Qualche link famoso (naturalmente le risposte sono censurate...) . Come sempre, le femministe non sono capaci di sostenere un confronto dialettico.
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2008/12/27/porno-partenopei/ A telecapri i porno vanno in onda in chiaro. Verso le tre di notte (è accaduto tra il 26 e il 27 dicembre) inizi a vedere scene video con personaggi al maschile che parlano partenopeo e facce ritagliate dalle sceneggiate napoletane. Tutti più o meno brutti come la morte. Quello più vomitevole: il vecchio del gruppo, grasso, pelato e con l’occhio a pazzo. Le donne tutte bellissime e sicuramente straniere.
La storia: non si capisce come ne perché, in casa di un uomo che vive con suo padre (l’anziano porco), transitano bellissime estranee con tacchi vertiginosi e lingerie di pizzo. Una tra queste permane in una stanza assieme ad una compagna di giochi erotici e tiene sul dorso della mano una dose multipla di cocaina.
La polvere bianca pare essere il motivo che sostiene tutte le scene. Una sniffata al vecchio e quello diventa uno slinguazzatore instancabile che se non facesse troppo schifo avrebbe fatto sganasciare dalla risate chiunque si fosse trovato a passare dal canale video.
Forse il suo mestiere non era quello di attore porno. Forse faceva teatro napoletano. Forse le sue parti erano comiche. Di sicuro ha la lingua più molliccia e a spazzola che io abbia mai visto.
Un personaggio che costruisce un immaginario sulle possibilità di incontro di fantastiche donne non riservate solo a giovani virgulti ma persino a vecchi con gli occhi a palla e con una lingua da bue avariato a fare da elemento di attrazione fatale.
Il figlio dal canto suo non era di sicuro meglio. Un po’ più guardabile ma niente di che. Molto “educativa” la scena nella quale scarta un preservativo e con leggiadria lo butta via perché lui è un uomo vero e gli uomini veri se ne fottono di mettere incinta le donne e di mischiare o prendersi malattie.
Il trucco per aggirare l’ostacolo del divieto di trasmissione dei porno in chiaro penso sia proprio quello di far intuire le penetrazioni senza mai far vedere il pene e di mostrare invece tutto il resto. Se non fosse stato un video che faceva veramente senso sarebbe stato di sicuro un tributo al cunnilingus.
Si scopre così che i partenopei hanno un immaginario erotico che si esercita sulla durata di una leccata di fica invece che su quella di una penetrazione. Il senso resta lo stesso e lo sconforto aumenta se si pensa che si sono appropriati di un elemento introdotto nei porno negli anni della rivoluzione sessuale, quando le donne si guadagnarono il diritto di dire cosa piaceva e cosa no.
Se ne sono appropriati per farne qualcosa che resta una interpretazione da chi la lecca di più assai simile a chi la penetra di più o a chi piscia più lontano. Una gara tra uomini dove si da per scontato che lei sia un po’ troia e sempre disponibile.
Sarebbe bello vedere la costruzione di una consensualità non giocata su questi schemi maschilisti. Sarebbe bello vedere uno sfoggio di capacità seduttiva. Sarebbe bello che di scena, una volta tanto fosse la sensualità per chi non si eccita alla vista delle lingue molli e dei tascioni la cui unica battuta, come da copione, è “ah uh oh oh oh ah si si si uh umpf scrafffff”.
Ma è per questa ragione che esiste il pornofemminismo. Per fortuna.
—>>> Tra i commenti (grazie!) indicano che il film in questione sarebbe "Capodanno in casa curiello" di Mario Salieri. Basta fare una rapida ricerca è si trovano persino scene sparse qua e la su youtube e la conferma che il nonno che va in giro a inquietare fanciulle deve aver divertito molto. Misteri dell’ormone minimo maschile…