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Veronesi "uomini più femminilizzati e meno fertili, è fenomeno positivo"

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Guit:
Sette figli? Caspita se erano tutti come lui i gommoni invece di arrivare partivano.

Oppure magari li ha fatti con sei donne diverse perché anche un femminista, se può pagare gli alimenti, ha diritto al suo harem.

Forse è per questo che vede bene il calo di fertilità maschile: almeno non rompono.

Anzi già che c'è, tra un po' si mette a promuovere la castrazione così da avere il suo staff di eunuchi e cicisbei. Il femminista.



Lucia:
Le prime informazioni che ho letto sul Veronesi dicevano che si occupava dic ancro al seno e ha fatto qualche miglioramento nella masectomia.
Quindi questo tutta la vita ha incontrato moltissime donne con cancro al seno e tagliava i seni per salvarle la vita, presuppongo che un po di compassione ce l'aveva per le sue pazienti.
Cosi per me qualsiasi ode al femminile che lo dice è come se lo dicesse sopratutto a quelle donne che sono state colpite cosi dalla vita nella loro femminilità, anche le sue esagerazioni sono da prendere come tale, come mischio di consolazione o di rimorsi, senza senso poi, verso QUELLE donne che sono state i suoi pazienti.

Lucia:

--- Citazione da: raniran - Luglio 23, 2013, 19:53:58 pm ---Femminilizzazione della specie.
Se notate la granparte dei composti chimici rilasciati come inquinanti nell' Ambiente hanno effetto femminilizzante (ftalati delle plastiche...)
Parlo a ragion veduta,
I sali organici di Alluminio usato dagli aerei per modificare il microclima ha un effetto tossico sui reni,  cervello e abbassa la naturale produzione di Testosterone :
le cosiddette chemtrails ne sono l'esplicita rappresentazione
 

Ale

--- Termina citazione ---

ma il calo di fertilità avviene sopratutto all e popolazioni piu civilizzate.
Se fosse un inquinamento globale che è la causa del calo di fetilita non dovrebbe esistere questa differenza.

Stealth:

--- Citazione da: TheDarkSider - Luglio 22, 2013, 18:24:23 pm ---Ecco il "solito" Veronesi in una intervista in cui colleziona una serie di poderose vaginate misandriche,  pubblicata guardacaso in un noto ricettacolo di nazifemminismo d.o.c.:
http://27esimaora.corriere.it/articolo/umberto-veronesi-il-futuro-tende-alla-parita-anche-ormonale-dei-generi/

Umberto Veronesi: il futuro tende alla parità anche ormonale dei generi

«Credo che una delle possibili cause di questo fenomeno sia antropologica e risieda nel cambiamento dei ruoli familiari e sociali, che nel tempo ha prodotto una modificazione nella stessa biologia degli organismi».

Umberto Veronesi, direttore scientifico dell’Istituto europeo di oncologia e soprattutto attento osservatore dell’evoluzione (nel bene e nel male) dell’umanità e dell’ambiente in cui l’uomo vive e sopravvive, da tempo parla di un futuro tendente alla «parità» anche ormonale dei generi. In realtà il calo della fertilità maschile non è una novità: da 40 anni si osserva in Occidente una riduzione progressiva degli spermatozoi e della loro vitalità.

Una delle cause, per Veronesi, è socio-evoluzionistica. Che cosa accade?
«Se un uomo deve alzarsi al mattino per cacciare la preda che fornirà cibo a sé e ai suoi, se deve uccidere, appostarsi, inseguire, il cervello comunica i suoi bisogni aggressivi all’ipofisi, che stimola altre ghiandole tra cui le gonadi: da qui la produzione di molti ormoni maschili, che a loro volta creano spermatozoi. Se invece lo stesso uomo trascorre la giornata in ufficio, arriva a casa, culla il figlio e aiuta nei lavori domestici, la sua ipofisi riceve meno stimoli e giorno dopo giorno i testicoli si “addormentano”».

Lo stesso esempio, rovesciato, si può fare per la donna e la produzione di ormoni femminili?
«Certo. La donna oggi deve sviluppare aggressività, fare carriera, comandare persone, assumersi responsabilità, competere con gli uomini, sopportare doppi e tripli ruoli, che soffocano la sua femminilità. Il risultato è che le donne affrontano la prima gravidanza in età più avanzata e appaiono sempre meno femminili, socialmente e biologicamente ».

Quindi, mascolinità e femminilità verso la parità. Con quali conseguenze?
«Si sta attenuando la polarità che è all’origine del fenomeno dell’attrazione in natura: i poli opposti si attraggono, quelli uguali si respingono. Inoltre fino a 2000 anni fa l’umanità era dominata dall’angoscia dell’estinzione. L’ossessione per la discendenza si percepisce bene leggendo la Bibbia: la sterilità era il peggiore dei mali e qualsiasi cosa era giustificata pur di procreare, dal tradimento fino all’incesto. Oggi invece la nostra ansia è la sovrappopolazione e la spinta sociale è alla limitazione delle nascite. E i fenomeni demografici influenzano la biologia. C’è un legame profondo fra mente, assetto ormonale e sessualità».

Il tutto si traduce anche in un cambiamento culturale…
«Il risultato dell’influenza culturale sulla sessualità è sotto i nostri occhi: omosessualità e bisessualità sono in aumento costante, pur considerando una maggiore libertà a dichiarare una sessualità diversa o più ampia rispetto a pochi decenni fa. Sono in aumento anche i cambiamenti di sesso, quasi sempre a favore di quello femminile».

Influenze sociali e culturali, va bene. Ma cause biologiche non vi sono? L’ambiente non incide?
«Il delicato meccanismo di produzione di spermatozoi può venire alterato anche da altre interferenze di tipo ormonale. Obesità e sovrappeso, per esempio, sono fattori negativi perché le cellule del grasso favoriscono la produzione di estrogeni, i principali ormoni sessuali femminili. I quali possono essere anche contenuti in alcuni cibi come la carne, perché utilizzati per accelerare lo sviluppo e l’aumento di peso negli animali d’allevamento ».

Che fare dunque? Si può evitare il sovrappeso, ridurre il consumo di carne, ma sarebbe antistorico tornare ai modelli di vita di oltre un secolo fa, quando i ruoli di maschio e femmina erano ben distinti e la polarità era fortissima.
«Un ritorno al passato è improponibile. L’omologazione dei generi è un fenomeno positivo per l’umanità perché l’entrata in scena della donna con ruoli sempre più strategici non può che portare ad un mondo migliore, più giusto e più pacifico.  :sick: :sick: :sick: Sta alla scienza il compito di contribuire alla risoluzione del problema dell’infertilità, come sta avvenendo grazie agli studi sulla fecondazione assistita, oggi sempre più necessità sociale. Ma la scienza non va ostacolata per ragioni ideologiche o di principio».

Un consiglio alle istituzioni, ai politici?
«Direi un dovere. Quello di lasciare ai nostri giovani, che sempre di più avranno il problema della sterilità, leggi che li aiutino a procreare. Altrimenti si corre il drammatico rischio di un futuro senza bambini».



Quindi lo zerbino lecca-vagina a tradimento Veronesi riconosce che l'omologazione dei sessi ha effetti devastanti sulla fertilità dell'uomo, oltre che sull'attrazione tra i sessi, ma in pieno delirio scientista dice che questo è un bene perché così la donna porterà la pace nel mondo e risolverà il problema della sovrappopolazione.

Se c'era un dubbio che le elite supportano il femminismo per abbassare la natalità ( oltre che per allargare la platea di schiavi sottopagati )  Veronesi ce lo ha tolto
 :mad:

--- Termina citazione ---

Diciamo che la "positività" consiste nel calo di fertilità in sé per sé nel contesto attuale, perché l'attuale sistema economico, nella fase che sta attraversando, non può sopportare il peso di un numero di troppo maggiore di quello attuale.
Poi tutto il resto è retorica becera.

Ma ciò che non comprendo è perché le donne dovrebbero vedere aumentato il proprio livello ormonale per fare carriera mentre invece gli uomini lo vedono calare perché... lavorano tranquillamente in ufficio... :hmm.

Red-:
Pincopallo:

--- Citazione ---Diciamo che la "positività" consiste nel calo di fertilità in sé per sé nel contesto attuale, perché l'attuale sistema economico, nella fase che sta attraversando, non può sopportare il peso di un numero di troppo maggiore di quello attuale.

--- Termina citazione ---
Scusa ma non riesco a capire quale sia la base di questo ragionamento, mi piacerebbe approfondire.
Tutte le civiltà occidentali hanno un tasso di fertilità decisamente al di sotto del tasso detto "di sostituzione", per cui pressochè tutte le società diciamo "autoctone" occidentali stanno letteralmente estinguendosi.

Un eventuale aumento demografico deriva esclusivamente dall'immigrazione dai paesi extracomunitari; ma se valutiamo questo dato, l'aumento demografico potrebbe essere potenzialmente quasi infinito, (ovvero potremmo benissimo ottenere una nazione italiana con 120 milioni di abitanti o anche più, al posto dei 60 milioni attuali).

Ergo mi piacerebbe capire su quali basi si afferma che in effetti oggi un calo demografico in occidente sarebbe auspicabile. Sono curioso davvero, non è ironia, la mia.

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