Autore Topic: Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"  (Letto 36879 volte)

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Offline Stendardo

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #90 il: Luglio 17, 2013, 23:27:57 pm »
Ma lo sai almeno chi è Michela Marzano?

Dai un'occhiata a quello che scrive: http://it.wikiquote.org/wiki/Michela_Marzano
e al suo curriculum :    http://it.wikipedia.org/wiki/Michela_Marzano

Un parlamentare PDina, femminista fanatica, arrabbiata contro il genere maschile,  anti porno e PRO-ABORTO. Citando la Marzano direi che ti sei dato la zappa sui piedi, e hai confermato la mia teoria(cioè che porno e femminismo sono agli antipodi, non hanno proprio niente in comune)!

Per il resto se vuoi continuare a discutere civilmente, ti prego di smetterla con i tuoi insulti gratuiti: non è facendomi passare per una merda umana, che puoi rafforzare le tue argomentazioni.Anzi comportandoti così, ottieni l'effetto contrario, e dimostri di non avere argomenti per controbattere alle mie parole!

Ripeto .

Io di argomenti te ne ho portati fin TROPPI mentre TU NON HAI PORTATO NULLA !

Non importa che la Marzano  sia o non sia a favore del porno . L'importante è che lei da femminista , buttando giù in parte la maschera , afferma che c'è un'intima assonanza tra femminismo e pornografia !

Le tue parole non hanno senso e sono soltanto il frutto di una profonda ignoranza .

Se tiu coscessi di più l'ideologia femminista che è la figlia della Scuola di Francoforte , del marxismo e dell'alta finanza massonica di certo non parleresti in questo modo . 
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Stendardo

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #91 il: Luglio 17, 2013, 23:36:57 pm »
Standà, ma perchè non ti calmi?
Le tue opinioni non hanno bisogno degli insulti per risultare più valide.

Credimi Sandokan

Io , francamente , una persona che osanna la pornografia che "fa bene" (a cosa ?) , che si lagna dalla mattina alla sera che le donne lo schifano (senza minimamente chiedersi il perchè) , che non si sa bene in cosa consiste il suo antifemminismo se non quello di costringere qualche donna a farsi insozzare da tipi come lui e non riuscendoci passano il tempo a metterglielo nel culo a qualche poveraccio senza neanche fargli il favore di menarglielo da dietro per sdebitarsi , in non so proprio come definirlo . 
E qui mi trattengo...
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline kautostar

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #92 il: Luglio 17, 2013, 23:37:12 pm »

Non importa che la Marzano  sia o non sia a favore del porno . L'importante è che lei da femminista , buttando giù in parte la maschera , afferma che c'è un'intima assonanza tra femminismo e pornografia !


Veramente la Marzano ha affermato ben altro:
Citazione
Rivendicavano, certo, libertà e uguaglianza. Ma erano convinte che la pornografia non fosse altro che l' espressione della dominazione maschile, un mezzo efficace per rappresentare la donna come un semplice oggetto alla libera disposizione dell' uomo. Si può dar loro torto? Quando si analizza il campo semantico utilizzato dalla pornografia e ci si rende conto che, per illustrare l' attività sessuale delle donne, si parla di "smontare", "soffocare" e "sfondare", sembra piuttosto difficile immaginare che la riappropriazione dei codici pornografici sia realmente al servizio della libertà sessuale e dell' uguaglianza delle donne.
Cioè che le femministe degli anni '70 erano ANTI-PORNO, e che secondo lei il porno è "l'espressione della dominazione maschile".
Quindi ha scritto tutto il contrario di quello che hai capito tu!(sai leggere?)

Citazione
Io di argomenti te ne ho portati fin TROPPI mentre TU NON HAI PORTATO NULLA !
Io ho appena portato il "tuo" articolo della Marzano, che dimostra che le femministe sono sempre state ANTI-PORNO, e solo in tempi moderni è venuto fuori qualche movimento femminista favorevole al porno. Ma comunque il porno che piace alle femministe, non ha nulla a che vedere con il porno classico, ma è sempre in versione anti-maschile(tipo con donne "mistress" che dominano e maltrattano gli uomini, e roba del genere)

Offline Stendardo

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #93 il: Luglio 17, 2013, 23:51:14 pm »
Veramente la Marzano ha affermato ben altro: Cioè che le femministe degli anni '70 erano ANTI-PORNO, e che secondo lei il porno è "l'espressione della dominazione maschile".
Quindi ha scritto tutto il contrario di quello che hai capito tu!(sai leggere?)
Io ho appena portato il "tuo" articolo della Marzano, che dimostra che le femministe sono sempre state ANTI-PORNO, e solo in tempi moderni è venuto fuori qualche movimento femminista favorevole al porno. Ma comunque il porno che piace alle femministe, non ha nulla a che vedere con il porno classico, ma è sempre in versione anti-maschile(tipo con donne "mistress" che dominano e maltrattano gli uomini, e roba del genere)


Ripeto la Marzano che è antiporno afferma che il femminismo è favorevole al porno , quale miglior prova dell'ammissione di una femminista !

La kollontaj , la kipnis e tante altre hanno tutte contribuito alla diffusione del porno !

Negli anni 70 soltanto una piccola minoranza facente capo alla McKinnon ed alla grassona erano "contrarie" non al porno ma SOLTANTO ad un certo TIPO di porno ! TUTTE LE FEMMINISTE hanno SEMPRE PREDICATO il cd "AMORE E SESSO LIBERO COME STRUMENTO DI EMANCIPAZIONE DELLA DONNA E DI LIBERAZIONE DALL'OPPRESSIONE PATRIARCALE "

La Rivoluzione Sessuale (di cui la pornografia è una componente) è il perno attorno al quale ruota TUTTO il femminismo .

Leggiti la Storia della Rivoluzione Sessuale tratta da Wikipedia e vedrai che è tutto COLLEGATO !

Questo articolo, preso da Wikipedia, seppur limitato, ha il pregio di presentare a grandi linee la storia della Rivoluzione Sessuale. Naturalmente, i singoli elementi che la compongono (aborto, divorzio, contraccezione, ecc..) meriterebbero approfondimenti a parte, ma abbiamo ritenuto utile riportarlo in questo contesto per poter cogliere le radici filosofiche e culturali del fenomeno pornografico. La pornografia è figlia della Rivoluzione Sessuale degli anni '60. A sua volta, la Rivoluzione Sessuale è una propaggine della Rivoluzione Culturale, un movimento preparato a tavolino fin dagli anni '30 dalla Scuola di Francoforte prima in Germania e in seguito oltre Oceano. Loschi figuri come Adorno e Marcuse, che applicarono il freudismo in chiave marxista, sparsero il loro veleno nelle Università e alimentarono quel fermento che più tardi sfociò nella contestazione giovanile, che in Europa ebbe il suo culmine nel Sessantotto. Anche quel formidabile strumento propagandistico che è la cinematografia hollywoodiana e le opere sulla sessualità degli americani del Dr. Kinsey (pedofilo e seguace del mago nero Aleister Crowley) prepararono il terreno ideale alla Rivoluzione Sessuale. Lo stesso devesi dire dell'avvento di una musica dionisiaca come il rock'n'roll e di gruppi come i Doors o i Rolling Stones, di concerti come Woodstock o Monterey, o della massiccia diffusione delle droghe psichedeliche. In definitiva, la pornografia non è che uno degli aspetti della multiforme controcultura degli anni Sessanta, il cui scopo complessivo è lo sradicamento della cultura occidentale e cristiana. Tale processo può essere riassunto da questa frase del romanziere tedesco Artur Landsberger (1876-1933): «Un Paese non è altro che un corpo gigantesco: chi regola le sue funzioni genitali, influenza tutto il corpo e lo riduce in suo potere. Si prende un Paese attraverso il suo istinto più sviluppato, allora, quella generazione, senza più ritegno, perderà le sue forze e sarà in preda a un'ebbrezza di cui noi potremo regolarne la durata. Creando sempre nuovi stimoli, sapremo rendere permanete quell'ebbrezza e fare del Paese un'isola di ossessi».
 

 

Con il termine «Rivoluzione Sessuale» si designa un sostanziale cambiamento nella moralità riguardo alla sessualità nei Paesi occidentali, che ebbe luogo tra i tardi anni Sessanta e i primi anni Settanta del XX secolo.
 

l Introduzione

 

Secondo alcuni storici, la Rivoluzione Sessuale non rappresenterebbe una vera e propria rottura rispetto ai costumi occidentali in fatto di sesso degli anni precedenti. Si tratterebbe invece di una liberalizzazione, dopo un periodo di chiusura nei confronti della sessualità tra gli anni Trenta e Cinquanta. Si fà al riguardo osservare che la Guerra Fredda avrebbe favorito gli atteggiamenti conformisti nel sociale. Negli Stati Uniti, il conformismo prese toni puritani che si scontravano con comportamenti sessuali naturali o addirittura, ironicamente, caratteristici della cultura. Questo periodo di puritanesimo da Guerra Fredda sarebbe sfociato, in seguito, nella ribellione culturale che prese le forme della Rivoluzione Sessuale. È d'altra parte discutibile la misura in cui la Rivoluzione Sessuale portò a significativi cambiamenti nel comportamento sessuale. Secondo diverse testimonianze, il principale cambiamento non consistette nel fatto che la gente praticasse con maggiore frequenza il sesso o diverse forme di sesso; semplicemente, se ne parlava più apertamente di quanto non facessero le precedenti generazioni. Lo storico David Allyn lo definisce un periodo di coming out riguardo a rapporti sessuali prematrimoniali, alla masturbazione, alle fantasie erotiche, all'uso della pornografia, e all'omosessualità. Detto questo, è altrettanto vero che il comportamento sessuale effettivamente cambiò per la maggioranza delle donne, ma soltanto una generazione dopo che la cosiddetta Rivoluzione aveva avuto inizio. Il comportamento delle donne che raggiunsero la maturità sessuale dopo la metà degli anni Ottanta ha numerosi tratti in comune con quello degli uomini della generazione precedente: ebbero più partner (da due a tre volte tanti) e cominciarono ad avere rapporti sessuali in età più giovane (da tre a cinque anni prima) delle donne della generazione degli anni Settanta. La poesia Annus Mirabilis (1974) dello scrittore britannico Philip Larkin (1922-1985) coglie lo spirito della Rivoluzione Sessuale. La prima strofa recita:

 

«Sexual intercourse began
in nineteen sixty-three
(which was rather late for me)
between the end of the "Chatterley" ban
and the Beatles' first LP».
 Il rapporto sessuale cominciò
nel millenovecentosessantatré
(assai tardi per me)

tra la fine della proibizione de «L'amante di Lady Chatterley»
e il primo LP dei Beatles.
 

 

 
David Allyn Philip Larkin

 

Larkin non menziona l'avvento della contraccezione orale nel 1960, ma avrebbe potuto. La possibilità di avere rapporti sessuali senza correre il rischio di avere dei figli sancì secondo alcuni la nascita della Rivoluzione Sessuale, e l'inizio di una svolta verso la libertà sessuale. A detta di molti, questo trend si è invertito a partire dagli anni Ottanta, in cui l'atteggiamento nei confronti del sesso si fece più conservatore, almeno in parte a causa della paura dell'AIDS.

 

l Sviluppo storico

 

La Rivoluzione Sessuale è il prodotto dell'evoluzione della società occidentale nella storia recente. Lo sviluppo dell'Età moderna assistette alla graduale erosione del potere dei valori e della morale radicati nella tradizione cristiana, e all'affermazione di una cultura maggiormente permissiva nei confronti della libertà sessuale e della sperimentazione che si diffuse in tutto il mondo e che può essere riassunta nell'espressione «amore libero».

 

l Rapporto con gli sviluppi culturali dell'età moderna

 

Nel XIX secolo, la Rivoluzione Industriale, e con essa lo sviluppo della scienza, della tecnologia, della medicina e una maggiore attenzione alla salute, portarono allo sviluppo di migliori contraccettivi. Progressi nella manifattura e nella produzione della gomma resero possibile la produzione di massa di preservativi, che divennero accessibili a un gran numero di persone, con la possibilità di evitare le gravidanze indesiderate sostenendo un costo modesto. Progressi nell'immunologia resero inoltre l'aborto meno rischioso per la salute della donna. A partire dal secondo dopoguerra, sviluppi nella chimica, nella farmacologia, nella biologia e nella fisiologia umana resero disponibili nuovi farmaci, portando alla scoperta e al perfezionamento dei contraccettivi orali (la «Pillola») nel 1960. Nuovi medicinali, come il Viagra, consentirono agli uomini impotenti di avere un'erezione, e aumentarono la potenza di altri. L'acquisto di un afrodisiaco, come di vari giocattoli sessuali divenne un fatto normale; crebbe la popolarità del sadomasochismo. Nel corso degli anni Sessanta e Settanta, il divorzio unilaterale divenne una concreta possibilità legale in diversi Paesi. Tali sviluppi ebbero luogo al contempo, e in combinazione con, un aumento dell'alfabetismo a livello mondiale, e con il progressivo declino dell'osservanza religiosa. Antichi valori, quali la nozione del «crescete e moltiplicatevi» biblico, ad esempio, vennero abbandonati; si diffusero gli stili di vita delle culture occidentali. Gli scritti di autori come Herbert Marcuse (1898-1979) e Wilhelm Reich (1897-1957), inoltre, contribuirono allo sviluppo della libertà sessuale.

 

 
Herbert Marcuse Wilhelm Reich

 

l Sviluppo tecnologico

 

Gli sviluppi nel campo della fotografia e della cinematografia, in particolare i miglioramenti nella tecnologia delle apparecchiature per riprendere immagini ferme e in movimento della gente, accelerò la diffusione di film e fotografie. Studi sulla psicologia dei consumatori e nuove tecniche di marketing e pubblicità aiutarono la crescita dell'industria cinematografica a Hollywood, creando un mercato di massa per immagini attraenti, prima in bianco e nero e successivamente a colori e in Technicolor.

 

l La scuola freudiana

 

Sigmund Freud (1856-1939) credeva che le radici del comportamento umano risiedessero nella libido. La nuova «scienza» moderna della psicanalisi rivoluzionò l'immagine di sé di un'intera cultura. La pruderie vittoriana venne messa da parte da una nuova consapevolezza del desiderio sessuale. Secondo Freud, gli uomini avevano il complesso di Edipo e le donne l'invidia del pene. Gli studiosi anarchici di Freud, Otto Gross (1877-1920) e specialmente Wilhelm Reich, che coniò la frase «Rivoluzione Sessuale», svilupparono una sociologia del sesso negli anni Venti e Trenta.

 

 
Sigmund Freud Otto Gross

 

l Nascita delle stelle del cinema

 

Bellissime donne e uomini estremamente affascinanti vennero selezionati rigorosamente per diventare stelle del cinema, e quando venivano scritturati in film con romantiche scene d'amore, baci, abbracci e flirt, un'intera cultura venne trasformata, essendo diventato più accettabile mostrare segni d'affetto in pubblico. L'umore molto conservatore che aveva portato al XX secolo fece strada a un crescente milieu erotico, che venne reso popolare dall'industria del cinema. La nudità sullo schermo fu inizialmente rara. Ma con il passare del tempo la gente divenne più tollerante della nudità parziale per gli uomini e per l'esibizione dei seni delle attrici; inizialmente per il pubblico adulto e successivamente per quello generale. L'invenzione della televisione rese possibile trasmettere scene d'amore o romantiche in qualsiasi casa con una TV. Nacque un intero genere di attori che erano particolarmente dotati di carisma e sex appeal. Nacque quindi un'intera cultura che era immersa e eroticizzata da film e televisione, distante dai decenni passati, di più rigida e tradizionale morale sessuale. I nomi famosi del mondo dello spettacolo non divennero solo «stelle», ma anche «dee» o «icone». Donne attraenti come Mae West (1893-1980), Marilyn Monroe (1926-1962), Raquel Welch, Brigitte Bardot, Jane Fonda, Sophia Loren, Madonna e le sue più giovani imitatrici, furono esplicite nell'emanare un'aura sessuale rispetto al loro essere attrici e verso i mass media affamati di celebrità. Una scena d'amore in ogni film venne accettata come la norma.

 

l Kinsey e Masters & Johnson

 

Alla fine degli anni Quaranta e nei primi anni Cinquanta, Alfred C. Kinsey (1894-1956) pubblicò due sondaggi sui comportamenti sessuali moderni. Nel 1948, Alfred C. Kinsey e i suoi collaboratori, rispondendo alle richieste avanzate dalle studentesse della Indiana University per maggiori informazioni sul comportamento sessuale umani, pubblicarono il libro Sexual Behavior in the Human Male, cui fece seguito cinque anni dopo Sexual Behavior in the Human Female. Questi libri diedero il via ad una rivoluzione della consapevolezza sociale della sessualità umana e la portarono all'attenzione del pubblico. Si dice che all'epoca, la morale pubblica limitasse notevolmente la discussione libera sulla sessualità come caratteristica umana, e in particolare le pratiche sessuali, specialmente quelle che non portavano alla procreazione. I libri di Kinsey, che tra le altre cose riportavano scoperte sulla frequenza di diverse pratiche sessuali compresa l'omosessualità, provocarono scalpore. Molte persone ritenevano che lo studio del comportamento sessuale avrebbe minato la struttura della famiglia e danneggiato la società statunitense. Questi libri gettarono le basi per il lavoro di William Howell Masters e Virginia Eshelman Johnson. Nel 1966 il loro saggio dirompente, intitolato La risposta sessuale umana, rivelò la natura e l'estensione delle pratiche sessuali dei giovani statunitensi.

 



 

l L'amante di Lady Chatterley, Tropico del Cancro e Fanny Hill

 

Negli anni tra il 1959 e il 1966, negli Stati Uniti venne rimosso il bando su tre libri dall'esplicito contenuto erotico: L'amante di Lady Chatterley (1928), Tropico del Cancro (1934) e Fanny Hill (1748). Precedentemente erano stati attuati controlli su ciò che si poteva o non si poteva pubblicare. Ad esempio negli Stati Uniti d'America venne vietata l'importazione dell'Ulysses (1922) di James Joyce (1882-1941); nella Chiesa cattolica venne pubblicato l'Index Librorum Prohibitorum e a Boston la Watch and Ward Society, di derivazione protestante fondata da Anthony Comstock (1844-1915), rese la frase banned in Boston un detto popolare. Nel 1959, la Grove Press pubblicò un'edizione censurata de L'amante di Lady Chatterley di David Herbert Lawrence (1885-1930), ma le Poste inglesi confiscarono le copie che venivano spedite per posta. L'avvocato Charles Rembar (1915-2000) citò in giudizio il direttore delle Poste di New York e vinse la causa davanti alla corte federale.

 

   
Da sinistra: L'amante di Lady Chatterley, Tropico del Cancro e Fanny Hill.

 

Nel 1965, Tom Lehrer celebrò la carica erotica del romanzo nella canzone satirica Smut:

 

«Who needs a hobby like tennis or philately?
I've got a hobby: rereading Lady Chatterley».
 Che bisogno c'è di un hobby come il tennis o la filatelia?

Io ho un hobby: rileggere Lady Chatterley.
 

 

Il romanzo di Henry Miller (1891-1980) Tropico del Cancro, a causa degli espliciti brani sessuali non poté essere pubblicato negli Stati Uniti (ma un'edizione del romanzo, pubblicata dalla Obelisk Press di Parigi, arrivò in America di contrabbando). Nel 1961, la Grove Press pubblicò una copia del romanzo e in vari Stati furono intentate numerose azioni legali contro dozzine di librai per permetterne la vendita. La pubblicazione venne definitivamente consentita dalla decisione del 1973 della Corte Suprema degli Stati Uniti in Miller vs. California. Nella sentenza, la Corte definì l'«oscenità» secondo quello che viene oggi chiamato «testo di Miller» 2. Nel 1965, la Putnam pubblicò il romanzo Fanny Hill, scritto nel da John Cleland (1709-1789). Questo fu un punto di svolta perché Charles Rembar fece ricorso contro un ordine restrittivo che portò fino alla Corte Suprema e vinse. In Memoirs vs. Massachusetts, 383 U.S. 413, la Corte sentenziò che il sesso era «una grande e misteriosa forza motivatrice nella vita umana», e che la sua espressione nella letteratura era protetta dal Primo Emendamento. Solo i libri che facevano appello principalmente a «interessi osceni» potevano essere messi al bando. In una frase celebre, la Corte disse che l'oscenità è «interamente priva di un'importanza sociale redimente», volendo dire con ciò che, al contrario, qualsiasi opera con una importanza sociale redimente non era oscena, anche se conteneva passaggi isolati che potevano «depravare o corrompere» alcuni lettori. Questa decisione fu di particolare importanza, poiché, dei tre libri menzionati, Fanny Hill ha di gran lunga la maggior quantità di contenuto che sembra appellarsi a interessi osceni, e la più piccola parte di merito letterario e di «importanza sociale redimente». Mentre una versione censurata de L'amante di Lady Chatterley è stata una volta pubblicata, nessuna operazione simile è stata mai compiuta per Fanny Hill (ed è difficile persino immaginare di cosa potrebbe consistere un tale lavoro). Permettendo la pubblicazione di Fanny Hill, la Corte Suprema pose il limite per un qualsiasi bando così in alto che lo stesso Rembar definì la decisione del 1966 come «la fine dell'oscenità».

 

l Manuali sul sesso (saggistica)

 

La decisione della Corte che legalizzò la pubblicazione di Fanny Hill ebbe un effetto ancor più importante: liberò dalla paura di azioni legali, e opere saggistiche riguardanti il sesso e la sessualità iniziarono ad apparire. Nel 1962, Helen Gurley Brown pubblicò Sex and the Single Girl: The Unmarried Woman's Guide to Men, Careers, the Apartment, Diet, Fashion, Money and Men («Il sesso e la ragazza single: guida per la donna non sposata agli uomini, alla carriera, all'appartamento, alla dieta, al fascino, ai soldi e agli uomini»). Già solo il titolo sarebbe stato impensabile un decennio prima 3. Nel 1969, Joan Garrity, usando lo pseudonimo «J.», pubblicò The Way to Become the Sensuous Woman («Il modo di diventare la donna sensuale»), completo di cose come gli esercizi per migliorare la destrezza della lingua. Lo stesso anno vide la comparsa del libro del Dr. David Reuben, intitolato Everything You Always Wanted to Know About Sex (But Were Afraid to Ask) («Tutto ciò che avresti sempre voluto sapere sul sesso, ma che hai avuto paura di chiederlo»). Nonostante la dignità delle credenziali mediche di Reuben, il libro aveva un tono leggero e, per molti lettori, mantenne abbastanza fedelmente le promesse. Una signora di mezza età di un paesino del Wisconsin venne udita esclamare: «Prima di leggere questo libro, non sapevo con precisione cosa fosse ciò che gli omosessuali fanno». Nel 1970, il Boston Women's Health Collective pubblicò Women and their Bodies (che divenne meglio noto in seguito con il nuovo titolo Our Bodies, Ourselves). Pur non essendo un trattato sull'erotismo o un manuale sessuale, il libro includeva comunque delle descrizioni franche della sessualità e conteneva illustrazioni che avrebbero potuto causare problemi legali solo pochi anni prima. Nel 1972 arrivò il libro di Alex Comfort (1920-2000), The Joy of Sex: A Gourmet Guide to Love Making («La gioia del sesso: una guida buongustaia all'atto sessuale»).

 

   
Da sinistra: Sex and the Single Girl, The Way to Become the Sensuous Woman e Everything You Always Wanted to Know About Sex.

 

Nel 1975, Zeig Mal! (Mostrami!), di Will McBride, scritto con la psicologa Helga Fleichhauer-Hardt, per i bambini e i loro genitori, apparve nelle librerie su entrambe le sponde dell'Atlantico. Apprezzato da molti genitori per la sua descrizione esplicita delle/dei preadolescenti alla scoperta e all'esplorazione della loro sessualità, il libro scandalizzò altri e alla fine venne tolto dalla circolazione negli Stati Uniti e in alcune altre nazioni. Ebbe un seguito nel 1989 con Zeig Mal Mehr! (Mostrami di più!). Questi libri avevano molte cose in comune. Mostravano fatti ed erano di fatto educativi. Erano disponibili al pubblico generalizzato. Erano impilati sui banconi delle librerie scontate, erano tra quelli selezionati dai club librari e i loro autori erano ospiti dei talk show di tarda serata. La gente li leggeva in pubblico. In una rispettabile casa della classe media, Playboy e Fanny Hill possono essere presenti, ma tenuti solitamente fuori vista. Ma alcuni di questi libri potrebbero trovarsi tranquillamente sul tavolino del soggiorno. Soprattutto, tutti questi libri riconoscevano e celebravano la coltivazione del piacere erotico. Il contributo di tali libri alla Rivoluzione Sessuale non dev'essere esagerato. Libri precedenti, come What Every Girl Should Know («Quello che ogni ragazza dovrebbe sapere»; 1920), di Margaret Sanger (1879-1966) e A Marriage Manual («Un manuale di matrimonio»; 1939), di Hannah ed Abraham Stone (1890-1959), avevano rotto il completo silenzio nel quale la gente, le donne in particolare, era cresciuta. Negli anni Cinquanta, negli Stati Uniti, era diventato finalmente raro che una donna arrivasse alla prima notte di nozze senza sapere letteralmente cosa aspettarsi. Ma la discussione aperta sul sesso come piacere, e le descrizioni di pratiche e tecniche sessuali, fu veramente rivoluzionaria. C'erano pratiche di cui, forse, qualcuno aveva sentito parlare. Ma molti adulti non erano certi se fossero realtà, o fantasie che si trovavano solo nei libri pornografici. Erano cose «normali», o erano esempi di psicopatologia? 4. Le donne sposate facevano queste cose, o solo le prostitute? Il Rapporto Kinsey rivelò che queste pratiche erano, alla fine dei conti, sorprendentemente frequenti.

 

   
Will McBride Margaret Sanger Abraham Stone

 

l Elvis Presley

 

Durante gli anni Cinquanta, un cantante e attore in particolare, Elvis Presley (1935-1977), introdusse uno stile di danzare ed esibirsi molto veloce, usando i contorcimenti del suo corpo in modo sessualmente suggestivo. Venne soprannominato Elvis the Pelvis («Elvis il bacino») per i suoi tipici ancheggiamenti. Milioni di giovani donne divennero sue ammiratrici ed egli divenne il loro «idolo». Sul palco e in concerto, migliaia di ragazze strillavano e piangevano durante la sua esibizione. Presley è stato indicato come un fattore principale della «perdita di inibizioni» e nella «ribellione giovanile» degli anni Cinquanta e Sessanta.

 

l Medicina e sesso

 

Lo sviluppo degli antibiotici negli anni Quaranta rese possibile una cura per la maggior parte delle malattie veneree dell'epoca, rimuovendo la minaccia di malattie sessualmente trasmissibili come la sifilide. Nei primi anni Sessanta divenne disponibile la pillola anticoncezionale. Con la rimozione del rischio di malattie e gravidanza, molte delle limitazioni tradizionali ai comportamenti sessuali sembrarono ingiustificate. Con la nozione che le malattie trasmesse sessualmente erano facilmente curabili, parte della generazione del baby boom sperimentò il sesso al di fuori del matrimonio. L'avvento dell'herpes genitale e dell'AIDS ha fatto oscillare il pendolo in direzione opposta, ma le tendenze moderne vanno verso la riduzione del rischio, attraverso l'educazione e il sesso sicuro, piuttosto che verso il ritorno alla monogamia e a norme sessuali più tradizionali.

 

l Contraccezione

 

Nuovi metodi di contraccezione permisero a uomini e donne di prendere il controllo della propria riproduzione. La disponibilità a basso prezzo di preservativi in gomma per gli uomini e della spirale intrauterina e dei contraccettivi orali per le donne, diede un senso di affrancamento dal rischio di gravidanza a seguito del rapporto sessuale.

 

l La Rivoluzione Sessuale nel Regno Unito

 

In Gran Bretagna, la nuova generazione cresciuta dopo la Seconda Guerra Mondiale si era stancata dei razionamenti e dell'austerità degli anni Quaranta e Cinquanta e dei valori vittoriani dell'epoca precedente. Così gli anni Sessanta furono un periodo di ribellione le tristi mode e norme sociali della generazione precedente. I primi indizi di cambiamento si videro nel 1960, quando il governo dell'epoca cercò senza successo di perseguire per oscenità la Penguin Books, per la pubblicazione del romanzo L'amante di Lady Chatterley che era stato messo al bando fin dagli anni Venti, per il suo contenuto (per l'epoca) piccante. Come prova di quanto l'atteggiamento dell'establishment fosse «vecchio stile», l'avvocato dell'accusa Mervyn Griffith-Jones, passò alla storia per essersi posto davanti alla giuria durante la sua arringa finale e aver chiesto: «È questo un libro che desiderereste fosse letto da vostra moglie o dalla vostra servitù»? Quando il caso fu chiuso, il romanzo divenne un best seller, con due milioni di copie vendute. La pillola anticoncezionale divenne disponibile presso il National Health Service negli anni Sessanta, prima limitatamente alle donne sposate, ma più tardi in quel decennio la disponibilità venne estesa a tutte le donne.

 

l Libero amore

 

Nata a San Francisco a metà degli anni 1960, la nuova cultura dell'«amore libero», vide decine di migliaia di giovani che divennero hippy e predicavano il potere dell'amore e la bellezza del sesso, come componente della vita quotidiana. Ciò era parte di una controcultura che esiste ancora oggi. All'inizio degli anni Settanta era accettabile per le Università di permettere alloggi studenteschi in cui uomini e donne si mischiavano liberamente. L'«amore libero» continuò in forme diverse per tutti gli anni Settanta e finì improvvisamente quando l'opinione pubblica iniziò ad essere conscia dell'AIDS, a metà degli anni Ottanta.

 

l Sesso esplicito sullo schermo

 

Il sesso esplicito sullo schermo, e con esso l'accettazione del nudo da parte di uomini e donne sulla scena, divenne la norma in diversi Paesi europei e nordamericani verso la fine del XX secolo. Locali specializzati nello spogliarello e nella lap dance si diffusero rapidamente; le famose conigliette di Playboy iniziarono questo trend.

 

l Rapporti sessuali prematrimoniali

 

Gli aderenti alla controcultura praticavano apertamente il sesso prematrimoniale; nel corso degli anni Settanta ciò divenne un fatto comune tra i giovani. Sempre negli anni Settanta, la possibilità di abortire legalmente si diffuse in diversi Paesi. Questi fatti portarono alla percezione di quegli anni, da parte di alcuni, come un'epoca di promiscuità, decadenza ed edonismo; in epoca recente la tendenza sembra inoltre essersi invertita negli Stati uniti, dove si assiste a un ritorno ai valori tradizionali, attraverso campagne propagandistiche relative al valore della verginità prematrimoniale.

 






 

Note

 

1 Scritto reperibile alla pagina web

http://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_sessuale

2 L'articolo di Wikipedia in lingua inglese sulla pornografia nota che «Negli Stati Uniti, la pornografia è legale se non corrisponde al testo di Miller sulle oscenità, cosa che non si verifica quasi mai».

3 Nel 1965, la stessa autrice avrebbe trasformato la rivista Cosmopolitan in un manuale di vita per giovani donne in carriera.

4 Quando usiamo parole come fellatio stiamo ancora usando la terminologia usata da Krafft-Ebing in Psychopathia Sexualis.

 

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #94 il: Luglio 17, 2013, 23:58:13 pm »
Non hai ancora risposto alla mia domanda :

In cosa a me , uomo , dovrebbe giovarmi la pornografia , come tu affermi ?
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline kautostar

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #95 il: Luglio 18, 2013, 00:00:32 am »
Senza dubbio esiste un porno femminista, ma non tutto il porno è femminista, l'equazione PORNOGRAFIA=FEMMINISMO mi sembra semplicistica e priva di senso!
http://www.giornalettismo.com/archives/268912/il-porno-femminista/

Citazione
PORNO PER DONNE - Il porno femminista è un genere di film erotici che sono pensati per un pubblico che non apprezza la tradizionale iconografia dei film a luci rosse. Niente attrici con seni enormi e con visi da Barbie, ma donne di ogni forma ed orientamento sessuale, e con un aspetto più da donna che va al supermercato a comprare il cibo che da modella. Il documentario sulle trans è uno dei 41 film che sono stati celebrati nel tradizionale evento che si svolge a Toronto. I premi sono assegnati per categorie quali “Scena lesbica più eccitante”, “Film etero più sexy”, “Insegnante zozzona per l’educazione sessuale”.
 
LUCI ROSSE DIVERSO - Alcuni film sono realizzati quasi come degli homevideo, e al di là di scene erotiche molto esplicite come da tradizione pornografica, contengono molti più dialoghi rispetto al classico film tutto incentrato sulla ripresa dell’atto sessuale nelle varie posizioni. Ovviamente molto presente è il cinema lesbo, realizzato con molto più tatto e sensibilità rispetto alle scene tra donne che vengono prodotte per un pubblico maschile. I Feminist Porn Awards sono giunti alla loro settima edizione, e sono stati creati da Carlyle Jansen, che a Toronto possiede un negozio di giochi sessuali per donne. La partecipazione è volontaria, anche se c’è uno screening dei selezionati a presentare le loro opere da parte di una giuria composta di sole donne. Quest’anno tra le giurate c’erano scrittrici di libri erotici, una performer di burlesque e anche una professoressa della locale Università che insegna generi e studi sessuali.  Jansen sostiene che il suo festival vuole riconoscere, celebrare e sostenere autori cinematrografici che stanno ridefinendo il concetto di porno.

L’HARD EMANCIPA LA DONNA - I film accettati devono vedere un ruolo preminente della donna nella storia, oppure nell’ideazione dell’opera. Sono banditi gli stereotipi femminili presenti nei normali film hard. Il porno femminista è nato intorno agli anni ottanta, e da allora si è sviluppato in maniera piuttosto costante. Sopratutto grazie alla rete si è creata una nicchia di mercato nel gigantesco businesse del film a luci rosse. Ci sono più citta in America dove le donne possono acquistare video hard più adatti alla loro sensibilità, anche se le scene sono molto forti e per nulla romantiche. “Ci sono molte donne alle quali piace essere sottomesse, questo le eccita e il porno femminista deve rappresentare anche questi sentimenti”. Più di un’autrice sostiene che l’iconografia del luci rosse sia incompatibile con l’idea di emancipazione della donna tipica del movimento femminista, ma a Toronto la pensano in maniera diametramelmente opposta.

Offline kautostar

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #96 il: Luglio 18, 2013, 00:08:51 am »
Non hai ancora risposto alla mia domanda :

In cosa a me , uomo , dovrebbe giovarmi la pornografia , come tu affermi ?
Ma io non ho detto che il porno giova agli uomini(se l'ho scritto mi sono espresso male), ma solo che non credo che sia così tanto dannoso( se non se ne abusa) come sostieni tu(e le femministe). Se ti piace lo guardi, se non ti piace metti un bel programma di parental control, così non rischi di guardarlo neanche per sbaglio. Ma non vedo cosa c'entri con il femminismo, che è agli antipodi della pornografia classica!

Piuttosto se il porno non lo guardi e non ne sei dipendente, che male può farti? perché ce l'hai così tanto con la pornografia?Io trovo più sgradevole e fastidioso il nudo e l'erotismo nella pubblicità, che ci viene sbattuto in faccia contro la nostra volontà, solo per finalità puramente mercantili.
Il porno almeno puoi sceglierlo, il nudo nella pubblicità no!
« Ultima modifica: Luglio 18, 2013, 00:21:18 am da kautostar »

Offline Angelo

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #97 il: Luglio 18, 2013, 00:14:31 am »



Forse perchè lo collega con alcune idee di stampo massonico?
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

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Offline Mercimonio

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #98 il: Luglio 18, 2013, 06:28:36 am »
Se tiu coscessi di più l'ideologia femminista che è la figlia della Scuola di Francoforte , del marxismo e dell'alta finanza massonica di certo non parleresti in questo modo .

in un ultima istanza solo della finanza internazionale che fu creata con l'usura, il contrabbando, il traffico di armi e droghe e di schiavi.

sia il socialismo che il capitalismo moderno sono un modo per costringere le donne a lavorare e far si' che si possano quindi dimezzare i salari agli uomini oltre poi a distruggere la famiglia tradizionale e tutto il resto, due piccioni con una fava.


« Ultima modifica: Luglio 18, 2013, 11:52:29 am da Vicus »

Offline Vicus

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #99 il: Luglio 18, 2013, 12:08:37 pm »
Citazione
sia il socialismo che il capitalismo moderno sono un modo per costringere le donne a lavorare e far si' che si possano quindi dimezzare i salari agli uomini oltre poi a distruggere la famiglia tradizionale e tutto il resto, due piccioni con una fava.
Altro che dimezzare, ormai si danno i posti degli uomini alle donne a 1/4 dello stipendio di 50 anni fa e gli uomini restano a casa.
Le donne non l'hanno ancora capito e ancora cercano un 'uomo in carriera' come loro, incapaci di rendersi conto che i pochi rimasti vanno con le dipendenti ventenni. Mezza Europa è in bancarotta ma proprio non riescono ad aggiornare il loro panorama mentale.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline kautostar

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #100 il: Luglio 18, 2013, 12:56:12 pm »
Ma siete tutti complottisti su questo forum? :blink: 
Se è così diventa impossibile(e inutile) qualunque tentativo di dialogo razionale! :(

Offline Lucia

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #101 il: Luglio 18, 2013, 13:34:38 pm »
Altro che dimezzare, ormai si danno i posti degli uomini alle donne a 1/4 dello stipendio di 50 anni fa e gli uomini restano a casa.

50 anni fa eravate uno dei paesi piu poveri del mondo.




Offline Vicus

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #102 il: Luglio 18, 2013, 13:39:49 pm »
Abbi pazienza Vicus ma sono diecimila post che scrivo argomentando sugli effetti nocivi della pornografia per gli uomini e sul perchè si producono questi effetti , che vado citando nomi , cognomi ,  fatti , accadimenti , statistiche etc.
Se poi uno non legge non solo ciò che scrivo ma anche tutti gli altri documenti comprovanti le mie tesi non portando nulla a discarico di esse e limitandosi per giunta a rispondere come un ebete , capirai bene che dopo un pò ad uno gli possono anche girare le palle .
Non bisogna per forza convincere, e il topic è letto anche da gente che non vi partecipa. Ciascuno legge le varie opinioni e decide a quale credere. Non si è più persuasivi urlando più forte, semmai il contrario ;)
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Vicus

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #103 il: Luglio 18, 2013, 13:41:46 pm »
50 anni fa eravate uno dei paesi piu poveri del mondo.
Ma dove l'uomo poteva mantenere una famiglia stabile di cui la donna poteva occuparsi.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Stendardo

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #104 il: Luglio 18, 2013, 13:47:41 pm »
Senza dubbio esiste un porno femminista, ma non tutto il porno è femminista, l'equazione PORNOGRAFIA=FEMMINISMO mi sembra semplicistica e priva di senso!
http://www.giornalettismo.com/archives/268912/il-porno-femminista/

Il porno non è il femminismo come il femminismo non è il marxismo o come il marxismo non è la massoneria ma TUTTI perseguono i MEDESIMI FINI e sono figli legittimi di un unico albero.
Soltanto i poveri creduloni che credono alle favole ormai non riescono a rendersi conto di ciò che è in atto qui in Occidente da più di un secolo .

Esiste una intellighenzia più o meno segreta che dirige la sorti del mondo e che ha utilizzato in passato il comunismo e che oggi continua ad utilizzare la massoneria ed il femminismo , impadronendosi di tutti i principali organi di comunicazione di massa , per dirigere tutto dalla vita economica fino ai minimi particolari della vita familiare dettando l'agenda politica di ogni Stato come i matrimoni gay , le quote rosa etc. allo scopo di distruggere la cellula fondamentale della società : la famiglia , che confonde l'opinione pubblica sviandola da nobili ideali che sono gli unici che possono modificare questo stato di cose indirizzandola al contempo verso futilità come il grande fratello , la pornografia e stupidate alla Maria De Filippi , l'obiettivo finale è quello di distruggere la civiltà cristiana in Europa e nel mondo allo scopo di instaturare un governo mondiale dispotico , folle ed autodistruttivo che dirige non più esseri umani ma automi e numeri .

Per quanto concerne nello specifico la pornografia essa viene utilizzata da questa intellighenzia per corrompere i popoli con l'immoralità per poterli conquistare e dal femminismo per rendere gli uomini dipendenti dal dio vagina . Diceva Lenin : "Se intendiamo  distruggere una Nazione, dobbiamo, in primo luogo, distruggerne la morale. Allora la Nazione cadrà nelle nostre mani come un frutto maturo. Svegliate l’interesse della gioventù per il sesso e sarà vostra». La prima ambasciatrice russa in Scandinavia, la Sig.a Aleksandra Michajlovna Kollontaj (1872-1952), nota in Russia per aver cercato di conciliare le istanze dei nascenti movimenti femministi con i principi socialisti, aveva la consegna di non parlare di comunismo, ma di propagare, in un crescendo l'amore libero tra la gioventù accademica. Un comunista americano ha confessato, ultimamente, di avere diffuso la letteratura pornografica, per 27 anni, al fine di corrompere la gioventù americana . Scriveva Arthur Landsberg nel suo libro Asiatici, scritto nel 1925: «Un Paese non è altro che un corpo gigantesco. Chi regola le sue funzioni genitali, influenza tutto il corpo e lo riduce in suo potere. Si conquista il Paese mediante il suo istinto più sviluppato; allora, quella generazione senza più ritegno, perderà le sue forze, in preda ad un’ebbrezza di cui noi potremo regolarne la durata. Creando sempre nuovi stimolanti, sapremo renderla permanente e fare del Paese un’isola di ossessi» . La totale spregiudicatezza sessuale della classe lavoratrice, come presupposto della Rivoluzione comunista, costituiva, già negli anni venti, il programma del membro del partito comunista tedesco Wilhelm Reich (1897-1957) , discepolo di Freud, fondatore a Berlino dei cosiddetti «Gruppi Sexpol». Oggi egli è il «profeta degli studenti dell’estrema sinistra. Ecco una delle istruzioni diramate dal Partito Comunista della Florida nel 1970: «Corrompi la gioventù; allontanala dalla religione; desta l’interesse per il sesso; rendila superficiale; distruggi il suo slancio giovanile; soffoca il suo interesse per lo Stato, distraendola con lo sport, con il sesso e con qualsiasi trivialità! Spingila con ogni mezzo a perdere tutte le virtù morali, l’onestà, il pudore, la moderazione e la fede alla parola data»! Diceva Mao Tse-tung (1893-1976): «Faremo penetrare la nostra ideologia attraverso le debolezze morali dei nostri avversari». Da un'istruzione interna del Partito Comunista Italiano del 1970: «Perché dovremo opporci, in nome della morale, alla crescente corruzione della borghesia? Il nostro compito sta nel dare l’appoggio tattico a questo irresponsabile affare pornografico e nel dichiarare, come altissimo fine, l’assoluta libertà artistica. In tal modo, acceleriamo effettivamente la decomposizione della borghesia». Su Il Tempo, del 3 giugno 1984, si poteva leggere: «Un incredibile progetto finanziato dal Comune. Quest'estate avremo pure un posto per «imparare» a fare l’amore, ossia una «Love city». Era il progetto dell’A.R.C.I., l’organizzazione paracomunista di ricreazione per animare la seconda metà di luglio nel quadro dell’Estate Romana, patrocinata dall’assessore alla Cultura, l’on. comunista Renato Nicolini. La «Love city» fu organizzata in un’area di accesso, in un punto «test» incentrato sul «Dimmi come ami e ti dirò chi sei», in una mostra «photo love», una discoteca, uno spazio di conversazione, un «single bar» e naturalmente un «post love». Fu fatta «una gara del bacio più sensuale e travolgente con assegnazione di premi» e anche «una dimostrazione di tecniche di seduzione». La «città dell’amore» si concludeva con «uno spazio per parlare d’amore» e da un «single bar», inteso come «il luogo dell’approccio vero e proprio» dove «trovare un possibile partner». La «Love City» era ambientata, in modo di galvanizzare i partecipanti, tra i nudi monumentali del Foro Italico e costò la somma di 95 milioni, contro i 40 di probabili entrate. La differenza per cinquanta milioni fu coperta dal Comune. A tal fine, i vari partiti in combutta con gli altri laicisti hanno prodotto quell’oceano di pornofilms e di riviste pornografiche che hanno infradicito il mondo occidentale con utili astronomici di migliaia di miliardi di lire. Solo in Italia si stampano ogni settimana 8 milioni di copie di riveste pornografiche. «Corrompere, corrompere, corrompere»! è il motto di Underground, un foglio tedesco porno-politico diffuso fra gli studenti . Ecco quanto affermava l’ex-presidente federale del S.D.S.: «I problemi della sessualità sono stati la nostra via per politicizzare la scolaresca». Così il Segretario del Partito Comunista di Hong-Kong: «Pechino ha investito circa un miliardo di dollari nell’esportazione clandestina della droga nell’Europa. In questo modo, spera di liquidare l’Europa entro una quindicina di anni» . Questa è la tesi sostenuta nel film di Jens Jôrge Thorsen Giornate calme a Clichy, (dove ci si burla di Cristo dal lato sessuale): «La gente deve vivere senza Dio e senza patria. Allora, tutto andrà meglio». L'editrice amburghese Auer stampa, ogni settimana, un milione di copie dedicate al sesso, tra cui St. Porno, Sex-Report, St. Pauli Nachrchten, ecc... II ricavato va a finire nelle casse del Partito Socialista Tedesco . Ecco quanto affermava un libro di testo russo di psico-politica: «L’uomo non è che un animale da gregge con un aspetto esteriore civile. Ma chi desidera tenere unito il gregge e controllarlo, deve saper disporre di tecniche speciali, per calcolare i capricci e le energie di quell’animale-uomo, ai fini dello Stato» .
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