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Secondo gli sconvolgenti dati dell'Oms le donne sn una razza in via d estinzione
Brutale:
In Italia ogni 2,5 giorni viene uccisa una donna. Guerra: la violenza sulle donne costa allo Stato 2,4 mld l'anno
In Italia ogni 2 giorni e mezzo viene uccisa una donna. Dall'inizio del 2013 al 30 giugno si contano 65 femminicidi. Allarmanti i dati del rapporto mondiale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sulla violenza femminile illustrati nell'incontro organizzato a Roma dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda). E il fenomeno coinvolge trasversalmente donne di tutto il mondo, di tutte le età, ceto sociale e livello di istruzione.
Gli sconvolgenti dati dell'Oms
In Italia si stima che 6.743.000 donne, tra i 16 e i 70 anni, siano vittime di abusi fisici o sessuali e circa un milione abbia subito stupri o tentati stupri. Secondo l'Oms, inoltre, il 33,9% delle donne che ha subito violenza per mano del proprio compagno e il 24% di quante l'hanno subita da un conoscente o da un estraneo non ne parla. Il 14.3% delle donne, secondo il rapporto, è stata vittima di atti di violenza da parte del partner, ma solo il 7% lo ha denunciato. Altrettanto allarmante è il dato secondo cui il 33.9% di coloro che subiscono violenza per mano del proprio compagno e il 24% di coloro che l'hanno subita da parte di un conoscente o di un estraneo, non parla con nessuno dell'accaduto. La violenza domestica, inoltre, è la seconda causa di morte per le donne in gravidanza.
Vice ministro Guerra: la violenza sulle donne costa allo Stato 2,4 mld l'anno
Il vice ministro del Lavoro con delega alle Pari opportunità, Maria Cecilia Guerra, ha riferito che la violenza sulle donne costa ogni anno al nostro Paese 2,4 miliardi di euro. Guerra ha manifestato la sua ferma intenzione di procedere con i lavori della task force interministeriale contro la violenza sulle donne avviata dal precedente ministro. «Si tratta - ha sottolineato Guerra - di un'iniziativa importantissima che deve impegnare oltre alle amministrazioni centrali per le rispettive competenze, in filiera, anche le amministrazioni territoriali e il terzo settore. I profili coinvolti nel contrasto alla violenza sulla donna non sono, infatti, soltanto quelli di aiuto nei confronti di soggetti direttamente coinvolti in uno specifico contesto di violenza, ma anche profili di contrasto e prevenzione che riguardano il modo complessivo di vedere il ruolo della donna nella società.I dati dimostrano che le donne devono essere aiutate a reagire».
Vice presidente del Senato Fedeli: lavorare su stereotipi, linguaggio, educazione
Per Valeria Fedeli (Pd), vice presidente del Senato, «occorre da subito lavorare su tre punti per rendere gli obiettivi della Convenzione di Istanbul effettivi: stereotipi, linguaggio, educazione. Non è solo con un inasprimento delle pene che si debella questo triste fenomeno ma analizzandone le cause strutturali».
Oms: formare in maniera specifica gli operatori
Per fornire un'assistenza adeguata alle vittime l'Oms ha recentemente pubblicato le nuove Linee guida cliniche e politiche, che evidenziano la necessità di formare in maniera più specifica gli operatori sanitari. Insomma, bisogna fare di più. L'Oms tra 5 anni ripeterà lo studio i cui dati sono stati presentati oggi per calcolare i progressi o regressi che ci saranno.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-07-03/italia-ogni-giorni-viene-170047.shtml?uuid=Abgk8uAI
Alberto86:
Continuate pure con queste barzellette femminucce. L'insofferenza maschile cresce di pari passo alla vostra idiozia ed al vostro parassitismo.
Io aspetto, da un momento all'altro, che inizino a proporre con insistenza la censura legislativa di opere che "producono stereotipici misogini, che sono causa di violenza sulle dddonne e che ledono la dignità delle ddonne", quali film , libri, videogiochi, siti internet, musica, ecc. ecc.
A quel punto li voglio vedere tutti quei cagnolini difensori delle donne e tutti quei maschietti che non si sono mai interessati al problema femminismo.
Red-:
EMERGENZA!!
--- Citazione ---In Italia ogni 2 giorni e mezzo viene uccisa una donna.
--- Termina citazione ---
...consideriamo i soli incidenti stradali.
In Italia ogni anno muiono circa 4000 persone. Per la stragrande maggioranza sono uomini, come al solito e beninteso.
Ma prendendo in esame la minoranza di sole donne, l'ISTAT ci dice che ogni anno muoiono sulle strade italiane circa 800 donne. Ora, 800 diviso 365 vuol dire un pò di più di due donne al giorno, come media.
Il che vuol dire circa 5 donne ogni 2 giorni e mezzo. 5 volte di più, ma questa, stranamente, non è EMERGENZA.
Da notare poi che muoiono più donne cadendo dalle scale che nn uccise da uomini. Ma nemmeno questa è emergenza.
E' davvero un mondo strano.
Sensibilizzando le donne alla prudenza sulle strade e sulle scale, si salverebbero certamente molte più vite che non sensibilizzandole contro l'uomo.
Un bel giorno si spera che la gente inizi a pensare, e che capisca che gli scopi evidentemente sono altri che non salvare delle vite. Speranza forse vana, però. :(
Rita:
--- Citazione da: Brutale - Luglio 03, 2013, 22:58:06 pm ---
La violenza domestica, inoltre, è la seconda causa di morte per le donne in gravidanza.
--- Termina citazione ---
va be però siamo passati dalla prima causa di morte per le donne tra i 15 e i 45 anni alla seconda causa di morte per le donne in gravidanza... fra un po' passeremo alla terza causa di morte per le donne bionde e divorziate che hanno avuto la scarlattina da piccole.
dimitri:
L’ho ha detto l’OMS!! L’OMS!! l’OMS!! (nome altisonante al cui richiamo l’eco è d’obbligo) soggetto depositario della saggezza e della verità assoluta.
Bah, prima di analizzare quanto affermato dall’”OMS, l’OMS, l’OMS” direi di cercare di capire innanzitutto chi sia mai costui.
E’ abbastanza palese che il sistema di potere odierno sia organizzato secondo alcuni principi fondamentali:
a) monopolio delle risorse primarie (materie prime, energie, servizi, credito e denaro),
b) lo stretto controllo dell’informazione pubblica,
c) la sorveglianza e il governo distante dalle popolazioni.
Le risorse fondamentali sono possedute da soggetti imprenditoriali privati che perseguono il profitto e non rispondono alle istituzioni democratiche. Molti di loro, come la Banca Centrale Europea e la Banca dei Regolamenti Internazionali, godono di immunità da ogni controllo pubblico e persino giudiziario.
Assieme ad esse, altri organismi controllati dalla finanza e dai monopoli internazionali, formano un governo mondiale dell’economia: la World Trade Organisation (al cui tribunale interno si sottomettono gli Stati aderenti), l’International Monetary Fund, la World Bank. Altri ancora si occupano della sicurezza e del controllo sociale (NATO), sanitario (OMS! OMS! OMS!).
Entro l’Unione Europea il potere è detenuto dalla Banca Centrale Europea che, in forza del trattato di Maastricht, è autoreferenziata, non soggetta a controlli democratici di alcun tipo, né giudiziari; e da organismi non elettivi, quali la Commissione Europea. Il Parlamento Europeo è elettivo, ma non conta praticamente nulla. Grazie alla posizione monopolistica, tali soggetti riescono ad imporre alla collettività e ai singoli, sovrapprezzi monopolistici per i loro beni e servizi. La forma di governo reale nel mondo d’oggi è quindi un’autocrazia non dichiarata, non politicamente responsabile, intermediata da istituzioni rappresentative (quelle dei singoli stati) alle quali è riferita la responsabilità, ma che sono sostanzialmente impotenti.E’ questo è l’attuale vero governo. Ma chi sono costoro (tra cui l’OMS!, l’OMS!, l’OMS!” che ci governano e che decidono delle nostre vite? Chi li ha eletti e messi lì? L’unica cosa certa è che a farlo non sono stati i cittadini. Per cui io, di ciò che sostiene l’OMS, l’OMS, l’OMS, dato che è una entità non elettiva, autoreferenziata, non soggetta a controlli democratici di alcun tipo e non soggetta a controlli giudiziari, non è che mi fidi un gran ché.
Tuttavia non occorre fare un eccessivo sforzo cerebrale per intuire che esista una rete internazionale di operatori finanziari (banche e trading platforms), proprietà di un ristretto numero di persone, che possiede i mezzi (soprattutto monetari) con cui estrae il potere di acquisto, il valore del prodotto del lavoro, dalla società nel suo complesso e in tal modo regola gli equilibri politici ed i rapporti di forze.
Da tale situazione consegue che gli organismi politici, in primis lo Stato nazionale, fortemente indebitati verso il sistema bancario privato quindi dipendenti da esso, sono in forte declino di potere, prestigio ed efficienza. Essi cedono in appalto o altra forma giuridica le loro funzioni (che non hanno più denaro per esercitare) e anche poteri pubblici, poteri di sorveglianza, e persino alcuni poteri coercitivi, alle grandi corporation private. Come descritto da Werner in New Paradigm in Macroeconomics, attraverso l’esercizio dei poteri derivanti da questi monopoli tali soggetti privati hanno il complessivo dominio dei mercati e possono stravolgere rapidamente equilibri economici e rapporti di forze, quindi condizionando in modo diretto la politica dei governi, l’ascesa di quella forza politica ed il declino di quell’altra. (Della Luna – Cioni).
Da quì le decisioni all’unanimità dei parlamenti nazionali, da qui il conferimento da parte dello Stato interno a questi soggetti della natura “divino-sacrale” delle linee politiche da questi imposte.
Ai fini della governabilità, soprattutto nei paesi basati sul consenso, è indispensabile limitare, ma anche controllare ed orientare, l’informazione e la costruzione della rappresentazione illusoria del mondo da cui dipende la gestione del consenso sociale.
Ma di questo parlerò nella prossima puntata :D, mentre nell’ultima puntata cercherò di dare una lettura un po’ meno “tendenziosa” dei dati diffusi. Se non mi vengono a prendere a casa per quello che sto scrivendo. :D
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