Autore Topic: Fucilazione camerati X MAS da parte degli angloamericani e storia della Decima  (Letto 71561 volte)

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Offline vnd

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Molte azioni di furto e saccheggio attribuite a reparti della RSI o tedeschi sarebbero invece da attribuirsi alle numerose bande di criminali comuni che infestavano il territorio, i quali mascherati dietro uniformi della Decima che sarebbero riusciti ad ottenere durante lo sbandamento dell'8 settembre 1943, taglieggiavano la popolazione civile con relativa impunità. Secondo quanto riportato da Nesi, operazioni dello stesso genere - a scopo di propaganda antifascista - sarebbero state condotte, sempre con uniformi della Decima in qualche modo trafugate, da nuclei partigiani (secondo Nesi, nella zona della Liguria e del Cuneense) .




Con la stessa logica potremmo dire che furti, stupri ed esecuzioni sommarie che macchierebbero l'onorabilità dei partigiani sarebbero stati commessi da repubblichini allo scopo di alimentare un sentimento antipartigiano.
Era persino più facile, quindi più probabile....
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Offline Cassiodoro

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La guerriglia in quanto tale non è ammessa da nessuna convenzione e non è prevista dal diritto internazionale nè da quello vigente nè da quello pregresso . 
La Resistenza si è sviluppata in ogni Nazione occupata dalle forze dell'Asse, non è stato uno sporadico caso italiano.
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Online Massimo

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Standarte, non c'entra nulla menzionare gli atti di valore di D'Annunzio, di Rizzo, di Ciano (Costanzo,
il padre, non di Galeazzo, il figlio) e di paragonarli alle azioni della X Mas durante la RSI. Per gloriose
che fossero state durante la guerra contro l'Inghilterra, divennero infamanti durante la guerra civile
contro degli inermi e contro prigionieri che dovevano essere rispettati o perlomeno fucilati senza
prima infliggere loro mortificazioni ed insolenze e non seviziati, massacrati di botte e poi impiccati
come la Decima spesso ha fatto. E' vero che i militi rischiavano la vita in imboscate tese dai partigiani
ma questa non è una buona scusa per infierire selvaggiamente su partigiani catturati o su sospettati
di connivenze con i partigiani. Azioni di questo tipo disonorano chi le fa, Convenzione dell'Aja o no.
Persino staffette (donne) dei partigiani vennero spesso violentate dai militi repubblichini quando
furono catturate. E tu ti stupisci che poi i partigiani violentassero le ausiliarie della Repubblica di Salò?

Offline vnd

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Standarte
Citazione
All'epoca della seconda guerra mondiale era in vigore la Convenzione dell'Aja che è la convenzione internazionale fondamentale in materia .

L'art.42 della Covenzione dell'Aja , vigente all'epoca della seconda guerra mondiale , escludendo "qualsiasi attività dannosa nei confronti delle truppe e delle operazioni militari" esclude de facto anche la "guerriglia" . Difatti tale articolo recita testualmente :
“La popolazione ha l’obbligo di continuare nelle sue attività abituali astenendosi da qualsiasi attività dannosa nei confronti delle truppe e delle operazioni militari. La potenza occupante può pretendere che venga data esecuzione a queste disposizioni al fine di garantire la sicurezza delle truppe occupanti e al fine di mantenere ordine e sicurezza. Solo al fine di conseguire tale scopo la potenza occupante ha la facoltà, come ultima ratio, di procedere alla cattura e alla esecuzione degli ostaggi“.

Parlavo di guerriglia.

Citazione
Ribadisco il mio punto di vista personale sul carattere vile e vigliacco delle azioni partigiane perchè non c'è niente di più vile e vigliacco che fare imboscate a soldati in libera uscita in bar , treni o sui mezzi in transito ammazzare per poi fuggire a nascondersi sulle montagne .

Bar? Possibile...
Più che altro convogli, truppe in spostamento e caserme.
Non è vigliacco.
La guerra è guerra...
La si combatte con i mezzi a disposizione.
la guerra partigiana era sbilanciata e la si combatteva con ciò che si aveva.
I partigiani non potevano contare sul rifornimento di armi e munizioni.


Citazione
La rabbia di fronte a simile modus operandi aumentava e dismisura .
Non è detto , molti partigiani stavano molto meglio rispetto ai soldati tedeschi , venivano riforniti regolarmente di viveri dai propri parenti che abitavano vicino alle montagne , godendo di supporto logistico , inoltre molti di questi vivevano in baite riscaldate una situazione decisamente migliore rispetto a quella di vivere in una trincea sulla linea gotica con le razioni ridotte ed a migliaia di chilometri da casa .

I parenti erano di uno, non di tutti.

Citazione
Fatte le dovute eccezioni , non erano mignotte come non erano mignotte quelle che se ne andavano con i partigiani , per quanto ne so mi sembravano semplicemente ragazze cui piacevano i ragazzi tal dei tali senza tener conto della divisa indossata o dell'area politica d'appartenenza.

Erano mignotte.
Anche la maggior parte di quelle che andavano in montagna coi partigiani.
Non erano costrette dalla pena di morte ai renitenti.
Ci andavano apposta per stare col loro bello.
Creando il disservizio che la presenza femminile, generalmente, crea nelle formazioni armate: gelosie, disunità, competizione, rivalità.


Citazione
A dire il vero a molte di queste ragazze non solo vennero rasate i capelli...molte vennero anche stuprate e brutalmente torurate ed infine assassinate senza alcuna colpa...se non quella di essere state viste insieme ai fascisti ed ai tedeschi...dando adito alla maldicenza della gente...

Le false accuse sono sempre esistite.
Conoscevo un ex partigiano monarchico badogliano.
Appena dopo il 25 aprile fu messo dagli inglesi ad amministrare non so bene che cosa e si presentò da lui una ragazza rasata a presentare una richiesta.
Lei lo riconobbe e ne nacque un battibecco.
- Guardate che cosa mi avete fatto!
Al che lui replicò con estrema franchezza:
- signorina, se fosse stato per me lei sarebbe stata fucilata.

Continuarono ad incontrarsi... In paese ci si conosce tutti.
Ma non si rivolsero mai più la parola.

Lui mi disse che era spiaciuto per quello che le aveva detto.
Ma in un periodo storico nel quale si vendeva il vicino di casa con una spiata per cinque chili di sale, chi familiarizzava troppo col nemico era, per forze di cose un traditore.

Poi... riguardo gli stupri...
Le false accuse sono sempre esistite.

Citazione
Sarebbe stato assurdo se i fascisti ed i tedeschi oltre che a reprimere i partigiani se la prendevano anche con le loro mogli o fidanzate solo perchè appunto fidanzate e mogli dei partigiani a meno di un loro coinvolgimento diretto o indiretto collegato ad eventi di natura prettamente bellica .
E' una cosa totalmente illogica da un punto di vista bellico .

Guarda che mi sembra che lo abbiano fatto.

Beh... poi... la stessa rappresaglia è un prendersela con qualcuno che non c'entra...
Ancorchè prevista dalla convenzioni internazionali del tempo.
Vnd [nick collettivo].

Offline Stendardo

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Pillole:

...faccio un pò di storiografia, salvo errori, da quel che ricordo e da appassionato della II GM.
Dunque, la squadriglia Mas in realtà nasce durante la prima guerra mondiale. Serviva un'unità dotata di mezzi navali piccoli e veloci, che potessero causare danni a grandi navi con veloci incursioni. Nacque così il Motoscafo Armato di Siluri, il MAS, appunto.
Nella II GM Il principe Valerio Borghese prese il comando della nuova flotta, E MAS significò Motoscafo Anti Sommergibile o qls del genere, ma in sostanza cambiò poco. Poi arrivò il D'annunzio che, da sborone qual era, li ribattezzò Memento Auder Semper (ricordati sempre di osare), ma l'acronimo in realtà non significava quello, ovviamente.
Gli diedero il nome di "decima" in ricordo della decima legione romana, che a quanto pare si rese famosa per il suo valore. Ma in realtà non esisteva nè la nona e nè la ottava.

Durante la II GM si rese nota per alcune azioni in effetti efficaci. I motoscafi erano dotati di due siluri, di cannoncini e mitragliatrici. Si avvicinavano senza essere visti, colpivano e poi si dileguavano.
Il problema arrivò ad un certo punto, mi pare nel 41 o giù di lì, cioè quando gli alleati montarono i primi prototipi di radar. In quel modo riuscivano e vederli anche da lontano e li facevano fuori come mosche.
E così la flottiglia MAS andò in crisi; poi si riorganizzò e si specializzò in incursioni di tipi diverso, cioè andavano di persona, con muta e bombe, a sabotare le navi nemiche.

Non ricordo come e perchè si adattarono anche ad azioni di terra, forse Standarte lo ricorda.
Dopo l'armistizio e con la RSI, la decima fu mandata a tentare di sgomberare le alpi dai partigiani, in particolare quelle piemontesi, questo perchè i tedeschi pensavano, dopo il D Day, che gli alletati potessero passare di lì per arrivare in Italia, e quindi ordinarono al Duce (ormai servo di Hitler) di mandare là delle truppe per preparare la difesa.
Perchè i tedeschi scelsero proprio la decima non lo so, probabilmente perchè era l'unità meglio armata, addestrata e più motivata. In pratica erano dei fanatici, via.  ^_^  ..Cmq la X MAs non riuscì a sgomberare le alpi dai partigiani.
Quanto fossero davvero addestrati non saprei, a naso io direi che lo erano meno dei nazisti, i quali davvero erano soldati di prim'ordine, pure se anche loro fanatici e per di più pazzoidi.  :cool:
A mio avviso quello che fece a suo modo "grande" la decima fu in primis il loro comandante, Junio Valerio Borghese; pochi lustri fa fu accusato di un tentativo di colpo di stato (il "golpe Borghese"), per ciò fuggì in svizzera (se non erro) e lì morì.

Che cosa fece poi, alla fine, di tanto straordinario io non lo ricordo bene, ma certo non è che conosca per filo e per segno ogni azione della X MAS. :dry:

Come nota a margine, quel che mi pare certo è che non è vero che furono "l'unica unità cui gli avversari riconobbero merito", vien da pensare agli alpini dell'ARMIR ad esempio, di cui si disse "...gli unici che possano considerarsi non vinti in terra di Russia". E già che ci siamo ricordiamo pure che agli alpini in ritirata in Russia, i civili russi offrivano pane e latte, ai tedeschi offrivano al massimo bastonate; si sa di diversi alpini che sposarono donne del posto, o che ritornarono là dopo la guerra, ma non si sa di alcun tedesco che abbia fatto altrettanto.

Ps.
...Questa è soltanto la storia secondo me.  ^_^  Accetto critiche ed eventuali.

Mussolini , all'epoca , non era servo di Hitler . C'era il patto d'acciaio da rispettare . Anche perchè Hitler dopo l'8 settembre 1943 avrebbe potuto tranquillamente decidere di annettere al Reich tutto il centro-nord Italia come fece con la Repubblica di Vichy , difatti , dopo lo sbarco alleato in Marocco ed in Algeria non contrastato della truppe di Vichy , tedeschi ed italiani invasero la parte di Francia sotto il controllo del Governo di Vichy , stato satellite del Terzo Reich , con l'Operazione Anton, e anche la Tunisia, togliendo ogni autonomia allo Stato francese della Repubblica di Vichy .
La lotta ai partigiani si rese necessaria solo per evitare che continuassero le imboscate e gli attacchi dinamitardi ai danni dei fascisti e dei tedeschi . 
Sulle alpi piemontesi non operarono solo i militi della Decima Mas ma anche altri reparti terrestri , inoltre , nella Repubblica Sociale Italiana c'erano reparti che in quanto a preparazione e motivazione non erano inferiori alla decima si pensi solo al Battaglione "Vendetta" delle SS italiane .
Nel marzo del 1944 il battaglione "Vendetta", facente parte del reggimento comandato del tenente colonnello Carlo Federico Degli Oddi fu schierato a Nettuno. Il reggimento combatté duramente contro gli Alleati durante lo sbarco, tenendo un fronte di oltre 4 km per 70 giorni ed infliggendo perdite superiori di 20 volte al nemico rispetto alle proprie. Dopo gli scontri 340 su 650 volontari delle SS morirono. Ai legionari italiani, per l'alto valore dimostrato, fu permesso dall'alto comando tedesco di fregiarsi delle rune SS sul classico sfondo nero che li integrò ufficialmente nelle Waffen SS.
Per quanto concerne invece il fatto che la Decima MAS non riuscì "a sgomberare le alpi dai partigiani" c'è da dire che le operazioni poste in essere dai fascisti e dai tedeschi in tutto il nord Italia nell'autunno del 1944 mandò in crisi la resistenza tanto che nel Dicembre 1944 tutta la resistenza italiana era composta da 20.000 uomini (sono questi i veri combattenti della resistenza), poco più di una divisione tedesca a pieni effettivi .
Fonte : S.Peli, La Resistenza in Italia, p. 134.
Solo a guerra finita ovvero pochi giorni prima o persino poche ore prima dell'arrivo dei carri armati alleati nelle varie città del nord Italia a seconda della loro ubicazione e con l'esercito tedesco in rotta verso la Germania , esplose la resistenza con l'insurrezione generale e gli effettivi della resistenza passarono in pochi giorni a 300.000 unità uomini ed anche donne (In pratica , tolta qualche scaramuccia con le colonne tedesche in fuga e con qualche reparto fascista rimasto in citta ed ormai completamente circondato ed isolato , è stata un sfilata o quasi.) 
Fonte : Atti del Comando generale del Corpo volontari della libertà (Giugno 1944-aprile 1945), a cura di Giorgio Rochat, prefazione di Ferruccio Parri. Franco Angeli, 1972

Definire "fanatici" e "pazzoidi" dei soldati per il semplice fatto che combattono e non si arrendono , cioè non fanno altro che il loro mestiere , mi sembra solo un'offesa gratuita alla loro dignità di uomini e di soldati .
Del resto non Hitler o Mussolini ma il primo ministro inglese Winston Churchill disse testualmente :
"GLI ITALIANI PERDONO LE GUERRE COME SE FOSSERO PARTITE DI CALCIO E LE PARTITE DI CALCIO COME SE FOSSERO GUERRE ."

Quello che rese grande la Decima MAS prima dell'8 Settembre 1943 in tutto il mondo furono le seguenti azioni militari coronate da successo :
Baia di Suda - 25-26 marzo 1941: affondamento dell'incrociatore York (8.250 t) e grave danneggiamento della nave cisterna Pericles (8.324 t)
 Alessandria - dicembre 1941 (operazione G.A.3): poste fuori servizio le due navi da battaglia Queen Elizabeth e Valiant; danneggiamento della nave cisterna Sagona (7.750 t) e del cacciatorpediniere Jervis (1.690 t)
 Sebastopoli - 10 giugno 1942: affondamento di una motonave da 5.000 t
 Sebastopoli - 12 giugno 1942: danneggiamento di un piroscafo da 10.000 t successivamente affondato da aerei tedeschi
 Sebastopoli - 18 giugno 1942: danneggiamento dell'incrociatore Molotov da 10.230 t e affondamento di due imbarcazioni armate
 Sebastopoli - 19 giugno 1942: affondamento del sommergibile Qquoka
 Sebastopoli - 1 luglio 1942: nell'occasione della capitolazione di Sebastopoli le unità della flottiglia svolsero un'intensa attività di rastrellamento, sostenendo scontri con motovedette e cannoniere. Affondamento di una motovedetta
 Gibilterra - luglio 1942: danneggiamento dei piroscafi Meta (1.575 t), Shuma (1.494 t), Empire Snipe (2.497 t) e Baron Douglas (3.899 t).
 Acque del Mar Nero: il tenente di vascello Emilio Legnani attaccò un incrociatore e un cacciatorpediniere affondando l'unità maggiore; venne decorato con medaglia d'oro al valor militare il 3 agosto 1942[86]
 Algeri - dicembre 1942: affondamento dei piroscafi Ocean Vanquisher (7.147 t) e Berto (1.493 t); danneggiamento dei piroscafi Empire Centaur (7.041 t) e Armattan (6.587 t)
 Gibilterra - maggio 1943: grave danneggiamento dei tre piroscafi Pat Harrison (7.000 t), Mashud (7.500 t) e Camerata (4.875 t).
 Sebastopoli - 19 maggio 1943: danneggiamento, dopo aspro combattimento, di due motovedette sovietiche.
 Alessandretta e Mersin - giugno, luglio e agosto 1943: affondamento dei piroscafi Orion (7.000 t) e Fernplant (5.274 t) e danneggiamento del piroscafo Kaituna (10.000 t)[87]
 Gibilterra - agosto 1943: affondamento della petroliera Thorshov (10.000 t) e dei piroscafi Stanridge (6.000 t) e Harrison Gray Otis (7.000 t).
 
Per le attività svolte, il reparto fu decorato di medaglia d'oro al valor militare con la motivazione:
 


« Erede diretta delle glorie dei violatori di porti che stupirono il mondo con le loro gesta nella prima guerra mondiale e dettero alla Marina Italiana un primato finora ineguagliato, la X Flottiglia M.A.S. ha dimostrato che il seme gettato dagli eroi nel passato ha fruttato buona messe. In numerose audacissime imprese, sprezzante di ogni pericolo, fra difficoltà di ogni genere create, così, dalle difficili condizioni naturali, come nei perfetti apprestamenti difensivi dei porti, gli arditi dei reparti di assalto della Regia Marina, plasmati e guidati dalla X Flottiglia M.A.S., hanno saputo raggiungere il nemico nei più sicuri recessi dei muniti porti, affondando due navi da battaglia, due incrociatori, un cacciatorpediniere e numerosi piroscafi per oltre 100.000 tonnellate.
 Fascio eletto di spiriti eroici, la X Flottiglia M.A.S. è rimasta fedele al suo motto: "Per il Re e la Bandiera".
 
Mediterraneo, 1940 - 1943 »
 
Tu non lo ricordi bene "cosa fece di tanto strordinario la X MAS" ma forse se lo ricorda meglio il nemico inglese  . Solo in riferimento all'"Impresa di Alessandria" ad opera dei marò della Decima MAS , il Primo Ministro inglese Winston Churchill disse :

« ...sei Italiani equipaggiati con materiali di costo irrisorio hanno fatto vacillare l'equilibrio militare in Mediterraneo a vantaggio dell'Asse. »

Non ho mai detto che la Decima MAS fu  "l'unica unità cui gli avversari riconobbero merito" . Si pensi solo ai paracadutisti della Folgore in Africa settentrionale (in questo caso specifico la storia cessa di essere storia per entrare nella leggenda...) .
Il nemico così si espresse :

- W. Churchill alla Camera dei Deputati, 21 novembre 1942:
 
" Dobbiamo davvero inchinarci di fronte ai resti di quelli che furono i Leoni della Folgore" -
 


- Il giorno 11 novembre 1942 il nemico comunica dal Cairo :
 
" I resti della divisione italiana Folgore hanno resistito oltre ogni limite delle possibilità umane" -
 
Il giorno 8 novembre 1942 il nemico comunica dal Cairo:
 
" La resistenza opposta dalla divisione di paracadutisti Folgore è invero ammirevole" -
 
Un ufficiale del Corpo d'Armata, riuscito fortunosamente a prendere contatto con la colonna
dei paracadutisti, così scriveva al suo comando:
 
" Ho percorso tutta la linea della Folgore. E' commovente vedere questi ragazzi scarni, affaticati,
dagli occhi lucidi, scavare buche, pulire i fucili mitragliatori e prepararsi all'estrema resistenza.
 E' la più bella prova del dominio della volontà.
 E' manifestazione di virtù incomparabile." -
 
L’Ottava Armata inglese aveva schierato nel settore, la 7a Divisione corazzata, i Desert Rats, “i Topi del deserto”, un’unità di veterani di molte battaglie africane, e tre divisioni di fanteria. Un totale di circa 50.000 uomini, con 400 pezzi di artiglieria, 350 carri e 250 blindati. Le scorte di munizioni, viveri ed equipaggiamenti erano praticamente illimitate.
A queste forze la Folgore metteva in campo circa 3.500 paracadutisti, più altri 1.000 uomini (31° Battaglione guastatori d’Africa e un battaglione di fanteria della Divisione Pavia), un’ottantina di pezzi d’artiglieria, 5 carri (tedeschi) , nessun veicolo proprio, penuria assoluta di munizioni ed equipaggiamenti, viveri in quantità e qualità talmente misere da causare serie malattie debilitanti a più del 30% della forza effettiva (si pensi solo che nel deserto africano la razione d'acqua per i paracadutisti era di poco più di 1 litro d'acqua messo che sapeva di benzina perchè veniva messo negli stessi bidoni dove veniva messa la benzina , inoltre gli artiglieri dei pochi pezzi controcarro da 47/32 per riuscire a bloccare i carri armati nemici dovevano cercare di colpirli non solo a distanza ravvicinata ma anche sui cingoli dato che la pesante blindatura dei corazzati unita alla scarsa efficacia penetrante del 43/32 non permettava neanche di scalfire la blindatura del carro e spesso accadeva che quando i carri armati nemici individuavano la postazione del cannone si ponevano a distanza di sicurezza facendo un comodo tiro al bersaglio , a ciò si aggiunga la posizione statica e quindi facile dal colpire del controcarro rispetto ad un bersaglio in movimento quel è il carro armato) .
 
In sintesi i rapporti di forza erano di 1 a 13 per gli uomini, 1 a 5 per le artiglierie, 1 a 70 per i carri.
A questo quadro si aggiunga il dominio incontrastato dei cieli degli alleati e le continue incursioni aeree sulle posizioni della Folgore .

Ebbene , nonostante ciò , la linea tenuta dalla Folgore non fu sfondata . La Battaglia di El-Alamein , infatti , fu persa perchè gli alleati sfondarono il fronte nord e non quello sud tenuto dai paracadutisti tedeschi della Ramke e da quelli della Folgore .

Dei 6.450 paracadutisti della Folgore arrivati nel Luglio 1942 in Africa solo 340 erano ancora vivi ed operativi  nel Novembre 1942 dopo la battaglia di El-Alamein andando successivamente a costituire il Battaglione "Folgore Tunisia" .

Da ultimo , quel comunicato si riferisce non a tutta l'ARMIR (all'epoca dei fatti ridenominata 8°Armata) ma solo ad una sua parte : il Corpo d'Armata Alpino (Divisioni alpine Cuneense , Julia e Tridentina con alle spalle la divisione di fanteria Vicenza) .

Anche se bisogna tener presente che forse quel comunicato è un falso storico .


La leggenda del bollettino n.630 Fonte : http://it.wikipedia.org/wiki/Reparti_italiani_al_fronte_orientale

Forse un falso storico quello del bollettino n. 630 del Comando supremo russo, emesso da Radio Mosca l'8 febbraio 1943 abbia recitato:
 
Sono tuttora discordanti le opinioni sull'esattezza della citazione: alcuni asseriscono che nel testo, annunciando il travolgimento delle forze dell'Asse sul fronte del medio Don e la caduta di Stalingrado, si precisò:

« ... soltanto il Corpo d'armata alpino italiano deve ritenersi imbattuto sul suolo di Russia... »

Per amore della verità storica, non esistono prove che tale citazione sia vera e pare essere stata inventata in Italia durante la guerra fredda .

Fonte : http://www.ana.it/dotAsset/3bffd258-9756-489b-bfe8-1ec61520df60 (articolo di Mario Rizza, pubblicato sul numero di febbraio 1993 del mensile "L'Alpino") .
 
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Stendardo

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La Resistenza si è sviluppata in ogni Nazione occupata dalle forze dell'Asse, non è stato uno sporadico caso italiano.

E con ciò ?

Secondo il diritto bellico vigente all'epoca non era ammessa  , come non erano ammessi i "terroristi" e le "spie" che non non godevano di alcun tipo di tutela in caso di cattura da parte del nemico chiunque esso fosse Asse o Alleati .
La Convenzione dell'Aja è chiara .
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

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Standarte, non c'entra nulla menzionare gli atti di valore di D'Annunzio, di Rizzo, di Ciano (Costanzo,
il padre, non di Galeazzo, il figlio) e di paragonarli alle azioni della X Mas durante la RSI. Per gloriose
che fossero state durante la guerra contro l'Inghilterra, divennero infamanti durante la guerra civile
contro degli inermi e contro prigionieri che dovevano essere rispettati o perlomeno fucilati senza
prima infliggere loro mortificazioni ed insolenze e non seviziati, massacrati di botte e poi impiccati
come la Decima spesso ha fatto. E' vero che i militi rischiavano la vita in imboscate tese dai partigiani
ma questa non è una buona scusa per infierire selvaggiamente su partigiani catturati o su sospettati
di connivenze con i partigiani. Azioni di questo tipo disonorano chi le fa, Convenzione dell'Aja o no.
Persino staffette (donne) dei partigiani vennero spesso violentate dai militi repubblichini quando
furono catturate. E tu ti stupisci che poi i partigiani violentassero le ausiliarie della Repubblica di Salò?

Massimo ,
Ho parlato di D'Annunzio perchè è stato definito da Red uno "sborone" che non mi pare una definizione corretta essendosi conquistata la sua reputazione di soldato sul campo di battaglia non a chiacchiare , inoltre , non ho paragonato in alcun modo le gesta di D'Annunzio a quelle della X MAS e della Repubblica Sociale Italiana .
I partigiani(generalmente) non facevano prigionieri fascisti , idem i fascisti (generalmente) nei confronti dei partigiani !
Con le differenza che i secondi costituivano un esercito regolare e combettavano il nemico apertamente ed i primi commettevano delle azioni di guerra illegittimi !
Alllora adesso mi citi tutte le toture e sevizie che avrebbero fatto quelli della Decima , le compariamo con le azioni di guerra legittime e poi facciamo una proprozione per valutare il comportamento generale tenuto dalla Decima MAS .
Poi ti elenco TUTTE LE SCHIFEZZE CHE HANNO COMPIUTO DI PARTIGIANI : TUTTE LE TORTURE , I SOPRUSI , LE ANGHERIE , GLI STUPRI E LE SEVIZIE AI DANNI DI CIVILI INERMI DONNE E BAMBINI CHE CON I FASCISTI NON C'ENTRAVANO NULLA !
Gli sciacalli hanno avuto , la scusa buona per commettere ogni genere di nefandezza , di saccheggi e di schifezze .
Per cui , a questo punto , per ogni crimine attribuito alla Decima facciamo i paragoni con quelli commessi dagli omologhi partigiani !
Purtroppo avete le bende davanti agli occhi per essere un minimo obiettivi con i sinistri è sempre stato così .
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline COSMOS1

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io capisco la polemica tra partigiani e fascisti, sarei anche interessato a vedere una qualche sana autocritica che però manca, ma quello che davvero non capisco è perchè non si attribuisca all'unico vero responsabile tutta la colpa:

il re ha nominato Mussolini primo ministro
il re lo ha fatto arrestare (ma da quando un primo ministro sfiduciato si arresta?)
il re se l'è fatto scappare (beffa! forse l'unica azione rocamboloesca compiuta dai tedeschi in tutta la guerra!)
il re è a sua volta scappato lasciando senza ordini l'esercito

ora: discutere su quale sia l'autorità legittima in una situazione nella quale l'autorità legittima fugge è davvero un bel rompicapo! Ci furono eroi in buona fede che fecero scelte diverse, è un peccato che ci furono anche fanatici che fecero scelte diverse (se tutti i fanatici avessero scelto una parte sarebbe più facile giudicare)

ma che l'unico a dover rispondere di tutte le scelte sbagliate sia colui che è scappato, che ci sia ancora qualcuno sul suolo italiano che porta quel nome, che non sia stato cancellato ogni riferimento a quella dinastia da ogni piazza, strada, monumento italiano, è davvero incomprensibile!
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

Online Massimo

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Standarte, parli di mancata obiettività da parte della gente di sinistra (e io, come ti ho detto, NON SONO DI SINISTRA) ma anche tu ti difendi bene, quanto ad autoreferenzialità. Qui NESSUNO dice che
i partigiani fossero (tutti) anime candide: intruppati in mezzo a loro ci furono anche opportunisti,
quelli che volevano semplicemente sfuggire all'arruolamento, rubagalline da strapazzo, delinquenti,
furbastri, approfittatori, ladri che con il pretesto della lotta al nazifascismo volevano vivere di ruberie
e quant'altro. Ma ce ne furono di ogni risma e colore anche tra i militi della repubblica di Salò. Tu stai
un pò troppo santificando i combattenti di Salò come degli eroi che volevano riscattare l'onore dell'
Italia macchiato con l'8 Settembre. Ce ne furono, intendiamoci. Ma ci furono anche coloro che per
motivi assai meno nobili (ed ignobili) si schierarono con Mussolini. Tu vedi solo il marcio che c'era
dall'altra parte (e ce n'era). Ma non vedi il marcio che c'era tra i soldati di Salò. MALE! MOLTO MALE!

Offline Red-

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Massimo ,
Ho parlato di D'Annunzio perchè è stato definito da Red uno "sborone" ...
No, c'è un equivoco, il buon D'annunzio è un personaggio che ha appassionato anche me in tempi passati, ricordo persino a "quasi-memoria" alcune sue poesie, sono stato anche visitare la sua casa sul Garda.
Dicavo "sborone" in senso scherzoso, bisogna ammettere che cmq era sempre un pò sopra le righe, aveva il mito del superuomo e delle imprese epiche e certo più di una gli è riuscita. Ma sempre un pò sborone rimaneva.
Al di la delle battute, forse mitizzare un uomo è sempre un pò sbagliato; alla fine certamemte era solo un uomo, appunto, con le sue vittorie e le sue sconfitte.
Ricordo il volante del motoscafo tutto ripiegato su sè stesso: sul lago di Garda aveva cercato di battere il record di velocità su lago, ma il motoscafo si era rovesciato ed era andato in mille pezzi; lui ci aveva perso un occhio e pure l'altro era mal messo, inoltre si era mezzo sfasciato anche lui.
Cmq ai tempi di Mussolini era l'unico che poteva rivaleggiare con quest'ultimo quanto a carisma e personalità, però era oramai troppo vecchio e malandato, e quindi era fuori dai giochi che contano.
Nella sua casa esiste una stanzetta tutta tappezzata di rosso scuro che fungeva da anticamera. Una volta il duce andò da lui per discutere ovviamente di cose politiche (in realtà si discuteva della sua "messa da parte"), D'annunzio in quella occasione lo fece aspettare due ore nella piccola anticamera a rimirare una sua poesia incisa apposta su uno specchio opaco, cioè che al posto dell'argento era foderato di piombo.
L'indomito personaggio faceva sapere al Duce:
Teco porti lo specchio di Narciso?
Questo è piombato vetro, o mascheraio
Aggiusta le tue maschere al tuo viso
Ma pensa che sei vetro contro acciaio

 :P
« Ultima modifica: Agosto 08, 2013, 21:17:23 pm da Red- »
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline Red-

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Curiosità: nelò racconto precedente sono andato a memoria ed ho riferito quel che ci disse la guida a suo tempo. La memoria però è fallibile; sull'incidente del motoscafo sono certo di ricordare bene, ma da una veloce ricerca in rete si leggono ben tre motivi per cui D'annunzio perse l'occhio: 1- lo perse in battaglia; 2-in un incidente aereo; 3-durante un atterragio con l'idrovolante. La guida ci disse a suo tempo che lo perse tentando di battere il record di velocità sul lago.
Non che sia così importante, però è notevole che siano proposte tante spiegazioni. Del resto è un mito :P
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Offline Cassiodoro

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E con ciò ?
Che i veri "patrioti" se ne infischiano delle convenzioni dell'Aia, specialmente se i "nuovi amici" ti deportano lontano da casa a fare lo schiavo per produrre armi o per sostituire, nei campi, gli uomini inviati nella tua Patria a depredare tutto quello che c'è da depredare.
E come ti ha già ben detto vnd, chi ha avuto il torto di scegliere la parte "sbagliata" adesso deve stare ben zitto, muto e rassegnato.
Chi, come mio padre, a rischio della sua vita, perchè "renitente alla leva" in una repubblica mai esistita, oppure perchè fedeli al giuramento al Re ed alla Patria, "scelsero" di arruolarsi nelle file partigiane, non deve rispondere delle sue azioni a gente come te che crede sia "doveroso ed onorevole" rispettare una legge anche se ti obbliga ad eliminare delle persone per avere un credo religioso o politico diverso dal tuo.
Standarte, la pacificazione è avvenuta quando, ministro della giustizia Togliatti,  hanno liberato tutti i fascisti detenuti nelle carceri italiane, cosa vuoi ancora? Cosa tiri fuori a fare la storia della X MAS, lascia riposare i morti in pace, dimentica, anzi ricordati di un passato in cui l'Italia si è ritrovata nella più completa rovina, senza un ponte ancora intatto,  una strada intera, o un capannone industriale ancora in piedi; questo è stato il risultato di un 20ennio di politica fascista.
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline Cassiodoro

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Alllora adesso mi citi tutte le toture e sevizie che avrebbero fatto quelli della Decima , le compariamo con le azioni di guerra legittime e poi facciamo una proprozione per valutare il comportamento generale tenuto dalla Decima MAS.
Le SS (Schutz Staffen, formazioni paramilitari naziste che al termine del conflitto, al processo di Norimberga, sarebbero state definite organizzazione criminale) si distinsero per crudeltà, vuoi nell'opera di repressione antipartigiana, vuoi nella cattura e deportazione di civili e segnatamente di ebrei avviati ai Lager. In tutte le maggiori città italiane le SS organizzarono luoghi di tortura. Esse vennero coadiuvate con non minore crudeltà delle forze fasciste della Repubblica Sociale Italiana, particolarmente dalle "Brigate Nere" e dalla “X Mas”.

Il 23 settembre, data ufficiale di nascita della Repubblica di Salò, Mussolini rientra in Italia e si stabilisce alla Rocca delle Caminate (Predappio), già sua residenza estiva.
Contemporaneamente i tedeschi articolano il regime di occupazione militare. Albert Kesselring (1885-1960), comandante in capo delle forze armate di occupazione tedesche in Italia, dirama un'ordinanza in cui dichiara "il territorio dell'Italia a me sottoposto territorio di guerra" e subordina alle sue direttive "le autorità e le organizzazioni civili italiane". Le province di Udine, Gorizia e Trieste ("Zona di operazioni Litorale Adriatico") vengono affidate al Gauleiter della Carinzia e quelle di Bolzano, Trento e Belluno ("Zona di operazioni delle Prealpi")  a quello del Tirolo e vi viene perseguita una politica sistematica di germanizzazione in vista di una futura annessione alla "Grande Germania". Le due zone sono escluse dall'autorità di Salò: la nascita della Rsi coincide dunque con la cessione di fatto di ampie aree del paese allo straniero.
Il progetto tedesco di "satellizzazione economica e politica" dell'Italia si manifesta fin dai primi giorni che seguono l'armistizio dell'8 settembre, con un Paese ridisegnato in diverse realtà politico-amministrative e con un solo denominatore comune: l'asservimento alle esigenze belliche dell'occupante. Di questo progetto la Repubblica di Salò costituisce il necessario paravento diplomatico e propagandistico, con una forza militare del tutto subalterna ai tedeschi.
Nominalmente gli uomini a disposizione della cosiddetta Guardia Nazionale Fascista erano 150 mila. Si trattava perlopiù di giovani con un addestramento militare assai approssimativo. Quanto all'esercito il potenziale era stato assorbito quasi completamente dai tedeschi, con 100 mila uomini incorporati in reparti al comando di Kesselring, 50 mila reclutati nell'aviazione tedesca con compiti antiaerei e altre migliaia in diversi organismi germanici.
Solo 25 mila uomini costituivano le divisioni destinate alla forza armata di Salò e nel gennaio del 1944 si trovavano ancora in Germania per l'addestramento. Alla scarsità di uomini si aggiungeva la precarietà dell'armamento, anch'esso dipendente dalla volontà tedesca.
Anche la direzione della lotta contro le forze partigiane era completamente accentrata nelle mani del comando tedesco. La copertura politica della Repubblica Sociale non bastava a nascondere la fragilità di un apparato statale creato e sostenuto dalle truppe del Reich.

L'obiettivo dell'amministrazione militare tedesca era duplice: da una parte asservire l'economia italiana alle esigenze belliche e dall'altra reclutare manodopera da impiegare al servizio del Reich. Le linee direttrici prevedevano la ridistribuzione territoriale delle imprese (trasferimento al nord degli impianti dell'Italia centromeridionale per sottrarli all'avanzata delle truppe anglo-americane); il decentramento delle stesse industrie settentrionali per evitare che la concentrazione favorisse i bombardamenti; la chiusura degli impianti non essenziali agli scopi bellici. La maggior parte di ciò che veniva prodotto - beni di consumo o beni attinenti l'attività bellica - veniva avviata verso la Germania.
Nel febbraio 1944 partirono 6.930 vagoni merci carichi di materiali in ferro, prodotti chimici, minerali e tessili e 727 vagoni di beni di consumo, dalla porcellana alla biancheria, dalle pipe alle molle per i materassi; a marzo i carichi furono rispettivamente di 6.018 e 544 vagoni; in aprile 6.056 e 801 vagoni; in totale 321.592 tonnellate, per un valore di circa mezzo miliardo di marchi dell'epoca, più o meno due terzi dell'intera produzione. All'acquisizione di prodotti finiti si aggiungeva poi la requisizione di interi impianti e il loro trasferimento in Germania.
Un ulteriore strumento di assoggettamento economico era rappresentato dalla requisizione di manodopera. Nelle regioni del Trentino-Alto Adige e del Friuli-Venezia Giulia, sottoposte ad amministrazione speciale, la precettazione assunse i caratteri della deportazione in massa di gran parte della popolazione maschile valida. Nel resto del territorio italiano occupato il reclutamento coatto era affidato alle autorità fasciste.
Disoccupati, operai licenziati, scioperanti, partigiani catturati, civili fermati durante i rastrellamenti, intere classi di precettati, gli stessi detenuti comuni delle carceri, diventarono un serbatoio di forza lavoro da trasferire in Germania al servizio del Reich. Caricati sui vagoni e deportati nei Lager, gli italiani di queste regioni morirono a migliaia, sacrificati al disegno bellico del Nazismo. A tutto questo si aggiungano i contributi di guerra imposti al governo di Salò: dieci miliardi mensili per tutto il 1944.
Grazie anche all'appoggio della Repubblica di Salò, l'Italia era diventata una preda di guerra, assoggettata ad un regime di occupazione non diverso da quello riservato agli altri Paesi europei sotto il controllo tedesco.

Albert Kesselring
Processato nel 1947 per crimini di Guerra (Fosse Ardeatine, Marzabotto e altre stragi di civili), Albert Kesselring (1885-1960), comandante in capo delle forze armate di occupazione tedesche in Italia, fu condannato a morte. La condanna fu commutata nel carcere a vita. Ma già nel 1952, in considerazione delle sue "gravissime" condizioni di salute, egli fu messo in libertà. Tornato in patria fu accolto come un eroe e un trionfatore dai circoli neonazisti bavaresi, di cui per altri otto anni fu attivo sostenitore. Pochi giorni dopo il suo rientro a casa Kesselring ebbe l'impudenza di dichiarare pubblicamente che non aveva proprio nulla da rimproverarsi, ma che - anzi - gli italiani dovevano essergli grati per il suo comportamento durante i 18 mesi di occupazione, tanto che avrebbero fatto bene a erigergli... un monumento.
A tale affermazione rispose Piero Calamandrei (1889-1956), con una famosa epigrafe -recante la data del 4.12.1952, ottavo anniversario del sacrificio del partigiano Duccio Galimberti (1906-1944) -, dettata per una lapide "ad ignominia", collocata nell'atrio del Palazzo Comunale di Cuneo in segno di imperitura protesta per l'avvenuta scarcerazione del criminale nazista.
L'epigrafe afferma:

Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio del torturati
Più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA



« Ultima modifica: Agosto 09, 2013, 00:31:13 am da Cassiodoro »
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline Stendardo

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Standarte, parli di mancata obiettività da parte della gente di sinistra (e io, come ti ho detto, NON SONO DI SINISTRA) ma anche tu ti difendi bene, quanto ad autoreferenzialità. Qui NESSUNO dice che
i partigiani fossero (tutti) anime candide: intruppati in mezzo a loro ci furono anche opportunisti,
quelli che volevano semplicemente sfuggire all'arruolamento, rubagalline da strapazzo, delinquenti,
furbastri, approfittatori, ladri che con il pretesto della lotta al nazifascismo volevano vivere di ruberie
e quant'altro. Ma ce ne furono di ogni risma e colore anche tra i militi della repubblica di Salò. Tu stai
un pò troppo santificando i combattenti di Salò come degli eroi che volevano riscattare l'onore dell'
Italia macchiato con l'8 Settembre. Ce ne furono, intendiamoci. Ma ci furono anche coloro che per
motivi assai meno nobili (ed ignobili) si schierarono con Mussolini. Tu vedi solo il marcio che c'era
dall'altra parte (e ce n'era). Ma non vedi il marcio che c'era tra i soldati di Salò. MALE! MOLTO MALE!

Il mio è un tentativo di portare a galla la verità su fatti storici inerenti alla seconda guerra mondiale .

1)Io non ho parlato dei repubblichini in generale , ma della Decima MAS . Ed anche se facciamo un paragone tra i crimini compiuti dai repubblichi e quelli compiuti dai partigiani , non c'è paragone sul fatto che i partigiani abbiano commesso molti più crimini rispetto ai repubblichini .
Per cui è vero che sono stati commessi dai crimini da parte dei repubblichini ma la bilancia pende decisamente a sfavore dei partigiani . 
Si pensi solo agli stupri : quelli commessi dai fascisti e dai tedeschi si possono contare sulla punta delle dita . Inoltre non mi risulta 1 solo caso di stupro ad opera dei camerati della X MAS durante tutta la seconda guerra mondiale .
Quelli commessi dai partigiani , dopo l'arrivo degli alleati , erano praticamente la regola tenuto conto che molte di queste donne con i fascisti non c'entravano una mazza . 
Detto questo bisogna ammettere che sono stati commessi dei crimini di guerra deplorabili ed ignobili anche dai repubblichini .

2)Un'analisi obiettiva dovrebbe comprendere TUTTO quello che fece la X MAS e non solo far riferimento a casi sporadici .
E , GENERALMENTE , se si pensa alle MIGLIAIA di azioni di guerra legittime ha compiuto la X MAS sia in mare che in terra dall'inizio della seconda guerra mondiale si può senz'altro affermare che , GENERALMENTE , il comportamento in guerra tenuto dai camerati della Decima MAS fu corretto ed onorevole , e questo è stato confermato dagli stessi Alleati che hanno premiato con medaglie d'oro camerati della X MAS fatti da loro prigionieri pertanto non è "autoreferenzialità" è stato lo stesso nemico che ha riconosciuto il valore della Decima Flottiglia MAS sul campo di battaglia .
A me risulta che la X MAS abbia ecceduto solo in 2 casi :
A Forno (frazione di Massa) ed a Crocetta di Montello (Treviso) ma le azioni di guerra della X MAS non furono 2 ma MIGLIAIA , pertanto , una valutazione che sia un minimo obiettiva non può prescindere dal tener conto di questi dati !
Quando si esprime un giudizio su di una divisione si dovrebbe darlo tenendo conto di tutto .
Da ciò si evince che il mio è un parere obiettivo il tuo è fazioso .
Tu non sarai di sinistra ma la tua analisi storica èmi sembra identica a quello di un sinistro .
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Stendardo

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No, c'è un equivoco, il buon D'annunzio è un personaggio che ha appassionato anche me in tempi passati, ricordo persino a "quasi-memoria" alcune sue poesie, sono stato anche visitare la sua casa sul Garda.
Dicavo "sborone" in senso scherzoso, bisogna ammettere che cmq era sempre un pò sopra le righe, aveva il mito del superuomo e delle imprese epiche e certo più di una gli è riuscita. Ma sempre un pò sborone rimaneva.
Al di la delle battute, forse mitizzare un uomo è sempre un pò sbagliato; alla fine certamemte era solo un uomo, appunto, con le sue vittorie e le sue sconfitte.
Ricordo il volante del motoscafo tutto ripiegato su sè stesso: sul lago di Garda aveva cercato di battere il record di velocità su lago, ma il motoscafo si era rovesciato ed era andato in mille pezzi; lui ci aveva perso un occhio e pure l'altro era mal messo, inoltre si era mezzo sfasciato anche lui.
Cmq ai tempi di Mussolini era l'unico che poteva rivaleggiare con quest'ultimo quanto a carisma e personalità, però era oramai troppo vecchio e malandato, e quindi era fuori dai giochi che contano.
Nella sua casa esiste una stanzetta tutta tappezzata di rosso scuro che fungeva da anticamera. Una volta il duce andò da lui per discutere ovviamente di cose politiche (in realtà si discuteva della sua "messa da parte"), D'annunzio in quella occasione lo fece aspettare due ore nella piccola anticamera a rimirare una sua poesia incisa apposta su uno specchio opaco, cioè che al posto dell'argento era foderato di piombo.
L'indomito personaggio faceva sapere al Duce:
Teco porti lo specchio di Narciso?
Questo è piombato vetro, o mascheraio
Aggiusta le tue maschere al tuo viso
Ma pensa che sei vetro contro acciaio

 :P

Pardon , ho capito male io allora .

Tutto corretto ciò che hai scritto Red .

Permettimi solo di fare un appunto : a quanto mi risulta l'occhio non venne perso in quell'occasione .
Il 16 gennaio del 1916, a seguito di un atterraggio d'emergenza, nell'urto contro la mitragliatrice dell'aereo riportò una lesione all'altezza della tempia e dell'arcata sopraccigliare destra. La ferita non curata per un mese provocò la perdita dell'occhio.
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius