Autore Topic: la solitudine maschile come problema sociale?  (Letto 39356 volte)

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Offline Archiloco

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #60 il: Luglio 15, 2013, 20:21:34 pm »
Io sono contrario di base ai pagamenti, ma, tenendo conto anche del mio carattere, i pagamenti a prestazione con denaro liquido (quindi la prostitzione) sono il danno minore.
Infatti non vorrei che si confondesse l'essere zerbino con le donne (attenzioni,cene scarrozzamenti) con il ricorrere saltuariamente al sesso con prostitute. Sono due cose diverse, la seconda pur non essendo la panacea di tutti i mali, può dare un po' di serenità ad un uomo solo. Sempre meglio di costruirsi un personaggio vincente a scopo rimorchio, che è alienante per molti.
Non a caso è il femminismo a fare crociate contro i clienti delle sex workers, più che la religione.

Offline Lucia

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #61 il: Luglio 15, 2013, 20:24:40 pm »
in quel romanzo appaiono anche due donne che sono sole come il cucculo: una che era cosi brutta che nessun uomo sarebbe andato con piacere con lei a visitre i castelli di Normandia, e l'altra la collega di lavoro temporanea del personaggio che sempre studiava e che sarebbe stata con lu ma lui pensava di non.
Quindi non vedo perché si parla solo di solitudine maschile. In Occidente c'è molta solitudine,

La solitude en Occident


Offline controcorrente

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #62 il: Luglio 15, 2013, 21:36:48 pm »
Vorrei dire a Mercimonio e a chi la pensa cosi' di non dare mai nulla per scontato, che qualunque cosa loro propongano, uno potrebbe averla sperimentata svariate volte.
Se siete i più grandi scopatori della terra buon per voi, idem se pensate che scopare è tutto. Ma questo non vuol dire che ogni uomo la debba pensare come voi.
Cercate di rispettare chi vede la vita in tutt'altra maniera. Non è vero che questi argomenti non c'entrano coi padri separati, l'aborto e altri serissimi e gravi problemi. Tutto è collegato, tutto nasce dalla troppa dipendenza sessuale verso le donne. Questo non potete negarlo.

Offline controcorrente

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #63 il: Luglio 15, 2013, 21:58:56 pm »
BRAVISSIMO!  ;)

Questo è il punto! Ma, riusciamo a farlo TUTTI???
Io ci riesco, tu controcorrente ci riesci. Non siamo dei santi, nevvero? Tutti gli altri perché non ci riescono? Cioè, ci si lamenta tanto delle donne italiche ma poi si continua a sbavarci dietro.
Mercimonio comunque ha libertà di parola perché lui parla di donne straniere.
Certo che se fosse stato per me queste stupidissime oche avrebbero cambiato atteggiamento, ve lo dico io. Purtroppo ho il sospetto che anche in questo forum ci siano zerbini. O sbaglio?  :dry:

Mi fa piacere che qualcuno al mondo la pensi come me o quasi. No che non siamo Santi, o almeno IO non lo sono.
Mercimonio è libero di dire quel che vuole e di farsi tutte le donne del mondo. Buon per lui se si trova bene con le straniere. Per mia esperienza, le straniere sempre donne sono. Magari fingono di essere più vogliose e disponibili sapendo di essere la novità e il rapporto uomo-donna in occidente. Ma il fine è sempre quello. Se poi vengono da paesi poverissimi sapendo di essere dei gran pezzi di sgnacchera, ancora peggio: pretendono il lusso sfrenato e la pazza gioia. Quando invece, proprio perchè conoscono la fame e la miseria, dovrebbero essere l'esatto contrario.
Ho anch'io il sospetto che ci siano zerbini in questo forum.

Offline controcorrente

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #64 il: Luglio 15, 2013, 22:11:50 pm »

Per la quasi totalità degli uomini chiavare è l'unica ragione di vita, come per la quasi totalità delle donne sistemarsi e fare un figlio (o più d'uno) è l'unica ragione di vita. Tutto il resto è contorno.

Ragazzo, permettimi di farti un grande applauso!  :w00t:
Per me pagare una donna per fare una cosa naturalissima è disonorevole, significa che non vali un cazzo, né come uomo né come essere umano. Il sesso dovrebbe essere un atto VOLONTARIO da parte di entrambi motivato da profondo affetto, amore e, ovviamente, attrazione. Altrimenti diventa una cosa meccanica fine a se stressa, senza alcun valore.

Eh già! Ma preferirei aver torto su tutto e che ogni uomo capisse certe cose ovvie ed elementari. Nell'interesse di ognuno di noi.
Comunque non disperare.... al mondo siamo in 2 a pensarla cosi', vuoi mettere se eravamo soli?? :)  :D

Offline controcorrente

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #65 il: Luglio 15, 2013, 22:36:23 pm »
Un vero antifemminista oltre a temprare  e rafforzare il proprio corpo con l'attività fisica ed il proprio spirito perseguendo in particolar modo le 4 virtù cardinali : Fortezza , Giustizia , Prudenza e della Temperanza deve , congiuntamente , combattere l'avvelanamento dell'anima maschile . 
La nostra società democratica e femminista pare che sia un immenso palcoscenico di fantasie e di ebollizioni sessuali .
Se si guarda con occhio critico dentro casa  la maggior parte dei varietà televisivi , delle pubblicità ,  di internet ed i vari film più in voga si dovrà pur ammettere che vengono costantemente e ripetutamente solleccitati gli istinti sessuali più bassi degli uomini .
Ed anche in mezzo alla strada il martellamento continua perchè non si potrà fare a meno di constatare come moltissime donne , anche madri di famiglia , si vestono e si atteggiano come le peggiori baldracche da marciapiede mentre al contempo nelle piazze delle nostre città campeggiano enormi insegne pubblicitarie che con la loro volgarità cercanoo di destare l'attenzione degli uomini .
Tutta questa situazione sta provocando degli effetti nocivi nel cuore e nell'animo degli uomini .

Eccellente.

Citazione
Ed anche in mezzo alla strada il martellamento continua perchè non si potrà fare a meno di constatare come moltissime donne , anche madri di famiglia , si vestono e si atteggiano come le peggiori baldracche da marciapiede mentre al contempo nelle piazze delle nostre città campeggiano enormi insegne pubblicitarie che con la loro volgarità cercanoo di destare l'attenzione degli uomini .
Tutta questa situazione sta provocando degli effetti nocivi nel cuore e nell'animo degli uomini .

Verissimo. E mi viene in mente quel passo del Vangelo in cui Gesù dice: "SE IL TUO OCCHIO DESTRO TI E’ OCCASIONE DI SCANDALO, CAVALO E GETTALO VIA DA TE: CONVIENE CHE PERISCA UNO DEI TUOI MEMBRI PIUTTOSTO CHE TUTTO IL TUO CORPO VENGA GETTATO NELLA GEENNA."
Questo non significa che se uno vede una donna seminuda in giro deve strapparsi gli occhi, ma che sarebbe opportuno non alimentare i cattivi pensieri andandosene, o togliendo lo sguardo da questa. Oppure, se io sto guardando la televisione e appare all'improvviso un'immagine sconcia, è meglio cambiare canale o spegnere la tv.

Offline Mercimonio

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #66 il: Luglio 15, 2013, 22:48:28 pm »
Mi fa piacere che qualcuno al mondo la pensi come me o quasi. No che non siamo Santi, o almeno IO non lo sono.
Mercimonio è libero di dire quel che vuole e di farsi tutte le donne del mondo. Buon per lui se si trova bene con le straniere. Per mia esperienza, le straniere sempre donne sono. Magari fingono di essere più vogliose e disponibili sapendo di essere la novità e il rapporto uomo-donna in occidente. Ma il fine è sempre quello. Se poi vengono da paesi poverissimi sapendo di essere dei gran pezzi di sgnacchera, ancora peggio: pretendono il lusso sfrenato e la pazza gioia. Quando invece, proprio perchè conoscono la fame e la miseria, dovrebbero essere l'esatto contrario.
Ho anch'io il sospetto che ci siano zerbini in questo forum.

io e' da anni che ho solo morose straniere ormai e' la cosa piu' naturale del mondo, non ci vedo proprio il problema, come pure nel vivere all'estero, non ho altro da consigliare ormai ne ho dette tante ma in sto forum e' tempo sprecato.


Offline Mercimonio

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #67 il: Luglio 15, 2013, 22:53:38 pm »
Vorrei dire a Mercimonio e a chi la pensa cosi' di non dare mai nulla per scontato, che qualunque cosa loro propongano, uno potrebbe averla sperimentata svariate volte.
Se siete i più grandi scopatori della terra buon per voi, idem se pensate che scopare è tutto. Ma questo non vuol dire che ogni uomo la debba pensare come voi.
Cercate di rispettare chi vede la vita in tutt'altra maniera. Non è vero che questi argomenti non c'entrano coi padri separati, l'aborto e altri serissimi e gravi problemi. Tutto è collegato, tutto nasce dalla troppa dipendenza sessuale verso le donne. Questo non potete negarlo.

il fatto e' che la vostra visione "romantica" del rapporto uomo/donna non offre alcuna soluzione al problema, qui sta il punto.

e date pieno sostegno alle tesi femministe che le puttane bla bla bla bla ..

dipendenza sessuale : certo, e' innegabile, ma se lo ricordino anche le signorine perche' se non fosse per noi "allupati" loro non conterebbero un cazzo e a forza di tirare la corda come fanno in occidente la corda si spezzera', lo si e' gia' visto ampiamente nel passato dove hanno messo in atto le politiche femministe piu' radicali.

e' solo grazie all'uomo e alla sua dipendenza sessuale se nascono i bambini, perche' puo' benissimo finire come coi Panda in cattivita' che son costretti a usare l'inseminazione artificiale.

sara' un futuro di merda per le nuove generazioni, questo e' garantito.

Offline controcorrente

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #68 il: Luglio 15, 2013, 22:54:10 pm »
Questo è il punto! Ma, riusciamo a farlo TUTTI???
Io ci riesco, tu controcorrente ci riesci. Non siamo dei santi, nevvero? Tutti gli altri perché non ci riescono? Cioè, ci si lamenta tanto delle donne italiche ma poi si continua a sbavarci dietro.

Hai ragione il punto è proprio questo. Putroppo siamo mosche bianche in tal senso. Io penso che la colpa è attribuibile al bombardamento mediatico. Possiamo soltanto sperare che le cose cambino nel lungo periodo. E molto dipenderà da noi antifemministi. Dobbiamo parlare, fare propaganda, renderci odiosi e impopolari verso chi è lobotomizzato. Non vedo altre soluzioni.

Offline Mercimonio

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #69 il: Luglio 15, 2013, 22:57:49 pm »
Infatti non vorrei che si confondesse l'essere zerbino con le donne (attenzioni,cene scarrozzamenti) con il ricorrere saltuariamente al sesso con prostitute. Sono due cose diverse, la seconda pur non essendo la panacea di tutti i mali, può dare un po' di serenità ad un uomo solo. Sempre meglio di costruirsi un personaggio vincente a scopo rimorchio, che è alienante per molti.
Non a caso è il femminismo a fare crociate contro i clienti delle sex workers, più che la religione.

per forza, per le femministe le puttane sono anatema perche' sono l'unica via di uscita per l'uomo dalla dittatura della topa imposta dall'alto !

qua nessuno sta dicendo sia una panacea ma guardatevi intorno cazzo, c'e' gente qui che dice che e' anni che non scopa, altri che da quel che scrivono mi sa che non vedono topa da un decennio ... e cazzo cacciate quattro soldi e fatevi una chiavata finalmente e poi da "sobri" se ne riparla.




Offline Mercimonio

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #70 il: Luglio 15, 2013, 23:02:54 pm »
Non vedo altre soluzioni.

io si ! scopare ! e liberarvi quindi dalla palla al piede femminista e italiana !

tutto il resto verra' di conseguenza perche' uno che scopa e' una persona sana e piano piano rinsavirete anche di mente e vi verra' da ridere a leggere quello che state scrivendo ora.


Offline controcorrente

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #71 il: Luglio 15, 2013, 23:17:09 pm »
io si ! scopare ! e liberarvi quindi dalla palla al piede femminista e italiana !

tutto il resto verra' di conseguenza perche' uno che scopa e' una persona sana e piano piano rinsavirete anche di mente e vi verra' da ridere a leggere quello che state scrivendo ora.



Falso. Quando avevo le ragazze ero maschilista peggio di adesso. Cosi' come è falso dischiarare sano chi scopa e malato di mente chi non lo fa. Io sono libero dalla schiavitù della vagina, tu no.
E per nessuna ragione al mondo abbandonerei i miei genitori, i miei amici, i miei affetti, i miei ricordi più belli PER UN PUGNO DI MOSCHE. Lo farei soltanto per lavoro, se fossi un po' più giovane.

Offline Warlordmaniac

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #72 il: Luglio 16, 2013, 01:00:29 am »
Infatti non vorrei che si confondesse l'essere zerbino con le donne (attenzioni,cene scarrozzamenti) con il ricorrere saltuariamente al sesso con prostitute. Sono due cose diverse, la seconda pur non essendo la panacea di tutti i mali, può dare un po' di serenità ad un uomo solo. Sempre meglio di costruirsi un personaggio vincente a scopo rimorchio, che è alienante per molti.
Non a caso è il femminismo a fare crociate contro i clienti delle sex workers, più che la religione.

Per me invece si potrebbe mettere tutto insieme nello stesso calderone. Alla fine, sono sempre dei pagamenti, ma in forme diverse. Alla fine, è la cifra che fa la differenza. Un conto è pagare 30 euro, un conto è pagarne 300.
Però, sul cambio, soprattutto per uno misogino e poco simpatico, la prostituzione è vantaggiosa; e infatti le femministe l'hanno capito.
E' stupendo dire alle ragazze "Guarda che io non sono morto di figa, quando voglio scopare so dove andare, bastano 50€". La prostituzione è utile, anche se qui molti hanno capito che la penso al contrario.
« Ultima modifica: Luglio 16, 2013, 01:15:31 am da Warlordmaniac »

Offline Warlordmaniac

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #73 il: Luglio 16, 2013, 01:13:25 am »
sono dogmi mentali che ci sono stati imposti fin da bambini, tanto piu' nel momento in cui la protituzione e' anatema per le femministe si dovrebbe almeno provarla no ?

la tua paura innata e' che la cosa ti piaccia e tu ci prenda gusto.

Non c'entrano dogmi mentali dovuti all'educazione; nessuno mi ha educato all'antifemminismo o alla castità. Io sono stato precocissimo nell'avere un senso di giustizia e quindi da sempre ho criticato le storture. Ho detto che sono di base contrario ai pagamenti, non per un pudore cattolico o di rispetto per l'essere umano, ma perché è l'ammissione di un valore sessuale inferiore, cioè è una sottomissione.
Sono consapevolissimo che nella situazione attuale o paghi o non scopi, però credo che da antifemminista perlomeno ci si debba impegnare nel cercare di puntare sul rapporto qualità/prezzo migliore possibile; altrimenti è inutile.

Offline Warlordmaniac

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Re:la solitudine maschile come problema sociale?
« Risposta #74 il: Luglio 16, 2013, 01:47:19 am »
Se ti giunge nuova sei tu a non sapere nulla dell'antifemminismo, visto che il discorso del senso di colpa che spinge gli "uomini" occidentali ad auto-punirsi e auto-discriminarsi sta al centro del libro qmdt, punto di riferimento importante per questo forum.

Quando parlo di colpa in senso catto-protestante non mi riferisco alla dottrina specifica di queste religioni, che impone un senso di colpa basato sul "peccato originale", ma al concetto generico di "colpa collettiva che si eredita per nascita", che inchioda gli uomini occidentali alla colpa di essere nati maschi.

Questo è un fatto noto e su cui non vale neanche la pena discutere: l'uomo russo, cinese, arabo, ecc. non si sentira MAI in colpa per le supposte discriminazioni subite dalle donne, l'uomo occidentale sì ed è per questo che è ormai una larva senza volontà e totalmente accondiscendente ad ogni capriccio femminile e femminista.

Veramente sei tu ad essere terribilmente razzista e classista, visto che il discorso del valore lo fai tu che sistematicamente escludi dai tuoi discorsi le donne straniere, come se esse non avessero valore come donne.
Infatti quandi fai il solito discorso "betista" per cui le donne sono tutte stronze ecc. ti si è già risposto più volte che le immigrate, le straniere o al limite le professioniste di Pattaya sono molto meno stronze e potresti andare con quelle, ma tu niente, prosegui imperterrito con il ragionamento, non considerando quelle come donne di cui val la pena parlare o includere in un discorso, figuriamoci farci del sesso.

Così facendo intendi implicitamente che quelle donne hanno meno valore di quelle per cui tu ti danni l'anima e che ti fanno sentire come beta.

Cambia target e ambiente.
Non considerare una puttana di Pattaya come una merda con cui è sbagliato o umiliante fare sesso.
Non considerare le immigrate donne di seconda categoria.

Smettila di riferire tutti i tuoi discorsi alla ristretta cerchia delle donne italiane  carine e piacenti , che non rappresentano neanche l'1% della popolazione femminile mondiale.

Il motivo è che l'uomo occidentale, anche se si dichiara ateo, vive immerso  in una cultura in cui il concetto di colpa collettiva è fondamentale ( altrimenti perché nessuno sfancula gli ebrei quando insistono con le responsabilità per l'olocausto, quando le persone che hanno davvero partecipato a quella carneficina sono una ristretta minoranza di ottuagenari mentre tutti gli altri sono, per definizione, INNOCENTI di quel crimine? ).
E siccome è entrato nel mainstream che le donne subiscono e hanno subito per secoli discriminazioni dagli uomini, questa colpa pesa sull'animo degli uomini occidentali.
E solo di loro, perché un russo, un cinese, un arabo ti riderà sempre in faccia se gli parli di questa colpa.

In breve.
Non sono un discepolo di Barnart, non capisco per quale motivo ci deve essere il senso di colpa cattolico o come lo chiami, ma solo gli uomini ne sarebbero colpiti, mentre nessuna donna ha il senso di colpa per non aver partecipato alla maggior parte delle guerre e aver salvato le chiappe diversamente da mariti, fratelli e cugini. In sintesi, non mi convince come teoria.

Divertente quando mi accusi di razzismo e classismo; credo che tu stia parlando con i fantasmi del passato, altrimenti non si spiega come puoi aver interpretato una visione razzista quando in passato ho parlato più volte del fenomeno dell'esogamia e ho detto che individui di razze diverse rafforzano la genetica della prole. OK, non lo ricorderai, ma anche se fossi poco propenso a scoparmi delle thailandesi, sarà anche un fatto di gusti, non è che c'è un razzismo cattivo contro le thailandesi e un razzismo buono contro, che ne so, quelle troppo basse. E' anche sbagliato, allora, sparare contro le donne italiane, come avete fatto qui; essere contro il razzismo non significa essere razzisti con gli italiani. Detto questo, sono di norma sensibile all'esogamia.

Abbiamo già detto più volte che più che la nazionalità vale l'ambiente e bastano pochi giorni per una donna ad adeguarsi. Quindi, siccome questo è il forum della QM, non www.cometrombarerisparmiando.it , io sono interessato a soluzioni collettive più che soluzioni individuali. Non è che la QM si risolve con una vacanza a Pattaya. Quando ritorni da Pattaya avrai ancora a che fare con il tuo Paese, no?