Riguardo l'amico Standarte, che cita sempre scritture bibliche e detti divini (meravigliosi, per carità), dico di inclinare la cloche in avanti e tornare a terra!
Una cosa sono le norme bibliche, che se tutti applicassero renderebbero questo porcile di pianeta migliore, un'altra è la realtà delle cose. Per far sì che il mondo diventi paradisiaco come tu lo immagini, bisognerebbe distruggerlo completamente e rifarlo da capo. Che dici, è una buona idea?
Vogliamo parlare del tempo di Noè? Dai, che sei erudito e conosci bene questo episodio biblico.
L'umanità ad un certo punto era così malvagia e perversa che Dio (giustamente stanco e rammaricato di aver creato l'uomo che faceva solo danni), decise di cancellare l'uomo dalla faccia del pianeta, salvando solo otto persone su una imbarcazione, chiamata "Arca".
Molte leggende in tutta la terra narrano questo avvenimento, seppure con diversi particolari.
Ci fu quindi una "restaurazione". Cioè, radere completamente al suolo ciò che si è fatto e rifare da capo. Furono uccisi proprio tutti eh, bambini, vecchi, meno vecchi... anzi, come dicono i telegiornali, "donne e bambini".
Quindi, il Dio che la Bibbia dipinge è certamente un Dio d'amore ma anche un Dio giusto e che perde la pazienza! Cosa ci insegna l'episodio del Diluvio?
1) che l'uomo è naturalmente incline al male
2) che se Dio dovesse fare pulizia, salverebbe ben poche persone
3) che nessuno di noi meriterebbe di essere salvato se non fosse per il sacrificio di Cristo
Perché tutti siamo peccatori, tutti sbagliamo, tutti commettiamo ripetutamente degli errori. Perché siamo umani, perché questa è la nostra natura! E siamo sempre stati così.
Per cui, hai voglia tu di insegnare la morale alla gente con le Scritture. Ci sono persone che sono naturalmente inclini alla spirutualità, altre meno, altre ancora per niente (e sono simili agli animali). Come ho già spiegato in precedenza, è una questione di sensibilità. Le Scritture possono "smussare" ma non possono cambiare la personalità, l'indole, il DNA di una persona.
