Autore Topic: la solitudine maschile come problema sociale?  (Letto 38938 volte)

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Offline catoblepa

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la solitudine maschile come problema sociale?
« il: Luglio 14, 2013, 20:08:26 pm »
l'idea che mi sono fatto è che non esista simmetria sessuale tra uomo e donna perché la donna, avendo maggiore selettività nella scelta del partner, tende a rifiutare molto di più. in natura osserviamo che le femmine clusterano attorno ai maschi in cima alla gerarchia del branco ignorando gli altri. nelle società umane la monogamia ha assicurato una compagna per tutti o quasi gli uomini ma adesso con la crisi di questa pratica molti si ritroveranno da soli, uno scenario già prospettato da Michel Houllebecq in Extension Du Domain De La Lutte. questa enorme massa di uomini privati della compagnia relazionale e sessuale femminile, compagnia che si erano abituati a considerare naturale, potrebbe diventare un problema di proporzioni socialmente rilevanti ammesso che non lo sia già. io direi che almeno un 10-20% della popolazione maschile arriva vergine alla trentina e di certo non per propria scelta mentre molti altri hanno una vita di sesso e relazioni lontanissima dal modello consumistico che va per la maggiore. tutti questi uomini sono anche quelli che sgobbano di più per apportare il loro contributo alla società: basta guardarsi attorno per capire che tutte le centinaia di migliaia di tonnellate di ferro, acciaio, cemento e asfalto segno della presenza umana sono state realizzate e assemblate da uomini (e questa è una delle ragioni per cui l'aspettativa di vita media per noi è di 7 anni inferiore a quella delle donne). che tipo di ricompensa diamo a queste persone decisamente poco desiderabili agli occhi delle donne?
inoltre bisogna considerare che i consumi sono propulsi dall'allettante promessa di un ritorno in termini di sesso e compagnia femminile: perché facciamo straordinari per comprarci i vestiti firmati e il macchinone? perché spendiamo quattrini per frequentare locali con musica a volume spaccaossa e per ingurgitare pessimi intrugli alcolici? quando sempre più uomini si accorgeranno che questa ridicola pantomima del rincorrere a vuoto le donne (sempre più disinteressate a loro) non vale il loro tempo, le istituzioni e l'apparato economico-mediatico che cosa escogiteranno per metterci una pezza? personalmente io ho sempre preferito passare i miei sabati sera a casa a giocare ai videogheims piuttosto che dilapidare il mio reddito in quei rituali che considero idioti. se molti altri cominceranno a pensarla come me, le conseguenze si faranno sentire.

Offline ilmarmocchio

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #1 il: Luglio 14, 2013, 20:16:36 pm »
sono d'accordo. non si può capire la dinamica uomo - donna se non si analizza la dinamica femmina - maschio.
C'è poco da fare, la cultura, per quanto importante, non può non tener conto della natura che ad essa soggiace

Offline Mercimonio

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #2 il: Luglio 14, 2013, 21:06:09 pm »
che tipo di ricompensa diamo a queste persone decisamente poco desiderabili agli occhi delle donne?

devi accettare il fatto che puoi cambiare il TUO mondo ma non il mondo che ti circonda.

il Dating e' un gioco e come tutti i giochi e rituali sociali ha le sue regoli.
se non ti va sei libero di non giocare ma resterai solo perche' nessuna verra' a bussarti alla porta e mettertela in mano.

se ti fanno schifo bar e discoteche puoi provare col dating online e organizzare un appuntamento in luoghi piu' salubri ma pure li' avrai delle regole da seguire e dovrai convincere la donna ad andare al dunque.

se non hai nulla da offrire e alle donne appari come indesiderabile beh e' in primis una tua scelta e la conseguenza sara' che le donne ti lasceranno stare e tu starai da solo.

se e' questo cio' che vuoi, bene, senno' spiacente ma devi ingollare il rospo e giocare le tue carte secondo le regole del gioco, non ci sono alternative e non si puo' avere tutto dalla vita.

e non c'e' alcuna ricompensa per gli indesiderabili, possono avere un ottimo lavoro e rispetto sociale ma le donne gli staranno sempre distanti.

e' inutile che si combatta coi mulini a vento ... se vuoi ottenere un risultato devi investirci tempo e dedizione e accettare mille compromessi.
se vuoi piacere alle donne dovrai fare in modo di renderti piacevole .. o cosi' o nisba ! e non e' detto che funzioni comunque, se non altro non con le italiane che ormai sono tra le piu' difficili in europa.






Offline Mercimonio

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #3 il: Luglio 14, 2013, 21:11:42 pm »
sono d'accordo. non si può capire la dinamica uomo - donna se non si analizza la dinamica femmina - maschio.
C'è poco da fare, la cultura, per quanto importante, non può non tener conto della natura che ad essa soggiace

io comunque vedo un sacco di uomini a cui basterebbe molto poco per rendersi piu' decenti di aspetto e invece si vestono di merda, hanno un taglio di capelli da pirla, si atteggiano da coglionazzi, parlano come degli sfigati, vanno nel panico piu' totale se devono anche solo guardare una donna in faccia, e poi si lamentano che si ammazzano di seghe e non li caga nessuno.

certo, alcuni sono casi disperati e li' non c'e' un cazzo da fare, se uno nasce brutto non si puo' far miracoli e vedo anche gente che fa palestra e corsi di ballo latinoamericana e che comunque non batte chiodo, PERO' almeno ci provano.

qua tutti pretendono risultati ma di muovere il culo non se ne parla nemmeno.

io consiglio a molti di andare a troie per schiodarsi dall'onanismo e dalla pornografia e invece a tutti va benissimo farsi pippe davanti a un monitor e aborrono anche solo l'idea di pagare una professionista per svuotarsi i coglioni e fare sesso vero perche' ormai sono incancreniti col sesso virtuale ed e' molto piu' comodo stare comodamente seduti a casa che alzare le chiappe e andare in giro nel mondo reale.




Offline ilmarmocchio

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #4 il: Luglio 14, 2013, 21:15:38 pm »
io comunque vedo un sacco di uomini a cui basterebbe molto poco per rendersi piu' decenti di aspetto e invece si vestono di merda, hanno un taglio di capelli da pirla, si atteggiano da coglionazzi, parlano come degli sfigati, vanno nel panico piu' totale se devono anche solo guardare una donna in faccia, e poi si lamentano che si ammazzano di seghe e non li caga nessuno.

certo, alcuni sono casi disperati e li' non c'e' un cazzo da fare, se uno nasce brutto non si puo' far miracoli e vedo anche gente che fa palestra e corsi di ballo latinoamericana e che comunque non batte chiodo, PERO' almeno ci provano.

qua tutti pretendono risultati ma di muovere il culo non se ne parla nemmeno.

io consiglio a molti di andare a troie per schiodarsi dall'onanismo e dalla pornografia e invece a tutti va benissimo farsi pippe davanti a un monitor e aborrono anche solo l'idea di pagare una professionista per svuotarsi i coglioni e fare sesso vero perche' ormai sono incancreniti col sesso virtuale ed e' molto piu' comodo stare comodamente seduti a casa che alzare le chiappe e andare in giro nel mondo reale.

sono d'accordo. nella vita, dal niente, viene il niente

Offline yamamax

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #5 il: Luglio 14, 2013, 23:07:31 pm »
Secondo me questa crisi non ci sta mangiando solo i risparmi ma ci sta mangiando letteralmente anche il cervello, almeno qui in Italia mi sembra di vedere questo.
Le persone si stanno isolando e si stanno tirando fuori dal gioco, troppo complicato e costoso fare ogni cosa e programmare un minimo di futuro è divenuto praticamente impossibile. Non puoi pensare nulla, anche mettere in moto un auto per pochi chilometri è stato trasformato in lusso; progetti zero ... domattina ti puoi svegliare con una nuova tassa anche sull' elastico delle mutande e ti trovi con gli ultimi risparmi spariti nel nulla, questo fa crescere una rabbia e una frustrazione interiore senza precedenti.
La solitudine sta prendendo tutti, ma è una solitudine forse da paura di chi non riesce più a programmare nulla per il futuro.
L' uomo che non ha nulla o poco da offrire in termini di solidità economica non interessa, difficilmente sarà preso in considerazione dall' altro sesso.
Sono i nuovi schiavi, ricattabili, indebitati per nulla e senza alternative.
La donna sa bene che con questi non conviene mischiarsi troppo e diventa ancora più attenta e selettiva .... meglio sole.

Offline BruceBoy

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #6 il: Luglio 14, 2013, 23:11:23 pm »
L'ho notato anchio.
Quando vedono che stai a secco economicamente finisci sulla black list di queste qui.
 Sono furbe selettive,i pezzenti restino tali,chi se le incula pensano.

Offline Lucia

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #7 il: Luglio 15, 2013, 00:31:14 am »
uno scenario già prospettato da Michel Houllebecq in Extension Du Domain De La Lutte. questa enorme massa di uomini privati della compagnia relazionale e sessuale femminile,

in quel romanzo appaiono anhce due donne che sono sole come il cucculo: una che era cosi brutta che nessun uomo sarebbe andato con piacere con lei a visitre i castelli di Normandia, e l'altra la collega di lavoro temporanea del personaggio che sempre studiava e che sarebbe stata con lu ma lui pensava di non.
Quindi non vedo perché si parla solo di solitudine maschile. In Occidente c'è molta solitudine, conseguenza dell'individualismo. Soli siamo liberi, ma siamo soli.



Citazione
tutti questi uomini sono anche quelli che sgobbano di più per apportare il loro contributo alla società: basta guardarsi attorno per capire che tutte le centinaia di migliaia di tonnellate di ferro, acciaio, cemento e asfalto segno della presenza umana sono state realizzate e assemblate da uomini

Che schiffo! Avete distrutto la natura e vi vantate pure




io consiglio a molti di andare a troie per schiodarsi dall'onanismo e dalla pornografia e invece a tutti va benissimo farsi pippe davanti a un monitor e aborrono anche solo l'idea di pagare una professionista per svuotarsi i coglioni e fare sesso vero perche' ormai sono incancreniti col sesso virtuale ed e' molto piu' comodo stare comodamente seduti a casa che alzare le chiappe e andare in giro nel mondo reale.

non credo che le prostitute salvano dalla solituidne,
a parte che io dopo un sesso occasionale con  nonsochi mi sentirei piu sola di prima
anche il ragazzo del romanzo di sopra si suicida vergine a 25 anni ma non vuole andare alle puttane
perché appunto dalla solitudine non salva.
Aveva bisogno di un rapporto vero dove essere davero importanti per qualcuna e non illusioni di momento.

Offline kautostar

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #8 il: Luglio 15, 2013, 03:11:12 am »

L' uomo che non ha nulla o poco da offrire in termini di solidità economica non interessa, difficilmente sarà preso in considerazione dall' altro sesso.

Questo non è detto, personalmente conosco diversi uomini di mezza età, con una grande esperienza alle spalle, ma squattrinati, che combinano(ovviamente intendo avventure, non storie serie) molto più dei miei coetanei ...e di me :(

Diciamo che per trovare moglie la solidità economica è indispensabile, mentre per fottersi le mogli degli altri, non servono soldi, ma altre qualità

Offline Mercimonio

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #9 il: Luglio 15, 2013, 06:20:19 am »
ormai il femminismo e' come i sindacalisti, le aziende si spostano all'estero per via delle follie sindacali, lo stesso faranno gli uomini sposandosi donne straniere.


Offline Mercimonio

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #10 il: Luglio 15, 2013, 06:29:31 am »
e appunto, trovatevi una straniera se con le italiane proprio non c'e' speranza, sempre meglio di niente.

la selettivita' comunque inizia dalle loro madri, sono sempre le madri a mettere in guardia le figlie, gli fanno mille castelli per aria e in testa le convincono che loro "meritano" un tal tipo di uomo (buona famiglia, ville, case, terreni, ricco, etc) e che "non si devono abbassare" a uomini normali e bla bla bla.

cassintegrati, disoccupati, precari, non hanno assolutamente chances, sono  bollati a vita fin da subito.
quindi si deve parlare di darwinismo sociale ? di selezione naturale ? ma e' una selezione a senso unico ormai.

anche in molti paesi asiatici c'e' una disproporzione tra uomini e donne e l'unica soluzione che finora han trovato e' farli sposare con donne straniere dei paesi vicini, nel sud della china importano le vietnamite e le laotiane ad esempio, nel nord della china le donne della mongolia, in jappone e korea vanno pazzi per le filippine e le thai e le viet e c'e' una intera industria in merito alla "tratta delle vergini", in malaysia importano le indonesiane spacciandole per badanti, in thailandia hanno frotte di donne birmane.

per quanto lo scenario possa sembrare pessimo per gli uomini io resto dell'idea sia messo meglio che per certe donne invece perche' l'uomo ha pretese molto piu' sobrie e si accontenta anche di una moglie straniera nata in un villaggio di merda, le donne invece per nessun motivo sposerebbero un uomo di rango inferiore e preferiscono aspettare fino a che e' troppo tardi e restare zitelle.


Offline Archiloco

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #11 il: Luglio 15, 2013, 06:54:20 am »


non credo che le prostitute salvano dalla solituidne,


La alleviano e di molto, specie se si crea un feeling con qualcuna. Meglio che andare in discoteca, dove se non hai un phisique durole tipo "tronista" perdi solo tempo e denaro.

Il problema è che il cliente viene demonizzato dal mainstream che è femminista, e questo può creare sensi di colpa in persone sensibili.

Offline Mercimonio

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #12 il: Luglio 15, 2013, 07:05:16 am »
non credo che le prostitute salvano dalla solituidne,
a parte che io dopo un sesso occasionale con  nonsochi mi sentirei piu sola di prima
anche il ragazzo del romanzo di sopra si suicida vergine a 25 anni ma non vuole andare alle puttane
perché appunto dalla solitudine non salva.
Aveva bisogno di un rapporto vero dove essere davero importanti per qualcuna e non illusioni di momento.

sei una donna, non puoi capire le pulsioni sessuali maschili se non hai le palle e il pisello in mezzo alle gambe, non puoi usare la logica femminile in questo contesto, puoi intuire qualcosa e averne una vaga idea ma oltre a quello non si va.

ma chi ve l'ha detto che dalla solitudine non si salva neanche con rapporti occasionali o mercenari ?
cos'e' peggio, restare soli come un cane o farsi una scopata ogni tanto anche se a pagamento ?

e perche' tutta questa enfasi nel fatto che sia a pagamento ? l'enfasi dovrebbe nella scopata in se', non tanto nel prezzo, che puo' benissimo essere inferiore al portare a cena una ragazza non mercenaria poi !

anche una che porti a cena e che un giorno te la da' puo' mandarti affanculo il giorno dopo, cosa cambia di preciso ? nei paesi anglo sassoni il "one night stand" e' la norma, scopano il primo che trovano e la mattino lo salutano e bye bye ...


Offline Mercimonio

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #13 il: Luglio 15, 2013, 07:18:04 am »
La alleviano e di molto, specie se si crea un feeling con qualcuna. Meglio che andare in discoteca, dove se non hai un phisique durole tipo "tronista" perdi solo tempo e denaro.

Il problema è che il cliente viene demonizzato dal mainstream che è femminista, e questo può creare sensi di colpa in persone sensibili.

esatto.
ma dove cazzo siamo in Arabia ? siamo al paradosso che scopavano piu' negli anni 50 coi bordelli legali che non nel 2013 con tette e culi ovunque !

tronisti : beh non esageriamo pero' se effettivamente non sei di bella presenza E se non ci sai fare con le donne, e' meglio lasciar perdere certi posti perche' veramente son soldi buttati dalla finestra e i gestori ne approfittano in modo schifoso perche' sono gli uomini a tenere su tutta la baracca, le ragazze spesso entrano gratis invece e spesso gli dare pure free drinks.

per quale altro motivo le discoteche pagano le cubiste che esiboscono tette e culi ? conosco zerbini che andavano in certi locali SOLO perche' c'erano delle cubiste su cui si erano fissati, idem per alcuni bar dove c'erano delle bariste che davano confidenza ai clienti ... e nulla e' lasciato al caso in questi business, mettono li' certe ragazze apposta e sanno benisimo come funziona il meccanismo con gli zerbini, sono gli zerbini i clienti migliori infatti, non certo il tronista.



Offline Dottor Zero

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #14 il: Luglio 15, 2013, 07:49:19 am »
e appunto, trovatevi una straniera se con le italiane proprio non c'e' speranza, sempre meglio di niente.

Proprio così, non c'è speranza, a meno che non sei ricco. Ma anche se lo fossi, che razza di rapporto costruiresti con una femmina simile, sapendo che sta con te solo per i tuoi soldi? Bah!  :dry:

Un piccolo appunto sul "meglio di niente". Lo prescrive il dottore che devi per forza stare con qualcuna? Guarda che si può benissimo vivere anche senza!
A me non interessa proprio l'argomento, ho tante altre cose per la testa molto più importanti e non voglio certo rovinarmi la vita con una di queste rompiballe opportuniste.
Posso tenere una amicizia, questo sì, ma un'amicizia ad armi pari, cioè non cambio il mio carattere, la mia personalità, solo perché ho a che fare col sesso femminile.
In realtà, le donne mi vedono un po' duro, molto deciso, con le idee molto chiare, e per questo stanno un po' alla larga. Non sono certo modellabile e sottomesso come a loro piace che i maschi siano.