Autore Topic: Donne e ragazze meridionali, belle e impossibili  (Letto 37660 volte)

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Offline Dottor Zero

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Re:Donne e ragazze meridionali, belle e impossibili
« Risposta #120 il: Agosto 12, 2013, 12:10:20 pm »
Hahahahaha  :lol: :lol: :lol:

Tutti i mariti farebbero bene a non fidarsi troppo delle proprie mogli, se è per questo!  :P
Sai com'è, la volontà di essere fedeli magari c'è tutta, ma quando a prevalere è l'istinto e non la ragione...  ;)
Io della donna non mi fido proprio. Ecco perché come amica mi va benissimo, ma non come compagna per starci assieme. Anche perché io nel rapporto di coppia do il massimo, sono fedelissimo e serissimo e pretendo la stessa cosa da lei. E siccome so che sto pretendendo l'impossibile, evito.  ;)

Offline Rita

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Re:Donne e ragazze meridionali, belle e impossibili
« Risposta #121 il: Agosto 12, 2013, 12:11:06 pm »
Perche' per l'uomo e' istintivo o culturale questo sdoppiamento (donne da rispettare e donne da far sesso) ?



culturale, secondo me. Assolutamente. Nasce quando nasce la paternità, presumibilmente, secondo me.


Citazione
e piu facile ammirare un uomo che non conosci che uno che conosci  :unsure:
ed e' piu facile ridursi a un oggetto del desiderio
comunque quando dico uno sconosciuto io penso alla prima volta quando sono stata con qualcuno, c'e quel sentimento di trasgressione che poi con un partner stabile non hai piu, e la trasgressione di per se e' eccitante.

sì ma l'ammirazione secondo me è un'altra cosa. Non so se stiamo parlando della stessa cosa.

NOn lo so, a me non è mai capitato di ammirare un uomo che non conosco. In qualche modo lo conosco, per averlo visto agire quantomeno. Tanto per fare un esempio, posso ammirare un personaggio famoso o pubblico, ma indirettamente lo conosco, o perlomeno conosco tratti della sua vita pubblica.
La prima volta che stai con qualcuno, in qualche modo o per qualche ragione già lo ammiri (salvo poi rimanere delusa dalla frequentazione).

Poi è normale e comprensibile che durante la routine ci siano momenti in cui la polvere dorata viene via ma è evidente che se ci stai ancora insieme è perchè sotto hai trovato del materiale di valore equivalente.

Ora torniamo all'esempio da cui siamo partiti.

Partner che chiede trasgressione e lei che va a fare la stessa trasgressione con persona semi-sconosciuta.  Beh no, non la ritengo una donna nella "media". E ho conosciuto persone che hanno perpetuato tradimenti ai danni del partner, ma francamente nessuna (e ne ho conosciute che hanno avuto amanti diversi nel corso della loro vita matrimoniale) di fronte a certe pratiche che non intendevano provare hanno ceduto al fascino dell' "uomo che non deve chiedere mai. Hanno detto di no anche agli amanti (che l'avessero chiesto con gentilezza o che ci avessero provato senza chiederlo).

Insomma in poche parole, possono aver provato il senso di una nuova trasgressione per la routine con un altro uomo, ma sicuramente quello stesso senso di trasgressione l'avevano provato anche col partner che è divenuto successivamente stabile agli inizi della relazione.

Al di là del calcolo evidente (per cui il partner stabile c'ha i soldi, quella è la motivazione più banale, ma allora non c'entra nulla il saperci fare chiedendo o non chiedendo), l'unica spiegazione è quella che ho già detto prima. Il partner stabile soddisfa altre esigenze. Che il nuovo partner non soddisfa e non potrebbe soddisfare in una relazione stabile.

Non so se mi sono capita  :lol:
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Offline Dottor Zero

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Re:Donne e ragazze meridionali, belle e impossibili
« Risposta #122 il: Agosto 12, 2013, 12:15:26 pm »
comunque quando dico uno sconosciuto io penso alla prima volta quando sono stata con qualcuno, c'e quel sentimento di trasgressione che poi con un partner stabile non hai piu

Ah be', il partner stabile diventa monotono, noioso, lo so, cose già sentite.
Avete uno strano concetto della vita voi donne, davvero strano.  :ohmy:

Offline Rita

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Re:Donne e ragazze meridionali, belle e impossibili
« Risposta #123 il: Agosto 12, 2013, 12:16:32 pm »
comunque la trasgressione non sempre è eccitante.
Se nella trasgressione c'entra la paura (di essere scoperti, di essere visti o cose così) a me viene una paralisi altrochè maggiore eccitazione  :lol:


E comunque no.. la ritengo più femminile il "crescendo" che non maschile.

Come disse una volta un vecchio utente che non scrive più qua, nella sua teoria del tassello: in linea generale la donna segue l'andamento opposto a quello dell'uomo per l'interesse sessuale.

L'uomo vive un crescendo di eccitazione fino a che non ha "tassellato" dopodichè inevitabilmente il suo interesse verso quella donna scema se non sopraggiungono altre motivazioni.

La donna invece vede crescere il suo interesse dopo che è stata tassellata (ovverossia scelta) se la sua ammirazione non diminuisce per altre motivazioni.
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Offline Ryu

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Re:Donne e ragazze meridionali, belle e impossibili
« Risposta #124 il: Agosto 12, 2013, 13:01:38 pm »
Mi ha colpito leggere la “tranquillità” del tradimento di RYU e commenti accettanti ciò (non tutti). RYU ne parla con vanto ma a me sembra più un ostentare. Credo che avendo una coscienza ripensandoci invece lui non si senta così lieto di ciò.

A me è capitato di poter “andare” con una fidanzata ma ho rifiutato facendo presente che la cosa.

Voi dite che questo non cambia il mondo?

Vediamo: intanto la mia percezione è cambiata, so che ho fatto del bene e quando ripenso a questa come altre cose sono contento della mia vita (ma ricordo la contentezza anche nel momento in cui lo feci), lo posso raccontare ad esempio ai miei figli, e altro.

Più avanti vai nella vita e più capita di guardare indietro e considerare ciò che hai fatto, e le azioni buone, ma anche quelle sbagliate quando capite e corrette, diventano sempre di più un bagaglio che arricchisce e colma la sete di senso ed approvazione che ci accompagna nella vita (e accompagna anche la vita di quelli che dicono di non averne bisogno..).

E’ ovvio poi che in un sistema dove tutti inculano il prossimo senza farsi troppe storie, succede che diventa esattamente il mondo di oggi, e che si sia in 100 o 100.000 a inculare sei sempre uno stronzo inculatore, qualcuno avrà ricordo di qualche maestro a scuola che in taluni casi quando il bambino diceva “ma anche gli altri hanno tirato le secchiate a quella bambina disabile!” ciò non alleviava la pena e il tentativo di giustificare veniva ulteriormente sanzionato.

Forse sarà anche che sono padre di due figli e diventare genitore di aiuta a vedere meglio le prospettive della vita, a non pensare solo “cosa guadagno oggi” e vedere “cosa guadagno nel tempo”.

Questa è la società senza padre presente ed educatore.

E’ vero si nasce “animali”, ma si può diventare umani, la vita di centinaia di migliaia di persone nella storia lo ha dimostrato, fidatevi, oppure andate e osservate la loro vita.


da - http://www.paternita.info/animali-umani.html

Il MARMOCCHIO parla di emozioni “Le donne, come gli uomini, cercano emozioni. RYU  gliele ha date, i loro fidanzati NO.” - Ma è il suo punto di vista, io avrò scopato e con piacere credo diverse centinaia di volte nella mia vita, e con ragazze diverse, ma col tempo dentro tra le più grandi emozioni che mi restano nel cuore e nella testa insieme ad alcune belle scopate ci stanno anche le buone azioni che ho fatto per il mio prossimo, anche se non lo conoscevo.

Si può sempre imparare dalle cose, in ogni istante, domani tutto può cambiare non è vero che è tutto fermo è ferma semmai la nostra percezione per dei motivi che dobbiamo scoprire.

Un saluto. Giovane



PS.
Se invece assecondiamo il principio di MARMOCCHIO secondo il quale “si è animali è basta, si è felici da animali” allora per serietà e coerenza dobbiamo sdoganare immediatamente il cannibalismo, lo stupro, l’infanticidio, etc. perché senz’altro ci sono in questo momento davvero molte persone che stanno facendo pensieri del genere ed hanno il diritto di poterli realizzare ed essere felici.

Se guardiamo la storia però quando questo è avvenuto, è stato permesso (se non insegnato), ha portato solo alla morte, perché se mi stupri la figlia da padre ti uccido, se ammazzi mio figlio da madre ti uccido, se mangi il mio partner io ti uccido. Insomma sei morto, e da morti è difficile essere felici o esprimere la propria animalità.

L’etica non va confusa con burocrazia o totalitarismo, l’etica come la cooperazione è un comportamento della nostra specie “emerso” per vivere meglio, per bilanciare la nostra animalità con la necessità di sopravvivere ed essere felici in gruppo.

I problemi di oggi avvengono non perché c’è troppa morale (che alcuni confondono con moralismo o bigottismo) ma perché ce n’è troppo poca. E infatti.. toh.. guarda caso c’è scontro e conflitto sociale, proprio quelle cose per cui l’uomo nella storia ha inventato l’Etica. Conclusione? L’uomo dovrà inventare l’Etica un’altra volta. Pena al fine della sua egemonia.

Dunque è importante capire che l’Etica (quella vera) è strettamente necessaria e funzionale all’animalità, e per rispondere alla metafora di marmocchio, essa non è un’ancella ma semmai il saggio consigliere che consente al Re/Presidente di prendere le decisioni giuste per la propria gente.

Risaluti. Giovane

- -
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Condivido tutto ma non è in contrasto con quello che ho fatto, quella che chiami "morale" è soltanto la tua morale. Prima del cristianesimo, e anche in molte epoche successive specialmente nei ceti alti delle società di tutto il mondo, si trombava allegramente tutti.
Che vuol dire insegnare l'etica? Prendere un punto di vista predominante come ad esempio la fedeltà e criminalizzare la normalità (perché in tutte le epoche, in tutto il mondo gli adulteri ci sono stati) ed in più incenzare ed elevare a qualcosa di trascendetale il punto di vista di prima?
Per tanti anni quella che veniva chiamata etica e/o morale ha bandito pensieri, credenze, orientamenti sessuali dalla/e società.
Pure a me una volta la ragazza di un amico me l'ha sbattuta in faccia ed ho rifiutato, anzi diciamo che aveva due relazioni ma una stava tramontando e nel frattempo stava sia col mio amico che con un altro. Però se è la ragazza di uno che non conosco, che l'ho conosciuta una sera e via beh... me la trombo per tutta la vita.
Poi condivido il fatto che comunque si possa fare del bene o del non-male a uno che non si conosce e che questo possa farci sentire meglio ma è solamente un'etichetta che ci poniao addosso dopo aver sintetizzato quanto è accaduto. ad es "mi sento meglio perché non ho fatto soffrire quel poveretto". E' un costrutto mentale, che comunque rispecchia un certo tipo di valori. Poi c'è anch da dire che se uno si comporta in maniera (presuibilente) onesta dopo non può nemmeno aspettarsi che quando toccherà a lui sarà ripagato con la stessa moneta. ps: dubito che lui lo sia mai venuto a sapere lol
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Offline Ryu

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Re:Donne e ragazze meridionali, belle e impossibili
« Risposta #125 il: Agosto 12, 2013, 13:02:53 pm »
Ammazza che gossippari in pochi gg questo topic ha raggiunto 9 pagine  :lol:

ha ragione Vanni, ormai pure se hanno il traforo del Monte Bianco dicono che è la prima volta  :lol:
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Offline Dottor Zero

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Re:Donne e ragazze meridionali, belle e impossibili
« Risposta #126 il: Agosto 12, 2013, 13:10:38 pm »
È una tendenza tipica di noi italiani: farci i cazzi degli altri!  :D

Offline Warlordmaniac

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Re:Donne e ragazze meridionali, belle e impossibili
« Risposta #127 il: Agosto 12, 2013, 13:19:28 pm »
culturale, secondo me. Assolutamente. Nasce quando nasce la paternità, presumibilmente, secondo me.


E quindi è culturale?
Culturale o istintivo deve essere riferito a noi del 2000, mica ad Adamo ed Eva.

Offline Rita

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Re:Donne e ragazze meridionali, belle e impossibili
« Risposta #128 il: Agosto 12, 2013, 13:37:50 pm »
E quindi è culturale?
Culturale o istintivo deve essere riferito a noi del 2000, mica ad Adamo ed Eva.

quando comincia la cultura quindi?
Se istintivo è quello che abbiamo in comune con gli animali la paternità non è istintiva. Casomai è l'inizio della cultura.

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Offline Ryu

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Re:Donne e ragazze meridionali, belle e impossibili
« Risposta #129 il: Agosto 12, 2013, 13:54:17 pm »
Invece secondo me non ce l'ha distorta, perché i fatti gli danno ragione.
Io infatti fondamentalmente non contesto il suo pensiero, ma il fatto che da del "fesso" a chi vuole usare la ragione. Questo non lo posso accettare.
Ciò che fa di noi esseri umani meravigliosi è proprio l'uso della ragione, delle qualità, delle virtù, la gentilezza, la dolcezza, l'educazione, l'altruismo. Nel comportamento sia di Ryu che delle sue amiche non c'è nulla di tutto questo. Bestialità allo stato puro.
Che va bene, per carità. Il mondo è pieno di animali, però sia chiaro che io non sono un animale e non ci tengo ad esserlo. La mia felicità in questo mondo dipende dallo sviluppare (e potenziare) le mie capacità umane, tutto ciò che mi rende diverso da un animale.
Può anche darsi che sia uomini che donne non siano pienamente coscenti della propria sessualità e/o dei meccanismi sottostanti ad essa come non potrebberlo essere anche relativamente all'attrazione.
Es: la mia ragazza mi ha sempre "accusato" che mi piacessero le altre, dico "accusato" perché lei la tira sempre fuori quando rosica che passa una alta, lei è 1,63. Io sono sempre stato convinto che non fosse vero e che guardo al 99% il viso. Aveva ragione lei.

Piano piano mi sono accorto che a una alta le "abbuono" qualche difettuccio e la giudico in maniera più positiva di una più o meno simile ma più bassa, ed il tutto avviene in maniera non solo inconsapevole, ma anche auto-fuorviante visto che ho sempre avuto il convincimento (che ho tuttora) che una ragazza con un bel viso sia meglio di una "con due bocce così e un culo di marmo ma bruttina di faccia" come si dice il linguaggio tecnico.
Quindi, può darsi anche  che le donne dicano di volere uno dolce e premuroso e magari ne sono anche convinte ;) salvo poi ritrovarsi in un vortice ormonale quando vedono il muratore col petto villico e nei fatti si fanno sbattere.
Comunque non credo che dividere la sessualità maschile e femminile oltre certi limiti abbia tutto questo senso, entrambi volgiamo tutto. E cioè vogliamo una brava mogliettina (maritino) e una grandissima troia (stronzo) per amante. Coccole + sesso. Forse è questa l'equazione. Visto che socialmente siamo ancora monogami, sessualmente no.
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Offline Lucia

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Re:Donne e ragazze meridionali, belle e impossibili
« Risposta #130 il: Agosto 12, 2013, 15:00:53 pm »
Cazzata tipicamente femminile

non è tipicamente femminile, ce l'hanno sia gli uomini che le donne.

 
Citazione
che mi sono sentita dire anch'io nel momento dell'accoppiamento. Ho smesso a metà e mi sono messo a vedere Francia-Uruguay Mondiali 2002.  :sleep:

io ho lasciato uno perché pensava a formula I durante il sesso. Puo essere una spiegazione anche sul fatto che perche non trovi una donna.


Citazione
Scusa ma tuo marito farebbe proprio bene a non fidarsi troppo.

OK, glielo detto. Dice che sa di essere un'incosciente.

Ah be', il partner stabile diventa monotono, noioso, lo so, cose già sentite.
Avete uno strano concetto della vita voi donne, davvero strano.  :ohmy:

qui non si parla di donne ma dei meccanismi del desiderio. E non desideriamo cio che vogliamo, non si possono obbligare i desideri con la forza, si possono al massimo negare.
Ma si puo se si vuole essere fedeli provare rivivere come se fosse per la prima volta quando fai sesso con il coniuge.
Mi basta immaginare che lo vedo per la prima volta, o che siamo due persone estranee appena conosiciute o qualsiasi situazione fantasmatica erotizzante per revivere la sensazione di trasgresione o di solo sesso.
Secondo me si possono cosi sublimare i desideri verso gli altri e canalizzargli nel proprio rapporto. Se si vuole e se l'altro è disponibile.

Offline Warlordmaniac

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Re:Donne e ragazze meridionali, belle e impossibili
« Risposta #131 il: Agosto 13, 2013, 10:23:15 am »
quando comincia la cultura quindi?
Se istintivo è quello che abbiamo in comune con gli animali la paternità non è istintiva. Casomai è l'inizio della cultura.

Quello che abbiamo in comune con quali animali? Ci sono anche animali più monogami di noi. E poi anche gli animali evolvono.
Credo che la paternità sia abbastanza remota, da percepirla istintivamente come sommatoria genetica di tutte le generazioni successive ad essa.
L'evoluzione non significa mica la diminuzione degli istinti, ma il loro riadattamento. Ad esempio, il sentimento adatto alle storie lunghe è istintivo, se non fosse istintivo che cos'è? E' un sentimento, mica lo scegliamo noi.

Offline Rita

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Re:Donne e ragazze meridionali, belle e impossibili
« Risposta #132 il: Agosto 13, 2013, 10:39:51 am »
Quello che abbiamo in comune con quali animali?

con i mammiferi.
Quali noi siamo.

Citazione
Ad esempio, il sentimento adatto alle storie lunghe è istintivo, se non fosse istintivo che cos'è? E' un sentimento, mica lo scegliamo noi.

se fosse istintivo non ci sarebbero i tradimenti.
Cioè, vuol dire che quel sentimento si scontra con un istinto più profondo e animalesco che abbiamo canalizzato/sublimato/domato (usa il termine che preferisci).

In un certo senso l'uomo è poligamo di natura ma monogamo per necessità, secondo me.




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Offline Rita

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Re:Donne e ragazze meridionali, belle e impossibili
« Risposta #133 il: Agosto 13, 2013, 10:50:16 am »
non è tipicamente femminile, ce l'hanno sia gli uomini che le donne.



 :lol: tra l'altro a leggere un po' il forum e a sentire le opinioni direi che la noia della routine è più maschile che femminile (ed è anche normale vista l'attitudine biologica a fecondare più donne). Normalmente (o nella media) è l'uomo che fatica di più ad essere monogamo (e tra l'altro questo denota una maggior flessibilità o adattabilità anche, se vogliamo)
Per esempio io sono tra quelle che pensano che un tradimento puramente sessuale da parte maschile è più comprensibile che un tradimento puramente sessuale da parte femminile.





Citazione
Mi basta immaginare che lo vedo per la prima volta, o che siamo due persone estranee appena conosiciute o qualsiasi situazione fantasmatica erotizzante per revivere la sensazione di trasgresione o di solo sesso.
Secondo me si possono cosi sublimare i desideri verso gli altri e canalizzargli nel proprio rapporto. Se si vuole e se l'altro è disponibile.

e a dimostrazione di quanto sia fuori luogo il "voi donne" per me è esattamente il contrario. L'immaginazione mi ha portato a costruire storie e contorni immaginari anche con persone conosciute da poco. Insomma se non si attiva la fantasia "familiarità" non si attiva nemmeno il desiderio, per quanto mi riguarda. E' ovvio che questo è un meccanismo inconscio e lo percepisco solo a posteriori ragionandoci su attentamente. Esattamente come dice Ryu. Ci devi pensare attentamente dopo, ai particolari che ti hanno portato a determinate scelte e cosa hai pensato in quei momenti.

Nel romanzo "La bruttina stagionata" di Carmen Covito, ad un certo punto si descrive proprio una donna che ha incontri occasionali di sesso spulciando gli annunci erotici sui giornali. Ma ogni volta immagina una situazione in cui lei è la donna di quell'uomo (una volta s'immagina di essere in un harem e che quello sia il suo sultano per esempio, un'altra volta s'immagina altre situazioni ma in cui definisce l'uomo che ha di fronte come "conosciuto" immaginando dettagli della sua vita per esempio)
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Offline Warlordmaniac

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Re:Donne e ragazze meridionali, belle e impossibili
« Risposta #134 il: Agosto 13, 2013, 12:49:42 pm »
con i mammiferi.
Quali noi siamo.

se fosse istintivo non ci sarebbero i tradimenti.
Cioè, vuol dire che quel sentimento si scontra con un istinto più profondo e animalesco che abbiamo canalizzato/sublimato/domato (usa il termine che preferisci).

In un certo senso l'uomo è poligamo di natura ma monogamo per necessità, secondo me.

Non ci sarebbero i tradimenti? Stai estremizzando: la fedeltà esiste come esistono i tradimenti. E' come se fossimo all'interno di due poli: uno totalmente infedele, oppure, anche meglio, la richiesta di fedeltà sarebbe proprio assente; l'altro polo con rapporti privi di tradimenti.

Siamo in mezzo a questi due poli proprio perché ci sono istinti promiscui e istinti monogami.
La teoria della monogamia opportunistica secondo me è una teoria che sopravvaluta la forza di volontà dell'essere umano, ma anche la sua creatività.
Ad esempio tutti i popoli sono religiosi perché c'è un istinto a volersi affidare a qualcosa di superiore; se non ci fosse quest'istinto, la religione non avrebbe attecchito. Poi ci saranno quelli che dicono che "infatti le persone stanno iniziando a svegliarsi" oppure che "gli uomini sono facilmente plagiabili". Però se mi metto a vendere un prodotto mica sono facilmente plagiabili; se fondo un partito e prometto 10000 euro a tutti, mica sono plagiabili; sono plagiabili solo c'è un buon motivo e presubilmente in quelle religioni, quelle in cui ognuno crede, c'è qualcosa che attrae nonostante tutto. Cultura? Mah! A me sembra istinto.
La cultura influenza in parte, ad esempio, facendo diminuire le vocazioni ecclesiastiche, ma alla fine a vedere il Papa a Rio erano tre milioni di persone e non mi sembrava una scusa per fare un'orgia.

Quando l'istinto più profondo vince e ci fa tradire, non significa che molte volte quell'istinto animalesco perde, quando ad esempio le coppie appena fidanzate neanche prendono in considerazione gli altri esponenti.
Certo, se uno considera la monogamia un rapporto lungo tutta la vita, è ovvio che gli istinti promiscui hanno la meglio prima o poi (soprattutto se si considera i tradimenti non soddisfatti), ma la monogamia dura per la stagione degli amori, non per tutta la vita. C'è un'esclusività ma non per forza fino alla morte.

Quindi, secondo me, non considererei gli istinti di nuova generazione (survival value) come culturali.
Infatti nella sessualità la differenza è sfumata, ma anche netta in certi casi. Pensa infatti a coloro che vengono chiamate "puttane", perché si approfittano, cioè si sposano senza amore con un ricco. Chi ce lo dice che non c'è amore? E' dovuto al giudizio che tiene conto di un confine tra il nuovo e il troppo nuovo, dove il nuovo è il sentimento per le storie lunghe, il più conveniente per un matrimonio, e il troppo nuovo è un'assenza di sentimento per la persona sposata e una presenza di calcolo opportunistico. Il "troppo" è perché un rapporto giudicato non istintivo è meno ben visto di una relazione con sentimenti magari irrazionali e tra due persone brutte che si attraggono neanche loro sanno perché.
Chi giudica è cosciente della differenza tra la presenza e l'assenza di quel collante che solitamente chiamano amore. Non credo proprio che l'amore sia da considerare come culturale; mentre considero culturale il matrimonio di calcolo.