Da Anna Salter ''predatori''.
''Quante sono le criminali sessuali.
A quanto sembra le pedofile sono una minoranza rispetto agli uomini, però esistono. La loro consistenza numerica dipende dal punto di vista. Ad esempio, se si esaminano i rapporti delle agenzie per la difesa dei bambini, la percentuale di pedofile oscilla tra il 3 e il 5%. Osservando invece i dati di chi è stato condannato per questi reati, le cifre scendono. Secondo uno studio canadese meno dell'1% dei criminali sessuali condannati ad almeno due anni di reclusione è una donna. Il dato concorda senza dubbio con la mia esperienza. Rispetto agli uomini è raro che si apra una indagine su una donna per un crimine sessuale, e ancora più difficile che questa sia condannata. L'impressione è che l'individuo medio non vuole credere che una donna, soprattutto la madre della vittima, possa fare cose del genere.
(...)
Le criminali sessuali sembrano presentare caratteristiche alquanto differenti dai maschi.
Tre sono i gruppi di riferimento che compaiono nella letteratura scientifica sul tema e non corrispondono con esattezza alla tipologia maschile.
Primo, uno dei gruppi maggiori si compone di donne che molestano i bambini sotto i sei anni, a cominciare dai figli. Molte di queste madri sembrano fuse con i figli e incapaci di essere figura materna. (...) La cattiva notizia è che molte molestatrici di bambini piccoli hanno tendenze sadiche. Nella ricerca di Jacques Sarajian nove donne su quattordici hanno ammesso di provare piacere a fare del male al bambino. Che alcune di queste siano davvero sadiche è dimostrato dai resoconti dei figli ormai adulti.
Il secondo gruppo è composto da insegnanti/amanti che molestano soprattutto gli adolescenti. (...) L'indagine ha evidenziato che c'era in media un divario di sedici anni tra la molestatrice e la vittima. Sono quindi donne adulte, in genere sui trent'anni che hanno il doppio circa dell'età delle vittime. Perlopiù queste donne non agiscono in modo sadico. Del resto, come potrebbero... (...). Le donne di questo gruppo, invece, danno un tono romantico alla relazione con l'adolescente e tendono a deviarne la responsabilità sulla vittima.
L'ultimo gruppo non ha corrispondenti nel mondo dei maschi pedofili. Sono donne che in una prima fase vengono costrette dal compagno a fare sesso con un bambino. Alla base c'è in genere il desiderio di soddisfare il maschio o, perlomeno, di evitare che questo le abbandoni. Tuttavia, in base ai risultati di alcune ricerche, con l'andar del tempo molte di queste donne cominciano ad apprezzare il sesso con i bambini e alla fine li molestano da sole.
Indipendentemente dal tipo di molestia, le pedofile sono capaci di abusi sessuali di crudeltà pari a quella degli uomini. Nè l'assenza del pene impedisce loro di penetrare un bambino. Uno studio specifico ha elencato tutti gli oggetti inseriti nella vagina o nel retto di bambini vittime di molestatrici:
Clisteri, bastoncini, candele, vibratori, matite, chiavi, spazzole, manici di spazzole, lampadine, pezzuole insaponate, cucchiai di legno, frutti e vegetali vari, coltelli, forbici, sigarette accese, strumenti per rammendare, bisturi, bigodini, medagliette religiose, parti dell'aspirapolvere, pesci rossi.
Forse, nel quadro dei crimini sessuali le donne sono meno numerose degli uomini, ma sarebbe un grave errore pensare che non esistano o sottovalutare la sofferenza che provocano. Maschi o femmine che siano, i pedofili sono difficili da individuare. Il loro interesse per i minori può essere compulsivo, ma è quasi sempre ben nascosto. E se commettono un errore, di solito riguarda solo qualche dettaglio.''