Autore Topic: QM: siamo molti, cosa facciamo?  (Letto 18887 volte)

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Offline vnd

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Re:QM: siamo molti, cosa facciamo?
« Risposta #45 il: Luglio 29, 2013, 17:33:18 pm »
Ma se poi è il padre a non voler riconoscere il figlio e magari vuole mantenere l'anonimato, con il test di paternità obbligatoiro alla nascita lo metti in una situazione spiacevole!

In un mondo davvero paritario la paternità e la maternità hanno uguale valore.

Ne consegue che se la donna ha il diritto di abortire o di abbandonare il figlio in ospedale,
il padre dovrebbe avere il diritto di rifiutare l'imposizione di una paternità non voluta, da un lato, o di pretendere l'affido esclusivo del figlio abbandonato, dall'altro.

Diritto di scelta.
Nessuno deve più subire le scelte di un'altro.

Vnd [nick collettivo].

Offline vnd

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Re:QM: siamo molti, cosa facciamo?
« Risposta #46 il: Luglio 29, 2013, 17:42:37 pm »
io aggiungerei:
5) Ripristino della figura del capofamiglia, coi diritti annessi e connessi del diritto di famiglia prima del 1975: (patria potestà, potestà maritale, condanna dell'adulterio, diritto per l'uomo di fissare la residenza della famiglia, ius corrigendi ecc). Credo che riporterebbe molto ordine nella società.

Sei sicura?
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Offline donzella

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Re:QM: siamo molti, cosa facciamo?
« Risposta #47 il: Luglio 29, 2013, 17:49:12 pm »
Sei sicura?

L'uomo è geneticamente "programmato" per essere la guida. E' razionale, obiettivo, forte. Guai se cede troppo il comando alla donna, è la rovina della famiglia (e della scoietà)... Guarda com'è finita tra Adamo ed Eva ;)

Offline controcorrente

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Re:QM: siamo molti, cosa facciamo?
« Risposta #48 il: Luglio 29, 2013, 18:36:14 pm »
L'uomo è geneticamente "programmato" per essere la guida. E' razionale, obiettivo, forte. Guai se cede troppo il comando alla donna, è la rovina della famiglia (e della scoietà)... Guarda com'è finita tra Adamo ed Eva ;)

E' vero Donzella e hai ragione. Ma come ti ho già detto l'uomo per quanto possa essere forte razionale e tutto quello che ti pare, E' PUR SEMPRE UN ESSERE UMANO CON I SUOI LIMITI E LE SUE FRAGILITA'.
Con ciò volevo dirti che non è giusto che un uomo venga scartato da una donna se non ha queste "qualità" in maniera tanto evidente. Magari un uomo non tanto forte o razionale potrebbe avere doti ancora migliori. Nei rapporti umani non sempre uno più uno fa due. Te lo dice uno che è sempre stato molto deciso e razionale con le donne.

Offline controcorrente

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Re:QM: siamo molti, cosa facciamo?
« Risposta #49 il: Luglio 29, 2013, 18:39:42 pm »
io aggiungerei:
5) Ripristino della figura del capofamiglia, coi diritti annessi e connessi del diritto di famiglia prima del 1975: (patria potestà, potestà maritale, condanna dell'adulterio, diritto per l'uomo di fissare la residenza della famiglia, ius corrigendi ecc). Credo che riporterebbe molto ordine nella società.

Pienamente d'accordo. E abolirei il divorzio, origine e causa di ogni male all'interno di una coppia.

Offline Lucia

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Re:QM: siamo molti, cosa facciamo?
« Risposta #50 il: Luglio 29, 2013, 19:20:25 pm »
Fate come volete, ma nell'est divorzio esiste da sempre ma gli rapporti uomo-donna non sono cosi avvelenati come qui.

L'uomo è geneticamente "programmato" per essere la guida. E' razionale, obiettivo, forte. Guai se cede troppo il comando alla donna, è la rovina della famiglia (e della scoietà)... Guarda com'è finita tra Adamo ed Eva ;)

Cosi almeno l'umanità ha imparato cos'è il Bene e il Male...  :rolleyes:
grazie a Eva.

Offline vnd

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Re:QM: siamo molti, cosa facciamo?
« Risposta #51 il: Luglio 29, 2013, 19:43:57 pm »
L'uomo è geneticamente "programmato" per essere la guida. E' razionale, obiettivo, forte. Guai se cede troppo il comando alla donna, è la rovina della famiglia (e della scoietà)... Guarda com'è finita tra Adamo ed Eva ;)

Non sono convinto che creare una sudditanza e una predominanza sia una soluzione efficace.
Secondo me non lo era nemmeno nel passato.

Parlerei di simbiosi.
Riferendomi al passato, ovviamente.

Oggi la donna è diventata una parassita.
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Offline sandrone

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Re:QM: siamo molti, cosa facciamo?
« Risposta #52 il: Luglio 29, 2013, 21:44:12 pm »
Non sono convinto che creare una sudditanza e una predominanza sia una soluzione efficace.
Secondo me non lo era nemmeno nel passato.

Parlerei di simbiosi.
Riferendomi al passato, ovviamente.

Oggi la donna è diventata una parassita.
Invece io penso che la dominanza maschile abbia una origine biologica che riflette una precisa strategia di sopravvivenza degli esseri umani. Negarla a favore di una pretesa parita' ci porta allo scempio che ci circonda. Guarda pero' che dominanza maschile non e' uguale a umiliazione delle donne. Le donne che accettano serenamente le differenze fra i sessi non temono un partner dominante.

Offline Lucia

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Re:QM: siamo molti, cosa facciamo?
« Risposta #53 il: Luglio 29, 2013, 22:00:48 pm »
Invece io penso che la dominanza maschile abbia una origine biologica che riflette una precisa strategia di sopravvivenza degli esseri umani. Negarla a favore di una pretesa parita' ci porta allo scempio che ci circonda. Guarda pero' che dominanza maschile non e' uguale a umiliazione delle donne. Le donne che accettano serenamente le differenze fra i sessi non temono un partner dominante.

e se è l'uomo che vuole la parità?

Offline sandrone

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Re:QM: siamo molti, cosa facciamo?
« Risposta #54 il: Luglio 30, 2013, 07:50:48 am »
e se è l'uomo che vuole la parità?
E poi pero' che non si lamenti se si ritrova a dormire in macchina perche' deve mantenere la ex, che magari se la fa con un altro. Ognuno si sceglie la vita che ha.

Offline Dottor Zero

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Re:QM: siamo molti, cosa facciamo?
« Risposta #55 il: Luglio 30, 2013, 08:03:28 am »
Ragazzi, non è solo una questione di "femminismo".
È tutto un sistema, una mentalità, una visione della vita che deve cambiare. Il "femminismo" è solo una parte del problema, la punta dell'iceberg.
Mettetevi bene in testa che senza le direttive di COLUI che ha creato e organizzato la vita e la società umana, si andrà sempre più verso il caos e il disordine.
Non per nulla, con l'avanzare dell'irreligione o ateismo, molti valori morali sono andati a farsi fottere.
Senza una guida, un genitore che ti educhi e ti metta dei freni, sei come un bambino che fa quello che vuole. Ed è ciò che sta succedendo. La natura umana è così: malvagia fin dalla nascita.


Offline Vicus

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Re:QM: siamo molti, cosa facciamo?
« Risposta #56 il: Luglio 30, 2013, 08:41:13 am »
Citazione
Senza una guida, un genitore che ti educhi e ti metta dei freni, sei come un bambino che fa quello che vuole. Ed è ciò che sta succedendo. La natura umana è così: malvagia fin dalla nascita.
Lutero pensava che l'uomo è solo capace di fare il male e che il ruolo dello Stato non è favorire una società ordinata e prospera ma castigare gli uomini. Più o meno quello che le istituzioni stanno facendo ora :lol:
« Ultima modifica: Luglio 30, 2013, 08:56:20 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline donzella

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Re:QM: siamo molti, cosa facciamo?
« Risposta #57 il: Luglio 30, 2013, 11:04:23 am »
E' vero Donzella e hai ragione. Ma come ti ho già detto l'uomo per quanto possa essere forte razionale e tutto quello che ti pare, E' Magari un uomo non tanto forte o razionale potrebbe avere doti ancora migliori. Nei rapporti umani non sempre uno più uno fa due. Te lo dice uno che è sempre stato molto deciso e razionale con le donne.
Sai cosa dice il pastore della chiesa di mio marito? che è facile per un uomo naturalmente dominante (il famoso "maschio alfa") avere una moglie che si sottomette alla sua autorità. Più difficile è se il maschio "beta" deve esercitare una leadership che non gli è naturale, e la donna deve accettare un uomo poco nel "ruolo".
Però lui dice anche che una soluzione c'è: nei rapporti c'è un equilibrio di poteri, la cui somma è costante.

Lui dice che più l'uomo diventa dominante, e più la donna diventa sottomessa e viceversa.
Se una moglie vuole aiutare un marito con poca leadership, invece di criticarlo per questo "difetto" lo deve incoraggiare, mostrandosi sempre più sottomessa e obbediente.

Quindi, anche se tu uomo (non tu personalmente ;) ) non senti di essere "forte" e "dominante", invece di farti deprimere da questa consapevolezza, ti devi un po' sforzare, perchè più ti eserciti a farlo, più l'equilibrio di potere nella tua coppia si sposterà a tuo favore.

Offline giovane

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Re:QM: siamo molti, cosa facciamo?
« Risposta #58 il: Luglio 31, 2013, 00:40:45 am »
io aggiungerei: 5) Ripristino della figura del capofamiglia, coi diritti annessi e connessi del diritto di famiglia prima del 1975: (patria potestà, potestà maritale, condanna dell'adulterio, diritto per l'uomo di fissare la residenza della famiglia, ius corrigendi ecc). Credo che riporterebbe molto ordine nella società.

Come avrai notato è già nelle proposte “futuro” (la seconda di due), quindi subito dopo.

L’idea di fondo (del tuo Pastore) dell’uomo Beta che sia Alfa con la sua donna è molto plausibile, e andrebbe a coprire la quasi totalità di uomini e donne. Resterebbero le eccezioni (che confermano la regola, si dice da sempre) ed è giusto che sia così, anche nelle società contadine c’erano alcuni capofamiglia donna (perché semplicemente erano più grosse e robuste del marito) e questo era accettato tranquillamente perché era secondo natura.

L’errore di oggi non è quindi tanto che ci sia qualche donna capofamiglia "in chiaro", inoltre l’errore più grande di oggi è che “non si riconosca più tale figura ma ci si ambisca continuamente” .. ovvero c’è l’ambizione strisciante di quasi tutti di esserlo ma non si ammette, pertanto in buona parte delle coppie non viene dichiarato chi è ma poi c’è (e già questo è poco nobile e caotico) e soprattutto genera guerre intestine che distruggono le relazioni in pochi mesi o anni:

“Com’è la classica coppia -paritaria- tra le mura di casa? Si litiga per ogni minuscola cosa della quotidianità, spazzolino, cucinare, etc. tutto deve essere perfettamente separato in due.. ci si controlla a vista e talvolta ossessivamente si passa il tempo a verificare che l'altro non avanzi troppo, e intanto.. non ci si evolve noi (..la colpa poi è dell’altro ovviamente).
Insomma più che pace e parità pare un inferno, ma d'altronde uomini e donne ora sono sullo stesso "campo", entrambi capofamiglia, entrambi gregari; il fatto però è che alla fine c'è sempre uno dei due che tira le fila (è fisiologico) solo che non si ammette.. e la lotta intestina di cui parlavo prosegue sempre più subdola, inconscia e meschina.” (da Uomini e Donne. Come sanare la Frattura, PORTARE ALLA LUCE IL CONFLITTO.. PER RISOLVERLO, P-INFO).


Infine a livello puramente legale, sociale ed organizzativo l’assenza crea senz’altro scompensi all’organizzazione ed armonia della società.



“ Il Capofamiglia non è solo riferimento di saggezza e responsabilità, non è solo chi coordina educazione e direzione del nucleo famigliare. Ha anche un’altra funzione fondamentale per la collettività: quella di rappresentare, mediare e “collegare” il singolo nucleo famigliare con l’insieme dei nuclei (cioè la società). Senza questo “tramite” la famiglia è la società diventano entità scollate, viaggiano su direzioni distanti, disarmoniche, non coese; e dove non c’è integrazione, coevoluzione, c’è competizione distruttiva, una tenta di schiacciare l’altra.. ma senza una anche l’altra regredisce. (da Società e Capofamiglia, P-INFO)

un saluto. Fabio
 

Offline giovane

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Re:QM: siamo molti, cosa facciamo?
« Risposta #59 il: Luglio 31, 2013, 01:42:27 am »
Mi hanno decisamente entusiasmato varie considerazioni di questo post:

Sono d'accordo con quanto appena indicato da Giovane. E' necessario innanzitutto che tra di noi nasca un vincolo solidale molto forte. Bisogna diventare un pò come i moschettieri: uno per tutti e tutti per uno. Altrimenti difficilmente potremo arrivare lontano.

E qui torniamo ai valori di fondo ed alla fratellanza del primo video di questo post.

Quando capiremo davvero che veder sorridere un fratello e il prossimo è bello più che ricevere il nuovo TV plasma 45” allora saremo sulla strada giusta.
Io da circa 10 anni ho ridotto di oltre la metà l’uso dei soldi per me. Spendo meno tempo nel pensare a cosa comprare e mi resta più tempo per pensare ad altro, come curare il giardino, parlare con la mia compagna o i miei figli, scrivere su questo forum con voi, etc. Insomma tutte cose che mi danno molta più soddisfazione e soprattutto prospettiva rispetto all’ennesimo oggetto omologato messo in casa.

Feci una piccola campagna sociale su questo semplice (ma evidentemente non così banale) argomento:



Per quanto riguarda la strada che ha preso la discussione, a mio avviso al momento discutere di diritto positivo (il complesso delle norme giuridiche) non serve a molto.  Qualsiasi ordinamento è il risultato delle ideologie prevalenti, delle interpretazioni che le classi dominanti riescono ad imporre, ed al momento non è che il femminismo sia la classe dominante, ma addirittura essa è sostanzialmente la unica ideologia esistente.

Secondo me al momento dovremmo concentrarci più sul diritto naturale (inteso come un complesso di principi universali). Come insegnato dal prof. Pietro Torrente, l'esigenza che il richiamo al diritto naturale cerca di soddisfare è l'aspirazione ad ancorare il diritto positivo ad un fondamento obiettivo che elimini il rischio di arbitrarietà insito nella possibilità di elevare a norma giuridica qualsiasi contenuto approvato da chi detiene il potere (che è quello che oggi sta succedendo). Non per nulla le concezioni di diritto naturale tendono ad acquisire maggior rilievo nei momenti storici in cui l'organizzazione della società viene a trovarsi in conflitto con i sentimenti diffusi nella collettività, cosicchè il diritto positivo viene ad essere subito come una imposizione, realizzata per mezzo della forza, ma senza una intima giustificazione: e giustificata, anzi, diventa l'opposizione al regime, la resistenza all'oppressione. Al momento bisogna creare delle enunciazioni di principio e non è detto che non vengano condivise. (Secondo me anche se molto in profondità oggi la maggior parte degli uomini dentro di se stanno urlando solo che non riescono a sentire la propria voce. Non è pensabile che si sentano così rassegnati a subire l'arroganza e la prepotenza del femminismo). Una volta che questi principi saranno condivisi dalla collettività si potrà scendere nella concreta descrizione delle singole norme che dovrebbero costituire il contenuto di tali principi.

Molto interessante. La prima cosa (ideologia dominante) ci dice che non dobbiamo avere fretta, ma iniziare a stendere i vari livelli di proposta con lungimiranza: ad esempio “idee immediate” (il diritto positivo, per le persone più superficiali o anche solo per creare contatti) ed i “valori o principi di fondo” ai quali ben volentieri aggiungerei la Natura (come già espresso in “futuro”, proposta uno di due - Riportare la natura nelle città [..] senza l’osservazione quotidiana della natura dimentichiamo la bellezza e anche chi noi siamo e cosa dobbiamo e dovremmo fare – etc. ):

è evidente che oggi l’eccesso di astrazione, complessità (attivate da l’ego infantile dell’uomo) hanno portato ad un caos ingestibile e solo attraverso l’onesta riosservazione e percezione della natura possiamo ritrovare la nostra giusta strada collettiva e individuale.

C’è stato un periodo tra i ’60 e ’70 che nel giubilo di progresso, arricchimento e prospettiva, davvero ci siamo inebriati di noi stessi ed abbiamo creduto di poter controllare e dominare tutto, ma siamo stati degli illusi, la natura nel suo complesso è ancora più forte di noi ed è ancora la maestra che ci indica la strada.


In secondo luogo penso che creare una associazione o un movimento sia utile fin da subito (o almeno immediatamente dopo la nascita del "sodalizio").

Sono d’accordo.


Fondando un associazione sarebbe innanzitutto possibile creare un assetto organizzativo con le risorse umane disponibili. Ad. es. Ogni aderente potrebbe informare gli altri associati della propria professione e delle proprie competenze sicchè le conoscenze specifiche di ognuno possano essere utilizzate in maniera funzionale al raggiungimento degli obiettivi: ad es, se per dire se tra di noi vi è un giornalista, questi potrebbe assumersi il compito di riportare con un certo grado di professionalità le notizie rilevanti della settimana in una una eventuale homepage del sito dell'associazione; Se ci fossero un tecnico informatico ed uno psicologo potrebbero occuparsi delle aree di loro competenza. Poi gli obiettivi si raggiungono a piccoli passi mediante l'attraversamento di tappe necessarie. Ed a questo serve elaborare strategie e piani di azione.

Chiaramente non tutti hanno la possibilità di essere operativi. Creando una associazione avremmo  inoltre un censimento del numero di associati e qundi una maggiore consapevolezza della nostra forza.

Una specie di banca del tempo.. :)

Comunque sono ottime considerazioni organizzative le tue e quelle di altri che ho letto, non mi sembra che manchino le idee e le persone capaci per metterle in pratica. Anche se partissimo in 20 o 40, insomma una forza rispetto all’esser soli.

Io personalmente posso mettere a disposizione il mio Network e tutte le mie conoscenze in ambito legale, associativo e giornalistico. (oltre ad essere ovviamente produttore di idee e progetti in mio proprio)


Per cui, io penso che occorra innanzitutto chiarire bene "cosa vogliamo", trascendendo al momento dal diritto. Una volta definito "cosa vogliamo", potremmo tradurlo in principi. Tradotto in principi dovremmo attivarci per promuovere tali principi. Una volta accolti dalla comunità, potremmo pensare a come tradurre tali principi in norme giuridiche.
(..) Quindi per me al momento il punto è, in frasi di massimo quattro parole ed indipendentemente da questioni giuridiche, cosa vogliamo?

Grazie della domanda, è davvero splendida.

Io risponderò a titolo personale, e non con parole,
ma con immagini e piccole campagne sociali create in questi anni per il Portale:




http://www.paternita.info/intro.html
(questa identica idea è stata lanciata in gran rilievo qualche mese fa negli stati uniti)




http://www.paternita.info/babele.html
(questa è un po’ sul caos di oggi, dove nell’espansione indistinta dell’individualismo astratto ognuno finisce per parlare una lingua diversa)




http://www.paternita.info/fatherless.html
(chi è più povero? ..sull’occidente senza padre)




http://www.paternita.info/introd.html
(sei collegato alla forza maschile?)




http://www.paternita.info/post-femminismo.html
(vabe’.. lo so questa è come sparare sulla croce rossa.. :))




http://www.infanzia-adolescenza.info/intro/divorzio.html
(Embargo all’Urodio, questa è una variante.. :))




http://www.paternita.info/due.html
(due, vitali e distinti)




http://www.paternita.info/compassione.html
(..questo andrebbe spiegato ai maschi pentiti.. :))




http://www.infanzia-adolescenza.info/intro/assegno-divorzio.html
(per il rispetto del padre nel divorzio)




http://www.paternita.info/psicointro0c-educare-manipolare.html
(sull’essere genitori e adulti)




http://www.paternita.info/intros.html
(padre è.. più scherzosa e leggera)




http://www.paternita.info/animali-umani.html
(animali si nasce, umani si diventa)




http://www.paternita.info/intro9.html
(la bellezza di esserci)


Un saluto

Fabio
..