Autore Topic: Se dici "Italia di merda" per strada ti condannano  (Letto 29832 volte)

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Re:Se dici "Italia di merda" per strada ti condannano
« Risposta #90 il: Luglio 08, 2013, 19:19:05 pm »
Da una indagine condotta dal centro demoscopico 'Cierre Ricerche' e basata su dati Istat , attualmente le regioni dove vige il più alto tasso di analfabetismo sono :
1)Trentino Alto Adige : 19 analfabeti ogni 100 persone ;
2)Friuli Venezia Giulia : 13,2 analfabeti ogni 100 persone ;
3)Lombardia : 12,6 analfabeti ogni 100 persone ;
4)Veneto : 11,7 analfabeti ogni 100 persone .

Fonte : http://www.osservatoriotributario.it/detail_notizie.asp?Chiave=272

ANALFABETI: LA PERCENTUALE PIU' ALTA AL NORD, AL SUD PIU' CERVELLONI
 
 
 


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Se e' vero che molti giovani al Sud non sanno ne' leggere ne' scrivere, e' in percentuale il Nord ad ospitare il maggior numero di giovani analfabeti, mentre e' al Sud che vivono i superlaureati italiani, quelli che hano concluso gli studi a tempo di record. E' quanto emerge da una indagine condotta dal centro demoscopico 'Cierre Ricerche' e basata su dati Istat. Quasi 43.000 giovani italiani sono analfabeti, su un totale di 782.342 di persone tra i 15 e i 34 anni, e sono concentrati soprattutto al Nord. In Trentino Alto Adige, che guida la classifica dell'analfabetismo in Italia, vivono 19 analfabeti su 100 rilevati. Seguono il Friuli Venezia Giulia con 13,2 giovani analfabeti, e poi la Lombardia con 12,6 unita' e il Veneto con 11,7. Ultima della classifica, e quindi detentrice del dato piu' positivo, e' la Basilicata con appena due giovani analfabeti su 100. Con un dato di poco peggiore ci sono la Calabria e il Molise con 3,1 giovani analfabeti e l'Abruzzo (3,2). In termini assoluti, invece, sono tre le regioni in cui si concentra il maggior numero di analfabeti under 34: poco meno di uno su due vive in Campania, Sicilia e Umbria, dove sono stati rilevati complessivamente 19.684 giovani analfabeti su un totale nazionale di 42.869, pari, quindi, al 45,9 per cento. Sul versante opposto, i 'cervelloni', quelli che oltre a saper leggere e scrivere, si inscrivono all'universita' a 19 anni e a 23 sono gia' laureato, sono solo 32.932 su un totale di circa 3,5 milioni di laureati. Sette regioni, la maggior parte meridionali, superano a media italiana dei superlaureati: a guidare la classifica dei 'cervelloni' d'Italia e' la Puglia che con 3.025 superlaureati su un totale complessivo di 203.770 laureati raggiunge un peso percentuale dell'1,48 per cento. A seguire altre quattro regioni del Sud: Campania (1,21%), Basilicata (1,18%), Calabria (1,14%) e Molise (1,02%). Per il Nord, le migliori sono la Lombardia con 5.710 cervelloni su 570.203 laureati pari all' 1%, e il Veneto (0,99%). In termini assoluti, il maggior numero dei cervelloni risiede in Campania, Lombardia e Lazio: 13.271 superlaureati, pari al 40,3 per cento del totale di quelli rilevati in Italia. © Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 27/05/2005 20:32
 
 
 
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Credo che la domanda fosse un'altra.
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Re:Se dici "Italia di merda" per strada ti condannano
« Risposta #91 il: Luglio 08, 2013, 19:35:58 pm »
Il problema lo sai qual è ?

Che noi italiani saliamo sempre sul carro del vincitore !

Abbiamo trovato il capro espiatorio (Mussolini) e tutto va bene gli italiani sono diventati illibati come delle povere verginelle idifese...la colpa è senz'altro tutta sua...
Anche i partigiani erano 4 gatti fino al Marzo 1945 . Nell'Aprile 1945 erano tutti partigiani...50.000-60.000 combattenti per tutta la guerra fino al Marzo 1945 e quando finì la guerra nell'Aprile 1945 erano 300.000...
Fonti degli stessi partigiani :
Marzo 1945 80.000 (fonte Atti del Comando generale del Corpo volontari della libertà (Giugno 1944-aprile 1945), a cura di Giorgio Rochat, prefazione di Ferruccio Parri. Franco Angeli, 1972)
Aprile 1945 300.000 (fonte Atti del Comando generale del Corpo volontari della libertà (Giugno 1944-aprile 1945), a cura di Giorgio Rochat, prefazione di Ferruccio Parri. Franco Angeli, 1972)
Anche i tedeschi hanno appreso molto bene dagli italiani...gli ebrei sono stati uccisi da Hitler . I tedeschi non c'entrano niente . Era lui il "pazzo" gli altri tedeschi invece , erano i "normali" secondo la vulgata corrente di oggi .

Articolo "A non volere la guerra era rimasto solo Mussolini" .
fonte : http://cronologia.leonardo.it/mondo23d.htm



Non so se i tedeschi abbiano copiato dagli italiani... O se gli italiani abbiano copiato dai tedeschi quello che la Germania fece alla fine della prima guerra Mondiale.

Ho la sensazione che questi ribaltamenti siano abbastanza comuni quando le cose si mettono male.


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Offline Stendardo

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Re:Se dici "Italia di merda" per strada ti condannano
« Risposta #92 il: Luglio 08, 2013, 19:48:55 pm »
Non so se i tedeschi abbiano copiato dagli italiani... O se gli italiani abbiano copiato dai tedeschi quello che la Germania fece alla fine della prima guerra Mondiale.

Ho la sensazione che questi ribaltamenti siano abbastanza comuni quando le cose si mettono male.

Su una cosa sono perfettemente d'accordo con Mussolini , quando diceva : "la massa è una puttana e va col maschio che vince"

Lo vediamo anche noi in epoca di dominio femminista , oggi come oggi è più facile essere femminista o antifemminista ?

La massa è femminile .

Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline zagaro

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Re:Se dici "Italia di merda" per strada ti condannano
« Risposta #93 il: Luglio 08, 2013, 21:36:12 pm »
Errore, zagaro, la classe dirigente napoletana aderì al regime sabaudo per salvaguardare i propri
interessi e privilegi di casta contro i "cafoni" perchè l'esercito sabaudo era maggiormente in grado
di garantire la stabilità sociale e politica (ricorrendo se del caso anche alle fucilazioni di massa alla
Cialdini) che l'esercito borbonico, oramai liquefatto, non era più in grado di garantire. Del resto,
non fu in grado di battere Garibaldi nemmeno quando fu l'esercito borbonico a prendere l'iniziativa
alla battaglia del Volturno e ad imporre a Garibaldi la guerra ragionata e la strategia che non era
il suo forte (Garibaldi propendeva per l'improvvisazione, i colpi di mano, gli assalti rapidi e veloci).
Di fronte ad un esercito letteralmente squagliatosi, la classe possidente e la borghesia del Sud
fu ben lieta di abbracciare con entusiasmo il dominio sabaudo e l'annessione al Piemonte. Era il
solo modo di restare saldamente in sella. Un simile atteggiamento fu ben evidente nel romanzo
del principe di Lampedusa Il Gattopardo: il nobiluomo che aveva aderito al regime sabaudo dice
alla madre scandalizzata: "Cosa cambia per noi se al posto dei Borbone ora ci sono i Savoia?
Nulla, cara mamma". Cambiare tutto perchè nulla cambi. Per l'appunto. Le classi elevate hanno
un solo interesse: il loro. Tutto ciò che è buono per loro è buono in se stesso e tutto ciò che è
dannoso a loro è dannoso in se stesso. A finire a Fenestrelle furono gli inguaribili nostalgici. Per
tutti gli altri ci fu l'inserimento immediato nell'esercito piemontese (ora diventato italiano) con gli
stessi gradi. Per ironia della sorte, gli ufficiali garibaldini ci entravano (SE ci entravano) con un
grado inferiore e si trattava di un esercito vincitore. Per quanto riguarda le classi popolari, esse
si ribellavano al dominio piemontese non per patriottismo meridionale o per un sentimento di
lealtà nei confronti di Franceschiello e consorte (la bavarese Amalia) ma solo perchè la pura e
semplice introduzione del liberismo economico sabaudo (contro la struttura economica feudale
che assicurava la sopravvivenza delle classi meno abbienti) aveva gettato nella più nera miseria
una grossa fetta della popolazione meridionale. Quindi, con il senno di poi, non cerchiamo di
vedere nella reazione antipiemontese un fenomeno identitario e culturale: era puro istinto di
sopravvivenza nei confronti di un cambiamento che rischiava di accentuare (come poi li accentuò)
gli squilibri sociali che poi si sarebbero riversati nel brigantaggio prima, nell'emigrazione poi.   

allora  ci sta molto di pubblicistica sabauda, ma non sei molto lontano dalla realtà.

allora quella che una certa pubblicistia definì "la piaga del brigantaggio", e non vi stanno reggimenti italiani che  non hanno onorificenza in merito alla Legge Pica,  non fu una semplice jacquerie (rivolta per fame) ma  non fu nemmeno una rivolta di popolo contro l'invasore. se vogliao trovre sempi nei tempi moderni l'unico che gli somiglia in parte è la  Cisgiordania ma con molte forzature.
se prima di Garibaldi gli italiani all'estero erano non più di 200.000, alla fine dell'800 erano più di 6 milioni, e la stragrande maggioranza erano meridionali,un fenomeno che  in epoca borbonica era quasi sconosciuto. solo emigranti per  motivi economici?
quale dirigenza fu elimianata? non i latifondisti paternalisti che andarono esaurandosi da sol (come  i Tommasi di Lampedusa del libro)i, ma quella che venne eliminata fula dirigenza di idee liberali che non era manco avversa all'idea di Italia, ma  voleva essere indipendente, ma era anche la parte colta del paese.
chi vinse per citare il Gattopardo furono i Sedara, gente senza cultura, che  approfindandosi dei vuoti di potere creatisi,  si mise subito a servizio dei potenti. quando oggi si parla di dismissioni delle proprietà nazionali, mi sovviene  in mente come furono gestite  le dismissioni di prorpietà della chiesa con lo stato sabaudo,e quanti Sedara verranno alla carica..........

Offline zagaro

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Re:Se dici "Italia di merda" per strada ti condannano
« Risposta #94 il: Luglio 08, 2013, 21:50:23 pm »
Errore anche da parte tua, Lucia: la Romania sorse come Nazione e come Stato dall'unione dei due
principati, di Moldavia e di Valacchia imposta dal congresso di Parigi come boccone indigesto da far
digerire al Sultano come contropartita dell'appoggio delle potenze occidentali a favore dell'Impero
Turco contro le mire espansionistiche dell'Impero Russo. All'Occidente faceva comodo creare uno
stato cuscinetto tra i due imperi che li separasse territorialmente e così nacque la Romania. Il suo
primo titolare fu il principe Alessandro Cuza. Con la pace di Santo Stefano fu addirittura una linea
collaterale degli Hohenzollern, la dinastia regnante tedesca, a salire sul trono di Bucarest. Con
un regnante tedesco, si evitava il rischio che la Romania diventasse una succursale della Russia.
Quando scoppiò la prima guerra mondiale, l'Ungheria, legata all'Austria dall'Ausgleich (accordo)
del 1867, ne seguì le sorti, fino alla sconfitta e al conseguente prezzo della sconfitta. La Romania
invece, dopo qualche esitazione, decise di schierarsi dalla parte delle potenze dell'Intesa. E' vero
che fu occupata quasi subito dall'esercito del Kaiser. Ma, a guerra conclusa (e vinta da altri), fu
ricompensata con l'annessione della Transilvania che l'Ungheria sconfitta doveva pur cedere a
qualcuno. Dopo la sconfitta, l'Ungheria fu preda di disordini politici e sociali che portarono al potere
il regime comunista di Bela Kun. Si scatenò una guerra civile dalla quale la Romania pensò bene di
approfittare ed intervenne militarmente rovesciando il regime di Bela Kun. Siccome le "liberazioni"
costano sempre care, l'Ungheria pagò la sua, dal comunismo, con la perdita di Cluj, di Arad e di
un'altra bella fetta di territorio nazionale, oltre alla Transilvania già perduta con la guerra. Ecco
quindi il motivo della disgrazia ungherese. In maniera non dissimile è andata all'Italia che per
aver perso la seconda guerra mondiale si è vista privata dell'Istria e della Dalmazia, terre più
che italiane. Capisco quindi il tuo disappunto, cara Lucia, ma devi rassegnarti alle leggi della
Storia: l'Ungheria ha perso la guerra, anzi le guerre e le sconfitte purtroppo si pagano. E caro.
troppo facilista.

primo da quelle parti passò un confine che era molto di più di una dogana, se sanno qualcosa i croati e i serbi.
era il confine fra l'occidente  rappresentato dell'Impero austro-ungarico e l'oriente rappresentato dall'l'Impero Ottomano.
una linea che veniva  difesa perfino con lo stanziamento di popolazioni che venvano fatte stanziare apposta per motivi militari. generalmente  slave, e generalmente serbe, e si ebbero le Krajne, ma si ebbero anche stanziamenti di sassoni, cioè tedeschi, come ci ricordano molti stemmi ungheresi-transilvani i sette castelli.
i rumeni erano il vaso di coccio fra i vasi di ferro, ed il fatto di non avere uno stato nazionale proprio finiva per rendere le isole rumene qualcosa di particolare.
come  i Cici dell'Istria, o gli Arimuni del'Epiro (fa paretesi gli Arimuni sono gli unici assieme ai sicliani ad avere quel suono  tipico della 'dda).
mentre gli ungheresi erano generalmente i latifondisti, e i craoti associati tramite il bano alla corona di ungheria  la lora longa  manus.per questo con l'avvento dell'Impero Austro- Ungarico i dalmati italiani vedevano la loro disgrazia perchè gli austriaci li sostituivano con i croati rienuti più fedeli. come testimonianao alcuni decisioni prese da Francesco Giuseppe.



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Re:Se dici "Italia di merda" per strada ti condannano
« Risposta #95 il: Luglio 08, 2013, 23:02:16 pm »
troppo facilista.

primo da quelle parti passò un confine che era molto di più di una dogana, se sanno qualcosa i croati e i serbi.
era il confine fra l'occidente  rappresentato dell'Impero austro-ungarico e l'oriente rappresentato dall'l'Impero Ottomano.
una linea che veniva  difesa perfino con lo stanziamento di popolazioni che venvano fatte stanziare apposta per motivi militari. generalmente  slave, e generalmente serbe, e si ebbero le Krajne, ma si ebbero anche stanziamenti di sassoni, cioè tedeschi, come ci ricordano molti stemmi ungheresi-transilvani i sette castelli.
i rumeni erano il vaso di coccio fra i vasi di ferro, ed il fatto di non avere uno stato nazionale proprio finiva per rendere le isole rumene qualcosa di particolare.
come  i Cici dell'Istria, o gli Arimuni del'Epiro (fa paretesi gli Arimuni sono gli unici assieme ai sicliani ad avere quel suono  tipico della 'dda).
mentre gli ungheresi erano generalmente i latifondisti, e i craoti associati tramite il bano alla corona di ungheria  la lora longa  manus.per questo con l'avvento dell'Impero Austro- Ungarico i dalmati italiani vedevano la loro disgrazia perchè gli austriaci li sostituivano con i croati rienuti più fedeli. come testimonianao alcuni decisioni prese da Francesco Giuseppe.


Questo non invalida di una virgola quanto da me detto a Lucia. Le tue sono precisazioni che non
tolgono un briciolo di validità alle considerazioni storiche da me fatte sulla storia recente rumena.

Offline zagaro

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Re:Se dici "Italia di merda" per strada ti condannano
« Risposta #96 il: Luglio 09, 2013, 05:36:18 am »
Questo non invalida di una virgola quanto da me detto a Lucia. Le tue sono precisazioni che non
tolgono un briciolo di validità alle considerazioni storiche da me fatte sulla storia recente rumena.
tu e Lucia state parlando di due cose diverse.

Lucia  parla del concetto di Ungheria che si sovrappone alla pianura pannonica o in ungherese pustza,e versola Romania fino alla parte occidentale dell'arco montuoso balcanico, tu invece  parli dei principati valacchi overo della parte orientale dell'arco balcanico.

i problemi furono le isole linguistiche che nacquero per varie vicissitudini lungo il confine, che sulla base da dove soffiava il vento della storia prevaleva ora l'uno ora l'altro

http://it.wikipedia.org/wiki/Frontiera_militare

http://it.wikipedia.org/wiki/Transilvania
« Ultima modifica: Luglio 09, 2013, 05:48:40 am da zagaro »

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Re:Se dici "Italia di merda" per strada ti condannano
« Risposta #97 il: Luglio 09, 2013, 06:26:03 am »
Su una cosa sono perfettemente d'accordo con Mussolini , quando diceva : "la massa è una puttana e va col maschio che vince"

Lo vediamo anche noi in epoca di dominio femminista , oggi come oggi è più facile essere femminista o antifemminista ?

La massa è femminile .


Sono un fiero antifascista eppure, rispetto al personaggio storico Mussolini, sono molto meno critico di quanto si possa immaginare.
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Re:Se dici "Italia di merda" per strada ti condannano
« Risposta #98 il: Luglio 09, 2013, 10:18:43 am »
tu e Lucia state parlando di due cose diverse.

Lucia  parla del concetto di Ungheria che si sovrappone alla pianura pannonica o in ungherese pustza,e versola Romania fino alla parte occidentale dell'arco montuoso balcanico, tu invece  parli dei principati valacchi overo della parte orientale dell'arco balcanico.

Avevo detto che Romania si è formata di 3 regioni con storie e culture molto diverse tra di loro e Massimo ha presentato meglio di come avrei potuto io fare i passi di questo evento storico.
Anche là in Romania l'unificazione crea poi solo conflitti, aree di superiorità e inferiorita e i spostamenti interni creano povertà e sopratutto sradicamento, e una storia falsificata perché bisognava dimostrare l'Unità e cancellare dalla storia tutto cio che hanno creato gli altri popoli. Poiché il 90% della storia e cultura di Transilvania l'hanno creata ungheresi, sassoni e siculi,  gli hanno cancellata tutta la storia e ci fanno credere che siamo appena immigrati dall'Asia. E con questa falsificazione non ci si puo rassegnare.

Cio che dici tu zagaro è una caratteristica si che distingueva appunto Transilvania dei altri due principati. Inoltre il periodo turco noi non lo vedevamo in chiave negativa come lo vedete voi in Occidente, noi avevamo chiesto di essere vasalli ai turchi perché ci proteggano dagli asburgo , ma alla fine i asburghi hanno vinto, con Eugenio di Savoia e Montecuccoli (ma questa qualche secolo prima ).

@Standarte:
l'ideea stessa d stato nazionale nasce molto tardi, non prima di 700, corregetemi chi sa meglio. Che un re era straniero, che permettava l'immigrazine di altri popoli di altra lingua non importava. La religione diventa poi una cosa piu determinante per le identità collettive, la religione e la classe di apaprtenenza.
Per esempio quando Savoia conquista Transilvania per i asburgo ancora non avevano nessuna coscienza nazionale, hanno comminciato con vari trucchi recatolicizare la regione, perché appunto la religione e non la lingua era il fondamento di identità/diversità.

Ma la nazione unta dalla lingua parlata è comunque un'ideea nata al tavolino, che entusiasma fino a un certo punto, fino quando diventa un obbligo che devo sentirmi piu fratello con uno nato a mille kilmoetri che parla la stessa lingua e non con uno che abita nella mia citta ma e parla una lingua diversa, o con chi è nato a 15 km piu ad ovest, perché quello è un altro stato.



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« Risposta #99 il: Luglio 09, 2013, 10:48:29 am »
Avevo detto che Romania si è formata di 3 regioni con storie e culture molto diverse tra di loro e Massimo ha presentato meglio di come avrei potuto io fare i passi di questo evento storico.
Anche là in Romania l'unificazione crea poi solo conflitti, aree di superiorità e inferiorita e i spostamenti interni creano povertà e sopratutto sradicamento, e una storia falsificata perché bisognava dimostrare l'Unità e cancellare dalla storia tutto cio che hanno creato gli altri popoli. Poiché il 90% della storia e cultura di Transilvania l'hanno creata ungheresi, sassoni e siculi,  gli hanno cancellata tutta la storia e ci fanno credere che siamo appena immigrati dall'Asia. E con questa falsificazione non ci si puo rassegnare.

Cio che dici tu zagaro è una caratteristica si che distingueva appunto Transilvania dei altri due principati. Inoltre il periodo turco noi non lo vedevamo in chiave negativa come lo vedete voi in Occidente, noi avevamo chiesto di essere vasalli ai turchi perché ci proteggano dagli asburgo , ma alla fine i asburghi hanno vinto, con Eugenio di Savoia e Montecuccoli (ma questa qualche secolo prima ).

@Standarte:
l'ideea stessa d stato nazionale nasce molto tardi, non prima di 700, corregetemi chi sa meglio. Che un re era straniero, che permettava l'immigrazine di altri popoli di altra lingua non importava. La religione diventa poi una cosa piu determinante per le identità collettive, la religione e la classe di apaprtenenza.
Per esempio quando Savoia conquista Transilvania per i asburgo ancora non avevano nessuna coscienza nazionale, hanno comminciato con vari trucchi recatolicizare la regione, perché appunto la religione e non la lingua era il fondamento di identità/diversità.

Ma la nazione unta dalla lingua parlata è comunque un'ideea nata al tavolino, che entusiasma fino a un certo punto, fino quando diventa un obbligo che devo sentirmi piu fratello con uno nato a mille kilmoetri che parla la stessa lingua e non con uno che abita nella mia citta ma e parla una lingua diversa, o con chi è nato a 15 km piu ad ovest, perché quello è un altro stato.
l'idea di stato moderno come intendiamo oggii nasce ufficialmente con la Pace di Westfalia del 1648 che sancisce che  a seguito delle  lotte di religione la 'Res pubblica Christiana',  che in idea  doveva essere il seguito dell'Impero di Roma,  non è più perseguile,e  muore l'idea del Sacro Impero che doveva unire tutti i cristiani in un solo stato,  quindi ogni principato seguirà la sua strada. e nasce  il diritto internazionale sulla dizione di Grozio ' patta sunt servanda'.

poi come si evoleranno i singoli stati sarà un'altra storia, però molto dipenderà dai loro eserciti, e cosa di non poco conto dll'invenzione olandese del tiro cadenzato, che farà variare la composizione degli eserciti, creando nuove professionalità, nuove divisioni del lavoro, e nuove aspettative sociali nello stato mderno che veniva a nascere.
mentre lo stato-nazione nasce con il Romanticismo secondo l'equazione 1 popolo=1 uno stato, però molti dimenticano di aggiungere che si arrivò a questo nel periodo romantico perchè nel frattempo era maturata  un certo tipo di economia e gli stessii dimenticano di aggiungere  un alro termine all'equazione 1popolo=uno stato= 1 mercato

Offline Lucia

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Re:Se dici "Italia di merda" per strada ti condannano
« Risposta #100 il: Luglio 09, 2013, 11:19:54 am »

il progetto e' uno stato europeo monolitico composto di macro-regioni a loro dire federali, con conseguente annullamento di tutti gli stati nazionali, in alternativa rendere se non altro gli stati nazionali del tutto impotenti verso i diktat di Brussels e ridurli a meri amministratori
e gia' oggi e' cosi' visto che non possono battere moneta ma devono chiedere gli euri alla ECB !

secondo il mio marito  :unsure: i communi possono sempre creare una moneta locale, complementare all'euro per sostenere la produzione e quindi la richezza locale.


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elemento etnico : e qui casca l'asino caro mio, senza il "blut und boden" di che cacchio si sta qua a parlare ? se rimuovi la stirpe anche i cingalesi davanti alla stazione del treno posso dirsi a pieno titolo italiani doc 100% giusto perche' son nati a brescia o bologna !

eccola li' la tua stirpe italica, il melting pot in stile americano cioe', quello che ci hanno imposto da decenni e i cosiddetti "nuovi italiani" de me cojoni.

mah,
io credo invece che Italia ha la capacità di integrare popoli diversi e farli sentire italiani molto di piu della Svezia o Ingliterra.
in parte perché era gia stato capitale del'Impero Romano, cosi a tutti i stati che hanno un passato romano da un senso di apparenenza ma nello stesso tempo di capitale,
come lo fa anche attraverso il cattolicesimo che è una religione universale, quindi ogni cattolico ha un po la capitale a Roma.


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Re:Se dici "Italia di merda" per strada ti condannano
« Risposta #101 il: Luglio 09, 2013, 11:41:36 am »
lucia  non  ho letti gliarticoli precedenti.

ma in passato studiai un pò la storia delle lingue dei balcani ma lasciamo perdere che  il discorso è lungo.ma visto che conosci ben  il mondo ungherese, che fine hanno fatto i 'Siculi di Transilvania'?

è un gruppo umano del mondo ungherese-transilvano un pò particolre., a cui alcuni studiosi,ma con scarse prove, davano anche una origine  italica

loro si considerano discendenti degli unni,
non so se possa essere una vera parentela con i siculi di Sicilia.
Vivono nei Carpazzi orientali e parlano ungherese, ma hanno anche un alfabeto runico.
Di loro parlavo quando dicevo ceh ci sono regioni in cetnro della Romania dove 80% della popolazione parla ungherese. E infatti chiedono l'autonomia per la loro regione.
E fanno il KurtosKalacs, un dolce, che a me piacerebbe venderlo alle fiere in Italia.  :D




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Re:Se dici "Italia di merda" per strada ti condannano
« Risposta #102 il: Luglio 09, 2013, 12:07:26 pm »
loro si considerano discendenti degli unni,
non so se possa essere una vera parentela con i siculi di Sicilia.
Vivono nei Carpazzi orientali e parlano ungherese, ma hanno anche un alfabeto runico.
Di loro parlavo quando dicevo ceh ci sono regioni in cetnro della Romania dove 80% della popolazione parla ungherese. E infatti chiedono l'autonomia per la loro regione.
E fanno il KurtosKalacs, un dolce, che a me piacerebbe venderlo alle fiere in Italia.  :D

 nessuno sa veramente perchè la Sicilia si chiama così.

nell'antichità arrivò un popolo i Siculi proveniente da nord che egemonizzarono l'isola.

è forte l'ipotesi che questo nord sia una qualche terra balcanica, ma sono sostenute  pure le origini semitiche nel gruppo  dei Popoli del mare' .

e così su queste probabili comuni origini qualcheduno ha fantasiato fra siculi di trinacria e siculi di transilvania, ma di prove a parte la fantasia poche se non nulle

devi sapere che l'italia ai tempi dei romani contava qualcosa come 20 etnie diverse, per  non parlare di prima.
dalronde essere al centro delle vie di comunicazione  del mediteraneo ha i suoi pro ei sui contro

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Re:Se dici "Italia di merda" per strada ti condannano
« Risposta #103 il: Luglio 09, 2013, 12:46:16 pm »
nessuno sa veramente perchè la Sicilia si chiama così.

nell'antichità arrivò un popolo i Siculi proveniente da nord che egemonizzarono l'isola.

è forte l'ipotesi che questo nord sia una qualche terra balcanica, ma sono sostenute  pure le origini semitiche nel gruppo  dei Popoli del mare' .

e così su queste probabili comuni origini qualcheduno ha fantasiato fra siculi di trinacria e siculi di transilvania, ma di prove a parte la fantasia poche se non nulle

ci sono molte ipotesi fantasione nella storia ceh alcuni le prendono come verità assolute.
In ungherese la parola szekhely usata per siculi significa l'insediamento principale,, se ci penso potrebbe non essere il nome di un popolo nomade delle steppe ma appunto stanziale, presente in Dacia prima dell'arrivo dei romani e che si è alleato con unni perché i romani non gli piacevano. Non è del tutto escluso ma bisognerebbe avere anche altri punti communi. Voi rune siculi non ne avete, non?

Citazione
devi sapere che l'italia ai tempi dei romani contava qualcosa come 20 etnie diverse, per  non parlare di prima.
dalronde essere al centro delle vie di comunicazione  del mediteraneo ha i suoi pro ei sui contro

Lo sapevo che era greca,  nell'epoca dei filosofi presocratici.



Offline zagaro

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Re:Se dici "Italia di merda" per strada ti condannano
« Risposta #104 il: Luglio 09, 2013, 13:26:55 pm »
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Lo sapevo che era greca,  nell'epoca dei filosofi presocratici.
pensa che solo in Sicilia vi stavano: Elimi, Sicani e Siculi e nessuno dei tre era autctono. poi mettici fenici del libano e fenici variante cartaginese, greci secondo tutte le varianti, poi mettici amalgami propri come fu Siracusa  il più potente stato greco, qualcosa di simile agli USA. per l'U.K..
e ancora devono arrivare i romani!