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Mezzo milione di uomini romani subiscono violenze fisiche e psicologiche

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Alberto86:
Ne avevano parlato di questa ricerca qualche tempo fa, ma questa si focalizza su dati provenienti da Roma.



Mezzo milione. Sono i romani vittime di violenze da parte delle donne. Sì, avete letto bene. Violenze fisiche, sessuali, psicologiche ed economiche. Sono dati di una ricerca riferita al 2012, portata a termine da un gruppo di studiosi sul modello dei questionari Istat e presentata qualche mese fa dal consigliere comunale Ludovico Todini (Pdl). I 1058 intervistati hanno fra i 18 e i 70 anni e, la maggior parte, da uno a due figli.
Cominciamo dal fenomeno più «incredibile»: donne che picchiano uomini. Il 63,1% dei maschi rivela la minaccia di violenza nei loro confronti; il 60,5% riferisce di episodi reali, «con modalità tipicamente femminili, come graffi, morsi, capelli strappati». Il 58,1 con modalità, invece, considerate maschili (calci, pugni). Il lancio di oggetti si attesta sul 51,2%. L’uso di armi proprie e improprie vale un 23,5%, mentre tentativi di folgorazione con la corrente, investimenti con l’auto, mani schiacciate nelle porte (in un caso, nel cassetto) e spinte dalle scale registrano un 15,7%. Molto inferiore la percentuale di «tentati omicidi» (soffocamento, avvelenamento, ustioni), che sfiora appena l’8,5%.
A colpire (in senso figurativo, questa volta) sono anche i dati sulle violenze sessuali, negate dalla metà del campione. Gli altri, nella porzione più ampia (48,7%) fanno riferimento a rapporti intimi «avviati ma poi interrotti dalla partner senza motivi comprensibili». Interruzione che provocherebbe malessere fisico, insonnia, mortificazione nel sentirsi rifiutato, dubbio di non essere desiderato, timore di non riuscire a soddisfare l’amata, dubbio sul fatto che in precedenza lei abbia simulato un desiderio e un piacere mai provati, sospetto di tradimento, sensazione di inadeguatezza, paura per la stabilità della coppia, perdita di autostima. Il 30,5% parla di «derisione», il 20,1% di «paragoni irridenti». Da sottolineare la costrizione subita da uomini «obbligati» (con la forza o con la minaccia) ad avere rapporti intimi. O ad averli in forme a loro sgradite (sesso sado-maso o nel periodo mestruale). Oppure forzati a fare sesso di gruppo o scambio di coppia (4,1% del totale). Poi ci sono episodi che potrebbero far sorridere (ma non le vittime), come «la pretesa di accoppiamenti in luoghi aperti», di farlo avendo «sul letto i due gatti della partner, la richiesta di solo sesso orale escludendo per 18 mesi la penetrazione».
Nella fattispecie della violenza psicologica/economica troviamo «critiche a causa di un impiego poco remunerato» (50,8%), «denigrazioni per la vita modesta consentita alla moglie-compagna» (50,2), «paragoni irridenti» con persone che guadagnano meglio. La denigrazione si presenta anche nella forma di «umiliazioni, ridicolizzazioni e offese in pubblico» (66,1%), «critiche e offese ai parenti» (72,4), «critiche per difetti fisici» (29,3) o per abbigliamento e aspetto in generale (49,1). Ci sono, poi, le minacce trasversali, cioè «l’aggresione verso oggetti personali, persone care o animali domestici della vittima». Infine, il nodo-separazione. La minaccia di «chiedere la separazione, togliere casa e risorse, ridurre in rovina» (68,4%), di «portare via i figli» (58,2), di ostacolare i contatti con loro (59,4), e così via. Il totale delle vittime in Italia? Oltre sei milioni.

Maurizio Gallo
http://www.iltempo.it/roma-capitale/cronaca/2013/06/02/ecco-le-donne-che-odiano-gli-uomini-1.1144302

Utente cancellato:
molto interessante

Massimo:
Lo stesso campionario riservato alle donne rientrerebbe tutto nel calderone della "violenza contro le
donne". Per gli uomini bisogna invece fare dei distinguo. E valutare la situazione caso per caso. E,
che diamine,  anche i cari maschietti davono anche farsi rispettare, no?

fabriziopiludu:



 I calci... son considerati maschili?     :blink: 
 Assurdo!


   

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