Tra l'altro la spiegazione in chiave evoluzionistica, mi sembra molto più razionale di tante altre teorie. E' molto probabile e logico, che fin dalla preistoria dell'umanità, gli uomini con meno probabilità di essere scelti dalle donne(più brutti, meno "di successo", ecc...) approfittassero di ogni occasione, anche usando la violenza, per sfogare la loro frustrazione sessuale, e garantirsi la perpetuazione genetica.(in fondo comportamenti del genere avvengono anche tra gli animali...non vengono definiti "stupri" solo perché gli animali non hanno lo stessa capacità umana di formulare pensieri astratti, e di conseguenza non hanno la stessa nostra sovrastruttura sociale e culturale.)
Infatti in epoca antica, pre-femminismo e prima che si sviluppasse il concetto di diritti umani, lo stupro era considerato un reato contro la morale, e contro il marito(che rischiava di doversi accollare figli non suoi), non contro la donna. E questa mi sembra un 'ulteriore conferma della teoria "darwiniana" dello stupro!
E anche il fatto che alcune donne inventano stupri violenti, per giustificare un tradimento con mariti o fidanzati, può sempre rientrare nella visione evoluzionista: la donna con questo comportamento prende il seme dell'uomo fisicamente più bello e attraente, ma passando per povera vittima, si garantisce anche i vantaggi economici e sociali dell'uomo benestante e di successo. Due piccioni con una fava!
In questo modo, i figli avranno il patrimonio genetico migliore, insieme a un'educazione e formazione scolastica di alto livello.
Ovviamente tutti questi comportamenti vengono messi in atto in maniera impulsiva e non razionale(oggi esistendo l'aborto e la pillola, lo stupro ha parzialmente perso la funzione riproduttiva), ma se ci pensiamo bene effettivamente potrebbero essere un residuo di un passato(neanche troppo lontano), in cui tutti questi comportamenti erano vantaggiosi per il successo riproduttivo