Autore Topic: Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"  (Letto 36939 volte)

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Offline Vicus

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #105 il: Luglio 18, 2013, 13:52:25 pm »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline kautostar

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #106 il: Luglio 18, 2013, 14:21:02 pm »
Il porno non è il femminismo come il femminismo non è il marxismo o come il marxismo non è la massoneria ma TUTTI perseguono i MEDESIMI FINI e sono figli legittimi di un unico albero.
Soltanto i poveri creduloni che credono alle favole ormai non riescono a rendersi conto di ciò che è in atto qui in Occidente da più di un secolo .

Esiste una intellighenzia più o meno segreta che dirige la sorti del mondo e che ha utilizzato in passato il comunismo e che oggi continua ad utilizzare la massoneria ed il femminismo , impadronendosi di tutti i principali organi di comunicazione di massa , per dirigere tutto dalla vita economica fino ai minimi particolari della vita familiare dettando l'agenda politica di ogni Stato come i matrimoni gay , le quote rosa etc. allo scopo di distruggere la cellula fondamentale della società : la famiglia , che confonde l'opinione pubblica sviandola da nobili ideali che sono gli unici che possono modificare questo stato di cose indirizzandola al contempo verso futilità come il grande fratello , la pornografia e stupidate alla Maria De Filippi , l'obiettivo finale è quello di distruggere la civiltà cristiana in Europa e nel mondo allo scopo di instaturare un governo mondiale dispotico , folle ed autodistruttivo che dirige non più esseri umani ma automi e numeri .

Per quanto concerne nello specifico la pornografia essa viene utilizzata da questa intellighenzia per corrompere i popoli con l'immoralità per poterli conquistare e dal femminismo per rendere gli uomini dipendenti dal dio vagina . Diceva Lenin : "Se intendiamo  distruggere una Nazione, dobbiamo, in primo luogo, distruggerne la morale. Allora la Nazione cadrà nelle nostre mani come un frutto maturo. Svegliate l’interesse della gioventù per il sesso e sarà vostra». La prima ambasciatrice russa in Scandinavia, la Sig.a Aleksandra Michajlovna Kollontaj (1872-1952), nota in Russia per aver cercato di conciliare le istanze dei nascenti movimenti femministi con i principi socialisti, aveva la consegna di non parlare di comunismo, ma di propagare, in un crescendo l'amore libero tra la gioventù accademica. Un comunista americano ha confessato, ultimamente, di avere diffuso la letteratura pornografica, per 27 anni, al fine di corrompere la gioventù americana . Scriveva Arthur Landsberg nel suo libro Asiatici, scritto nel 1925: «Un Paese non è altro che un corpo gigantesco. Chi regola le sue funzioni genitali, influenza tutto il corpo e lo riduce in suo potere. Si conquista il Paese mediante il suo istinto più sviluppato; allora, quella generazione senza più ritegno, perderà le sue forze, in preda ad un’ebbrezza di cui noi potremo regolarne la durata. Creando sempre nuovi stimolanti, sapremo renderla permanente e fare del Paese un’isola di ossessi» . La totale spregiudicatezza sessuale della classe lavoratrice, come presupposto della Rivoluzione comunista, costituiva, già negli anni venti, il programma del membro del partito comunista tedesco Wilhelm Reich (1897-1957) , discepolo di Freud, fondatore a Berlino dei cosiddetti «Gruppi Sexpol». Oggi egli è il «profeta degli studenti dell’estrema sinistra. Ecco una delle istruzioni diramate dal Partito Comunista della Florida nel 1970: «Corrompi la gioventù; allontanala dalla religione; desta l’interesse per il sesso; rendila superficiale; distruggi il suo slancio giovanile; soffoca il suo interesse per lo Stato, distraendola con lo sport, con il sesso e con qualsiasi trivialità! Spingila con ogni mezzo a perdere tutte le virtù morali, l’onestà, il pudore, la moderazione e la fede alla parola data»! Diceva Mao Tse-tung (1893-1976): «Faremo penetrare la nostra ideologia attraverso le debolezze morali dei nostri avversari». Da un'istruzione interna del Partito Comunista Italiano del 1970: «Perché dovremo opporci, in nome della morale, alla crescente corruzione della borghesia? Il nostro compito sta nel dare l’appoggio tattico a questo irresponsabile affare pornografico e nel dichiarare, come altissimo fine, l’assoluta libertà artistica. In tal modo, acceleriamo effettivamente la decomposizione della borghesia». Su Il Tempo, del 3 giugno 1984, si poteva leggere: «Un incredibile progetto finanziato dal Comune. Quest'estate avremo pure un posto per «imparare» a fare l’amore, ossia una «Love city». Era il progetto dell’A.R.C.I., l’organizzazione paracomunista di ricreazione per animare la seconda metà di luglio nel quadro dell’Estate Romana, patrocinata dall’assessore alla Cultura, l’on. comunista Renato Nicolini. La «Love city» fu organizzata in un’area di accesso, in un punto «test» incentrato sul «Dimmi come ami e ti dirò chi sei», in una mostra «photo love», una discoteca, uno spazio di conversazione, un «single bar» e naturalmente un «post love». Fu fatta «una gara del bacio più sensuale e travolgente con assegnazione di premi» e anche «una dimostrazione di tecniche di seduzione». La «città dell’amore» si concludeva con «uno spazio per parlare d’amore» e da un «single bar», inteso come «il luogo dell’approccio vero e proprio» dove «trovare un possibile partner». La «Love City» era ambientata, in modo di galvanizzare i partecipanti, tra i nudi monumentali del Foro Italico e costò la somma di 95 milioni, contro i 40 di probabili entrate. La differenza per cinquanta milioni fu coperta dal Comune. A tal fine, i vari partiti in combutta con gli altri laicisti hanno prodotto quell’oceano di pornofilms e di riviste pornografiche che hanno infradicito il mondo occidentale con utili astronomici di migliaia di miliardi di lire. Solo in Italia si stampano ogni settimana 8 milioni di copie di riveste pornografiche. «Corrompere, corrompere, corrompere»! è il motto di Underground, un foglio tedesco porno-politico diffuso fra gli studenti . Ecco quanto affermava l’ex-presidente federale del S.D.S.: «I problemi della sessualità sono stati la nostra via per politicizzare la scolaresca». Così il Segretario del Partito Comunista di Hong-Kong: «Pechino ha investito circa un miliardo di dollari nell’esportazione clandestina della droga nell’Europa. In questo modo, spera di liquidare l’Europa entro una quindicina di anni» . Questa è la tesi sostenuta nel film di Jens Jôrge Thorsen Giornate calme a Clichy, (dove ci si burla di Cristo dal lato sessuale): «La gente deve vivere senza Dio e senza patria. Allora, tutto andrà meglio». L'editrice amburghese Auer stampa, ogni settimana, un milione di copie dedicate al sesso, tra cui St. Porno, Sex-Report, St. Pauli Nachrchten, ecc... II ricavato va a finire nelle casse del Partito Socialista Tedesco . Ecco quanto affermava un libro di testo russo di psico-politica: «L’uomo non è che un animale da gregge con un aspetto esteriore civile. Ma chi desidera tenere unito il gregge e controllarlo, deve saper disporre di tecniche speciali, per calcolare i capricci e le energie di quell’animale-uomo, ai fini dello Stato» .
Ok, adesso capisco meglio il tuo punto di vista, ma non lo condivido!
O meglio, al massimo posso condividerlo solo in parte, e dopo cercherò di spiegare meglio cosa intendo

Offline Stendardo

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #107 il: Luglio 18, 2013, 14:28:52 pm »
La pornografia a lungo andare provoca dipendenza e diventa un'ossessione della psiche umana purtroppo la maggior parte degli uomini che ne diventa dipendente , dopo aver cercato di fare qualche piccolo sforzo per uscirne , vi ricade tristemente e vi resta , vittima di questa ossessione fino alla morte .
La maggior parte degli uomini preferisce rinunciare a una battaglia che si presenta ardua e richiede una forza d'animo granitica , essi , al contrario , acquetano la propria coscienza con la scusa che lottare contro la pornografia e contro gli altri vizi che impestano fisicamente e moralmente gli uomini non ha senso , perchè "non c'è nulla di male"...
Viviamo in tempi dove regna sovrana l'ipocrisia : per evitare di combattere il male , si nega che il male sia male . Così abbiamo la coscienza o meglio quel che ne rimane "a posto" . Invece di modellare la propria vita in base a criteri morali , si modellano , al contrario , i criteri morali in base ai vizi della vita .
I pensieri degli uomini sono stati indirizzati da un martellamento senza precedenti nella storia dell'umanità  verso il vaginismo fino ad assumere comportamenti indice di personalità ossessivo-complusiva .
Cristoforo Colombo è vissuto per mesi nella sua nave in mezzo all'Oceano Atlantico eppure ha scoperto l'America , idem Napoleone Bonaparte che è stato in giro per tutta Europa ha costruito un impero , Mozart ha consegnato all'umanità opere immortali mentre Van Gogh ha consacrato il suo genio nella pittura . Evidentemente la loro vita non ruotava attorno ad un buco attorniato da peli .   
Cosa invece ricorderanno i posteri di questa nostra epoca fra 500 anni ? Youporn o il Grande Fratello ? 
Chi vuole sradicare la pornografia e gli altri turpi vizi che impestano l'animo degli uomini deve in primo luogo eliminare le cause morali .
E' necassario che si faccia piazza pulita senza alcuna pietà di tutto il sudiciume che ci circonda e senza curarci delle proteste di tutti quegli uomini che , vittime di queste dipendenze , non capirebbero la portata del nostro gesto .
L'uomo non ha il diritto di ridursi a passare la propria vita come un automa trastullandosi davanti ad un pc , ma deve impiegare più utilmente il proprio tempo rafforzando il proprio corpo e temprando la propria anima di modo che non crolli di fronte al primo ricatto sessuale femmil-femminista .
Che tipo di uomo vogliamo forgiare ?
Se non riusciamo a liberare gli uomini da questa schiavitù vaginale , essi ne rimarranno per sempre schiavi . E coloro i quali non ammettono l'esistenza di questa situazione così perniciosa si fanno complici di questo processo di prostituzione morale dell'amore in atto ogni sua forma sia esso il matrimonio così come è inteso oggi dal nostro ordinamento giuridico piuttosto che forme surrogative dell'amore come la prostituzione o la pornografia .   
« Ultima modifica: Luglio 18, 2013, 14:39:38 pm da Standarte »
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Lucia

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #108 il: Luglio 18, 2013, 16:12:38 pm »
Ma dove l'uomo poteva mantenere una famiglia stabile di cui la donna poteva occuparsi.
se avete tanta nostalgia tornerete allo stesso tenore di vita, nn temere

@Standarte
nei ex paesi communisti non c'era traccia di pornografia
anch eil dipinto della rivoluzione francese la ragazza nuda nel dipinto aveva una cmaicetta adosso.

Tutto cio che rimandava al piacere inutile era vietato e considerato borghese.
Questo lo devi spiegare se vuoi per forza sostenere origini comuniste nella pornografia.
(non è che io voglio diffendere il communismo, solo che questa pecca non ce l'aveva,, era sobrio e pudico)

Secondo me fa parte del consumismo, anzi della stessa mentalita pubblicistica che aumenta i desideri crea ambalaggi belli, per venderti un sacco di mosche.

Offline controcorrente

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #109 il: Luglio 18, 2013, 17:55:16 pm »
La pornografia a lungo andare provoca dipendenza e diventa un'ossessione della psiche umana purtroppo la maggior parte degli uomini che ne diventa dipendente , dopo aver cercato di fare qualche piccolo sforzo per uscirne , vi ricade tristemente e vi resta , vittima di questa ossessione fino alla morte .
La maggior parte degli uomini preferisce rinunciare a una battaglia che si presenta ardua e richiede una forza d'animo granitica , essi , al contrario , acquetano la propria coscienza con la scusa che lottare contro la pornografia e contro gli altri vizi che impestano fisicamente e moralmente gli uomini non ha senso , perchè "non c'è nulla di male"...
Viviamo in tempi dove regna sovrana l'ipocrisia : per evitare di combattere il male , si nega che il male sia male . Così abbiamo la coscienza o meglio quel che ne rimane "a posto" . Invece di modellare la propria vita in base a criteri morali , si modellano , al contrario , i criteri morali in base ai vizi della vita .
I pensieri degli uomini sono stati indirizzati da un martellamento senza precedenti nella storia dell'umanità  verso il vaginismo fino ad assumere comportamenti indice di personalità ossessivo-complusiva .
Cristoforo Colombo è vissuto per mesi nella sua nave in mezzo all'Oceano Atlantico eppure ha scoperto l'America , idem Napoleone Bonaparte che è stato in giro per tutta Europa ha costruito un impero , Mozart ha consegnato all'umanità opere immortali mentre Van Gogh ha consacrato il suo genio nella pittura . Evidentemente la loro vita non ruotava attorno ad un buco attorniato da peli .   
Cosa invece ricorderanno i posteri di questa nostra epoca fra 500 anni ? Youporn o il Grande Fratello ? 
Chi vuole sradicare la pornografia e gli altri turpi vizi che impestano l'animo degli uomini deve in primo luogo eliminare le cause morali .
E' necassario che si faccia piazza pulita senza alcuna pietà di tutto il sudiciume che ci circonda e senza curarci delle proteste di tutti quegli uomini che , vittime di queste dipendenze , non capirebbero la portata del nostro gesto .
L'uomo non ha il diritto di ridursi a passare la propria vita come un automa trastullandosi davanti ad un pc , ma deve impiegare più utilmente il proprio tempo rafforzando il proprio corpo e temprando la propria anima di modo che non crolli di fronte al primo ricatto sessuale femmil-femminista .
Che tipo di uomo vogliamo forgiare ?
Se non riusciamo a liberare gli uomini da questa schiavitù vaginale , essi ne rimarranno per sempre schiavi . E coloro i quali non ammettono l'esistenza di questa situazione così perniciosa si fanno complici di questo processo di prostituzione morale dell'amore in atto ogni sua forma sia esso il matrimonio così come è inteso oggi dal nostro ordinamento giuridico piuttosto che forme surrogative dell'amore come la prostituzione o la pornografia .

Eccellente 11 e lode!  :ok:

Offline Stendardo

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #110 il: Luglio 18, 2013, 18:01:08 pm »
se avete tanta nostalgia tornerete allo stesso tenore di vita, nn temere

@Standarte
nei ex paesi communisti non c'era traccia di pornografia
anch eil dipinto della rivoluzione francese la ragazza nuda nel dipinto aveva una cmaicetta adosso.

Tutto cio che rimandava al piacere inutile era vietato e considerato borghese.
Questo lo devi spiegare se vuoi per forza sostenere origini comuniste nella pornografia.
(non è che io voglio diffendere il communismo, solo che questa pecca non ce l'aveva,, era sobrio e pudico)

Secondo me fa parte del consumismo, anzi della stessa mentalita pubblicistica che aumenta i desideri crea ambalaggi belli, per venderti un sacco di mosche.

Lenin , Kollontaj , Landsberg , Reich , I Gruppo Sexpol , Mao Tse Tung , l'A.R.C.I. , Thorsen , la Scuola di Francoforte ed i parititi comunisti di tutto l'Occidente , della Cina e di Honk Kong erano appunto TUTTI COMUNISTI .
Su questo credo che non ci sia alcun dubbio , come anche credo che non ci sia alcun dubbio su quanto da loro detto e fatto .
Io mi sono limitato solo a RIPORTARE le loro stesse DICHIARAZIONI . 
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

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« Risposta #111 il: Luglio 18, 2013, 18:09:07 pm »
Kautostar, io non voglio giudicarti, ognuno fa della sua vita quel che vuole, basta che non commetta reati.
Quello che fai non è reato, ci mancherebbe, però scusami tanto, ma quante risate fanno le femministe sapendo che altri uomini vanno coi gay perchè nessuna gliela da? Quanta soddisfazione diamo a queste perfide senza ritegno?
Ripeto, ti stò parlando in buona, senza alcun tono polemico.
Hai mai sentito parlare di fortezza interiore, di temperanza?

Se nessuna te la da amen! Vuol dire che nessuna ti merita. Non sei unico al mondo, ci sono moltissime altre cose, anche più belle e piacevoli di una donna.
« Ultima modifica: Luglio 18, 2013, 18:21:30 pm da controcorrente »

Offline controcorrente

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« Risposta #112 il: Luglio 18, 2013, 23:49:08 pm »
Kautostar, io non voglio giudicarti, ognuno fa della sua vita quel che vuole, basta che non commetta reati.
Quello che fai non è reato, ci mancherebbe, però scusami tanto, ma quante risate fanno le femministe sapendo che altri uomini vanno coi gay perchè nessuna gliela da? Quanta soddisfazione diamo a queste perfide senza ritegno?
Ripeto, ti stò parlando in buona, senza alcun tono polemico.
Hai mai sentito parlare di fortezza interiore, di temperanza?

Se nessuna te la da amen! Vuol dire che nessuna ti merita. Non sei unico al mondo, tanti uomini sono soli, ci sono moltissime altre cose, anche più belle e piacevoli di una donna.
Ma non risolvi il problema andando coi gay. Cosi' lo peggiori.

Offline Mercimonio

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #113 il: Luglio 19, 2013, 05:51:03 am »
Lenin , Kollontaj , Landsberg , Reich , I Gruppo Sexpol , Mao Tse Tung , l'A.R.C.I. , Thorsen , la Scuola di Francoforte ed i parititi comunisti di tutto l'Occidente , della Cina e di Honk Kong erano appunto TUTTI COMUNISTI .
Su questo credo che non ci sia alcun dubbio , come anche credo che non ci sia alcun dubbio su quanto da loro detto e fatto .
Io mi sono limitato solo a RIPORTARE le loro stesse DICHIARAZIONI .

e' assurdo, i maoisti non hanno mai fatto alcuna politica femminista, per "liberazione delle donne" si intende solo insegnargli a leggere e scrivere e a mandarle a sgobbare nelle comuni agricole, dovevano chiedere perfino permesso al partito per fare un figlio, e potevano venire obbligate ad abortire o pure venire sterilizzate.

si certo non erano piu' proprieta' privata dei mariti ma in quanto dopo il 1951 erano proprieta' privata del partito comunista !
occhio a non prendere fischi per fiaschi.

non c'entra il riportare dichiarazioni, questo e' quello che fa la propaganda con le solite frasi fuori dal contesto, il femminismo in asia non esiste e non e' mai esistito, son solo i comunisti europei che lo hanno applicato nella forma attuale ma specie dopo il 1989 pero', quando cioe' son rimasti col cazzo in mano e senza il backing dell'URSS e di colpo sono diventati atlantisti.


Offline Vicus

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #114 il: Luglio 19, 2013, 08:46:44 am »
se avete tanta nostalgia tornerete allo stesso tenore di vita, nn temere
Allo stesso tenore di vita quasi ci siamo, ma le donne da madri di famiglia sono diventate (anche loro) lavoratrici sfruttate e senza tutele.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Stendardo

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #115 il: Luglio 19, 2013, 09:07:56 am »
e' assurdo, i maoisti non hanno mai fatto alcuna politica femminista, per "liberazione delle donne" si intende solo insegnargli a leggere e scrivere e a mandarle a sgobbare nelle comuni agricole, dovevano chiedere perfino permesso al partito per fare un figlio, e potevano venire obbligate ad abortire o pure venire sterilizzate.

si certo non erano piu' proprieta' privata dei mariti ma in quanto dopo il 1951 erano proprieta' privata del partito comunista !
occhio a non prendere fischi per fiaschi.

non c'entra il riportare dichiarazioni, questo e' quello che fa la propaganda con le solite frasi fuori dal contesto, il femminismo in asia non esiste e non e' mai esistito, son solo i comunisti europei che lo hanno applicato nella forma attuale ma specie dopo il 1989 pero', quando cioe' son rimasti col cazzo in mano e senza il backing dell'URSS e di colpo sono diventati atlantisti.

Evidentemente non hai letto ciò che ho scritto in quello stesso post . Non ho scritto che il maoismo ed il femminismo sono la stessa cosa , anche se è senza'altro vero che gran parte dell'ideologia femminista affonda le sue radici nel fondatore nel marxismo con Friedrich Engels , nei primi socialisti utopisti con Cherles Fourier , Robert Owen , Flora Tristan , Désirée Gay , Marie Reine Guindorf , Suzanne Voilquin, Pauline Roland, Jeanne Deroin , nella comunista rivoluzionaria Jeanne Marie Poinsard etc.
Il punto quindi che mi interessava evidenziare non era la presenza o meno del femminismo in Asia .

Non voglio citare il solito Centro Studi San Giorgio ma un documento degli stessi rossi che dimostra l'esistenza del femminismo e di politiche femministe ben precise , non solo di mere asserzioni ,  anche nei paesi comunisti compresa l'Unione Sovietica e quindi non solo l'Europa , negarlo significa negare ciò che è evidente anche ad un bambino delle scuole elementari :
 
Fonte : http://www.alternativacomunista.it/dmdocuments/Sulla%20questione%20femminile.pdf





Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Stendardo

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #116 il: Luglio 19, 2013, 09:23:23 am »
Allo stesso tenore di vita quasi ci siamo, ma le donne da madri di famiglia sono diventate (anche loro) lavoratrici sfruttate e senza tutele.

Quoto al 100% .

Prima le donne si dedicavano soltanto alla casa . Adesso devono fare comunque le stesse cose che facevano prima in casa  ed in più devono anche lavorare , dove per "lavorare" si intende essere sfruttate per una vita intera con uno stipendio miserando , con orari di lavoro massacranti e con contratti lavorativi che non danno alcuna garanzia per il proprio futuro .
Direi che i plutocrati occidentali , in questo caso , hanno preso 2 piccioni con una fava . 
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Mercimonio

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #117 il: Luglio 19, 2013, 11:00:39 am »
Allo stesso tenore di vita quasi ci siamo, ma le donne da madri di famiglia sono diventate (anche loro) lavoratrici sfruttate e senza tutele.

in compenso pero' ora hanno lavatrici, lavastoviglie, aspirapolvere, etc etc ma nonostante questo sembra che loro a casa debbano fare lavori pesanti che manco in miniera ... tanto piu' le tante che hanno un figlio unico che esce dall'asilo al pomeriggio e poi le vedi sul divano a guardarsi la telenovela tutto il giorno .. e' esattamente quello che fanno qua in oriente ma guai a farlo notare o ti dicono che loro fan le 12 fatiche di Ercole .. non a caso vanno anche al mercato tutti i giorni per comprare 2-3 cazzate che potrebbero comprare in blocco una volta a settimana ma allora cascherebbe l'asino.


Offline Mercimonio

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #118 il: Luglio 19, 2013, 11:09:04 am »
Evidentemente non hai letto ciò che ho scritto in quello stesso post . Non ho scritto che il maoismo ed il femminismo sono la stessa cosa , anche se è senza'altro vero che gran parte dell'ideologia femminista affonda le sue radici nel fondatore nel marxismo con Friedrich Engels , nei primi socialisti utopisti con Cherles Fourier , Robert Owen , Flora Tristan , Désirée Gay , Marie Reine Guindorf , Suzanne Voilquin, Pauline Roland, Jeanne Deroin , nella comunista rivoluzionaria Jeanne Marie Poinsard etc.
Il punto quindi che mi interessava evidenziare non era la presenza o meno del femminismo in Asia .

Non voglio citare il solito Centro Studi San Giorgio ma un documento degli stessi rossi che dimostra l'esistenza del femminismo e di politiche femministe ben precise , non solo di mere asserzioni ,  anche nei paesi comunisti compresa l'Unione Sovietica e quindi non solo l'Europa , negarlo significa negare ciò che è evidente anche ad un bambino delle scuole elementari :
 
Fonte : http://www.alternativacomunista.it/dmdocuments/Sulla%20questione%20femminile.pdf

ci sono differenze enormi tra il comunismo europeo, asiatico, e sud/centro americano.

e anche tra europei c'e' chi e' piu' spinto verso il trotskysmo come i francesi e chi invece guardava all'urss come l'italia.
il loro modello erano le pasionarie in politica come quella bertuccia di Nilde Iotti.

la svolta frocista attuale e' roba molto recente, solo dai primi anni 90 in poi e' diventata mainstream come pure le politiche apertamente pro-immigrazione, tutta roba che non esiste nei comunismi extra-europei !

tra l'altro il femminismo delle radicali ha poco a che fare col comunismo tout court, ma tanto gli danno mani libera nella speranza di prender voti femminili, non penso fotta un cazzo a nessuno delle tesi piu' estremiste, se mai prendessero il potere il futuro sarebbe di comuni agricoli, fabbriche autogestite, case popolari da fogna con letti a castello nelle stesse fabbriche .. e' quel che han fatto in europa, russia, e cina ! altro che liberazione femminile .. non troverai nessuna russa o cinese nostalgica dei tempi piu' duri .. come pure gli stessi kibbutz sono miseramente falliti perche' LE DONNE hanno boicottato il sistema stesso e sono tornate all'antico infatti oggi sono delle normali comuni agricole semi-private con finanziatori esterni e i kibbutzim come piccoli azionisti ma che si sposano e hanno casa loro e tutto privato, non piu' figli in comune, ne' cessi in comune, ne' mense in comune, ne' il libertinaggio sessuale di prima e in primis ora sono gli uomini che fanno lavori pesanti e zappano le donne stanno nelle mense o nelle scuole o altri lavori non pesanti .. ma guarda un po' !









Offline Mercimonio

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Re:Ravasio: "le devastanti coseguenze della pornografia"
« Risposta #119 il: Luglio 19, 2013, 11:14:08 am »
Quoto al 100% .

Prima le donne si dedicavano soltanto alla casa . Adesso devono fare comunque le stesse cose che facevano prima in casa  ed in più devono anche lavorare , dove per "lavorare" si intende essere sfruttate per una vita intera con uno stipendio miserando , con orari di lavoro massacranti e con contratti lavorativi che non danno alcuna garanzia per il proprio futuro .
Direi che i plutocrati occidentali , in questo caso , hanno preso 2 piccioni con una fava .

io conosco ragazze che in una citta' costosa come Milano hanno sgobbato per 2-3 anni con contratti precari da 6-700 euro al mese e sono laureate a pieni voti in materie economiche, mi chiedo chi cazzo glielo fa fare e ora mi sembra siano pure disoccupate e vivano dai genitori !