Autore Topic: La chiamano InterruzioneVolontariadiGravidanza,per molti omicidio pluriaggravato  (Letto 718 volte)

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Offline Stendardo

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Fonte : http://www.adiantum.it/public/3408-la-chiamano-interruzione-volontaria-di-gravidanza.-per-molti,-un-omicidio-pluriaggravato.asp

La chiamano Interruzione Volontaria di Gravidanza. Per molti, un omicidio pluriaggravato

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25/07/2013 - 20.52


 Il dibattito sulla vera natura dell'aborto non ha mai cessato di essere vivo. Nonostante una legge - la famigerata 194 - che viene criticata per aver permesso un abuso della IVG, con conseguenze nefaste anche sul tasso nazionale di natalità, e sopratutto per i dati statistici - per molti completamente falsi o esagerati ad arte - che l'hanno preceduta.
 
La 194, insomma, alla luce della nuova fase storica, comincia a scricchiolare nel suo impianto più intimo, quello culturale. Perchè l'aborto, e la battaglia che vi fu fatta, è innanzitutto il naturale portato di una fase storica e cunturale che, con diverse sfumature e altra consapevolezza, continua ancora oggi. Ne è una riprova il grande movimento per la Vita, che conta centinaia di migliaia di sostenitori (non soltanto cattolici, come qualcuno vorrebbe far credere), nonchè l'enorme massa di obiettori di coscienza (circa l'85% dei medici specialisti) che oggi rendono difficile il ricorso a quello che molti definiscono un vero e proprio "omicidio pluriaggravato prenatale".
 
Tra questi, l'avvocato Luca Campanotto, studioso della materia, che recentemente ha pubblicato alcune riflessioni in un "manifesto" che la Rete e i social network ci segnalano con la solita puntualità. Le note dell'avv. Campanotto sono ricpmprese nel sito www.no194.org, "organo ufficiale del'associazione no profit NO194 (riconosciuta con atto pubblico , Cf 03828530166) e dell'omonimo comitato referendario per l'abrogazione della L. 194".
 
L'ultimo articolo di Campanotto, dal titolo "La legge 194/78 lo chiama IVG, ma che cos’è davvero l’aborto procurato?" (VEDI ALLEGATO ALLA FINE DELL'ARTICOLO), chiarisce fin dal suo incipit cosa intende l'autore per aborto procurato: "L’aborto procurato è l’uccisione, artificiale, ovverosia ad opera dell’uomo, comunque venga attuata, di un essere umano vivente, per definizione innocente, durante la gravidanza, dal concepimento, che avviene con la fecondazione, fino al parto. Lo Stato, sulla base della propria Costituzione, dopo la scoperta del DNA umano e in ossequio a principi di precauzione, dovrebbe considerare l’aborto indotto quale omicidio pluriaggravato prenatale, poiché primo e prevalente diritto umano è anzitutto quello alla vita, fonte stessa di tutti gli altri diritti fondamentali (art. 2 Cost.), e ciò per tutti gli esseri umani, indipendentemente da ogni condizione personale, anche di sviluppo soggettivo o di malattia, che dovrebbe risultare del tutto irrilevante dal punto di vista giuridico (art. 3 Cost.): in dubio, pro homine".

Il dibattito alimentato da Campanotto non risparmia neppure chi, secondo l'opinione dominante, ha guidato quella "fase storica", e cioè il movimento femminista: "Essere contro l’aborto procurato equivale davvero ad essere contro le donne? Metà dei quasi sei milioni di bambini uccisi dalla 194 erano piccole donne, distrutte dalle femministe prima che potessero maturare come tali. L’aborto procurato è in realtà la più grave forma di femminicidio. L’aborto procurato è il peggior delitto naturale di sangue che gli uomini possano mai commettere, poiché uccide crudelmente un figlio o una figlia (la vita viene prima anche rispetto al sesso, inteso come carattere personale), deboli, indifesi, innocenti, in maniera premeditata, da oltre trent’anni addirittura con timbro di Stato. L’insindacabile potere di vita e di morte su un altro essere umano innocente non è una prerogativa propria delle donne, ma dei padroni di schiavi. Inoltre, le donne che abortiscono, se non sono ideologizzate, vanno quasi sempre incontro, se non a sempre possibili complicazioni fisiche, quantomeno a vere e proprie sindromi psicologiche post-abortive, per non parlare del fondato sospetto che l’aborto provocato aumenti il rischio di cancro al seno. La gravidanza è statisticamente molto più sicura dell’aborto provocato, così come la natura è statisticamente molto più sicura dell’artificio. L’abominio dell’aborto provocato non ha mai reso migliore la vita di nessuno".

 Per gli indecisi, bisogna scegliere con chi schierarsi: con i sostenitori della Vita alla Campanotto, oppure con coloro che vogliono la 194 "per non tornare agli aborti clandestini".
 
Molti, oggi, si chiedono come sia stato possibile depenalizzare questo modo "politicamente corretto" di uccidere un essere umano.
 
Da leggere con attenzione.

Fonte: Redazione
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius