Autore Topic: La distruzione di Sodoma e Gomorra nella I° lettura di questa Domenica .  (Letto 980 volte)

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Offline Stendardo

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16 POI quegli uomini si levarono di là, e si dirizzarono verso Sodoma; ed Abrahamo andava con loro, per accommiatarli. 17 E il Signore disse: Celerò io ad Abrahamo  ch'io son per fare? 18 Conciossiaché Abrahamo abbia pure a diventare una grande e possente nazione; ed in lui saranno benedette tutte le nazioni della terra. 19 Perciocché io l'ho conosciuto, acciocché ordini ai suoi figliuoli ed alla sua casa, dopo sé, che osservino la via del Signore, per far giustizia e giudizio; acciocché il Signore faccia avvenire ad Abrahamo quello che gli ha promesso. 20 Il Signore adunque disse: Certo il grido di Sodoma e di Gomorra è grande, e il lor peccato è molto grave. 21 Ora io scenderò, e vedrò se son venuti allo stremo, come il grido n'è pervenuto a me; e se no, io lo saprò. 22 Quegli uomini adunque, partitisi di là, s'inviarono verso Sodoma; ed Abrahamo stette ancora davanti al Signore.
23 Ed Abrahamo si accostò, e disse: Faresti tu pur perire il giusto con l'empio? 24 Forse vi son cinquanta uomini giusti dentro a quella città; faresti tu eziandio perire? anzi non perdoneresti tu a quel luogo per amor di cinquanta uomini giusti, che vi dentro? 25 Sia lungi da te il fare una cotale cosa, di far morire il giusto con l'empio, e che il giusto sia al par con l'empio. Sia ciò lungi da te; il Giudice di tutta la terra non farebbe egli diritta giustizia? 26 E il Signore disse: Se io trovo dentro alla città di Sodoma cinquanta uomini giusti, io perdonerò a tutto il luogo per amor di essi. 27 Ed Abrahamo rispose, e disse: Ecco, ora io ho pure impreso di parlare al Signore, benché io sia polvere e cenere. 28 Forse ne mancheranno cinque di quei cinquanta uomini giusti; distruggeresti tu tutta la città per cinque ? E disse: Se io ve ne trovo quarantacinque, io non la distruggerò. 29 Ed continuò a parlargli, dicendo: Forse vi se ne troveranno quaranta. E disse: Per amor di quei quaranta, io non lo farò. 30 Ed disse: Deh! non adirisi il Signore, ed io parlerò: Forse vi se ne troveranno trenta. E disse: Io non lo farò, se ve ne trovo trenta. 31 Ed disse: Ecco, ora io ho impreso di parlare al Signore: Forse vi se ne troveranno venti. E disse: Per amor di quei venti, io non la distruggerò. 32 Ed disse: Deh! non adirisi il Signore, ed io parlerò sol questa volta: Forse vi se ne troveranno dieci. E disse: Per amor di quei dieci, io non la distruggerò. 33 E quando il Signore ebbe finito di parlare ad Abrahamo, egli se ne andò; ed Abrahamo se ne ritornò al suo luogo.
1 OR quei due Angeli giunsero in Sodoma, in su la sera; e Lot sedeva alla porta di Sodoma; e come egli vide, si levò per andar loro incontro, e s'inchinò verso terra. 2 E disse: Or su, signori miei, io vi prego, riducetevi in casa del vostro servitore, e statevi questa notte ad albergo, e vi lavate i piedi: poi domattina voi vi leverete, e ve ne andrete al vostro cammino. Ed essi dissero: No; anzi noi staremo questa notte in su la piazza. 3 Ma egli fece loro gran forza, tanto che essi si ridussero appo lui, ed entrarono in casa sua. Ed egli fece loro un convito, e cosse de' pani azzimi, ed essi mangiarono.
4 Avanti che si fossero posti a giacere, gli uomini della città di Sodoma intorniarono la casa, giovani e vecchi, tutto il popolo dalle estremità . 5 E chiamarono Lot, e gli dissero: Ove quegli uomini che son venuti a te questa notte? menaceli fuori, acciocché noi li conosciamo. 6 E Lot uscì fuori a loro, in su la porta, e si serrò l'uscio dietro. 7 E disse: Deh! fratelli miei, non fate male. 8 Ecco, ora io ho due figliuole che non hanno conosciuto uomo; deh! che io ve le meni fuori, e fate loro come vi piacerà; solo non fate nulla a questi uomini; perciocché per questo son venuti all'ombra del mio coperto. 9 Ma essi gli dissero: Fatti in là. Poi dissero: Quest'uno è venuto per dimorar come straniere, e pur fa il giudice! Ora noi faremo peggio a te che a loro. Fecero adunque gran forza a quell'uomo Lot, e si accostarono per romper l'uscio. 10 E quegli uomini stesero le mani, e ritrassero Lot a loro, dentro alla casa; poi serrarono l'uscio. 11 E percossero d'abbarbaglio gli uomini ch'erano alla porta della casa, dal minore al maggiore; onde essi si stancarono, per trovar la porta.
12 E quegli uomini dissero a Lot: Chi de' tuoi è ancora qui? fa' uscir di questo luogo generi, figliuoli e figliuole, e chiunque è de' tuoi in questa città. 13 Perciocché noi di presente distruggeremo questo luogo; perché il grido loro è grande nel cospetto del Signore; e il Signore ci ha mandati per distruggerlo. 14 Lot adunque uscì fuori, e parlò ai suoi generi, che dovevano prender le sue figliuole, e disse : Levatevi, uscite di questo luogo; perciocché il Signore di presente distruggerà questa città. Ma parve loro ch'egli si facesse beffe.
15 E, come l'alba cominciò ad apparire, gli Angeli sollecitarono Lot, dicendo: Levati, prendi la tua moglie, e le tue due figliuole che si ritrovano; che talora tu non perisca nell'iniquità della città. 16 Ed egli s'indugiava; ma quegli uomini presero lui, la sua moglie e le sue due figliuole, per la mano (perciocché il Signore voleva risparmiarlo), e lo fecero uscire, e lo misero fuor della città. 17 E quando li ebbero fatti uscir fuori, disse: Scampa sopra l'anima tua; non riguardare indietro, e non fermarti in tutta la pianura; scampa verso il monte, che talora tu non perisca. 18 E Lot disse loro: Deh! no, Signore. 19 Ecco, ora il tuo servitore ha trovato grazia appo te, e tu hai usata gran benignità in ciò che hai fatto verso me, conservando in vita la mia persona; ma io non potrò scampar verso il monte, che il male non mi giunga, onde io morrò. 20 Deh! ecco, questa città è vicina, per rifuggirmici, ed è poca cosa; deh! che io mi salvi là (non è ella poca cosa?), e la mia persona resterà in vita. 21 Ed egli gli disse: Ecco, io ti ho esaudito eziandio in questa cosa, per non sovvertir quella città, della quale tu hai parlato. 22 Affrettati, scampa là; perciocché io non potrò far nulla, fin che tu non vi sii arrivato. Perciò quella città è stata nominata Soar. 23 Il sole si levava in su la terra, quando Lot arrivò a Soar.
24 E il Signore fece piover dal cielo sopra Sodoma e sopra Gomorra, solfo e fuoco, dal Signore. 25 E sovvertì quelle città e tutta la pianura, e tutti gli abitanti di esse città, e le piante della terra.
26 Or la moglie di Lot riguardò di dietro a lui, e divenne una statua di sale.
27 Ed Abrahamo, levatosi la mattina a buon'ora, al luogo ove si era fermato davanti al Signore. 28 E, riguardando verso Sodoma e Gomorra, e verso tutto il paese della pianura, vide che dalla terra saliva un fumo simile ad un fumo di fornace. 29 Così avvenne che, quando Iddio distrusse le città della pianura, egli si ricordò di Abrahamo, e mandò Lot fuori di mezzo la sovversione, mentre egli sovvertiva le città nelle quali Lot era dimorato.
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

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Re:La distruzione di Sodoma e Gomorra nella I° lettura di questa Domenica .
« Risposta #1 il: Luglio 29, 2013, 01:40:50 am »
Tranquillo: questa volta non ci sarà bisogno di scomodare il Padreterno. Questa civiltà cortocircuiterà
e collasserà da sola.