Autore Topic: la solitudine maschile come problema sociale?  (Letto 39382 volte)

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Offline Dottor Zero

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #30 il: Luglio 15, 2013, 16:15:15 pm »
basta che non ti fingi riccone dall'inizio,
secondo me ci sono abbastanza donne per quali i soldi non sono cosi importanti

Be' Lucia, a chiunque mi abbia detto le stesse parole che hai detto tu, io gli ho risposto: "Ok, presentamene una che sia come dici tu". Sto ancora aspettando...  :rolleyes:

Per te chiavare è l'unica ragione di vita o quasi, per altri uomini non è cosi', STOP. Il mondo è bello perchè è vario.

Per la quasi totalità degli uomini chiavare è l'unica ragione di vita, come per la quasi totalità delle donne sistemarsi e fare un figlio (o più d'uno) è l'unica ragione di vita. Tutto il resto è contorno.

MA PERCHE' DEVO PAGARE IO QUANDO A CHIAVARE SIAMO IN DUE?? QUESTA E' LA ROVINA DELL'INTERO GENERE MASCHILE, anche se a te non frega niente, perchè l'importante è che tu chiavi e chissenefrega degli altri uomini.
Io non devo piacere alle donne o ad altri esseri umani come me, MA A DIO IN PRIMIS E A ME STESSO.

Ragazzo, permettimi di farti un grande applauso!  :w00t:
Per me pagare una donna per fare una cosa naturalissima è disonorevole, significa che non vali un cazzo, né come uomo né come essere umano. Il sesso dovrebbe essere un atto VOLONTARIO da parte di entrambi motivato da profondo affetto, amore e, ovviamente, attrazione. Altrimenti diventa una cosa meccanica fine a se stressa, senza alcun valore.

Offline Vicus

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #31 il: Luglio 15, 2013, 16:28:39 pm »
Citazione
la realta' e' che tutte ste donne moderne sono delle grandissime stronze, non che nascano cosi', ma l'ambiente in cui crescono le "costringe" a sviluppare questa forma-mentis verso gli uomini e verso la societa', ad avere pretese assurde, a farsi riempire il cervello di propaganda pro-donna, a pensare che tutto gli sia dovuto e come conseguenza sono delle eterne infelici e immature.
ed e' il consumismo che ha tutti gli interessi a mantenere le cose cosi', a far si' che le donne non abbiano troppa razionalita' negli acquisti soprattutto, che facciano scelte compulsive, che pensino all'oggi e non al domani, e tutto cio' si riflette poi nella loro intera vita e in primis nella loro vita sentimentale, si sposano compulsivamente  per poi divorziare come nulla fosse, come pure trovarsi un amante e dire che "al cuore non si comanda" ... ormai sono donne immaritabili per definizione e non hanno i requisiti minimi richiesti per matrimoni solidi e duraturi.
Centrato in pieno. Se si fa seriamente, assecondare le superficiali pretese di immagine e fascino delle donne funziona nell'immediato, ma significa legittimare i loro capricci e giustificare separazioni per futili motivi. O sono mature, o non lo sono, e questo di solito si vede dopo pochi minuti di conversazione.
Pretendere di poter sciogliere un matrimonio perché una persona non è il damerino incontrato il primo giorno è indizio di grave incapacità ad assumersi un impegno a vita, dove le priorità sono ben altre. In tutti i matrimoni riusciti che ho visto, la coppia ha un atteggiamento anche mondano ma dignitoso che nulla ha a che vedere con lo charme da serata galante.
L'unico vero problema sociale sono le nascite. Diceva la Mead: una società può dirsi matura quando è in grado di riprodursi. Anche nella piena apparenza di un rigoglio, il criterio per valutare se una cultura prospera o declina è la sua demografia.
Una mia conoscente ha lasciato un 'buon partito' dopo 10 anni -su consiglio materno, naturalmente- per seguire la carriera (precaria), ed ora le sue ciance esistenziali le sciorina allo psicologo.
Le donne contemporanee non sanno fare 2+2 e certi ragionamenti elementari li fanno troppo tardi. A 30 anni, e con carattere ed aspetto nella media, ancora si credono delle adolescenti con 20 anni davanti per trovare il principe azzurro :doh:
Con tutte quelle riviste che leggono malgrado un livello elevato (?) di istruzione, che dicono loro che nessun uomo è all'altezza della loro virtù, maturità e bellezza, è impossibile farle ragionare.
« Ultima modifica: Dicembre 19, 2017, 19:39:28 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Mercimonio

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #32 il: Luglio 15, 2013, 16:54:14 pm »
Le posizioni "betiste", che emergono in questo e altri sciagurati topic, invece, sono fallaci e sleali, perché quando si parla di difficoltà o altro prezzo per un uomo di fare sesso, voi intendete sempre con un certo target di donna, quando è un fatto pacifico che cambiando target, o abbassando certi standard, il sesso lo si trova molto più agevolmente.
Mi riferisco al solito discorso di puntare alle straniere e alle immigrate, o anche alle italiane un po' in la con gli anni oppure a quelle un po' cesse.
Ma no, voi "betisti" vi esaltate a fare i beta con le donne che intendete voi, e allora tutto il vostro discorso è una farsa indegna.

La tua generalizzazione brutale per cui tu, in quanto non piacente, dovresti pagare un prezzo molto alto per il sesso, è una boiata paurosa nel momento in cui la riferisci a tutto l'universo femminile.
E' vera relativamente a un determinato ambiente, è falsa in generale.

Di donne che te la darebbero volentieri, e a costi bassi, ce ne sono tante in questo mondo.

Ma tu, pur di sostenere le tue posizioni betiste, le ignori completamente. Per te è come se non esistessero.

Ma allora tutto il tuo discorso ( tuo come quelli degli altri che fanno discorsi simili ) non vale niente.

e' un trend che vedo sempre piu' spesso purtroppo, uomini per nulla attraenti se non brutti come la fame che pretendono di trovare ragazze bellissime e che sono anche molto schizzinosi e puntigliosi sui piccoli dettagli ... ma si guardassero allo specchio no ?

e cosi' li vedi bere tutta la sera e guardare la mandria di ragazze che va e viene o che balla e poi alla fine nulla di nulla .. ti dicono magari addirittura che in quel posto li' "son tutte cozze" !!

se poi insisti ti tirano pure fuori la storia che se una non gli piace sul serio loro non si eccitano ! chiedi ancora e insisti e magari ti dicono che non gli si rizza se lei non e' una top model .. maddai .. ma siamo arrivati a questo, io veramente mi cascano i coglioni.

cioe' ora siccome se la tirano le donne per effetto domino se la devono tirare anche gli uomini tanto piu' se brutti grassi e pelati ? non capisco .. siamo al ridicolo ed e' un circolo vizioso che non portera' nulla di buono.

e appunto, qua molti ormai danno per scontato ci sia il cosiddetto "diritto" ad avere una bella ragazza.
ma dove cazzo sta scritto ? una bella ragazza andra' solo coi bei ragazzi o con quelli ricchi, se non sei bello o non sei almeno ricco o almeno non ci sai fare sopra la media sorry ma le uniche belle ragazze che potrai mai avere saranno escort e mignotte e pure li' essendo tu brutto ti faran pure pagare un premium.

e' pieno di ragazze "della porta accanto" ma chissa' come mai questi non le cagano di striscio, e' pieno anche di MILF sui 35-40 anni ma idem come sopra.

sembra proprio abbiano idealizzato la Venere in persona e se la donna non corrisponde alla perfezione a questo ideale mitologico di bellezza allora manco gli tira l'uccello o manco alzano il culo dalla sedia, e' ridicolo e penoso e su questo punto il dito verso la pornografia e l'astinenza forzata.




Offline Warlordmaniac

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #33 il: Luglio 15, 2013, 17:13:17 pm »
L'antifemminismo nasce dalla profonda iniquità e disparità di trattamento tra uomo e donna, sul piano legislativo, originata dal senso di colpa insito nella cultura catto-protestante che spinge gli "uomini" ( se così si possono chiamare ) occidentali a sostenere leggi sempre più femministe e anti-maschili.

Questa mi è nuova. Quindi ricapitoliamo: le femministe danno la colpa alla religione cattolica per il fatto che sarebbero discriminate e tu fai lo stesso ragionamento a generi invertiti. Ma siamo sicuri che questa religione cattolica non sia un bersaglio di comodo?

Io credo che la "profonda iniquità e disparità di trattamento tra uomo e donna" siano collegate al gap di valore sessuale; la religione, al massimo è un anello della catena, ma se ci fate caso, quella cattolica è osteggiata soprattutto per non essersi troppo adattata al sistema ginarchico e quindi viene percepita da moltissimi come maschilista.

Le posizioni "betiste", che emergono in questo e altri sciagurati topic, invece, sono fallaci e sleali, perché quando si parla di difficoltà o altro prezzo per un uomo di fare sesso, voi intendete sempre con un certo target di donna, quando è un fatto pacifico che cambiando target, o abbassando certi standard, il sesso lo si trova molto più agevolmente.
Mi riferisco al solito discorso di puntare alle straniere e alle immigrate, o anche alle italiane un po' in la con gli anni oppure a quelle un po' cesse.
Ma no, voi "betisti" vi esaltate a fare i beta con le donne che intendete voi, e allora tutto il vostro discorso è una farsa indegna.
Dì la verità, non sei antifemminista; o perlomeno da questo pezzo non si direbbe. Il tuo messaggio è semplice: "Provaci con quelle che potrebbero starci". Ok, ha una sua logica, ma l'attrazione a volte non ha una logica. Quindi non sei certo tu a decidere a chi devo andare dietro io.
E questi sono discorsi antitetici all'antifemminismo: "siccome quella vale troppo, punta più in basso". E quello che sentiamo dentro? Non conta nulla? Ah certo siamo uomini, siamo maschi, per noi basta che respira, conta solo scopare e fare curriculum.

La tua generalizzazione brutale per cui tu, in quanto non piacente, dovresti pagare un prezzo molto alto per il sesso, è una boiata paurosa nel momento in cui la riferisci a tutto l'universo femminile.

Non la riferisco a tutto l'universo femminile, però siccome uno non conosce tutto l'universo femminile e non può avere contatti con 3 miliardi di persone, allora capisce che per avere successo occorre snaturarsi un po' di più, di uno che è seduttore nato.
Non vedo proprio la gravità di quello che ho scritto.


E' vera relativamente a un determinato ambiente, è falsa in generale.
Di donne che te la darebbero volentieri, e a costi bassi, ce ne sono tante in questo mondo.
Ma tu, pur di sostenere le tue posizioni betiste, le ignori completamente. Per te è come se non esistessero.
Ma allora tutto il tuo discorso ( tuo come quelli degli altri che fanno discorsi simili ) non vale niente.
Ma in pratica che vorresti dire? Che se una non mi piace ci devo provare lo stesso? Vabbé che se consideri la legislazione antimaschile un fatto primario, non ti posso neanche chiedere che cosa stai a fare qui; però vorrei che tu riflettessi sui motivi per cui quelle leggi sono state fatte in quel modo. La QM non nasce da lì eh.
« Ultima modifica: Luglio 15, 2013, 17:30:02 pm da Warlordmaniac »

Offline Mercimonio

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #34 il: Luglio 15, 2013, 17:15:14 pm »
Per la quasi totalità degli uomini chiavare è l'unica ragione di vita, come per la quasi totalità delle donne sistemarsi e fare un figlio (o più d'uno) è l'unica ragione di vita. Tutto il resto è contorno.

Ragazzo, permettimi di farti un grande applauso!  :w00t:
Per me pagare una donna per fare una cosa naturalissima è disonorevole, significa che non vali un cazzo, né come uomo né come essere umano. Il sesso dovrebbe essere un atto VOLONTARIO da parte di entrambi motivato da profondo affetto, amore e, ovviamente, attrazione. Altrimenti diventa una cosa meccanica fine a se stressa, senza alcun valore.

beh chiavare non e' proprio la ragione di vita, pero' sicuramente e' una spinta molto forte quando uno chiava di rado, se hai la ragazza e tanto piu' se ci convivi la spinta diventa molto meno intensa e il sesso diventa presto monotono e scontato, motivo per cui allora inizi a pensare ad altre ragazza ma solo in un ottica di curiosita' verso la novita' non tanto per il sesso in se'.

io che sono piu' per la quantita' che per la qualita', beh concludo che raramente una ragazza fa sesso in modo speciale o veramente diverso dalla norma, e' assurdo aspettarsi di trovare chissa' che di diverso tra le gambe di eventuali amanti o altro, gia' il fatto che la stragrande maggioranza ama farlo sempre e solo a missionaria dovrebbe dare un indizio no ... e qui ripeto incolpo la pornografia perche' troppi uomini oggi sognano la pornostar e si ritrovano a letto la missionaria e quelle che simulano malamente l'orgasmo (ridicole !).

pagare : continui a farti in testa idee su "come il mondo dovrebbe essere" ma e' sempre e solo il tuo mondo perfetto che non esiste poi nella realta' .... tanto per iniziare paghi per un servizio come faresti per qualunque altro servizio .. parrucchiere, massaggio, ospedale, dentista, cosa cazzo cambia ? nulla.

si vede proprio che non riesci a scindere sesso e amore, nel qual caso e' ovvio che la prostituzione non fa per te.
ma non vedo perche' debba essere la regola anche per tutti gli altri.

certo, il sesso DOVREBBE essere volontario e bla bla bla, ma vallo a dire alle donne moderne, le italiane in particolare sono l'anti-sesso fatto persona.

sicuramente, diventa ed E' una cosa meccanica ! e io lo continuo a ripetere infatti, ma pure il sesso con la mia ragazza e' meccanico ormai .. e cosa credi ci siano tutti sti corna e divorzi se non per via del sesso meccanico, monotono, e inappagante ?

e' nella natura del sesso diventare palloso se fatto sempre con la stessa donna, c'e' un cazzo da fare, io stesso vado a puttane solo per novita' infatti, non torno quasi mai dalla stessa, max 2-3 volte, ci vado proprio per il gusto di chiavare una nuova.

disonore : ma de che ? greci e romani andavano a mignotte come niente fosse, anche i papi avevano le loro cortigiane, lo stesso ex presidente del consiglio aveva il suo harem, mussolini aveva le sue mignottone ... i nostri nonni e bisnonni andavano tutti nei bordelli chi piu' e chi meno ..

parlare di onore e valore riguardo a questa cosa e' come dar ragione alle femministe svedesi che hanno reso fuorilegge i puttanieri.
la tua e' solo una paura interiore, un blocco mentale, causato dal femminismo e da una cultura cattolica piena di taboo.

Offline controcorrente

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #35 il: Luglio 15, 2013, 17:19:08 pm »
Non lo so, forse sono io che non so spiegarmi.

beh se realmente credi che tu non debba cambiare di una virgola per piacere alle donne ti garantisco che di donne non ne troverai manco mezza !

servirebbe un minimo di autrocritica, dico io.

Autocritica?? A parte il fatto che me la faccio sempre, ma io e tutti gli uomini dovremmo fare autocritica O SAREBBE IL CASO CHE OGNI DONNA INIZIASSE A FARLA??
Io non ho niente da cambiare perchè vado a testa alta e non ho nulla da rimproverarmi con l'altro sesso! Sono loro, le donne ad avere la coscienza sporca verso di noi, lo volete capire voi uomini di un certo tipo una volta per tutte??

Citazione
perche' pagare se siamo in due, semplice perche' alle donne alla fine della fiera va benissimo scopare anche solo 1 volta al mese o piu', non hanno assolutamente la stessa libido dell'uomo, non hanno erezioni quotidiane e mattutine, non si arrapano a vedere immagini erotiche, spesso il sesso e' l'ultimo dei loro pensieri.

E bè certo, sono frigide per natura, però guarda tu il caso posso continuare indisturbate a prendersi gioco di noi, a trattarci da imbecilli, continuare all'infinito a fare il loro porco comodo a spese nostre in qualsiasi ambito!! Bene molto bene, allora se è cosi' è inutile perder tempo, chiudiamo ogni sito AF e QM e facciamola finita!! Tanto la natura della donna è questa....
Cominciare noi a fargli pesare questa cosa, ad essere molto meno disponibili, cominciare a "tirarcela" pure noi anche se ci costa immane fatica, RICAMBIARLE CON LA STESSA MONETA, NOOO!!!! MA CHE SCHERZIAMO!!!! Continuiamo pure cosi'....
Io dico che alla lunga le galline, anche se non sentono niente e non si arrapano, abbasserebbero la cresta E DI MOLTO. E anche se non si adatterebbero ugualmente a fare il primo passo (TUTTO DA DIMOSTRARE SECONDO ME), alla lunga sarebbero molto più umili e disponibili, perchè saprebbero cosa vuol dire non sentirsi cagate e considerate da nessuno, la stessa cosa che loro ci riservano da sempre. E perchè nella mia limitata esperienza, qualcuna si è fatta avanti con me che sono l'ultimo degli ultimi.... O come te lo spieghi questo?

Citazione
se uno tirasse la cosa all'estremo si dovrebbe concludere che e' irrazionale cercare il sesso con chi non ne e' interessato e allora sarebbe meglio farsi gay o altro .. ma la natura ci ha fatti per essere attratti verso le donne e questa e' anche la nostra condanna ci piaccia o meno.

Esatto, non solo è irrazionale, ma io non provo nessuna attrazione da chi a prescindere per sua natura non è interessato a me. Da chi si gira a guardare un un vestito in vetrina, invece di guardare me o qualsiasi altro uomo che passa. O addirittura quando guardano una cacata per terra o il cane invece di un uomo!! Possibile che noi uomini ai loro occhi siamo più brutti di un cane, o peggio ancora di una CACATA????
A questo punto uno ci mette una pietra sopra, punto e basta. Ci rinuncio senza problemi. E non serve affatto diventare gay o altro, garantito. Semplicemente la vita non è solo scopare, ci sono tantissime altre cose, anche migliori. Anche se per te è inconcepibile.
La natura ci ha fatti per essere attratti dalle donne, MA QUESTA NON DEVE ESSERE LA NOSTRA CONDANNA!! MA CHE CASPITA STAI DICENDO?? A me una cosa o una persona che mi fa del male la evito, altroche!! E comunque non scordiamoci MAI che la natura ha fatto anche le donne attratte dall'uomo. FORSE , in misura minore, ma comunque sempre attratte. Lo hai scritto anche tu.
Sta scritto nel Vangelo: "Qualunque cosa volete gli altri facciano a voi, anche voi fatelo agli altri". E questo è validissmo ANCHE PER LE DONNE VERSO GLI UOMINI.

Citazione
gia' che dici "prendere o lasciare" ti auto-elimini dal mercato .. ripeto sarai felicissimo da solo ma non lamentarti se nessuna viene da te.
forse non ti rendi conto dell'arroganza con cui esprimi il tuo sentire, e magati ti credi perfetto e superiore agli altri che invece le donne le sanno trattare a dovere e se le scopano.

Io non sono superiore a nessuno, mi ritengo nella norma, ma può darsi benissimo che sia il peggior uomo del mondo, non lo escludo affatto.
Però ripeto, ho il mio orgoglio e la mia dignità, come qualsiasi.... DONNA. E come tale voglio essere trattato e non a pesci in faccia da loro.
Tu non puoi sapere se mi sono proposto con le MIGLIORI INTENZIONI e come loro mi hanno trattato. E se fossi io quello che si è comportato bene e loro quelle che si sono comportate male con me?
E comunque sappi che non ci ho mai tenuto a fare il playboy, ad avere tante donne, a chiavare come un riccio, anche se per te questo è assurdo. Al contrario volevo UNA SOLA DONNA, di cui innamorami e essere ricambiato da lei allo stesso modo, sposarmi in Chiesa e rimanere con lei PER SEMPRE, fino alla morte. Avrei voluto una con cui la parola divorzio NON ESISTESSE.... Pretese "assurde" le mie vero??
Eh già, sono l'uomo peggiore del mondo, ma che progetti di vita "insani" che avevo dentro di me. E' proprio giusto che nessuna mi caghi....

Offline Mercimonio

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #36 il: Luglio 15, 2013, 17:20:53 pm »
Centrato in pieno. Se si fa seriamente, assecondare le superficiali pretese di immagine e fascino delle donne funziona nell'immediato, ma significa legittimare i loro capricci e giustificare separazioni per futili o inesistenti motivi. O sono mature, o non lo sono, e questo di solito si vede dopo pochi minuti di conversazione.
Pretendere di poter sciogliere un matrimonio perché una persona non è il damerino incontrato il primo giorno è indizio di grave incapacità ad assumersi un impegno a vita, dove le priorità sono ben altre. In tutti i matrimoni riusciti che ho visto, la coppia ha un atteggiamento anche mondano ma dignitoso che nulla ha a che vedere con lo charme da serata galante.
L'unico vero problema sociale sono le nascite. Diceva la Mead: una società può dirsi matura quando è in grado di riprodursi. Anche nella piena apparenza di un rigoglio, il criterio per valutare se una cultura prospera o declina è la sua demografia.
Una mia conoscente ha lasciato un 'buon partito' dopo 10 anni -su consiglio materno, naturalmente- per seguire la carriera (precaria), ed ora le sue ciance esistenziali le sciorina allo psicologo.
Le donne contemporanee non sanno fare 2+2 e certi ragionamenti elementari li fanno troppo tardi. A 30 anni, e con carattere ed aspetto nella media, ancora si credono delle adolescenti con 20 anni davanti per trovare il principe azzurro :doh:
Con tutte quelle riviste che leggono malgrado un livello elevato (?) di istruzione, che dicono loro che nessun uomo è all'altezza della loro virtù, maturità e bellezza, è impossibile farle ragionare.

concordo al 100%.

e infatti un tempo la potesta' era del marito proprio per il fatto che essendo uomo, marito, e padre era suo dovere "portare i pantaloni" e essere CAPOFAMIGLIA ossia maturo e coi piedi saldamente per terra.

oggi invece hanno disintegrato tutto e in primis stanno attivamente distruggendo la famiglia tradizionale, come si vede anche da soli il risultato e' una de-responsabilizzazione sociale sia per le donne che per gli uomini e anzi si viene pure incitati al "cambiamento continuo", al cambiare partner ogni tot anni o mesi, al non accontentarsi mai, e soprattutto al non far figli per non avere una palla al piede.

stessa cosa gia' vista in russia anni 20-30 come dicevo tempo fa, e a lungo termine si vedranno gli stessi risultati disastrosi per le donne e i bambini.

ma lo sanno bene, ed e' proprio questo che vogliono, nulla e' causale, e' tutto pianificato per distruggerci, noi e l'intera civilta' cattolica e quel poco che ne rimane, poi quando la sodoma e gomorra crollera' su se stessa edificheranno la loro societa' nuova luciferina, ci sara' da vedere quanti saremo rimasti in vita pero'.


Offline Warlordmaniac

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #37 il: Luglio 15, 2013, 17:25:20 pm »
le donne come dicevo prima ormai hanno attuato le stesse politiche dei sindacalisti, chiedono tutti i diritti del mondo e nessun dovere, e ora con la crisi economica le aziende sono ben felici di scappare all'estero e lasciare i sindacalisti in cassaintegrazione o sotto un ponte.

finira' cosi' anche per le sciacquette nostrane ma ci vorra' del tempo ma non hanno molte opzioni a differenza di noi.
noi possiamo fare come le aziende e andare all'estero o trovarci una straniera diciamo "tradizionale" o che comunque apprezzi ancora gli uomini all'antica e ce ne sono molte.

Non ho detto di essere contrario.

non so fin dove si possa arrivare con scioperi del sesso o trattando le donne in modo sprezzante, semplicemente non ci calcoleranno piu' come potenziali zerbini ma avranno sempre la fila di altri zerbini sbavanti, ci vorrebbe una presa di coscienza di massa, qualche sintomo inizia anche a vedersi ma e' ancora poca roba.

Ovvio, la forza è nel numero; se no la QM sarebbe già stata risolta.


castita' : unica soluzione radicale, ma poi ne sarai felice ?
No, non è che la castità deve essere autoimposta, perlomeno non in assoluto. L'azione perfetta è quella femminile e infatti i continui priviliegi che inanellano giorno dopo giorno sono dovuti proprio al loro modo di fare. Loro fanno così: nettissima differenza di comportamento tra chi piace e chi non piace. Dal primo si farebbero cagare in bocca, al secondo lo denunciano per stupro se le tocca su una spalla; quindi massima discriminazione.
Con la castità maschile non si fa altro che diminuire quel gap discriminante che per noi è fin troppo esiguo, perché noi abbiamo un rispetto culturale molto elevato per la donna.

pagare di piu' : beh ricorda che SOLO in occidente comunque le donne la dan via gratis eh .. nel resto del mondo si paga sempre e comunque, o si sposano o si trovano un amante, e la donna si aspetta di essere mantenuta al 100% ... india .. cina .. sud est asiatico ... siamo solo noi a fare eccezione e in minima parte alcuni paesi ricchi ma pure li' solo in un certo range di eta'.
Mi sembrava ovvio che quando parlo di pagamento, lo intendo anche in senso figurato, non solo come soldi liquidi.

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #38 il: Luglio 15, 2013, 17:30:02 pm »
Ma in pratica che vorresti dire? Che se una non mi piace ci devo provare lo stesso? Vabbé che se consideri la legislazione antimaschile un fatto primario, non ti posso neanche chiedere che cosa stai a fare qui; però vorrei che tu riflettessi sui motivi per cui quelle leggi sono state fatte in quel modo. La QM non nasce da lì eh.

come dicevo prima, anche tu ammetti che se una non ti piace non c'e' verso per cui tu muova un dito.
e' tutto qui il vostro problema, avete troppe pretese e standards fuori dalla vostra portata e cosa peggiore mischiate sesso e amore.

e' la garanzia per l'insuccesso piu' totale e duraturo, e tra l'altro non vedo cosa c'entri con la QM, questo e' solo dating, e se una non ti caga perche' ti reputa brutto o poco attraente mica e' colpa del femminismo o del maschilismo ! semplicemente non gli piaci, punto e fine !










Offline Warlordmaniac

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #39 il: Luglio 15, 2013, 17:32:33 pm »
Ma in pratica che vorresti dire? Che se una non mi piace ci devo provare lo stesso? Vabbé che se consideri la legislazione antimaschile un fatto primario, non ti posso neanche chiedere che cosa stai a fare qui; però vorrei che tu riflettessi sui motivi per cui quelle leggi sono state fatte in quel modo. La QM non nasce da lì eh.

X Darksider:

Anche il collegamento dei tribunali con la religione non mi convince molto.

Offline Warlordmaniac

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #40 il: Luglio 15, 2013, 17:40:29 pm »
come dicevo prima, anche tu ammetti che se una non ti piace non c'e' verso per cui tu muova un dito.
e' tutto qui il vostro problema, avete troppe pretese e standards fuori dalla vostra portata e cosa peggiore mischiate sesso e amore.

e' la garanzia per l'insuccesso piu' totale e duraturo, e tra l'altro non vedo cosa c'entri con la QM, questo e' solo dating, e se una non ti caga perche' ti reputa brutto o poco attraente mica e' colpa del femminismo o del maschilismo ! semplicemente non gli piaci, punto e fine !

Quindi pure per te la QM è staccata dalla vita di relazione? Tutti gli accoppiamenti sono casuali e indipendenti al contesto sociale?
Tu dici sempre che bisogna andare all'estero, ma se la QM non ha a che fare col dating, uno potrebbe benissimo scopare in Italia, tanto quanto all'estero. Il contesto sociale conta o non conta?

Offline Mercimonio

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #41 il: Luglio 15, 2013, 17:45:32 pm »
Ovvio, la forza è nel numero; se no la QM sarebbe già stata risolta.

No, non è che la castità deve essere autoimposta, perlomeno non in assoluto. L'azione perfetta è quella femminile e infatti i continui priviliegi che inanellano giorno dopo giorno sono dovuti proprio al loro modo di fare. Loro fanno così: nettissima differenza di comportamento tra chi piace e chi non piace. Dal primo si farebbero cagare in bocca, al secondo lo denunciano per stupro se le tocca su una spalla; quindi massima discriminazione.
Con la castità maschile non si fa altro che diminuire quel gap discriminante che per noi è fin troppo esiguo, perché noi abbiamo un rispetto culturale molto elevato per la donna.
Mi sembrava ovvio che quando parlo di pagamento, lo intendo anche in senso figurato, non solo come soldi liquidi.

la QM non ha nessuna chance in questo momento storico perche' tutte le elite internazionali che comandano in occidente sono unite nell'imporre il femminismo e non solo allo scopo di distruggere la famiglia tradizionale.

e questo implica quindi distruggere la figura paterna in primis e in generale la figura tradizionale del maschio.

certo, una delle reazioni a questo politburo culturale e' anche la castita', ma non so quanti concorderebbero in merito.
bisognerebbe prima allora vietare la maledetta pornografia.

io comunque vedo la castita' solo come masochismo fine a se' stesso, non vedo dove stia la felicita' nel mantenersi casti a ogni costo, a chi devi dimostrare qualcosa ? a te stesso ? ma perche' non ti fai una bella scopata con una straniera e gli dai 20-30 euro di mancia ? dov'e' il problema ? hai paura di "sporcarti" figurativamente ?


Offline Warlordmaniac

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #42 il: Luglio 15, 2013, 17:48:03 pm »
E bè certo, sono frigide per natura, però guarda tu il caso posso continuare indisturbate a prendersi gioco di noi, a trattarci da imbecilli, continuare all'infinito a fare il loro porco comodo a spese nostre in qualsiasi ambito!! Bene molto bene, allora se è cosi' è inutile perder tempo, chiudiamo ogni sito AF e QM e facciamola finita!! Tanto la natura della donna è questa....

E' quello che penso pure io quando leggo certi post.

Cominciare noi a fargli pesare questa cosa, ad essere molto meno disponibili, cominciare a "tirarcela" pure noi anche se ci costa immane fatica, RICAMBIARLE CON LA STESSA MONETA, NOOO!!!! MA CHE SCHERZIAMO!!!! Continuiamo pure cosi'....

Però capisco anche che non tutti ce l'hanno nel sangue. Infatti a me non costa nessuna fatica, perché l'antifemminismo ce l'ho dentro.
Non è che bisogna essere antifemministi per forza; se uno si sente male nel rifiutare una donna anche se è un'emerita cretina, la scelta è sua.


Offline Warlordmaniac

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #43 il: Luglio 15, 2013, 17:56:39 pm »
io comunque vedo la castita' solo come masochismo fine a se' stesso, non vedo dove stia la felicita' nel mantenersi casti a ogni costo, a chi devi dimostrare qualcosa ? a te stesso ? ma perche' non ti fai una bella scopata con una straniera e gli dai 20-30 euro di mancia ? dov'e' il problema ? hai paura di "sporcarti" figurativamente ?

Infatti sto parlando della causa QM non dell'infelicità o della felicità.
Mercimonio, temo che tu abbia letto con un po' di disattenzione quello che ho scritto.

Io sono contrario di base ai pagamenti, ma, tenendo conto anche del mio carattere, i pagamenti a prestazione con denaro liquido (quindi la prostitzione) sono il danno minore.

Offline TheDarkSider

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #44 il: Luglio 15, 2013, 18:02:26 pm »
Questa mi è nuova. Quindi ricapitoliamo: le femministe danno la colpa alla religione cattolica per il fatto che sarebbero discriminate e tu fai lo stesso ragionamento a generi invertiti. Ma siamo sicuri che questa religione cattolica non sia un bersaglio di comodo?
Se ti giunge nuova sei tu a non sapere nulla dell'antifemminismo, visto che il discorso del senso di colpa che spinge gli "uomini" occidentali ad auto-punirsi e auto-discriminarsi sta al centro del libro qmdt, punto di riferimento importante per questo forum.


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Io credo che la "profonda iniquità e disparità di trattamento tra uomo e donna" siano collegate al gap di valore sessuale; la religione, al massimo è un anello della catena, ma se ci fate caso, quella cattolica è osteggiata soprattutto per non essersi troppo adattata al sistema ginarchico e quindi viene percepita da moltissimi come maschilista.
Quando parlo di colpa in senso catto-protestante non mi riferisco alla dottrina specifica di queste religioni, che impone un senso di colpa basato sul "peccato originale", ma al concetto generico di "colpa collettiva che si eredita per nascita", che inchioda gli uomini occidentali alla colpa di essere nati maschi.

Questo è un fatto noto e su cui non vale neanche la pena discutere: l'uomo russo, cinese, arabo, ecc. non si sentira MAI in colpa per le supposte discriminazioni subite dalle donne, l'uomo occidentale sì ed è per questo che è ormai una larva senza volontà e totalmente accondiscendente ad ogni capriccio femminile e femminista.


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Dì la verità, non sei antifemminista; o perlomeno da questo pezzo non si direbbe. Il tuo messaggio è semplice: "Provaci con quelle che potrebbero starci". Ok, ha una sua logica, ma l'attrazione a volte non ha una logica. Quindi non sei certo tu a decidere a chi devo andare dietro io.
E questi sono discorsi antitetici all'antifemminismo: "siccome quella vale troppo, punta più in basso". E quello che sentiamo dentro? Non conta nulla? Ah certo siamo uomini, siamo maschi, per noi basta che respira, conta solo scopare e fare curriculum.
Veramente sei tu ad essere terribilmente razzista e classista, visto che il discorso del valore lo fai tu che sistematicamente escludi dai tuoi discorsi le donne straniere, come se esse non avessero valore come donne.
Infatti quandi fai il solito discorso "betista" per cui le donne sono tutte stronze ecc. ti si è già risposto più volte che le immigrate, le straniere o al limite le professioniste di Pattaya sono molto meno stronze e potresti andare con quelle, ma tu niente, prosegui imperterrito con il ragionamento, non considerando quelle come donne di cui val la pena parlare o includere in un discorso, figuriamoci farci del sesso.

Così facendo intendi implicitamente che quelle donne hanno meno valore di quelle per cui tu ti danni l'anima e che ti fanno sentire come beta.


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Non la riferisco a tutto l'universo femminile, però siccome uno non conosce tutto l'universo femminile e non può avere contatti con 3 miliardi di persone, allora capisce che per avere successo occorre snaturarsi un po' di più, di uno che è seduttore nato.
Non vedo proprio la gravità di quello che ho scritto.

Ma in pratica che vorresti dire? Che se una non mi piace ci devo provare lo stesso?
Cambia target e ambiente.
Non considerare una puttana di Pattaya come una merda con cui è sbagliato o umiliante fare sesso.
Non considerare le immigrate donne di seconda categoria.

Smettila di riferire tutti i tuoi discorsi alla ristretta cerchia delle donne italiane  carine e piacenti , che non rappresentano neanche l'1% della popolazione femminile mondiale.


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Vabbé che se consideri la legislazione antimaschile un fatto primario, non ti posso neanche chiedere che cosa stai a fare qui; però vorrei che tu riflettessi sui motivi per cui quelle leggi sono state fatte in quel modo. La QM non nasce da lì eh.
Il motivo è che l'uomo occidentale, anche se si dichiara ateo, vive immerso  in una cultura in cui il concetto di colpa collettiva è fondamentale ( altrimenti perché nessuno sfancula gli ebrei quando insistono con le responsabilità per l'olocausto, quando le persone che hanno davvero partecipato a quella carneficina sono una ristretta minoranza di ottuagenari mentre tutti gli altri sono, per definizione, INNOCENTI di quel crimine? ).
E siccome è entrato nel mainstream che le donne subiscono e hanno subito per secoli discriminazioni dagli uomini, questa colpa pesa sull'animo degli uomini occidentali.
E solo di loro, perché un russo, un cinese, un arabo ti riderà sempre in faccia se gli parli di questa colpa.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina