Fonte :
http://www.corriere.it/politica/13_luglio_28/bufala-deputata-cinque-stelle-dona-soldi-a-associazione-femminicidio_005d76f8-f7a2-11e2-a852-8fa32bcbd2fe.shtml La bufala della deputata che dona tutto lo stipendio a vittime di violenza
LA SMENTITA DEI CINQUE STELLE
La bufala della deputata che dona tutto lo stipendio a vittime di violenza
Una sedicente associazione sostiene che una deputata del M5S ha devoluto lo stipendio in beneficenza. Ma è tutto falso
Movimento 5 Stelle
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La pagina Facebook della sedicente associazione
È bastato un lancio di agenzia. E il comunicato è rimbalzato su parecchi siti di informazione, senza alcuna verifica. Proprio nelle stesse ore in cui si consumava l'ennesimo caso di femminicidio a Marina di Massa. Secondo quanto scritto da parecchie testate infatti una deputata friulana grillina avrebbe devoluto il suo stipendio da parlamentare a favore delle famiglie indigenti delle vittime di femminicidio. Nel comunicato si legge: "La parlamentare e' stata eletta per la prima volta alla Camera dei Deputati a febbraio 2013. A darne notizia è l'Associazione vittime femminicidio (Avf), con sede a Milano, che definisce la sua intenzione "ammirevole e di grande significato morale etico e sociale".
TRUFFA O PUBBLICITA' - Già, peccato che non esistano parlamentari del M5S elette in Friuli di sesso femminile. E peccato che le deputate a Cinque Stelle - così come il loro ufficio stampa - smentiscano la notizia. «Nessuna di noi ha mai devoluto il proprio stipendio a questa associazione, di cui non abbiamo nemmeno mai sentito parlare. Stiamo portando avanti progetti contro la violenza sulle donne in linea con la Convenzione di Istanbul e ci sono alcuni di noi che hanno fatto donazioni ad enti benefici. Ma non a questa fantomatica Avf. E troviamo disgustose queste affermazioni», spiega a Corriere.it Silvia Benedetti, deputata veneta del M5S. A confermare il tutto è anche Giulia Di Vita. «È una bufala», sentenzia la cittadina a Cinque Stelle. In realtà, più che di una bufala potrebbe trattarsi di una truffa. Di questa Associazione vittime femminicidio (Avf), infatti, non si trovano i contatti (si sa solo che ha sede in via corso Venezia a Milano - sì via corso Venezia - e a Roma. Nessuno tra gli esperti e gli operatori che lavorano sul tema della violenza domestica da anni l'ha mai sentita nominare. Non è iscritta in nessun albo. E, nonostante, sia attiva da pochi mesi - stando a quanto riportato nella pagina Facebook - è riuscita a raccogliere così tanto denaro. Anche lo stesso profilo Facebook desta dei dubbi. Viene usato il logo di «Amore Criminale», nota trasmissione televisiva, senza che ci sia un legame apparente con il programma.
I PRECEDENTI - Inoltre ci sono dei precedenti. In altre tre occasioni sono girate notizie e comunicati che non trovano conferma. Nel primo era un medico di Foggia che avrebbe donato 750 mila euro alle famiglie di vittime di femminicidio. E in un altro era un pensionato. Poi, l'annuncio che l'associazione avrebbe pagato l'assistenza legale ai familiari di Rosy Bonanno, uccisa a Palermo dall'ex. In tutti i casi viene indicata una mail (a che pro? allo scopo di raccogliere soldi?). E poi un sito internet
www.sosvittimefemminicidio.it che risulta non attivo. Insomma, tutta la faccenda puzza. E viene il sospetto che qualcuno abbia voluto cavalcare l'attenzione mediatica sul tema del femminicidio e della violenza domestica per farsi pubblicità, o peggio per spillare soldi. Anche lo stratagemma di usare i Cinque Stelle e le loro politiche di rendicontazione e di tagli agli stipendi parlamentari sembra essere uno specchietto per le allodole, costruito a tavolino, ben sapendo quanto in questi mesi si sia parlato della questione.
28 luglio 2013 | 19:08
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Marta Serafini