Quando sono nati i nostri figli ci siamo posti il problema. Poi abbiamo deciso che quello che educa e' l'esempio, piu' che le parole. Io tento di essere un esempio di moglie sottomessa per le mie figlie. D'altro canto penso che questo sia l'unico modo: se crescono nel rispetto dei ruoli, per loro diventeranno naturali, se dovranno apprendere questi modelli da adulte, faranno molta piu' fatica. Non possiamo trattare i figli in modo "unisex" e poi stupirci se da grandi non sanno come comportarsi in un rapporto a due.
lascio sempre a lui le decisioni importanti, dicendo alle bambine: "questo dobbiamo chiederlo a papa'" sentiamo cosa dice papa'" "e' papa' che decide" e quando lui decide, smorzo i capricci dicendo: "papa' ha detto di no, papa' e' contrario ecc"
Inoltre, non nascondo alle mie figlie il fatto che per molte cose io debba chiedere il permesso al papa', in modo che capiscano che non sono io a poter fare di testa mia, come se non avessi un marito a cui rispondere, faccio vedere loro che all'uomo bisogna obbedire, sollecitamente ma senza sbuffare o stralunare gli occhi, con gioia e con spirito di collaborazione.
Infine, non metto mai in discussione la sua autorita' davanti a loro: non lo contraddico, non lo derido, non metto in dubbio le sue parole, non dico mai: "non sono d'accordo" o "ti sbagli, non e' cosi'", non gli rispondo mai male, con tono nervoso o in modo brusco.