Autore Topic: Tassazione prostitute, il primo sì dalla Cassazione  (Letto 3369 volte)

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Re:Tassazione prostitute, il primo sì dalla Cassazione
« Risposta #1 il: Luglio 25, 2013, 19:21:52 pm »
 :hmm:
vedremo

ci sono troppe donne in menopausa in Italia per far passare una linea del genere ...
Dio cè
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Offline maveryx

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Offline ilmarmocchio

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Re:Tassazione prostitute, il primo sì dalla Cassazione
« Risposta #3 il: Luglio 25, 2013, 21:17:08 pm »
premesso che sarei d'accordo, non sono affatto ottimista.
Intanto, questa storia viene tirata fuori per raggranellare soldi, il che ci dice a che punto siamo.
Poi finirà col solito sistema : polverone mediatico, nulla di fatto effettivo.
Come per la doppia poltrona, per i maxi stipendi, ecc.
No, nessuna fiducia, visto che letta ha la faccia per dire che il problema dell' Italia è l'evasione fiscale

Offline kautostar

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Re:Tassazione prostitute, il primo sì dalla Cassazione
« Risposta #4 il: Luglio 25, 2013, 21:27:17 pm »
premesso che sarei d'accordo, non sono affatto ottimista.
Intanto, questa storia viene tirata fuori per raggranellare soldi, il che ci dice a che punto siamo.
Poi finirà col solito sistema : polverone mediatico, nulla di fatto effettivo.
Come per la doppia poltrona, per i maxi stipendi, ecc.
No, nessuna fiducia, visto che letta ha la faccia per dire che il problema dell' Italia è l'evasione fiscale
:clapping:
Bravo,  al massimo sarà un estremo tentativo di far  cassa(non so se ve ne siete accorti, ma ormai la nave Italia sta affondando, e i soldi da rubare son quasi finiti tutti!), una scusa per inviare lettere di equitalia a puttane e clienti, ma nulla di serio!


Offline TheDarkSider

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Re:Tassazione prostitute, il primo sì dalla Cassazione
« Risposta #6 il: Luglio 26, 2013, 10:50:14 am »
:clapping:
Bravo,  al massimo sarà un estremo tentativo di far  cassa(non so se ve ne siete accorti, ma ormai la nave Italia sta affondando, e i soldi da rubare son quasi finiti tutti!), una scusa per inviare lettere di equitalia a puttane e clienti, ma nulla di serio!
Fermo restando che sono favorevole al 100% a tassare le zoccole, quoto tutto.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
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Offline ilmarmocchio

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Re:Tassazione prostitute, il primo sì dalla Cassazione
« Risposta #7 il: Luglio 26, 2013, 16:29:00 pm »
Fermo restando che sono favorevole al 100% a tassare le zoccole, quoto tutto.


Tra l'altro, non è che vogliono poi tassare anche i clienti, oppure cosa pretendono, ricevute con nominativo ?
Insomma, l'idea è lodevole, ma dai nostri politici, oltre la malafede , non so aspettarmi altro

Offline yamamax

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Re:Tassazione prostitute, il primo sì dalla Cassazione
« Risposta #8 il: Luglio 26, 2013, 18:39:54 pm »
L' unico modo tecnicamente possibile per tassare la prestazione sessuale è se riaprono bordelli con regolare licenza e partita iva rilasciando scontrino di ingresso... altrimenti cosa tassano ?
Altrimenti ogni prostituta dovrebbe emettere fattura o ricevuta a casa e poi fare una dichiarazione redditi.  :hmm: la vedo dura .... pensa se il cliente si dimentica il foglio e lo ritrova la moglie nella giacca  :w00t:
Inoltre come ogni prestazione + IVA 21% ... oppure le passiamo come spese mediche (esenti) :lol:
Poi ci facciamo prendere per il culo dalle grandi multinazionali come GOOGLE e altri che non versano tasse all' erario pur facendo utili miliardari nel nostro paese ( basta fare una serie di sedi legali in giro per il mondo e il gioco è fatto  ;) ). La smettessero di tassare chi deve pensare solo a sopravvivere in questa fogna e cominciassero a stanare i soldi dove ce ne sono tanti da fare schifo..... a già però dimenticavo le tasse ai loro finanziatori non le possono mettere  :doh:

Offline vnd

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Re:Tassazione prostitute, il primo sì dalla Cassazione
« Risposta #9 il: Luglio 26, 2013, 19:11:03 pm »
L' unico modo tecnicamente possibile per tassare la prestazione sessuale è se riaprono bordelli con regolare licenza e partita iva rilasciando scontrino di ingresso... altrimenti cosa tassano ?
Altrimenti ogni prostituta dovrebbe emettere fattura o ricevuta a casa e poi fare una dichiarazione redditi.  :hmm: la vedo dura .... pensa se il cliente si dimentica il foglio e lo ritrova la moglie nella giacca  :w00t:


Quello accade già per le ricevute dei ristoranti e hotel.
Basta darsi una svegliatina....


O dire con assoluta noncuranza che il collega te l'ha infilato nella giacca per scherzo....
Vnd [nick collettivo].

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Re:Tassazione prostitute, il primo sì dalla Cassazione
« Risposta #10 il: Luglio 26, 2013, 19:35:01 pm »
credo vogliano usare il redditometro.

mi pare che nei Paesi dove è legalizzata la prostituzione si usi invece il solo acquisto della licenza con tot di tasse incorporate quindi senza calcolare il reddito reale.

naturalmente senza legalizzazione e regolamentazione, non possono avvenire i controlli sanitari cosa che dovrebbe premerci molto (oltre che l'incasso erariale) nè la fine dei magnaccia.

L' unico modo tecnicamente possibile per tassare la prestazione sessuale è se riaprono bordelli con regolare licenza e partita iva rilasciando scontrino di ingresso... altrimenti cosa tassano ?
Altrimenti ogni prostituta dovrebbe emettere fattura o ricevuta a casa e poi fare una dichiarazione redditi.  :hmm: la vedo dura .... pensa se il cliente si dimentica il foglio e lo ritrova la moglie nella giacca  :w00t:
Inoltre come ogni prestazione + IVA 21% ... oppure le passiamo come spese mediche (esenti) :lol:
Poi ci facciamo prendere per il culo dalle grandi multinazionali come GOOGLE e altri che non versano tasse all' erario pur facendo utili miliardari nel nostro paese ( basta fare una serie di sedi legali in giro per il mondo e il gioco è fatto  ;) ). La smettessero di tassare chi deve pensare solo a sopravvivere in questa fogna e cominciassero a stanare i soldi dove ce ne sono tanti da fare schifo..... a già però dimenticavo le tasse ai loro finanziatori non le possono mettere  :doh:
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Offline kautostar

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Re:Tassazione prostitute, il primo sì dalla Cassazione
« Risposta #11 il: Luglio 26, 2013, 19:45:08 pm »


naturalmente senza legalizzazione e regolamentazione, non possono avvenire i controlli sanitari cosa che dovrebbe premerci molto (oltre che l'incasso erariale) nè la fine dei magnaccia.

Oddio, a dire il vero i controlli sanitari non servono assolutamente a nulla, perlomeno non tutelano il cliente. Una singola prostituta molto attiva, avrà come minimo 100 clienti al mese(se non di più), perciò a meno che non si facciano le analisi tutti i giorni, il rischio di malattie portate dagli altri clienti rimane invariato!
L'unico modo per ridurre il rischio di malattie, oltre all'uso del profilattico(che però non protegge al 100% da tutte le malattie veneree) sarebbe fare controlli sui clienti stessi! Ma per ovvi motivi legati alla privacy, sarebbe impossibile