Pillole:
...faccio un pò di storiografia, salvo errori, da quel che ricordo e da appassionato della II GM.
Dunque, la squadriglia Mas in realtà nasce durante la prima guerra mondiale. Serviva un'unità dotata di mezzi navali piccoli e veloci, che potessero causare danni a grandi navi con veloci incursioni. Nacque così il Motoscafo Armato di Siluri, il MAS, appunto.
Nella II GM Il principe Valerio Borghese prese il comando della nuova flotta, E MAS significò Motoscafo Anti Sommergibile o qls del genere, ma in sostanza cambiò poco. Poi arrivò il D'annunzio che, da sborone qual era, li ribattezzò Memento Auder Semper (ricordati sempre di osare), ma l'acronimo in realtà non significava quello, ovviamente.
Gli diedero il nome di "decima" in ricordo della decima legione romana, che a quanto pare si rese famosa per il suo valore. Ma in realtà non esisteva nè la nona e nè la ottava.
Durante la II GM si rese nota per alcune azioni in effetti efficaci. I motoscafi erano dotati di due siluri, di cannoncini e mitragliatrici. Si avvicinavano senza essere visti, colpivano e poi si dileguavano.
Il problema arrivò ad un certo punto, mi pare nel 41 o giù di lì, cioè quando gli alleati montarono i primi prototipi di radar. In quel modo riuscivano e vederli anche da lontano e li facevano fuori come mosche.
E così la flottiglia MAS andò in crisi; poi si riorganizzò e si specializzò in incursioni di tipi diverso, cioè andavano di persona, con muta e bombe, a sabotare le navi nemiche.
Non ricordo come e perchè si adattarono anche ad azioni di terra, forse Standarte lo ricorda.
Dopo l'armistizio e con la RSI, la decima fu mandata a tentare di sgomberare le alpi dai partigiani, in particolare quelle piemontesi, questo perchè i tedeschi pensavano, dopo il D Day, che gli alletati potessero passare di lì per arrivare in Italia, e quindi ordinarono al Duce (ormai servo di Hitler) di mandare là delle truppe per preparare la difesa.
Perchè i tedeschi scelsero proprio la decima non lo so, probabilmente perchè era l'unità meglio armata, addestrata e più motivata. In pratica erano dei fanatici, via. ..Cmq la X MAs non riuscì a sgomberare le alpi dai partigiani.
Quanto fossero davvero addestrati non saprei, a naso io direi che lo erano meno dei nazisti, i quali davvero erano soldati di prim'ordine, pure se anche loro fanatici e per di più pazzoidi.
A mio avviso quello che fece a suo modo "grande" la decima fu in primis il loro comandante, Junio Valerio Borghese; pochi lustri fa fu accusato di un tentativo di colpo di stato (il "golpe Borghese"), per ciò fuggì in svizzera (se non erro) e lì morì.
Che cosa fece poi, alla fine, di tanto straordinario io non lo ricordo bene, ma certo non è che conosca per filo e per segno ogni azione della X MAS.
Come nota a margine, quel che mi pare certo è che non è vero che furono "l'unica unità cui gli avversari riconobbero merito", vien da pensare agli alpini dell'ARMIR ad esempio, di cui si disse "...gli unici che possano considerarsi non vinti in terra di Russia". E già che ci siamo ricordiamo pure che agli alpini in ritirata in Russia, i civili russi offrivano pane e latte, ai tedeschi offrivano al massimo bastonate; si sa di diversi alpini che sposarono donne del posto, o che ritornarono là dopo la guerra, ma non si sa di alcun tedesco che abbia fatto altrettanto.
Ps.
...Questa è soltanto la storia secondo me. Accetto critiche ed eventuali.
Mussolini , all'epoca , non era servo di Hitler . C'era il patto d'acciaio da rispettare . Anche perchè Hitler dopo l'8 settembre 1943 avrebbe potuto tranquillamente decidere di annettere al Reich tutto il centro-nord Italia come fece con la Repubblica di Vichy , difatti , dopo lo sbarco alleato in Marocco ed in Algeria non contrastato della truppe di Vichy , tedeschi ed italiani invasero la parte di Francia sotto il controllo del Governo di Vichy , stato satellite del Terzo Reich , con l'Operazione Anton, e anche la Tunisia, togliendo ogni autonomia allo Stato francese della Repubblica di Vichy .
La lotta ai partigiani si rese necessaria solo per evitare che continuassero le imboscate e gli attacchi dinamitardi ai danni dei fascisti e dei tedeschi .
Sulle alpi piemontesi non operarono solo i militi della Decima Mas ma anche altri reparti terrestri , inoltre , nella Repubblica Sociale Italiana c'erano reparti che in quanto a preparazione e motivazione non erano inferiori alla decima si pensi solo al Battaglione "Vendetta" delle SS italiane .
Nel marzo del 1944 il battaglione "Vendetta", facente parte del reggimento comandato del tenente colonnello Carlo Federico Degli Oddi fu schierato a Nettuno. Il reggimento combatté duramente contro gli Alleati durante lo sbarco, tenendo un fronte di oltre 4 km per 70 giorni ed infliggendo perdite superiori di 20 volte al nemico rispetto alle proprie. Dopo gli scontri 340 su 650 volontari delle SS morirono. Ai legionari italiani, per l'alto valore dimostrato, fu permesso dall'alto comando tedesco di fregiarsi delle rune SS sul classico sfondo nero che li integrò ufficialmente nelle Waffen SS.
Per quanto concerne invece il fatto che la Decima MAS non riuscì "a sgomberare le alpi dai partigiani" c'è da dire che le operazioni poste in essere dai fascisti e dai tedeschi in tutto il nord Italia nell'autunno del 1944 mandò in crisi la resistenza tanto che nel Dicembre 1944 tutta la resistenza italiana era composta da 20.000 uomini (sono questi i veri combattenti della resistenza), poco più di una divisione tedesca a pieni effettivi .
Fonte : S.Peli, La Resistenza in Italia, p. 134.
Solo a guerra finita ovvero pochi giorni prima o persino poche ore prima dell'arrivo dei carri armati alleati nelle varie città del nord Italia a seconda della loro ubicazione e con l'esercito tedesco in rotta verso la Germania , esplose la resistenza con l'insurrezione generale e gli effettivi della resistenza passarono in pochi giorni a 300.000 unità uomini ed anche donne (In pratica , tolta qualche scaramuccia con le colonne tedesche in fuga e con qualche reparto fascista rimasto in citta ed ormai completamente circondato ed isolato , è stata un sfilata o quasi.)
Fonte : Atti del Comando generale del Corpo volontari della libertà (Giugno 1944-aprile 1945), a cura di Giorgio Rochat, prefazione di Ferruccio Parri. Franco Angeli, 1972
Definire "fanatici" e "pazzoidi" dei soldati per il semplice fatto che combattono e non si arrendono , cioè non fanno altro che il loro mestiere , mi sembra solo un'offesa gratuita alla loro dignità di uomini e di soldati .
Del resto non Hitler o Mussolini ma il primo ministro inglese Winston Churchill disse testualmente :
"GLI ITALIANI PERDONO LE GUERRE COME SE FOSSERO PARTITE DI CALCIO E LE PARTITE DI CALCIO COME SE FOSSERO GUERRE ."
Quello che rese grande la Decima MAS prima dell'8 Settembre 1943 in tutto il mondo furono le seguenti azioni militari coronate da successo :
Baia di Suda - 25-26 marzo 1941: affondamento dell'incrociatore York (8.250 t) e grave danneggiamento della nave cisterna Pericles (8.324 t)
Alessandria - dicembre 1941 (operazione G.A.3): poste fuori servizio le due navi da battaglia Queen Elizabeth e Valiant; danneggiamento della nave cisterna Sagona (7.750 t) e del cacciatorpediniere Jervis (1.690 t)
Sebastopoli - 10 giugno 1942: affondamento di una motonave da 5.000 t
Sebastopoli - 12 giugno 1942: danneggiamento di un piroscafo da 10.000 t successivamente affondato da aerei tedeschi
Sebastopoli - 18 giugno 1942: danneggiamento dell'incrociatore Molotov da 10.230 t e affondamento di due imbarcazioni armate
Sebastopoli - 19 giugno 1942: affondamento del sommergibile Qquoka
Sebastopoli - 1 luglio 1942: nell'occasione della capitolazione di Sebastopoli le unità della flottiglia svolsero un'intensa attività di rastrellamento, sostenendo scontri con motovedette e cannoniere. Affondamento di una motovedetta
Gibilterra - luglio 1942: danneggiamento dei piroscafi Meta (1.575 t), Shuma (1.494 t), Empire Snipe (2.497 t) e Baron Douglas (3.899 t).
Acque del Mar Nero: il tenente di vascello Emilio Legnani attaccò un incrociatore e un cacciatorpediniere affondando l'unità maggiore; venne decorato con medaglia d'oro al valor militare il 3 agosto 1942[86]
Algeri - dicembre 1942: affondamento dei piroscafi Ocean Vanquisher (7.147 t) e Berto (1.493 t); danneggiamento dei piroscafi Empire Centaur (7.041 t) e Armattan (6.587 t)
Gibilterra - maggio 1943: grave danneggiamento dei tre piroscafi Pat Harrison (7.000 t), Mashud (7.500 t) e Camerata (4.875 t).
Sebastopoli - 19 maggio 1943: danneggiamento, dopo aspro combattimento, di due motovedette sovietiche.
Alessandretta e Mersin - giugno, luglio e agosto 1943: affondamento dei piroscafi Orion (7.000 t) e Fernplant (5.274 t) e danneggiamento del piroscafo Kaituna (10.000 t)[87]
Gibilterra - agosto 1943: affondamento della petroliera Thorshov (10.000 t) e dei piroscafi Stanridge (6.000 t) e Harrison Gray Otis (7.000 t).
Per le attività svolte, il reparto fu decorato di medaglia d'oro al valor militare con la motivazione:
« Erede diretta delle glorie dei violatori di porti che stupirono il mondo con le loro gesta nella prima guerra mondiale e dettero alla Marina Italiana un primato finora ineguagliato, la X Flottiglia M.A.S. ha dimostrato che il seme gettato dagli eroi nel passato ha fruttato buona messe. In numerose audacissime imprese, sprezzante di ogni pericolo, fra difficoltà di ogni genere create, così, dalle difficili condizioni naturali, come nei perfetti apprestamenti difensivi dei porti, gli arditi dei reparti di assalto della Regia Marina, plasmati e guidati dalla X Flottiglia M.A.S., hanno saputo raggiungere il nemico nei più sicuri recessi dei muniti porti, affondando due navi da battaglia, due incrociatori, un cacciatorpediniere e numerosi piroscafi per oltre 100.000 tonnellate.
Fascio eletto di spiriti eroici, la X Flottiglia M.A.S. è rimasta fedele al suo motto: "Per il Re e la Bandiera".
Mediterraneo, 1940 - 1943 »
Tu non lo ricordi bene "cosa fece di tanto strordinario la X MAS" ma forse se lo ricorda meglio il nemico inglese . Solo in riferimento all'"Impresa di Alessandria" ad opera dei marò della Decima MAS , il Primo Ministro inglese Winston Churchill disse :
« ...sei Italiani equipaggiati con materiali di costo irrisorio hanno fatto vacillare l'equilibrio militare in Mediterraneo a vantaggio dell'Asse. »
Non ho mai detto che la Decima MAS fu "l'unica unità cui gli avversari riconobbero merito" . Si pensi solo ai paracadutisti della Folgore in Africa settentrionale (in questo caso specifico la storia cessa di essere storia per entrare nella leggenda...) .
Il nemico così si espresse :
- W. Churchill alla Camera dei Deputati, 21 novembre 1942:
" Dobbiamo davvero inchinarci di fronte ai resti di quelli che furono i Leoni della Folgore" -
- Il giorno 11 novembre 1942 il nemico comunica dal Cairo :
" I resti della divisione italiana Folgore hanno resistito oltre ogni limite delle possibilità umane" -
Il giorno 8 novembre 1942 il nemico comunica dal Cairo:
" La resistenza opposta dalla divisione di paracadutisti Folgore è invero ammirevole" -
Un ufficiale del Corpo d'Armata, riuscito fortunosamente a prendere contatto con la colonna
dei paracadutisti, così scriveva al suo comando:
" Ho percorso tutta la linea della Folgore. E' commovente vedere questi ragazzi scarni, affaticati,
dagli occhi lucidi, scavare buche, pulire i fucili mitragliatori e prepararsi all'estrema resistenza.
E' la più bella prova del dominio della volontà.
E' manifestazione di virtù incomparabile." -
L’Ottava Armata inglese aveva schierato nel settore, la 7a Divisione corazzata, i Desert Rats, “i Topi del deserto”, un’unità di veterani di molte battaglie africane, e tre divisioni di fanteria. Un totale di circa 50.000 uomini, con 400 pezzi di artiglieria, 350 carri e 250 blindati. Le scorte di munizioni, viveri ed equipaggiamenti erano praticamente illimitate.
A queste forze la Folgore metteva in campo circa 3.500 paracadutisti, più altri 1.000 uomini (31° Battaglione guastatori d’Africa e un battaglione di fanteria della Divisione Pavia), un’ottantina di pezzi d’artiglieria, 5 carri (tedeschi) , nessun veicolo proprio, penuria assoluta di munizioni ed equipaggiamenti, viveri in quantità e qualità talmente misere da causare serie malattie debilitanti a più del 30% della forza effettiva (si pensi solo che nel deserto africano la razione d'acqua per i paracadutisti era di poco più di 1 litro d'acqua messo che sapeva di benzina perchè veniva messo negli stessi bidoni dove veniva messa la benzina , inoltre gli artiglieri dei pochi pezzi controcarro da 47/32 per riuscire a bloccare i carri armati nemici dovevano cercare di colpirli non solo a distanza ravvicinata ma anche sui cingoli dato che la pesante blindatura dei corazzati unita alla scarsa efficacia penetrante del 43/32 non permettava neanche di scalfire la blindatura del carro e spesso accadeva che quando i carri armati nemici individuavano la postazione del cannone si ponevano a distanza di sicurezza facendo un comodo tiro al bersaglio , a ciò si aggiunga la posizione statica e quindi facile dal colpire del controcarro rispetto ad un bersaglio in movimento quel è il carro armato) .
In sintesi i rapporti di forza erano di 1 a 13 per gli uomini, 1 a 5 per le artiglierie, 1 a 70 per i carri.
A questo quadro si aggiunga il dominio incontrastato dei cieli degli alleati e le continue incursioni aeree sulle posizioni della Folgore .
Ebbene , nonostante ciò , la linea tenuta dalla Folgore non fu sfondata . La Battaglia di El-Alamein , infatti , fu persa perchè gli alleati sfondarono il fronte nord e non quello sud tenuto dai paracadutisti tedeschi della Ramke e da quelli della Folgore .
Dei 6.450 paracadutisti della Folgore arrivati nel Luglio 1942 in Africa solo 340 erano ancora vivi ed operativi nel Novembre 1942 dopo la battaglia di El-Alamein andando successivamente a costituire il Battaglione "Folgore Tunisia" .
Da ultimo , quel comunicato si riferisce non a tutta l'ARMIR (all'epoca dei fatti ridenominata 8°Armata) ma solo ad una sua parte : il Corpo d'Armata Alpino (Divisioni alpine Cuneense , Julia e Tridentina con alle spalle la divisione di fanteria Vicenza) .
Anche se bisogna tener presente che forse quel comunicato è un falso storico .
La leggenda del bollettino n.630 Fonte :
http://it.wikipedia.org/wiki/Reparti_italiani_al_fronte_orientaleForse un falso storico quello del bollettino n. 630 del Comando supremo russo, emesso da Radio Mosca l'8 febbraio 1943 abbia recitato:
Sono tuttora discordanti le opinioni sull'esattezza della citazione: alcuni asseriscono che nel testo, annunciando il travolgimento delle forze dell'Asse sul fronte del medio Don e la caduta di Stalingrado, si precisò:
« ... soltanto il Corpo d'armata alpino italiano deve ritenersi imbattuto sul suolo di Russia... »
Per amore della verità storica, non esistono prove che tale citazione sia vera e pare essere stata inventata in Italia durante la guerra fredda .
Fonte :
http://www.ana.it/dotAsset/3bffd258-9756-489b-bfe8-1ec61520df60 (articolo di Mario Rizza, pubblicato sul numero di febbraio 1993 del mensile "L'Alpino") .