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Garante della Privacy: no al test di paternita'
ilmarmocchio:
Quel tale figlio e' un paladino della privacy.
Cassiodoro:
Il figlio è venuto a sapere di tutta la questione solo quando il padre ha inviato la richiesta di disconoscimento di paternità al tribunale.
Piu' che tenere alla sua privacy tiene sicuramente agli interessi di avere un genitore, padre, e dei suoi soldi..........
http://www.agi.it/accade-anche-questo/notizie/e39-boomnbspsempre-piu39-donne-hanno-dubbi
"E' BOOM, SEMPRE PIU' DONNE HANNO "DUBBI"
E' boom in Italia dei test di paternita'. A richiederli sono soprattutto le donne, spesso sposate, che si recano nei laboratori con il campione biologico dell'amante, per sincerarsi che il padre del loro bambino sia quello "giusto". Negli ultimi due anni l'incremento della domanda di test di paternita' e' sensibilmente aumentato. Lo conferma il dottor Francesco Fiorentino, direttore del laboratorio Genoma. "Circa 3mila test di paternita' all'anno e in continua crescita. Sono test a fini informativi, senza nessuna implicazione legale", sottolinea Fiorentino. "L'elevata richiesta da parte dell'utenza e' cresciuta in modo esponenziale grazie alle nuove tecnologie e conoscenze - spiega il direttore di Genoma - ma anche grazie al business, alla pubblicita' e sicuramente ad atteggiamenti di coppia piu' liberi".
L'elevata domanda di questi test si riscontra anche nel boom delle vendite via internet dei kit fai da te, o dei siti che ritirano i campioni per poi mandarli ai laboratori. "Si deve diffidare dei siti web e delle offerte a basso costo - sottolinea Fiorentini - non si puo' prescindere dalla qualita'. I siti sono realta' virtuali, non laboratori di analisi seri. Raccolgono solo i campioni - continua il direttore - e poi li mandano in laboratori, talvolta anche all'estero. Noi facciamo genetica forense e seguiamo criteri di qualita'. Il test puo' avere, sulle persone coinvolte, forti effetti psicologici, anche per questo e' importante rivolgersi a laboratori di fiducia, che sono realta' reali e non virtuali". "Le statistiche hanno un bias notevole - commenta Fiorentino, - chi si rivolge al laboratorio per effettuare un test di paternita' ha gia' un dubbio, percio' la probabilita' che il test risulti negativo (il padre sperato non lo e' in realta') e' piu' alta". "Il tasso di discrepanza e' intorno al 10-20 per cento", conclude Fiorentino, cioe' una persona su cinque non e' il padre biologico del proprio figlio.
Luglio 2008
ilmarmocchio:
Cassiodoro :
Piu' che tenere alla sua privacy tiene sicuramente agli interessi di avere un genitore, padre, e dei suoi soldi.
Ovviamente. ma femministi e mmaschietti vari parlano di sensibilita', ma vogliono dire soldi. La solita vecchia storia : piace fare il gay col culo degli altri
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