donna di affermare la propria soggettività nel rapporto sessuale. Le femministe pro-sex difendono il porno anche come uno strumento di visibilità e di ripensamento delle identità gay, lesbica e transessuale. Per alcune di loro, riappropriarsi dei codici pornografici significa decostruire la norma eterosessuale che, per secoli, ha definito in maniera rigida il maschile e il femminile.
 
Ma che cosa resta, oggi, di questa visione emancipatrice della pornografia? Che rapporto esiste tra la libertà sessuale e gli stereotipi pornografici che continuano a ridurre la sessualità a ripetizione, accumulazione e performance? "Io sono mia", "L' utero è mio e lo gestisco io" proclamavano le femministe negli anni Sessanta e Settanta, rivendicando la possibilità, per ogni donna, di giustificare il proprio desiderio sessuale indipendentemente dalla "pulsione a essere fecondata". La rivoluzione sessuale era al proprio apogeo. Per la prima volta nella storia, le donne avevano la possibilità di "fare l' amore" senza "fare figli", di scegliere con chi e come vivere la propria sessualità. In quegli anni di lotta, tuttavia, le femministe non si facevano alcuna illusione rispetto al potere liberatorio della pornografia.
 
Rivendicavano, certo, libertà e uguaglianza. Ma erano convinte che la pornografia non fosse altro che l' espressione della dominazione maschile, un mezzo efficace per rappresentare la donna come un semplice oggetto alla libera disposizione dell' uomo. Si può dar loro torto? Quando si analizza il campo semantico utilizzato dalla pornografia e ci si rende conto che, per illustrare l' attività sessuale delle donne, si parla di "smontare", "soffocare" e "sfondare", sembra piuttosto difficile immaginare che la riappropriazione dei codici pornografici sia realmente al servizio della libertà sessuale e dell' uguaglianza delle donne.
 
Quando si leggono le testimonianze di alcune ex attrici porno, come Raphaëla Anderson, che spiegano di aver terminato alcune scene in un bagno di lacrime e piene di sangue, pare difficile difendere ideologicamente la pornografia come un esercizio di libertà. Certo, in un' epoca in cui si assiste al ritorno di un' ideologia retrograda che vorrebbe spostare l' orologio indietro e rimettere in discussione le conquiste femminili degli anni Sessanta e Settanta, la strada da percorrere per permettere alle donne di vivere liberamente la propria sessualità è ancora lunga. Difendendo la pornografia nel nome delle libertà, però, non si corre forse il rischio di sottoscrivere l' idea che, per natura, la donna ami essere "dominata" dall' uomo?

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Offline Stendardo

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #82 il: Luglio 17, 2013, 22:09:17 pm »
Probabilmente non più di te! :rolleyes:

Forse perchè pensi che dato che sei una merda tutti gli altri uomini debbano essere merdosi come te .

Mi spiace ma io se proprio mi devo fare una sega non sento affatto il bisogno di guardare un film porno .
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« Risposta #83 il: Luglio 17, 2013, 22:12:40 pm »
A parte che non sono diventato "mezzo frocio"(si dice bisex), ho sempre avuto e continuo tuttora ad avere una netta preferenza per il corpo femminile, ma visto che non mi è facile trovare il sesso ludico(le prostitute non le considero sesso ludico, ma casomai SESSO MECCANICO, e il sesso meccanico l'ho sperimentato, ma non mi interessa molto) con le ragazze, ho avuto anche qualche esperienza gay(da attivo). Tanti altri etero hanno avuto ed hanno esperienze occasionali del genere, ma per  ipocrisia e paura di apparire meno virili non lo dicono, mentre io sono semplicemente più sincero della media, non me ne vergogno, e non credo di aver fatto nulla di male. Ma non sono un "caso umano" come credi tu, la mia è un'esperienza più comune di quanto si creda!

Ma tornando in topic, si può sapere cosa cavolo c'entra con il discorso su pornografia e femminismo?

Ma sei imbecille o fai soltanto finta .?

E' proprio questa tua dipendenza dal sesso , l'uso ossessivo della pornografia unito al fatto che le donne ti schifano che ti ha portato a metterlo nel culo a qualche povero cristo...
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Offline Vicus

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #84 il: Luglio 17, 2013, 22:25:32 pm »
Per favore moderiamo turpiloqui e insulti :timeout: :timeout:
Non ci lamentiamo se poi si ricorre a indebite censure :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Stendardo

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #85 il: Luglio 17, 2013, 22:34:16 pm »
Per favore moderiamo turpiloqui e insulti :timeout: :timeout:
Non ci lamentiamo se poi si ricorre a indebite censure :lol:

Abbi pazienza Vicus ma sono diecimila post che scrivo argomentando sugli effetti nocivi della pornografia per gli uomini e sul perchè si producono questi effetti , che vado citando nomi , cognomi ,  fatti , accadimenti , statistiche etc.

Se poi uno non legge non solo ciò che scrivo ma anche tutti gli altri documenti comprovanti le mie tesi non portando nulla a discarico di esse e limitandosi per giunta a rispondere come un ebete , capirai bene che dopo un pò ad uno gli possono anche girare le palle .
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Offline kautostar

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #86 il: Luglio 17, 2013, 22:35:03 pm »
Per favore moderiamo turpiloqui e insulti :timeout: :timeout:
Non ci lamentiamo se poi si ricorre a indebite censure :lol:
Purtroppo con certa gente "poco intelligente"(per usare un eufemismo! uno che crede al CENTRO CULTURALE SAN GIORGIO, non saprei come altro definirlo) che insulta gratuitamente(io mi sono sempre limitato a dire la mia, cercando di non offendere nessuno) e non è in grado di usare la logica, è impossibile discutere tranquillamente.
Io lascio la discussione!

Buona serata!

Offline Stendardo

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #87 il: Luglio 17, 2013, 22:42:42 pm »
Purtroppo con certa gente "poco intelligente"(per usare un eufemismo! uno che crede al CENTRO CULTURALE SAN GIORGIO, non saprei come altro definirlo) che insulta gratuitamente(io mi sono sempre limitato a dire la mia, cercando di non offendere nessuno) e non è in grado di usare la logica, è impossibile discutere tranquillamente.
Io lascio la discussione!

Buona serata!

Ti riposto la mia risposta dove ho citato un articolo di Repubblica e non del Centro San Giorgio !

Domanda : per quale buon motivo non dovrei credere al Centro San Giorgio ? Oppure pensi che io sia uno di quei tanti creduloni che si beve tutto ciò che scrivono i maggiori quotidiani che (guarda caso) sono TUTTI PROFEMMINISMO E PROGAY E CONTRO LA FAMIGLIA ?

In primo luogo io il porno non lo guardo proprio per non diventare come te che da assiduo fruitore della pornografia sei diventato un lurido schiavo della vagina che si lagna in continuazione del fatto che le donne ti schifano e non te la danno . E le tue idee MERDOSE delineano perfettamente la sottospecie di uomo che sei  .   

In secondo luogo sono le tue idee che sono vera e propria IMMONDIZIA per ogni uomo che si professi autenticamente antifemminista .  Hai detto che la pornografia fa "bene" , mi vorresti spiegare a cosa dovrebbe fare bene agli uomini la pornografia in rapporto al pericolo femminista ?
Dai rispondi in modo tale da darci sollazzo con le tue risposte allietando in tal modo le nostre serate...

Ho già scritto DIECIMILA volte che gli obiettivi del femminismo SONO GLI STESSI ED IDENTICI di quelli della Scuola di Francoforte , che il femminismo è stato uno strumento usato sia dal marxismo e poi dal capitalismo per corrompere sessualmente gli uomini e distruggere la famiglie ed in  questa corruzione sessuale rientra anche la diffusione della pornografia nell'ambito della Rivoluzione Sessuale che è il perno attorno al quale ruota il femminismo stesso .
Ho citato il ruolo avuto dalla Kollontaj nella diffusione della pornografia nella Russia comunista , dell'opera di sostegno alla diffusione della pornografia di femministe molto influenti come la Kipnis negli Stati Uniti d'America , patria del capitalismo , oppura  la femminista Nadine Strossen che pubblica libri a "difesa della pornografia" , Slavina Perez che diffonde il cosiddetto post porno femminista o la regista femminista Erika Lust che produce porno femministi oppure la pornostar femminista Ovidie che va affermando che il "nuovo femminismo è la pornografia" .
Se vuoi entro meglio nello specifico di ogni singolo argomento .
Ti posto un'articolo di Repubblica non del Centro San Giorgio dove , ovviemente , si scrivono i FALSI motivi per cui le femministe sarebbero a favore della pornografia .

fonte : http://www.fondfranceschi.it/cogito-ergo-sum/perche-le-post-femministe-rivendicano-il-diritto-al-porno


Perché le post-femministe rivendicano il diritto al porno
 





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di Michela Marzano • 29-Mag-10

La pornografia : strumento di libertà o rappresentazione degradante della femminilità?


 
 
 
 
Soft, hard, XXX... Viviamo in un mondo in cui la pornografia è divenuta ormai onnipresente e accessibile a tutti. In parte sdoganato dal femminismo pro-sex, il porno viene oggi considerato come un "raffinato divertissement ", un' espressione della cultura pop capace di "rompere i tabù", "esplorare il proibito" e, addirittura, contribuire all' emancipazione femminile. Proprio mentre il linguaggio si trasforma e vengono coniate parole nuove per qualificare non solo le donne, ma anche le competenza femminili: "escort", "ragazze-immagine", "casting", "book"...
 
Che cosa pensare allora della pornografia? Strumento di libertà o rappresentazione degradante della femminilità? Possibilità offerta alla donna per arrivare all' "appagamento sessuale" o semplice strumento per mostrare scene in cui "dei maschi si accaniscono su un pezzo di carne femminile", come rivendica John B. Root, celebre regista francese di film pornografici? Nato in America all' inizio degli anni Novanta, il femminismo pro-sex considera la pornografia come uno spazio di libertà: un modo come un altro per permettere alla donna di entrare in contatto con il proprio corpo, la propria intimità, il proprio piacere. Il porno viene scandagliato, definito e ridefinito per cercare di capire non solo i messaggi che comunica, ma anche le "cose che fa".
 
Utilizzando la teoria performativa del linguaggio, secondo la quale il discorso non ha nessuna essenza particolaree assume un significato diverso a seconda del contesto in cui viene utilizzato, alcune femministe sostengono che la pornografia non sia, per essenza, sessista. Sarebbe, anzi, un modo per ribellarsi all' atavico patriarcato. A loro avviso, basta ricontestualizzare il linguaggio pornografico per cambiarne il senso, farne uno strumento di libertà e trasformarlo in un' arma efficace per combattere il maschilismo. Per le femministe pro-sex, la pornografia può addirittura avere una funzione educativa: dare informazioni sulla sessualità e sul piacere; mostrare gesti e attività alternative; permettere alla donna di prendere coscienza del proprio potere di seduzione. Nel porno, infatti, la donna non sarebbe un mero oggetto sessuale. Al contrario, avrebbe finalmente la possibilità di esprimersi in prima persona e rivendicare pienamente il soddisfacimento del proprio piacere, anche laddove il desiderio la porti a una consensuale sottomissione all' uomo.
 
La pornografia sarebbe quindi un modo per dare libertà alle proprie pulsioni, realizzare concretamente il proprio immaginario sessuale, la possibilità, insomma, per la donna di affermare la propria soggettività nel rapporto sessuale. Le femministe pro-sex difendono il porno anche come uno strumento di visibilità e di ripensamento delle identità gay, lesbica e transessuale. Per alcune di loro, riappropriarsi dei codici pornografici significa decostruire la norma eterosessuale che, per secoli, ha definito in maniera rigida il maschile e il femminile.
 
Ma che cosa resta, oggi, di questa visione emancipatrice della pornografia? Che rapporto esiste tra la libertà sessuale e gli stereotipi pornografici che continuano a ridurre la sessualità a ripetizione, accumulazione e performance? "Io sono mia", "L' utero è mio e lo gestisco io" proclamavano le femministe negli anni Sessanta e Settanta, rivendicando la possibilità, per ogni donna, di giustificare il proprio desiderio sessuale indipendentemente dalla "pulsione a essere fecondata". La rivoluzione sessuale era al proprio apogeo. Per la prima volta nella storia, le donne avevano la possibilità di "fare l' amore" senza "fare figli", di scegliere con chi e come vivere la propria sessualità. In quegli anni di lotta, tuttavia, le femministe non si facevano alcuna illusione rispetto al potere liberatorio della pornografia.
 
Rivendicavano, certo, libertà e uguaglianza. Ma erano convinte che la pornografia non fosse altro che l' espressione della dominazione maschile, un mezzo efficace per rappresentare la donna come un semplice oggetto alla libera disposizione dell' uomo. Si può dar loro torto? Quando si analizza il campo semantico utilizzato dalla pornografia e ci si rende conto che, per illustrare l' attività sessuale delle donne, si parla di "smontare", "soffocare" e "sfondare", sembra piuttosto difficile immaginare che la riappropriazione dei codici pornografici sia realmente al servizio della libertà sessuale e dell' uguaglianza delle donne.
 
Quando si leggono le testimonianze di alcune ex attrici porno, come Raphaëla Anderson, che spiegano di aver terminato alcune scene in un bagno di lacrime e piene di sangue, pare difficile difendere ideologicamente la pornografia come un esercizio di libertà. Certo, in un' epoca in cui si assiste al ritorno di un' ideologia retrograda che vorrebbe spostare l' orologio indietro e rimettere in discussione le conquiste femminili degli anni Sessanta e Settanta, la strada da percorrere per permettere alle donne di vivere liberamente la propria sessualità è ancora lunga. Difendendo la pornografia nel nome delle libertà, però, non si corre forse il rischio di sottoscrivere l' idea che, per natura, la donna ami essere "dominata" dall' uomo?
 
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Offline Angelo

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #88 il: Luglio 17, 2013, 23:09:23 pm »
Standà, ma perchè non ti calmi?
Le tue opinioni non hanno bisogno degli insulti per risultare più valide.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline kautostar

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #89 il: Luglio 17, 2013, 23:16:42 pm »
Ma lo sai almeno chi è Michela Marzano?

Dai un'occhiata a quello che scrive: http://it.wikiquote.org/wiki/Michela_Marzano
e al suo curriculum :    http://it.wikipedia.org/wiki/Michela_Marzano

Una parlamentare PDina, femminista fanatica, arrabbiata contro il genere maschile,  anti porno e PRO-ABORTO. Citando la Marzano direi che ti sei dato la zappa sui piedi, e hai confermato la mia teoria(cioè che porno e femminismo sono agli antipodi, non hanno proprio niente in comune)!

Per il resto se vuoi continuare a discutere civilmente, ti prego di smetterla con i tuoi insulti gratuiti: non è facendomi passare per una merda umana, che puoi rafforzare le tue argomentazioni.Anzi comportandoti così, ottieni l'effetto contrario, e dimostri di non avere argomenti per controbattere alle mie parole!
« Ultima modifica: Luglio 17, 2013, 23:28:18 pm da kautostar »