Autore Topic: Fucilazione camerati X MAS da parte degli angloamericani e storia della Decima  (Letto 70984 volte)

0 Utenti e 3 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Online Cassiodoro

  • WikiQM
  • Affezionato
  • ***
  • Post: 1272
  • Sesso: Maschio
Re:uesto
« Risposta #90 il: Agosto 10, 2013, 14:14:16 pm »
Citazione da: Standarte
1)Ed io l'inganno lo contesto , invece....
Te lo abbiamo detto già in tanti, lascia perdere e goditi la libertà che hai, invece di rimembrare un passato che ha lasciato all'Italia solo morti e distruzioni...
Prenditi la "libertà" di capire da dove è iniziato, con le devastazioni delle case del popolo e con l'uccisione di Matteotti.
Violenza ha sempre chiamato violenza, fattene una ragione.
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline Stendardo

  • Veterano
  • ***
  • Post: 3501


Peccato che siano le chiacchiere di una minoranza di nostalgici contro la sentenza di un trubunale regolare.


Non lo dimentico affatto.
Anzi.
Il comunismo è stata una grande lezione di vita, come il fascismo. Entrambe sono esperienze da non ripetersi.

 

Avrebbero dovuto garantire il vettovagliamento e non lo fecero.
Spararono agli italiani che cercarono di salire sui loro camion.


No. Questo è revisionismo storico di impronta fascista, non è storia.
In particolare l'avverbio TUTTE.

E' matematicamente inaccettabile.


Io non nego l'evidenza. Io non sono comunista.
Non potrei esserlo.

Alcune faranno anche riferimento a fatti veri, pulite della retorica.
Ma hanno tutta l'aria d'essere copincollate da www.rsi.it...
Un sito che consulto ma che ho imparato a prendere poco sul serio.

Non puoi pensare che una guerra civile finisca da un giorno all'altro.
O puoi credere che si possa diventare improvvisamente amici di uno che ti ha sparato fino a dieci minuti prima?
O, peggio, ti ha ucciso un figlio?
I nodi vengono al pettine.
Il Gen. Alexander disse: "vi dò tempo tre giorni per fare pulizia. Al quarto giorno non voglio vedere più morti per le strade".
Secondo te a che cosa alludeva?
Esatto... lo stesso che in genere voi sostenete abbia dato dei codardi ai partigiani... pur avendo loro lanciato armi e viveri per tutta la guerra di resistenza...
I conti non tornano....
La resa dei conti.
C'è anche un bel libro, da leggere. Di un certo oliva.
Non un pirla qualsiasi...
E' il docente di storia militare della Scuola di Applicazione dell'Esercito.

1)La verità viene a galla analizzando la storia , non tramite le sentenza dei tribunali , che come tutti sappiamo spesso si sono rivelate sbagliate .
Non è di certo una sentenza di tribunale che può decretare o assolvere da una colpa storica o presunta tale ma un'analisi obiettiva e dettagliata della storia .   
I tribunali italiani hanno definito l'attentato dinamitardo di via Rasella una "legittima azione di guerra" , ma in realtà se si analizza un minimo obiettivamente quanto contenuto nella Convezione dell'Aja e vigente all'epoca dei fatti , essa non era in alcun modo una "legittima azione di guerra" ed i tedeschi non fecero altro che applicare il diritto di rappresaglia previsto dalla medesima convenzione ed applicato regolarmente anche da americani , francesi , inglesi e russi .
Comunque  in quel caso sono stati fucilati 5 prigionieri in più rispetto a quanto previsto ed è lì che a mio modo di vedere si è concretizzata la violazione del diritto vigente all'epoca e quindi il crimine di guerra . 

2)Condivido sia il comunismo ed il fascismo sono esperienza da non ripetersi e che non si ripeteranno perchè mai nel corso della storia umana un'epoca si è ripetuta per due volte .

3)Cazzate .
Il vettovagliamento della 8°Armata era compito dei serivizi logistici della medesima armata non dei tedeschi .
E perchè ci sono stati dei casi SPORADICI (quanti 2 o 3 su milioni di soldati presenti ?) in cui dei soldati semplici tedeschi hanno fatto questo allora la Germania ha tradito l'Italia ?
Ma lo vedi che dici cazzate ?
Ed allora quando i tedeschi , come è stato raccontato in libri di alpini tornati dalla Russia , bussavano alle isbe occupate dagli italiani durante la ritirata e venivano cacciati a calci in culo e per questo morivano assiderati perchè di notte la temperatura scendeva anche a -45° C cosa dobbiamo dire ?
Ma lo conosci il valore della parola "tradimento" ?
I tedeschi hanno combattuto contro i russi con tutte le loro forze fino alla fine delle guerra e fin dentro la Germania , è inutile che citi dei casi di singoli soldati per voler dimostrare teorie risibili ed infantili !
Lo stesso Corpo d'Armata alpino è stato soccorso e rifocillato alla fine della ritirata dagli stessi tedeschi che erano riusciti a costituire una nuova linea di difesa .

4)I siti che parlando dei crimini dei partigiani sul web sono CENTINAIA !
Se vuoi ti posso anche citare i passi dei libri scritti da un giornalista , saggista e scrittore italiano DI SINISTRA ED EX COMUNISTA esperto di resistenza : GIAMPAOLO PANSA !
Che si è laureato con una tesi sulla "Guerra partigiana tra Genova e il Po" ; e che ha scritto libri come "Il sangue dei vinti" , "Sconosciuto 1945" e ... "LA GRANDE BUGIA" !

5)Mi correggo escludo i partigiani cattolici . MA TUTTE le brigate partigiane comuniste ovvero la Brigata Garibaldi e le Brigate GAP e SAP che costituivano l'80% dei partigiani totali , si sono macchiate di crimini di guerra e di crimini contro l'umanità !
Non è "revisionismo storico di impronta fascista" . E' la verità contro la menzogna .
Ti cito solo 3 casi storici che riguardano TUTTE le formazioni partigiane comunista :
1)Alcuni della Brigata Garibaldi
Questa storia, tratta da “Il Triangolo della Morte” Ed. Mursia, di Giorgio e Paolo Pisanò, ripercorre una delle tante eroiche imprese della Brigata Partigiana per eccellenza: “La Brigata Garibaldi” ovvero il nucleo partigiano che ha combattuto con tenacia e sprezzo del pericolo per la libertà e la democrazia.

Ines Gozzi, una bella ventiquattrenne di Castelnuovo Rangone (MO), è una studentessa universitaria, laureanda in lettere. Conoscendo la lingua tedesca è diventata l’nterprete del locale Comando Germanico. Ciò ha significato la salvezza del paese quando i partigiani hanno ucciso due soldati tedeschi nella zona e questi volevano distruggere l’abitato. E’ stata proprio Ines Gozzi a interporsi e a battersi perchè la rappresaglia fosse evitata. Così, da quel giorno, tutti gli abitanti di Castelnuovo Rangone lo sanno e gliene sono grati.

Ma tutti sanno anche che la ragazza è fidanzata con un ufficiale della Guardia Nazionale Repubblicana e questa è una colpa imperdonabile agli occhi dei “partigiani assassini -salvatori della patria- ed eroi coraggiosi pluridecorati“!

La notte del 21 gennaio 1945 una squadra di partigiani della brigata “Garibaldi” fa irruzione in casa Gozzi prelevando Ines e suo padre.

I due vengono portati in un casolare in aperta campagna e qui, davanti al genitore legato, la ragazza subisce le più atroci sevizie e le violenze più indicibili da tutti i “coraggiosi” componenti dell’”onorata” Brigata Garibaldi.

I partigiani garibaldini ubriachi la posseggono a turno, la picchiano, gli sputano addosso, le tagliano le unghie fino alla carne, gli spengono dei mozziconi di sigaretta negli occhi, poi le urinano addosso.
Tutto questo orrore davanti al padre legato, costretto ad assistere al martirio di quell’unica figlia nell’impotenza e nella consapevolezza che non ne sarebbero usciti vivi. Dopo essersi accaniti contro la povera Ines, i partigiani infieriscono su quel padre che oramai non si rendeva più conto di cosa stesse accadendo tanto era il dolore che gli avevano provocato quei porci stramaledetti!

All’alba del 22 gennaio 1945, dopo la lunga notte di baldoria, i “coraggiosi partigiani garibaldini“  finiscono padre e figlia con numerosi colpi di pistola alla testa. Verranno ritrovati e riesumati alcuni giorni dopo. I
l corpo della ragazza è tanto straziato, tanto sfigurato da dover essere nascosto agli occhi della madre.
Sui muri di Castelnuovo Rangone qualcuno scrive: “Bestie, avete ucciso la nostra salvatrice“.

Bastiglia (MO) Era una notte calda e umida a Bastiglia (MO) quando la sera del 27 aprile 1945 alcuni partigiani (Brigata Garibaldi) si introdussero nell’abitazione di Walter Ascari, lo derubarono, fecero razzia di carni e salumi; lo prelevarono e lo trasportarono in aperta campagna.

Ascari non era fascista, ma neanche comunista, era un benestante e questa era una grandissima colpa durante le “Radiose Giornate” quindi colpendo Walter Ascari avrebbero colpito lo “Stato Borghese“.

Giunti in località Montefiorino alcuni partigiani estrassero dei bastoni e cominciarono a colpire il malcapitato come dei forsennati; altri con l’ausilio di una canna di bambù lo seviziarono fino a rompergli l’ano e parte dell’intestino. Ma era ancora ben poca cosa, una fine orrenda attendeva il povero Walter Ascari. “A morte!” “A morte!” Urlavano gli assassini… Per la sua mattanza finale, i gloriosi e pluridecorati eroi garibaldini pensano a qualcosa di diverso dalla solita raffica di mitra…  Qualcosa di speciale… Qualcosa che soltanto la loro mente perversa e assassina poteva immaginare, qualcosa che va aldilà dell’umana cattiveria.
Lo appesero per i polsi ad un grosso ramo in modo che il corpo del moribondo fosse ben teso assicurandolo per i piedi al terreno con una corda. Poi, con una grossa sega da boscaiolo a quattro mani, lo tagliarono in due! Da vivo! Il suo corpo fu gettato in seguito in una porcilaia. Quando lo ritrovarono, ben poco era rimasto di quel pover’uomo.

2)Alcuni dei GAP :
Nel libro i "Balilla andarono a Salò" (pag. 152-153) , Giorgio Albertazzi racconta la pietosa riesumazione dei corpi di alcuni suoi camerati uccisi da una imboscata vigliacca tesa loro dai GAP . A quei soldati erano stati cavati gli occhi con gli uncini della "M" mussoliniana che il reparto aveva sulle mostrine .
Italina Bocchi Morisi, di sessant'anni, era madre del Dr. Francesco Bocchi, vice-federale repubblichino di Modena. La sera del 16 marzo 1945, Italina si avviò, come era solita fare, incontro al figlio che rincasava. Ma una pattuglia di «gappisti» 3, già da tempo in agguato, aprì il fuoco contro il Dr. Bocchi fulminandolo sotto gli occhi della madre. Italina Bocchi si gettò urlando sul corpo del figlio e i «gappisti», allora, uccisero anche lei. Le salme di Italina Bocchi e di suo figlio restarono abbandonate per la strada fino al mattino seguente.

3)Alcuni dei SAP :
Era un bravo veterinario; è entrato molte volte in casa mia. Amico di mio padre, veniva chiamato ogni qualvolta una mucca, nella stalla del contadino, partoriva il vitello. Svolto il suo lavoro, beveva un bicchiere di quello buono e ripartiva. In zona era conosciuto e stimato da tutti. Il 9 gennaio 1945, a San Damaso, un paesino a pochi chilometri da Modena, fu la volta dell'intera famiglia Pallotti, composta da Carlo Pallotti, veterinario, dalla moglie Maria e dai figli Luciano, di quattordici anni, e Maria Luisa, di dodici. Su questo tragico episodio ecco quanto ha scritto, sul settimanale Candido, del 30 maggio 1956, il giornalista Antonio De Carlo, già ufficiale in servizio permanente effettivo e addetto, dopo l'8 settembre, ai «servizi speciali» del Governo del Re, operanti nel territorio modenese agli ordini del Colonnello Duca: «Erano circa le 19,00 e la campagna del modenese, quella sera, era avvolta da una nebbia fittissima. Il contadino Fernando Vaschieri era intento a puntellare la porta della sua casa con un paio di paletti. Aveva salutato da poco il Dr. Pallotti, un veterinario di Modena, che, proprio quel mattino, era andato ad abitare al piano di sopra. Vaschieri stava quindi per chiudere l'uscio, allorché dovette alzare le mani, minacciato dai mitra di alcuni individui, sbucati dalla nebbia. Questi individui si avvicinarono sempre più ed entrarono in casa; i loro volti avevano quel beffardo sorriso di chi protegge la propria vigliaccheria puntando un'arma da fuoco contro un inerme. "Siamo partigiani - dissero - e abbiamo l'ordine di portare al nostro comando il Dr. Pallotti". Vaschieri fu spinto in un angolo, accanto ai suoi familiari, ammutoliti dal terrore. I partigiani salirono al piano superiore dove abitava la famiglia del Dr. Carlo Pallotti. Questi aveva ottenuto due anguste stanzette, perché il giorno precedente era stato costretto ad abbandonare la villetta, dov'era sfollato, in seguito al tentativo di una squadra di "gappisti" di sfondare la porta. In quella occasione, i partigiani comunisti avevano preso a sparare sulle finestre e la bimba del dottore, Maria Luisa, di dodici anni, s'era messa a letto, spaventatissima, con una febbre da cavallo. L'altro figliolo, Luciano, s'era dimostrato più coraggioso, ma dopo aver chiamato in segreto il babbo, gli disse che aveva molta paura e che, per il bene di tutti, sarebbe stato meglio trasferirsi altrove. Il veterinario allora aveva chiesto provvisoriamente a Vaschieri quelle due stanzette. Salendo una scaletta, i tre armati raggiunsero lestamente il piano superiore. Vaschieri intese il grido di una bambina e il pianto disperato di un ragazzo. E poi ancora un grido di donna; vi fu un tramestio, come di seggiole violentemente sbattute e un tizio, rimasto di guardia alla porta, ad un tratto corse di sopra. Si udì allora un ordine secco seguito da alcune raffiche di mitra.
Poi, più nulla. Carlo Pallotti, sua moglie e i due bambini, giacevano riversi sul pavimento di mattoni, unendo i loro rivoli di sangue. Uno degli sparatori si chinò sul corpo crivellato del veterinario: era ancora caldo di vita; il sangue seguitava a uscire a fiotti dalla gola, e c'era pericolo che la bella giubba di pelle indossata dal morente si sporcasse. Allora Carlo Pallotti fu spogliato e il suo carnefice si rimirò con soddisfazione in uno specchio pendente da una parete. Alla signora Maria furono tolti gli orecchini, l'orologio da polso e le fedi. A Maria Luisa venne strappata una medaglietta della Madonna. Così terminò l'"azione di guerra"! I "giustizieri" ridiscesero le scale, diedero una voce a Vaschieri e scaricarono ancora i mitra contro una parete urlandogli: "Non ti muovere fino all'alba. Stattene tranquillo perché hai visto cosa succede ai nostri nemici". Fernando Vaschieri si strinse presso i suoi familiari, inebetito, incapace di comprendere ciò che era successo. La fiamma di una candela fissata su di una bottiglia cominciò a sussultare perché la cera s'era tutta consumata. Il contadino ebbe terrore di rimanere al buio; si mosse, cercò una nuova candela, la accese e si rimise al solito cantuccio. Su una mensoletta una sveglia scandiva gli attimi interminabili di angoscia. Ma ad un tratto, Vaschieri avvertì un lamento: era una voce fioca che proveniva dal piano di sopra. Non c'erano dubbi: era la voce di Maria Luisa. Si trattava di un pianto sommesso, rotto a tratti da un'invocazione straziante: "Papà, mamma, perché non rispondete? Anche voi avete tanto male? E allora perché non vieni tu, Gesù, ad aiutarmi"? Vaschieri guardò l'orologio sulla parete. Era trascorsa appena un'ora dalla strage. La bimba di sopra chiamava; la sua voce era sempre più fioca: "Gesù, perché non vieni"? C'era da accorrere presso la bimba. Ma il contadino Fernando Vaschieri non aveva un cuore di leone e non volle disobbedire agli ordini dei carnefici. Non ebbe nemmeno il coraggio di affrontare il pericolo del coprifuoco per correre poco distante, chiamare aiuto e cercare un medico per la povera Maria Luisa: "Tanto è destinata a morire", si scusò con sé stesso. E non si scosse nemmeno quando, all'alba, la piccina cessò di invocare Gesù». A guerra finita, i massacratori della famiglia Pallotti vennero identificati dalla polizia, e il 31 marzo 1949 il Prefetto di Modena indirizzò al Ministero degli Interni un dispaccio che terminava come segue: «L'orrendo crimine, per la qualità delle vittime e l'efferatezza con cui fu consumato, destò unanime raccapriccio e nulla fu lasciato intentato, sebbene senza risultato, per addivenire scoperti i suoi autori. D'ordine del Questore Marzano, indagini sono state riprese e condotte senza interruzione giorno e notte con massimo impegno e hanno portato a scoperta e arresto autori delitto. Hanno partecipato strage: Reggianini Michele, di anni ventotto; Maletti Dante, di anni ventinove; Sarnesi Savino, di anni ventitre; Benassi Ennio, di anni ventitre; Costantini Giuseppe, di anni quarantuno; Menabue Gerardo, di anni trentacinque, e altri due non ancora identificati facenti parte squadre S.A.P. e G.A.P.». I partigiani arrestati confessarono la strage. Sottoposti a diversi processi, solo il Reggianini e il Costantini vennero condannati rispettivamente a trenta e a sedici anni di carcere. Gli altri imputati furono assolti per aver agito in base agli ordini superiori e perché il fatto costituiva un'«azione di guerra» (?!). La tragedia della provincia di Modena non terminò con l'arrivo delle truppe anglo-americane. Per mesi interi, squadre di terroristi rossi seminarono ovunque la morte, macchiandosi di centinaia di delitti.

No , vnd

Ci sono certi fatti che per il modo atroce , sadico e crudele in cui sono stati compiuto non POSSONO E NON HANNO ALCUNA GIUSTIFICAZIONE !

NON SI POSSONO GIUSTIFICARE IN ALCUN MODO CERTE ATROCITA' CHE SIANO ESSE COMPIUTE DALL'UNA O DALL'ALTRA PARTE !


 





 
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Stendardo

  • Veterano
  • ***
  • Post: 3501
Re:uesto
« Risposta #92 il: Agosto 10, 2013, 14:55:32 pm »
Te lo abbiamo detto già in tanti, lascia perdere e goditi la libertà che hai, invece di rimembrare un passato che ha lasciato all'Italia solo morti e distruzioni...
Prenditi la "libertà" di capire da dove è iniziato, con le devastazioni delle case del popolo e con l'uccisione di Matteotti.
Violenza ha sempre chiamato violenza, fattene una ragione.


Sei proprio sicuro che noi in Europa siamo liberi ?

Sei proprio sicuro che una persona in Europa può liberamente dire ciò che vuole senza che venga punito penalmente...?

In Germania , in Francia o in Austria c'è gente che per aver messo in dubbio le cifre dell'olocausto (che comunque c'è stato in tutta la sua portata di orrori) sta scontando ancora adesso anni di carcare !
In Francia un uomo che passaggiava con una magliatta con su disegnata una famiglia formata da padre madre e due figli è stato arrestato .
Nel Regno Unito una hostess della British Airways che indossava una collanina con il crocifisso è stata licenziata .
Negli Stati Uniti d'America ci sono centinaia di uomini che perdono il posto di lavoro per aver fatto semplicemente un apprezzamento ad una collega diventando in automatico "violenza sessuale"
Ma di cosa stiamo parlando...?
Fammi il piacere va...
Lo storico Renzo De Felice che è unanimamante considerato il più grande esperto di fascismo ha scritto che per gran parte del fascismo ci sono stati gli "anni del consenso da parte del popolo italiano" a causa di politiche che hanno realmente favorito il benessere del popolo italiano .

Ti cito un sito di sinistra :

Fonte : http://www.metaforum.it/archivio/2009/showthreadafcd.html
 
Troppo spesso si parla di Mussolini e di Fascismo solo in senso negativo, addirittura viene identificata questa parola come soppressione di ogni diritto e libertà eppure il 80% delle leggi e dei regolamenti anche in ambito contrattuale e salariale come tutela dei piu' deboli risalgono a quel periodo.
 Senza nulla togliere alle atrocita' poi compiute con Hitler, ma giusto per informazione.
 
1. Assicurazione invalidità e vecchiaia, R.D. 30 dicembre 1923, n. 3184
2. Assicurazione contro la disoccupazione, R.D. 30 dicembre 1926 n. 3158
3. Assistenza ospedaliera ai poveri R.D. 30 dicembre 1923 n. 2841
4. Tutela del lavoratore di donne e fanciulli R.D 26 aprile 1923 n. 653
5. Opera nazionale maternità ed infanzia (O.N.M.I.) R.D. 10 dicembre 1925 n. 2277
6. Assistenza illegittimi e abbandonati o esposti, R.D. 8 maggio 1925, n. 798
7. Assistenza obbligatoria contro la TBC, R.D. 27 ottobre 1927 n. 2055
8. Esenzione tributaria per le famiglie numerose R.D. 14 maggio 1928 n. 1312
9. Assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali, R.D. 13 maggio 1928 n. 928
10. Opera nazionale orfani di guerra, R.D.26 luglio 1929 n.1397
11. Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (I.N.P.S.), R.D. 4 ottobre 1935 n. 1827
12. Settimana lavorativa di 40 ore, R.D. 29 maggio 1937 n.1768
13. Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (I.N.A.I.L.), R.D. 23 marzo 1933, n. 264
14. Istituzione del sindacalismo integrale con l’unione delle rappresentanze sindacali dei datori di lavoro (Confindustria e Confagricoltura); 1923
15. Ente Comunale di Assistenza (E.C.A.), R.D. 3 giugno 1937, n. 817
16. Assegni familiari, R.D. 17 giugno 1937, n. 1048
17. I.N.A.M. (Istituto per l’Assistenza di malattia ai lavoratori), R.D. 11 gennaio 1943, n.138
18. Istituto Autonomo Case Popolari
19. Istituto Nazionale Case Impiegati Statali
20. Riforma della scuole “Gentile” del maggio 1923 (l’ultima era del 1859)
21. Opera Nazionale Dopolavoro (nel 1935 disponeva di 771 cinema, 1227 teatri, 2066 filodrammatiche, 2130 orchestre, 3787 bande, 1032 associazioni professionali e culturali, 6427 biblioteche, 994 scuole corali, 11159 sezioni sportive, 4427 di sport agonistico.). I comunisti la chiamarono casa del popolo
22. Guerra alla Mafia e alla Massoneria (vedi “Prefetto di ferro” Cesare Mori)
23. Carta del lavoro GIUSEPPE BOTTAI del 21 aprile 1927
24. Lotta contro l’analfabetismo: eravamo tra i primi in Europa, ma dal 1923 al 1936 siamo passati dai 3.981.000 a 5.187.000 alunni – studenti medi da 326.604 a 674.546 – universitari da 43.235 a 71.512
25. Fondò il doposcuola per il completamento degli alunni
26. Istituì l’educazione fisica obbligatoria nelle scuole
27. Abolizione della schiavitù in Etiopia
28. Lotta contro la malaria
29. Colonie marine, montane e solari
30. Refezione scolastica
31. Obbligo scolastico fino ai 14 anni
32. Scuole professionali
33. Magistratura del Lavoro
34. Carta della Scuola

Opere architettoniche e infrastrutture


35. Bonifiche paludi Pontine, Emilia, Sardegna, Bassa Padana, Coltano, Maremma Toscana, Sele ed appoderamento del latifondo siciliano. Con la fondazione delle città di Littoria, Sabaudia, Aprilia, Pomezia, Guidonia, Carbonia, Fertilia, Segezia, Alberese, Mussolinia (oggi Alborea), Tirrenia, Tor Viscosa, Arsia e Pozzo Littorio e di 64 borghi rurali, 1933 – 1939
36. Parchi nazionali del Gran Paradiso, dello Stelvio, dell’Abruzzo e del Circeo
37. Centrali Idroelettriche ed elettrificazione delle linee Ferroviarie
38. Roma: Viale della Conciliazione
39. Progetto della Metropolitana di Roma
40. Tutela paesaggistica ed idrologica
41. Impianti di illuminazione elettrica nelle città
42. Prosciugamento del Lago di Nemi (1931) per riportare alla luce navi romane
43. Creazione degli osservatori di Trieste, Genova, Merate, Brera, Campo Imperatore
44. Palazzo della Previdenza Sociale in ogni capoluogo di Provincia
45. Fondazione di 16 nuove Province
46. Creazione dello Stadio dei Marmi (di fronte allo stadio si trova ancora un enorme obelisco con scritto “Mussolini Dux”)
47. Creazione quartiere dell’EUR
48. Ideazione dello stile architettonico “Impero”, ancora visibile nei palazzi pubblici delle città più grandi
49. Creazione del Centro sperimentale di Guidonia (ex Montecelio), dotata del più importante laboratorio di galleria del vento di allora (distrutto nel 1944 dalle truppe tedesche che abbandonavano Roma)
50. Costruzione di numerose dighe
51. Fondò l’istituto delle ricerche, profondo stimatore di Marconi che mise a capo dello stesso istituto grazie alla sua grandiosa invenzione della radio e dei primi esperimenti del radar, non finiti a causa della sua morte
52. Costruzione di molte università tra cui la Città università di ROMA
53. Inaugurazione della Stazione Centrale di Milano nel 1931 e della Stazione di Santa Maria Novella di Firenze
54. Costruzione del palazzo della Farnesina di Roma, sede del Ministero degli Affari Esteri
55. Opere eseguite in Etiopia: 60.000 operai nazionali e 160.000 indigeni srotolarono sul territorio più di 5.000 km di strade asfaltate e 1.400 km di piste camionabili. Avevano trasformato non solo Addis Abeba, ma anche oscuri villaggi in grandi centri abitati (Dessiè, Harar, Gondar, Dire, Daua). Alberghi, scuole, fognature, luce elettrica, ristoranti, collegamenti con altri centri dell’impero, telegrafo, telefono, porti, stazioni radio, aeroporti, financo cinematografi e teatri. Crearono nuovi mercati, numerose scuole per indigeni, e per gli indigeni crearono: tubercolosari, ospizi di ricovero per vecchi e inabili al lavoro, ospedali per la maternità e l’infanzia, lebbrosari. Quello di Selaclacà: oltre 700 posti letto e un grandioso istituto per studi e ricerche contro la lebbra. Crearono imprese di colonizzazione sotto forme di cooperative finanziate dallo stato, mulini, fabbriche di birra, manifatture di tabacchi, cementifici, oleifici, coltivando più di 75.000 ettari di terra.
56. Sviluppo aeronautico, navale, cantieristico

Opere politiche e diplomatiche


57. Patti Lateranensi, 11/02/1929
58. Tribunale del popolo
59. Tribunale speciale
60. Emanò il codice penale (1930), il codice di procedura penale (1933, sostituito nel 1989), il codice di procedura civile (1940), il codice della navigazione (1940), il codice civile (1942) e numerose altre disposizioni vigenti ancora oggi (il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, il Codice della Strada, le disposizioni relative a: polizia urbana, rurale, annonaria, edilizia, sanitaria, veterinaria, mortuaria, tributaria, demaniale e metrica)
61. Conferenza di Losanna
62. Conferenza di Locarno
63. Conferenza di Stresa
64. Patto a quattro
65. Patto anti-Comintern

Opere espansionistiche


66. Riconquista della Libia
67. Conquista dell’Etiopia
68. Guerra di Spagna

Opere economiche e finanziarie


69. Istituto di Ricostruzione Industriale (I.R.I.), 1932
70. Istituto Mobiliare Italiano (I.M.I.), 1933
71. Casse Rurali ed Artigiane, R.D. 26 agosto 1937, n. 1706
72. Riforma bancaria: tra il 1936 e il 1938 la Banca d’Italia passò completamente in mano pubblica e il suo Governatore assunse il ruolo di Ispettore sull’esercizio del credito e la difesa del risparmio
73. Socializzazione delle imprese. Legge della R.S.I., 1944
74. Parità aurea della lira
75. Battaglia del grano
76. 1929: crisi finanziaria mondiale. Il mondo del capitalismo è nel caos: il Duce risponde con 37 miliardi di lavori pubblici e in 10 anni vengono costruite 11.000 nuove aule in 277 comuni, 6.000 case popolari che ospitano 215.000 persone, 3131 fabbricati economici popolari, 1.700 alloggi, 94 edifici pubblici, ricostruzione dei paesi terremotati, 6.400 case riparate, acquedotti, ospedali, 10 milioni di abitanti in 2493 comuni hanno avuto l’acqua assicurata, 4.500 km di sistemazione idrauliche e arginature, canale Navicelli; nel 1922 i bacini montani artificiali erano 54, nel 1932 erano arrivati a 184, aumentati 6 milioni e 663 mila k.w. e 17.000 km di linee elettriche; nel 1932 c’erano 2.048 km di ferrovie elettriche per un risparmio di 600.000 tonnellate di carbone; costruiti 6.000 km di strade statali, provinciali e comunali, 436 km di autostrade. Le prime autostrade in Italia furono la Milano-Laghi e la Serravalle-Genova (al casello di Serravalle Scrivia si trova una scultura commemorativa con scritto ancora “Anno di inizio lavori 1930, ultimato lavori 1933”)
77. Salvò dalla bancarotta l’Ansaldo, il Banco di Roma e l’Ilva (1923-24)
78. Attacco al latifondo siciliano
79. Accordi commerciali con tutti gli Stati compreso l’Urss
80. Pareggio di bilancio già dal 1924

Opere sportive e culturali


81. Costruzione dell’Autodromo di Monza, 10/09/1923
82. Fondazione di CINECITTA’
83. Creazione dell’ente italiano audizione radiofoniche (EIAR), anno 1927
84. Primi esperimenti della televisione che risalgono all’anno 1929 per volere del Duce; nel dicembre del ’38 l’ufficio stampa dell’EIAR comunicò che nei primi mesi del ’39 sarebbero iniziati servizi regolari di televisione. Il 4 giugno 1939 alla Mostra del Leonardo ci furono alcune trasmissione sperimentali, sul Radiocorriere apparvero i programmi e persino le pubblicità di alcuni paleolitici apparecchi televisivi. Purtroppo il progetto venne abbandonato a causa dell’entrata in guerra
85. Istituzione della Mostra del Cinema di Venezia, prima manifestazione del genere al mondo, nata nel 1932 per opera del direttore dell’Istituto Luce, De Feo, e dell’ex ministro delle Finanze Giovanni Volpi di Misurata
86. Creazione dell’albo dei giornalisti, anno 1928
87. Fondazione dell’istituto LUCE, anno 1925
88. Nel 1933 appoggiò la prima trasvolata atlantica compiuta da Italo Balbo (tra l’altro, fu in quella occasione che venne inaugurata la “posta aerea”)
89. Accademia d’Italia (Marconi, Pirandello, Mascagni, ecc.)
90. Littoriali della cultura e dell’arte

Opere di utilità varie


91. Registro per armi da fuoco
92. Istituzione della guardia forestale
93. Istituzione dell’archivio statale, anno 1923
94. Fondazione della FAO
95. Fondazione dei consorzi agrari
96. Annessione della Guardia di Finanza nelle forze armate
97. Istituzione di treni popolari per la domenica con il 70% di sconto, anno 1932
98. Istituì il Corpo dei Vigili del Fuoco.
99. Ammodernò il Pubblico Catasto urbano e dei terreni 100. Mappò tutto il territorio nazionale compilando le mappe altimetriche usate ancora oggi, e che non sono mai state aggiornate da allora .

Ripeto Cassiodoro

Ci sono certe atrocità commesse dall'una e dall'altra parte che per il modo in cui sono state compiute non possono e non devono trovare alcuna giustificazioni !

Ad un  partigiano che stupra ed uccide una donna che con il fascismo non c'entrava nulla consapevole dell'impunità derivante dal caos dell'epoca oppure che tortura un prete perchè cito testualmente : "I preti devono morire tutti" che giustificazione a posteriori vorresti dare ? Idem con patate , che giustificazione potrei darei io alla banda Koch ed alle torture inflitte da essa sia a Roma che a Milano ?
« Ultima modifica: Agosto 10, 2013, 15:15:10 pm da Standarte »
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Online Massimo

  • WikiQM
  • Storico
  • ***
  • Post: 7006
Avviso ai naviganti: sarebbe il caso di piantarla ormai. Ognuno ha detto la sua e si tiene le sue idee
giuste o sbagliate che siano. Ognuno ha menzionato fatti ed opinioni e c'è abbastanza materia per
farsi la convinzione che ognuno reputa giusta. Dò ragione a Marmocchio: questa pagina di Storia
patria è vergognosa e faremmo bene a ricordarla il meno possibile. Un consiglio a Vnd e Cassiodoro
Standarte è inconvincibile. Lasciamolo alle sue certezze. Non vi rinuncerà per nulla al mondo.
Un consiglio a Standarte: su questo forum si contesta e si combatte il FEMMINISMO, non la sinistra:
ricordati che la Sinistra (quella Vera e che io scrivo con la S maiuscola) considerava il femminismo un
movimento qualunquista, interclassista e piccolo borghese (quale è). Gente di sinistra lo combatte,
oggi. E questo, caro Standarte, non dovrebbe che farti piacere. In questo forum ci sono ed è giusto
che ci siano maschi di sinistra. Fattene una ragione. E rassegnati a convivere e confrontarti con loro.

Offline Stendardo

  • Veterano
  • ***
  • Post: 3501
Avviso ai naviganti: sarebbe il caso di piantarla ormai. Ognuno ha detto la sua e si tiene le sue idee
giuste o sbagliate che siano. Ognuno ha menzionato fatti ed opinioni e c'è abbastanza materia per
farsi la convinzione che ognuno reputa giusta. Dò ragione a Marmocchio: questa pagina di Storia
patria è vergognosa e faremmo bene a ricordarla il meno possibile. Un consiglio a Vnd e Cassiodoro
Standarte è inconvincibile. Lasciamolo alle sue certezze. Non vi rinuncerà per nulla al mondo.
Un consiglio a Standarte: su questo forum si contesta e si combatte il FEMMINISMO, non la sinistra:
ricordati che la Sinistra (quella Vera e che io scrivo con la S maiuscola) considerava il femminismo un
movimento qualunquista, interclassista e piccolo borghese (quale è). Gente di sinistra lo combatte,
oggi. E questo, caro Standarte, non dovrebbe che farti piacere. In questo forum ci sono ed è giusto
che ci siano maschi di sinistra. Fattene una ragione. E rassegnati a convivere e confrontarti con loro.

Come io vi lascio alle vostre certezze ed al "mito della resistenza" .
Il femminismo è stato un prodotto di esponenti marxisti e capitalisti .
A partire da Engels... inventore del "mito del patriarcato" .
Ciò non toglie che ci siano uomini di sinistra autenticamente antifemministi e che personalmente stimo primi fra tutti Fabrizio Marchi e Mauro Recher .
La sinistra , anche quella con la S maniuscola come anche il centro e la destra , a chiacchiare è sempre stata a favore dei poveri nella sostanza , però , ha sempre provveduto ad ingrossarsi la pancia fregandosene altamente dei più deboli .
70 anni di partitocrazia stanno a dimostrare che ho perfettamente ragione , in 70 anni di partitocrazia la situazione è andata sempre paggiorando...
Chi è stato realmente a favore dei poveri sono le associazioni cattoliche come la Caritas o i missionari in Africa , Asia ed America Latina .
Massimo , vnd ha incensato più volte in questo forum i partigiani senza che io sia mai intervenuto potendolo anche fare per mettere in discussione il loro operato , proprio per una questione di rispetto delle diverse sensibilità .
Non ci sto che , però , veniate a lordare pubblicamente la memoria dei caduti dell'altra parte con la pretesa , per giunta , che io stia zitto senza aver possibilità di controbattere storicamente .
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline COSMOS1

  • Amministratore
  • Storico
  • ******
  • Post: 7673
  • Sesso: Maschio
  • Cosimo Tomaselli - Venezia
posto che la QM è un disagio connesso con il femminismo

che risvegliarsi alla QM in qualche modo comporta essere antifemministi

la discussione sul fatto che sia possibile essere antifemministi meglio a destra o a sinistra o sia indifferente non è del tutto banale
ritornarci sopra periodicamente potrebbe anche servire, forse si aprono nuove prospettive

ma la discussione non va da nessuna parte se consiste in una descrizione agiografica della propria parte
anche ammesso (e non concesso) che Mussolini sia stato davvero l'Uomo della Provvidenza, ciò ha gran poco significato per l'antifemminismo del 2013 ->
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

Offline Red-

  • WikiQM
  • Veterano
  • ***
  • Post: 2728
  • Sesso: Maschio
    • Primo Forum italiano sulla Questione Maschile
Red , se permetti la storia va raccontata tutta .

Non è possibile che nei libri di storia certi fatti non siano mai stati deliberatamente raccontati affinchè la gente comune ne rimanesse allo scuro .
Non è un modo corretto di fare storia e un modo di fare politica , perchè , ti ripeto , a mio parere , quando si parla di storia bisognerebbe citare tutti i fatti storici .
Standarte, la questione secondo me è complessa. Esiste la storia ed esiste la storiografia.
La prima è il fatto così come si è verificato, la seconda è il racconto che ne fa chi si occupa poi di scrivere i libri. (Anche il racconto della storia ha influenza sul mondo).
Tutti i fatti storici non li conosci nemmeno tu. (più di qualche imprecisione...)
Alla fine, molto pragmaticamente, tenuto conto del fatto che la storiografia è disciolta in mille rivoli ed è cmq imprecisa, quel che conviene fare è tenere per buono quel che fa più bene al mondo, e certo il fascismo non ne ha fatto molto, di bene al mondo.

Poi su Mussolini la storiografia è stata più imprecisa che nella media, ma questo è un altro discorso. SE se ne potesse parlare in maniera molto serena e non ideologica, a me piacerebbe, ma visto che non si può fare, lasciamo stare. Che è meglio. :P


"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline Stendardo

  • Veterano
  • ***
  • Post: 3501
Standarte, la questione secondo me è complessa. Esiste la storia ed esiste la storiografia.
La prima è il fatto così come si è verificato, la seconda è il racconto che ne fa chi si occupa poi di scrivere i libri. (Anche il racconto della storia ha influenza sul mondo).
Tutti i fatti storici non li conosci nemmeno tu. (più di qualche imprecisione...)
Alla fine, molto pragmaticamente, tenuto conto del fatto che la storiografia è disciolta in mille rivoli ed è cmq imprecisa, quel che conviene fare è tenere per buono quel che fa più bene al mondo, e certo il fascismo non ne ha fatto molto, di bene al mondo.

Poi su Mussolini la storiografia è stata più imprecisa che nella media, ma questo è un altro discorso. SE se ne potesse parlare in maniera molto serena e non ideologica, a me piacerebbe, ma visto che non si può fare, lasciamo stare. Che è meglio. :P

Non mi trovi d'accordo .
Un libro di storia deve raccontare tutti i fatti storici di modo che il lettore si possa fare un idea completa di quanto è realmente avvenuto senza essere condizionato dall'interpretazione personale data dallo storico .
Perchè così facendo la storiografia può essere facilmente preda di interpretazioni di tipo politico piegando la verità storica a fini politici .
Lo storico dovrebbe attenersi in maniera fredda ed obiettiva a raccontare i fatti storici così come sono avvenuti lasciando la libertà ad ognuno di formarsi la propria idea in tutta scienza e coscienza .
In realtà ciò avviene per quasi tutti le epoche storiche , soltanto per il periodo del fascismo e della seconda guerra mondiale sembra che la storiografia prevalga sulla storia difatti quel periodo storico è putroppo ancora un tabù .
Certamente tutti i fatti storici non li conosco neanche io e non nutro neanche la presuzione di conoscere e di sapere tutto , tuttavia ritengo che i fatti storici da me esposti siano realmente accaduti e ti chiederei di segnalarmi queste "imprecisioni" di modo che si possa valutare se davvero esse siano delle imprecisioni o meno...
Toglimi una curiosità Red :
Hai deciso tu cosa "fa più bene al mondo" o hai avuto una rivelazione divina dall'alto dei Cieli ?
Vedi Red , l'errore dei rossi è proprio quello di credere di aver trovato il "Santo Graal" nelle loro teorie e di avere pertanto l'assurda pretesa di essere gli unici depositari e portatori al mondo della verità e di conseguenza  di ciò che è bene e male e tu , purtroppo , ne hai dato poco fa una dimostrazione lampante .
Ti racconterò una barzelletta così proprio per sdrammatizzare un pò :
Un giorno un bambino torna dal proprio padre di sinistra ed ex comunista e gli fa : "Papà i coccodrilli volano !"
Ed il padre : "Ma che dici ? I cocodrilli non volano !"
Ed il figlio : "Ma si papà ti dico che è così ! I coccodrilli volano !" .
Ed il padre un pò perplesso gli fa : "Senti , ma chi ti ha detto questa cosa ?" .
Ed il figlio : "Ho letto che lo ha detto Marx !"
Allora il padre ci pensa un pò su e dopo un pò risponde al figlio : "Basso , basso quasi radenti all'acqua ma volano !" 
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline vnd

  • WikiQM
  • Storico
  • ***
  • Post: 6009
  • Sesso: Maschio
http://www.esperienzedidattiche.com/Nuova%20cartella/materiali/5.%202%20luglio%201944,%20l%27eccidio%20del%20colle%20del%20Lys.wmv

Dal 2:30 è ben spiegato l'eroismo delle brigate nere che tanta ammirazione e tanta popolarità suscita (ma soltanto in alcuni).
La maggior parte sente ancora prudere le mani.
Vnd [nick collettivo].

Offline vnd

  • WikiQM
  • Storico
  • ***
  • Post: 6009
  • Sesso: Maschio
1)La verità viene a galla analizzando la storia , non tramite le sentenza dei tribunali , che come tutti sappiamo spesso si sono rivelate sbagliate .

Veniamo di definire questo "spesso".
Perché a me non risulta.

Citazione
Non è di certo una sentenza di tribunale che può decretare o assolvere da una colpa storica o presunta tale ma un'analisi obiettiva e dettagliata della storia .   

Lo farebbero le chiacchiere?

Citazione
I tribunali italiani hanno definito l'attentato dinamitardo di via Rasella una "legittima azione di guerra" , ma in realtà se si analizza un minimo obiettivamente quanto contenuto nella Convezione dell'Aja e vigente all'epoca dei fatti , essa non era in alcun modo una "legittima azione di guerra" ed i tedeschi non fecero altro che applicare il diritto di rappresaglia previsto dalla medesima convenzione ed applicato regolarmente anche da americani , francesi , inglesi e russi .

Fu azione di guerra perché l'obiettivo era militare.
L'azione è assolutamente in linea con le attuali convenzioni.


Citazione
Comunque  in quel caso sono stati fucilati 5 prigionieri in più rispetto a quanto previsto ed è lì che a mio modo di vedere si è concretizzata la violazione del diritto vigente all'epoca e quindi il crimine di guerra . 
Non è a tuo avviso.
E' la sentenza di un tribunale a decretarlo.
Allora.... quando ti piace le sentenze di tribunale contano?


Citazione
4)I siti che parlando dei crimini dei partigiani sul web sono CENTINAIA !

E tu vai a beccare proprio i più farlocchi.

Citazione
Se vuoi ti posso anche citare i passi dei libri scritti da un giornalista , saggista e scrittore italiano DI SINISTRA ED EX COMUNISTA esperto di resistenza : GIAMPAOLO PANSA !
Che si è laureato con una tesi sulla "Guerra partigiana tra Genova e il Po" ; e che ha scritto libri come "Il sangue dei vinti" , "Sconosciuto 1945" e ... "LA GRANDE BUGIA" !

Guarda che i libri di Pansa li ho letti.
Ma, appunto, è un giornalista.
Non uno storico.


Citazione
5)Mi correggo escludo i partigiani cattolici . MA TUTTE le brigate partigiane comuniste ovvero la Brigata Garibaldi e le Brigate GAP e SAP che costituivano l'80% dei partigiani totali , si sono macchiate di crimini di guerra e di crimini contro l'umanità !
Non è "revisionismo storico di impronta fascista" . E' la verità contro la menzogna .

Prima di tutto.... tra le brigate garibaldi c'erano anche preti.
Anche se non erano comunisti.
http://www.esperienzedidattiche.com/Nuova%20cartella/materiali/5%20%20Don%20Lavagno%20e%20Costanzo.jpg
La Resistenza fu diversa da zona a zona.
Uno saliva in montagna e si univa a chi c'era.
Non sempre si poteva scegliere.

Citazione
Pisanò

ROTFL

Citazione
No , vnd

Ci sono certi fatti che per il modo atroce , sadico e crudele in cui sono stati compiuto non POSSONO E NON HANNO ALCUNA GIUSTIFICAZIONE !

NON SI POSSONO GIUSTIFICARE IN ALCUN MODO CERTE ATROCITA' CHE SIANO ESSE COMPIUTE DALL'UNA O DALL'ALTRA PARTE !

Guarda che qui quello che giustifica i crimini, per la precisione, fascisti, sei tu.
Non io.
Sei tu che sminuisci i fatti della decima.

Io i criminali li vorrei vedere tutti i galera, fascisti e "partigiani"....

Ma non dimenticare che si semina ciò che si raccoglie.
Il popolo quando procede al linciaggio è incontrollabile.




 

Vnd [nick collettivo].

Offline Stendardo

  • Veterano
  • ***
  • Post: 3501
http://www.esperienzedidattiche.com/Nuova%20cartella/materiali/5.%202%20luglio%201944,%20l%27eccidio%20del%20colle%20del%20Lys.wmv

Dal 2:30 è ben spiegato l'eroismo delle brigate nere che tanta ammirazione e tanta popolarità suscita (ma soltanto in alcuni).
La maggior parte sente ancora prudere le mani.

1)Io ho voluto ricordare i militi della X° Flottiglia M.A.S. non quelli delle brigate nere ;

2)A differenza di decine e decine di reparti fascisti che si batterono eroicamente durante la seconda guerra mondiale oltre alla X° Flottiglia M.A.S. , i paracadutisti della Folgore , i battaglioni giovani fascisti a Bir el Gobi , l'epopea di Giarabub , le gesta eroiche dei bersaglieri che destarono così tanto l'ammirazione di Erwin Rommel da fargli dire : "Il soldato tedesco ha stupito il mondo . Il bersagliere italiano ha stupito il soldato tedesco." , le divisioni corazzate "Ariete" e Littorio" , le motorizzate "Trento" e "Trieste" , il battaglione Savoia Cavalleria in Russia , in Etiopia e tanti altri ancora etc. che scrivere le proprie geste di eroismo sarebbe troppo lungo..., NESSUN reparto partigiano si è mai battuto CON ONORE il loro tratto distintivo FU LA VIGLIACCHERIA , LA FEROCIA ED IL SADISMO SIA IN GUERRA SIA DOPO LA GUERRA ;
A differenza di molte truppe fasciste , nessun reparto partigiano ha mai ricevuto 1 solo "onore delle armi" per il valore in battaglia sia da parte degli Alleati sia da parte dei nemici ; si sono dati tra di loro delle medaglie d'oro a iosa il cui valore , militarmente ed eroicamente , parlando è pari a quello di una patacca di piombo ;

3)La cosa che più mi provoca il voltastomaco e vedere i vigliacchi atteggiarsi ad eroi , le torture e gli stupri ai danni di civili inermi definite dal C.N.L. "azioni di guerra" ; mi spiace ma la storia non può essere manipolata in questo modo tanto meschino .
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Stendardo

  • Veterano
  • ***
  • Post: 3501
http://www.esperienzedidattiche.com/Nuova%20cartella/materiali/5.%202%20luglio%201944,%20l%27eccidio%20del%20colle%20del%20Lys.wmv

Dal 2:30 è ben spiegato l'eroismo delle brigate nere che tanta ammirazione e tanta popolarità suscita (ma soltanto in alcuni).
La maggior parte sente ancora prudere le mani.

1)Sai vnd anche leggendo , ad esempio , quanto accadde nella cartiera della morte può far venire da prudere la mani a molte persone che non sanno niente delle schifezze commesse dai partigiani...
Ecco , questi sono gli "eroi" che vengono commemorati ogni 25 Aprile...

Fonte : http://www.riscossacristiana.it/index.php?option=com_content&view=article&id=424:la-cartiera-della-morte-di-roberto-roggero&catid=53:storia&Itemid=123

La cartiera della morte, di Roberto Roggero







Nomi e riferimenti tratti dal libro di Antonio Serena, "La Cartiera della morte - Mignagola 1945", Casa Editrice Mursia, 2009"
 



La cartiera della morte Di Roberto Roggero
 
Stragi dimenticate
 



LA CARTIERA DELLA MORTE
 




Aprile-maggio 1945: il Paese è nel caos, si scatena la rabbia delle formazioni comuniste. Fra queste una particolarmente feroce agisce nei pressi di Treviso negli impianti delle cartiere Burgo.
 
Nelle settimane seguenti la fine della guerra in Italia, la Cartiera Burgo di Mignagola, zona a cavallo fra Breda di Piave, S.Biagio Callalta e Carbonera, non lontano da Treviso, è adibita a campo di prigionia dove, oltre agli arrestati fra le fila della Guardia Nazionale Repubblicana e Milizia RSI, sono riunite centinaia di persone rastrellate nel territorio, accusate di collaborazionismo o semplicemente sospettate. Il numero delle vittime non è mai stato stabilito con precisione. Solo un centinaio quelle identificate, molte altre, almeno novecento, sono sparite nelle acque del fiume Sile.
 
La banda del “Falco”
 
La formazione partigiana che per prima prende possesso della cartiera è comandata da un tale Piovesan, coadiuvato da elementi che parevano scelti per la loro predisposizione a sadismo e ferocia. Fra questi i tristemente celebri Luigi Pozzi, detto “Volpe” e Gino Simionato, detto “Falco” o “Buriccio”.
 
Secondo varie testimonianze, sono oltre 2.000 le persone prigioniere alla cartiera Burgo, diventata il regno incontrastato della banda di “Falco”, che concede mano libera ai propri uomini, assetati di vendetta, i quali si macchiano di crimini che vanno dalla fucilazione senza processo, a torture, stupri, sequestri di persona, uccisioni a colpi di bastone, piccone o badile, e crocifissioni.
 
Con quella di “Falco”, altre formazioni irregolari imperversano nella zona, come la banda “Cirillo” (Francesco Sabatucci), di Giampaolo Bottacin, di “Paoli” (Vladimiro Dorigo, che aveva autorità sulle formazioni “Fabris”), “Fortunello” (Antonio Sponchiado), “Romi” (Luigi Pagotto), la banda “Piton” (Dionisio Maschio), la “Balilla” (Dino Piaser), la banda “Russo” (Sebastiano Pastrello) e altre, spesso coadiuvate dal regista occulto di molti crimini, il già citato “Volpe”. Tristemente famose anche le formazioni “Matteotti”, nelle quali erano presenti alcuni soldati sovietici, come lo spietato capitano Walter Shadicov, uso a scaricare la propria pistola addosso a coloro che giudicava avere “una faccia antipatica” oppure a massacrare i volti dei medesimi con il calcio di un mitra.
 
Alla “cartiera maledetta” morire per una raffica di mitra era considerata quasi una fortuna, tuttavia, nonostante le prove a carico sull’assassinio accertato di oltre 400 persone (e le centinaia di cui non si è potuto sapere nulla), gli uomini della “banda Falco” vengono successivamente graziati in quanto tali atti sono fatti rientrare nella “lotta contro il nazifascismo”.
 
Il “Falco”, ovvero Gino Simionato, nato a Preganziol il 7 novembre 1920, comandante del battaglione “Falchi delle Grave”, è uno dei più controversi protagonisti della Guerra di Liberazione. Pare giunga nella zona del Piave nel settembre 1944, dopo aver combattuto nel territorio di Valdobbiadene, nei quadri della brigata partigiana “Mazzini”, e si fa subito notare per ferocia e determinazione. Uno dei compagni più assidui è Carlo Bisetto, detto “Zebra” o “Canea”, ex operaio della cartiera, che gli stessi componenti della banda definiscono fra i più crudeli e sanguinari. C’è poi Alfonso Benedetti, detto “Ferro”, uno dei più giovani ma non per questo meno spietato, ex commissario politico e membro di un tribunale del popolo, costretto a fuggire in Francia perché gli stessi compagni lo isolano a causa degli atti di cui si è reso colpevole. Tristemente celebre anche tale Silvio Cadono detto “Senna”, personaggio violento, alcolizzato, temuto dai suoi stessi compagni.
 
La cartiera Burgo è il regno di questi personaggi, che fra l’altro riescono ad ammassare in una località poco lontana, oltre 65 quintali di armi e munizioni, denunciate poi dalla popolazione, stanca degli abusi compiuti in nome di una libertà che ben poco aveva a che vedere con la sconfitta del nazifascismo.
 
 
 
L’Italia nel caos
 
In quella parte del Paese dove la presenza comunista era molto forte, la guerra, e le varie guerre personali, caratterizzano in modo drammatico lo scorcio di storia delle settimane precedenti la resa e dei mesi successivi. Non era raro che anche all’interno delle bande partigiane, rivalità e giochi politici conducessero a tragici epiloghi, un esempio per tutti, le malghe di Porzus. Episodi drammatici accadono non solo alla cartiera di Mignagola, ma in tutto il territorio dell’Italia nord orientale, come i venti giovani Carabinieri che, pur non avendo mai preso parte a nessuna azione militare, sono barbaramente torturati e massacrati alle Cave di Predil.
 
Fra le centinaia di persone uccise nei modi più barbari, alla cartiera i prigionieri venivano solitamente portati all’interno di stanzoni vuoti, per gli interrogatori, spesso condotti da Marcello Caldato noto come “Sauro”, quindi trasferiti in altre stanze dove il sangue sulle pareti e i fori dei proiettili sui muri erano un chiaro segno.
 
Francesco Grifoni, ex maresciallo della Guardia Nazionale Repubblicana, è fra gli arrestati il 30 aprile ’45, accolti a calci e pugni e derubati di ogni avere. Capitava che gruppi di internati venissero costretti a danzare scalzi sui vetri, prima di essere fucilati. Grifoni riferisce poi che le condizioni di prigionia si fanno più drammatiche quando alla cartiera cominciano ad arrivare i partigiani rimasti fino ad allora nascosti sui monti, fra cui molti che erano passati per le mani della polizia fascista o tedesca. Per questi la sete di vendetta è quindi al massimo. La confusione era padrona della situazione, tanto che non vengono nemmeno tenuti registri con i nomi dei prigionieri o elenchi con il materiale sequestrato.
 
 
 
L'intervento del CLN e degli alleati
 
 
 
Inizialmente, il comando delle formazioni “Garibaldi per il territorio di Treviso è situato nella elegante Villa Dal Vesco, i cui proprietari sono assassinati nel febbraio 1945. Poco tempo dopo vengono allestiti posti di blocco armati lungo tutte le strade del territorio, e cominciano gli arresti. Le persone sospettate di collaborazionismo, oppure esplicitamente denunciate sono rinchiuse nella cartiera Burgo.
 
Il 30 aprile una jeep americana con tre militari arriva alla cartiera ordinando la cessazione delle attività. In seguito all'intimazione degli americani, il 1° maggio il comando delle Brigate Garibaldi viene spostato all'asilo parrocchiale di Carbonera, ma arresti, torture ed uccisioni continuano.
 
I sei partiti politici impegnati nella liberazione e riuniti nel CLN (più il Partito Repubblicano) non riescono però ad estendere la propria autorità al settore militare, gestito dalle autorità alleate. Tuttavia il CLN aveva proprie strutture militari con una propria gerarchia, ma i rapporti con le formazioni partigiane combattenti non erano sempre facili e lineari. In particolare, il meglio organizzato era senza dubbio il PCI, con divisioni, brigate e battaglioni. Sui fatti di Mignagola il CLN ordina un'inchiesta, estesa anche ai fatti della Strage di Oderzo, e in seguito alle indagini compiute viene ordinato l’arresto di Gino Simionato, “Falco”, considerato responsabile dell'eccidio.
 
 
 
Processi farsa e testimonianze insabbiate
 
Oltre al quello di Francesco Grifoni (sopravvissuto perché trasferito al carcere di Treviso), i resoconti sugli orrori della cartiera di Mignagola sono diversi, e tutti incentrati su torture, episodi di inaudita ferocia. Testimonianze dirette di persone che porteranno fino alla morte i segni delle angherie subite sia a livello fisico che psicologico, e che non dimenticheranno i volti dei loro aguzzini, come tale “Dante”, al secolo Giovanni Brambullo, il cui passatempo era lo spaccare teste con una vanghetta militare, o un certo Antonio Pol, che si divertiva a mettere il fez fascista in testa ai prigionieri fissandolo con chiodi e martello, gettando poi i corpi nel fiume Sile, oppure sovrintendendo alle esecuzioni dei prigionieri che venivano crocifissi ad assi di legno.
 
Nella seconda metà del maggio 1945, al tribunale di Treviso giungono le prime segnalazioni dei familiari delle vittime, quindi i rapporti dei Carabinieri che segnalano le zone in cui sarebbero sepolti decine di corpi.
 
Ai primi di giugno 1945 il giudice Giovanni Berlanda ordina la esumazione e inizia ufficialmente il procedimento d’inchiesta. Le indagini compiute dal Tribunale Penale di Trieste risultano difficoltose fin dal principio a causa della reticenza di molti testimoni, tanto che in un rapporto dei Carabinieri si legge che “Nessuno vuole parlare...tutti sono terrorizzati, perché i colpevoli sono ancora in circolazione... coloro che potrebbero dare preziose notizie, vivono sotto l'incubo della rappresaglia o della vendetta”. Contro gli autori della strage viene infine istruito un processo nell'estate del 1945.
 
Alle udienze presiedute dal giudice Aldo Loasses è chiamato a testimoniare anche il parroco di Carbonera, don Ernesto Dal Corso: “La maggior parte delle uccisioni avvenne in seguito a processi burla,ai quali presenziavano tali Roberto Polo, Antonio Sponchiado, Giovanni Brambullo, Silvio Zancanaro, Gino Trevisi...(componenti della banda partigiana che aveva arbitrariamente costituito Corte Speciale del Tribunale del Popolo presso la cartiera – ndr)…Ho potuto apprendere dallo stesso Sponchiado che il 30 aprile era giunto l'ordine perentorio degli alleati di sospendere ogni esecuzione. Successivamente, invece, dicono che Gino Simionato abbia ucciso una quarantina di persone  a colpi di badile, ma si parlava anche di gente bruciata viva, amputazioni, pestaggi, insomma, una vera galleria degli orrori…”.
 
Anche il partigiano Marcello Caldato, (“Sauro”), rende testimonianza al processo: “Dopo che dal comando Piazza di Treviso era venuto l'ordine di sospendere le esecuzioni, credo che non ne siano più state fatte, anzi in cartiera lo posso escludere, fuori non lo posso sapere. Delle uccisioni fatte dal Falco, posso dire quanto mi è stato riferito, perché, se ben ricordo, i fatti sono avvenuti nel pomeriggio del 28; non posso dire se tale data sia precisa. Mi è stato riferito che nel pomeriggio sono venuti in cartiera Falco, Barba (Enrico Chiarin – ndr) e altri partigiani con un'autoblinda, reduci da un combattimento sostenuto a Monastier, dove era stato ucciso un cugino di Barba e un fratello di Falco. Hanno chiesto se ci fossero persone già condannate da fucilare. Fu loro detto di no, però so che c'erano 15 elementi della GNR che si erano arresi alla caserma Salsa, dopo aver consumato tutte le munizioni e dopo aver ucciso, sparando, il partigiano Laganà e ferito un altro partigiano, mentre si avvicinavano alla caserma con bandiera bianca per intimare la resa. Mi fu detto che Falco, Barba e qualche altro entrarono nello stanzone dove erano rinchiusi e li fecero fuori tutti a colpi di Sten...”.
 
Un’altra testimonianza è quella del partigiano Aldo Tognana, comandante della Piazza Militare di Treviso, riportata da ”Il Gazzettino” il 22 ottobre 2007: “Quando sono scesi i partigiani dalle montagne sono incominciate le retate. Una mattina passo il ponte di Santa Margherita e non c'era più nemmeno il parapetto del Sile. Era tutto coperto di sangue, di notte avevano portato lì i prigionieri, fascisti e non, li avevano uccisi e gettati nel fiume o bruciati nei forni della cartiera, o ancora sciolti nelle vasche di acido”.
 
Il seguito della vicenda è storia nota. Diversi aguzzini della cartiera sono identificati, arrestati, molti riescono a fuggire oltre confine, rifugiandosi fra le formazioni di partigiani jugoslavi, altri sono condannati a pesanti pene detentive e in maggior parte graziati. Altri fanno perdere le loro tracce. Il “Falco” è processato per l’omicidio dell’attore ventottenne Elio Marcuzzo (uno dei protagonisti di “Ossessione” di Luchino Visconti) e del fratello Armando, accusati di collaborazionismo per avere effettuato la traduzione, dal tedesco all’italiano, di un atto amministrativo richiesto dal Comune di Treviso. Anche questo caso, come gli altri, viene fatto rientrare nella lotta al nazifascismo e compreso quindi nella cosiddetta “amnistia Togliatti”.
 
La sentenza pronunciata nei confronti di Gino Simionato e dei suoi complici è la seguente: “Imputati di omicidio volontario ai sensi dell'art. 575 C.P. in relazione all'art. 81 cpv. C.P. e per taluni casi anche art. 61, n. 4 C.P. per avere negli ultimi giorni di aprile ed i primi di maggio 1945, in Mignagola e in altre località del mandamento di Treviso, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, adoperando talvolta sevizie o agendo con crudeltà, cagionato la morte delle seguenti persone, catturate nel corso dei ripetuti rastrellamenti compiuti da formazioni partigiane impegnate nella lotta contro i fascisti o altri collaborazionisti dei tedeschi invasori o ritenuti tali:...(seguono i nomi delle 33 vittime al momento identificate - ndr) ...Per quanto sia altamente deplorevole la indiscriminazione con cui taluni partigiani o patrioti ebbero a sfogare la mal repressa rabbia, troppo spesso senza accertarsi prima della colpevolezza dei singoli individui rastrellati, fra i quali si trovavano certamente giovani aderenti al movimento contrario non per loro volontà, bensì per necessità o per costrizione; per quanto ripugni il pensiero che questi ultimi abbiano meritato di avere la vita stroncata, per mere apparenze e presunzioni, alle volte fallaci, resta pur fuori discussione l'intenzione, offuscata sia pure da torbide passioni di parte, mirante alla rappresaglia e allo sterminio contro chi direttamente o indirettamente aveva prestato il proprio braccio o la propria mente al servizio del nemico invasore e quindi estranea a ogni motivo o fine di vendetta personale non politica.
 
P.Q.M. visto gli art. 378,591 C.P.P., 151 C.P. e 2 e 4 N.1D.P. 22-6-1946, n.4 e 1 comma primo D.L.L. 17-XI-1945, n.719, sulle conformi conclusioni del P.M. dichiara non doversi procedere a carico degli imputati indicati in epigrafe in ordine ai reati loro rubricati, perchè estinti per effetto amnistia. Treviso, 24 giugno 1954.    Il Giudice Istruttore Favara”.
 
Simionato, prosciolto per i fatti della “cartiera della morte”, viene poi riconosciuto colpevole di altri reati e rimane in carcere dal 1946 al 1954, dopodichè ripara in Francia e se ne perdono le tracce.
 
Questa, come molte altre vicende dell’immediato dopoguerra, accadute in altri paesi liberati, in gran parte non sono stati ancora chiariti o volutamente dimenticati, perché coperti dalla volontà di silenzio dettato dalla ragione di stato nel periodo delle nuove alleanze.
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Stendardo

  • Veterano
  • ***
  • Post: 3501
Veniamo di definire questo "spesso".
Perché a me non risulta.

Lo farebbero le chiacchiere?

Fu azione di guerra perché l'obiettivo era militare.
L'azione è assolutamente in linea con le attuali convenzioni.

Non è a tuo avviso.
E' la sentenza di un tribunale a decretarlo.
Allora.... quando ti piace le sentenze di tribunale contano?


E tu vai a beccare proprio i più farlocchi.

Guarda che i libri di Pansa li ho letti.
Ma, appunto, è un giornalista.
Non uno storico.


Prima di tutto.... tra le brigate garibaldi c'erano anche preti.
Anche se non erano comunisti.
http://www.esperienzedidattiche.com/Nuova%20cartella/materiali/5%20%20Don%20Lavagno%20e%20Costanzo.jpg
La Resistenza fu diversa da zona a zona.
Uno saliva in montagna e si univa a chi c'era.
Non sempre si poteva scegliere.

ROTFL

Guarda che qui quello che giustifica i crimini, per la precisione, fascisti, sei tu.
Non io.
Sei tu che sminuisci i fatti della decima.

Io i criminali li vorrei vedere tutti i galera, fascisti e "partigiani"....

Ma non dimenticare che si semina ciò che si raccoglie.
Il popolo quando procede al linciaggio è incontrollabile.

1)Per giudicare se una azione militare sia lecita o meno bisogna considerare il diritto bellico vigente all'epoca non quello fatto a posteriori . Questa è una regola elementare del diritto .
Durante la seconda guerra mondiale la Covenzione dell'Aja definiva qualsiasi atto ostile contro la potenza occupante come illegittimo e prevedeva il diritto di rappresaglia .
Tale diritto fu ampiamente utilizzato anche da amaricani , francesi , inglesi e russi .
Ormai è la centesima volta che lo ripeto...
I repubblichini ed i tedeschi in riferimento alle rappresaglie hanno agito nel rispetto della Convenzione dell'Aja .
Chi contesta questo è solo un grandissmo ipocrita perchè a questo punto dovrebbero essere condannati anche gli americani , gli inglesi , i francesi ed i russi !
E non fa niente che dopo la guerra i tribunali dei vincitori hanno capovolto totalmente la frittata condannando SOLO le rappresaglie repubblichine e tedesche e non anche quelle degli Alleati e capovolgendo quanbto contenuto nella Convenzione dell'Aja statuendo la legittimità , A POSTERIORI , degli atti di vigliaccheria dei partigiani ovvero le imboscate e gli attentati dinamitardi .
Appunto con le attuali quelle dei tribunali dei vincitori , non quella neutra della Convenzione dell'Aja fatta prima della prima guerra mondiale !
I tribunali dei vincitori in tal modo hanno voluto "giustificare" la guerra vigliacca portata avanti dai partigiani .

2)Io ti ho citato la Convenione dell'Aja perchè è stata stipulata nel 1907 molto prima dell'avvento del fascismo e del nazionalsocialismo !
E , all'epoca della seconda guerra mondiale era in vigore tale convenzione non quella dei tribunali dei vincitori !
La convenione dell'Aja è una convenzione sul diritto bellico del tutto neutra ed apoliticizzata .
Il C.N.L. ha definito "azioni di guerra" stupri e torture a civili inermi !
MA NON FAMMI RIDERE CHE SEI RIDICOLO !
Le donne stuprate e le torture e le sevizie ai danni di civili inermi ad opera dei partigiani e definite cito testualmente : "azioni di guerra" sono davvero "azioni di guerra" ?
Ripeto NON FARMI RIDERE !

3)Dunque secondo te i crimini dei partigiani con testimoni , date , ore e luoghi e soprattutto morti sono stati tirati fuori dal cilindro da Pansa ?

4)I crimini dei partigiani sono fatti storici . Negare è negare la verità storica , soltanto un partigiano può essere così vigliacco e meschino da negare ciò che è ormai evidente .
Ma putroppo per te la verità batte sempre la menzogna .
Sui cimini dei partigiani ci sono anche testimonianze degli stessi partigiani...
Allora se tu neghi i crimini dei partigiani , chi mi impedirebbe di negare quelli commessi sui partigiani  ?
Ma io non nego gli errori mentre tu hai la faccia tosta di negare l'evidenza !
Pure se i morti resusciterebbero saresti capace di negare e questo mi da il senso della misura di quanto vali eticamente e moralmente .

5)La brigata garibaldi era comunista e non me ne frega niente che al cuo interno di fossero dei "Don Gallo" .
I crimini contro l'umanità la brigata garibaldi comunista li ha compiuti eccome , come tutte le altre brigate comuniste , si sono tutte macchiate di crimini infami . g.a.p. , s.a.p. e brigata garibaldi , non se ne salva una !

6)E quale crimine avrei giustificato per la precisione ?

7)Ed è proprio qui che sta la differenza tra me e te .
Non ci può essere nessuna giustificazione etica e morale gli atti di tortura e di sadismo !

Tu affermi :

"Ma non dimenticare che si semina ciò che si raccoglie.
Il popolo quando procede al linciaggio è incontrollabile."

Domanda :

Ma che giustificazione a posteriori vorresti dare a simili accadimenti ad esempio...?

L'Eccidio di Argelato avvenuto tra l'8 maggio e l'11 maggio 1945, a guerra finita, fu l’esecuzione sommaria, effettuata con metodi di particolare ferocia, di 17 persone, alcune sospettate di simpatie politiche per il fascismo, avvenuto ad Argelato in provincia di Bologna.
17 persone furono sequestrate, condotte in un podere, e seviziate; poi, portate in un campo, furono strangolate con filo telefonico, e sepolte in una fossa anticarro.
Sette vittime erano fratelli, i fratelli Govoni, (Dino, Emo, Augusto, Ida, Marino, Giuseppe, Primo), di cui due soltanto erano fascisti, sequestrati a Pieve di Cento, una era una donna di 20 che in passato aveva collaborato con la polizia fascista e resasi complice di massacri di padri di famiglia ed esecuzioni sommarie. Seviziati e poi massacrati a colpi di roncole, vanghe e zappe l'11 maggio, i partigiani seviziarono nuovamente, la mattina del 12, i 7 fratelli che giacevano a terra rantolando per il massacro del giorno prima; successivamente li seppellirono, alcuni dei quali ancora vivi, in una fossa anticarro.


E per finire ti cito il comunista Giorgio Bocca PARTIGIANO che è sempre stato osannato dalla sinistra . Anche lui si è inventato tutto...?

“La gente, pur continuando a odiare i tedeschi, si domandava la ragione del soffrire e la scorgeva nell’azione dei partigiani…e urlava, pregava, minacciava perché i partigiani stessero lontani. Cosa vogliono, dicevano, quei disgraziati in montagna? Non fanno che provocare dolori, scappano, non sanno combattere, ci fan bruciare la case” (Giorgio Bocca, partigiani della montagna, ed Bertello Cuneo 1945).
 
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline vnd

  • WikiQM
  • Storico
  • ***
  • Post: 6009
  • Sesso: Maschio
Standarte
Citazione
1)Per giudicare se una azione militare sia lecita o meno bisogna considerare il diritto bellico vigente all'epoca non quello fatto a posteriori .

Ma se il diritto bellico dell'epoca è incompleto perché non può aver previsto tutte le casistiche, è lecito considerare le nuove convenzioni nell'esame dei fatti storici.

Citazione
I repubblichini ed i tedeschi in riferimento alle rappresaglie hanno agito nel rispetto della Convenzione dell'Aja .


Le convenzioni dell'Aja  autorizzavano anche l'asportazione dei genitali, degli occhi e del cuore?


Citazione
2)Io ti ho citato la Convenione dell'Aja perchè è stata stipulata nel 1907 molto prima dell'avvento del fascismo e del nazionalsocialismo !
E , all'epoca della seconda guerra mondiale era in vigore tale convenzione non quella dei tribunali dei vincitori !

All'epoca era già stata siglata la  Convenzione sul trattamento dei prigionieri di guerra, Ginevra, 27 luglio 1929.
Che, tuttavia, visti i suoi limiti sarà abrogata nel 1949.

Citazione
Il C.N.L. ha definito "azioni di guerra" stupri e torture a civili inermi !
MA NON FAMMI RIDERE CHE SEI RIDICOLO !
Le donne stuprate e le torture e le sevizie ai danni di civili inermi ad opera dei partigiani e definite cito testualmente : "azioni di guerra" sono davvero "azioni di guerra" ?
Ripeto NON FARMI RIDERE !

Questo è doppiamente falso, è quasi femminista.
Io non ho mai scritto che le stupro fosse previsto da alcuna convenzione.
Nè risulta che il CLN abbia considerato lecite certe pratiche.
Il CLN, aveva invece dichiarato di svolgere le operazioni in conformità con le leggi e gli usi di guerra.

Va da se che, aderire o meno ad una convenzione, non è considerabile "crimine di guerra".
E' chiminale far parte di un Paese firmatario ma non applicarla.

Citazione
3)Dunque secondo te i crimini dei partigiani con testimoni , date , ore e luoghi e soprattutto morti sono stati tirati fuori dal cilindro da Pansa ?

Pansa ha scritto dei romanzetti. Nei suoi libri non cita le fonti.
Questo rende inutile la discussione accademica  dei suoi lavoro.

Lo storico che ha trattato gli stessi temi del Pansa ma con stile accademico è Gianni Oliva.


Citazione
4)I crimini dei partigiani sono fatti storici .

Anche quelli fascisti.

Citazione
Negare è negare la verità storica , soltanto un partigiano può essere così vigliacco e meschino da negare ciò che è ormai evidente .

Io non nego nulla.
Preciso:
- il reato commesso da uno sbandato, al di fuori di un'operazione di combattimento, non è ascrivibile a tutte le formazioni partigiane.
- Lo stesso non si può dire per ciò che concerne il reato commesso da un repubblichino in uniforme, per giunta controllato da un ufficiale.

Citazione
5)La brigata garibaldi era comunista e non me ne frega niente che al cuo interno di fossero dei "Don Gallo" .

Tu hai parlato di partigiani cattolici.
Rileggiti.

Citazione
I crimini contro l'umanità la brigata garibaldi comunista li ha compiuti eccome , come tutte le altre brigate comuniste , si sono tutte macchiate di crimini infami . g.a.p. , s.a.p. e brigata garibaldi , non se ne salva una !

Balle.


6)E quale crimine avrei giustificato per la precisione ?

Riporto il passaggio:
"2)E' falso il passaggio in cui si afferma : "le sevizie particolarmente efferate" ci sono stati se e no 2 casi in cui la Decima ha ecceduto che nel computo delle MIGLIAIA DI AZIONI DI GUERRA condotte dalla X° Flottiglia M.A.S. non sono nulla ; "

Citazione
7)Ed è proprio qui che sta la differenza tra me e te .
Non ci può essere nessuna giustificazione etica e morale gli atti di tortura e di sadismo !
Le tue valutazioni personali non mi interessano.
Tanto più se si basano su affermazioni false.


Citazione
Tu affermi :

"Ma non dimenticare che si semina ciò che si raccoglie.
Il popolo quando procede al linciaggio è incontrollabile."

Domanda :

Ma che giustificazione a posteriori vorresti dare a simili accadimenti ad esempio...?

Io mi riferivo ai fatti post bellici tanto cari al Pansa.


Citazione
L'Eccidio di Argelato avvenuto tra l'8 maggio e l'11 maggio 1945, a guerra finita, fu l’esecuzione sommaria, effettuata con metodi di particolare ferocia, di 17 persone, alcune sospettate di simpatie politiche per il fascismo, avvenuto ad Argelato in provincia di Bologna.

E tu l'hai capito benissimo.
E' proprio questo il punto.

I fatti post bellici non possono essere classificati come reati commessi da partigiani.
Visto che le formazioni partigiane erano state sciolte, si tratta indubbiamente di vendette private commesse da cittadini esasperati.
Con la resistenza non c'entrano nulla.

Nemmeno i reati del triangolo rosso sono reati partigiani.
Si tratta di azioni commesse da ex-partigiani comunisti frustrati per la "rivoluzione mutilata".

Ma senza CLN non si può più parlare di partigiani.
Si tratta un inutile tentativo di deliggittimare la resistenza.

Citazione
17 persone furono sequestrate, condotte in un podere, e seviziate; poi, portate in un campo, furono strangolate con filo telefonico, e sepolte in una fossa anticarro.
Sette vittime erano fratelli, i fratelli Govoni, (Dino, Emo, Augusto, Ida, Marino, Giuseppe, Primo), di cui due soltanto erano fascisti, sequestrati a Pieve di Cento, una era una donna di 20 che in passato aveva collaborato con la polizia fascista e resasi complice di massacri di padri di famiglia ed esecuzioni sommarie. Seviziati e poi massacrati a colpi di roncole, vanghe e zappe l'11 maggio, i partigiani seviziarono nuovamente, la mattina del 12, i 7 fratelli che giacevano a terra rantolando per il massacro del giorno prima; successivamente li seppellirono, alcuni dei quali ancora vivi, in una fossa anticarro.


Appunto.
Questa è una vendetta privata. Non un'azione partigiana.

Citazione
E per finire ti cito il comunista Giorgio Bocca PARTIGIANO che è sempre stato osannato dalla sinistra . Anche lui si è inventato tutto...?

“La gente, pur continuando a odiare i tedeschi, si domandava la ragione del soffrire e la scorgeva nell’azione dei partigiani…e urlava, pregava, minacciava perché i partigiani stessero lontani. Cosa vogliono, dicevano, quei disgraziati in montagna? Non fanno che provocare dolori, scappano, non sanno combattere, ci fan bruciare la case” (Giorgio Bocca, partigiani della montagna, ed Bertello Cuneo 1945).

Capitava.
Molta gente capisce soltanto i problemi quando ci sbatte il muso.
Chi non aveva figli o nipoti in età da militare, poteva non capire.
Ma la verità è che la maggior parte della gente di montagna era con loro. I partigiani non avrebbero mai potuto sopravvivere per 19 mesi se non avessero avuto dalla loro la popolazione.

E la popolazione fu con loro anche a causa (o grazie) ai crimini commessi dai fascisti.

 
Vnd [nick collettivo].

Offline Stendardo

  • Veterano
  • ***
  • Post: 3501
Standarte
Ma se il diritto bellico dell'epoca è incompleto perché non può aver previsto tutte le casistiche, è lecito considerare le nuove convenzioni nell'esame dei fatti storici.


Le convenzioni dell'Aja  autorizzavano anche l'asportazione dei genitali, degli occhi e del cuore?


All'epoca era già stata siglata la  Convenzione sul trattamento dei prigionieri di guerra, Ginevra, 27 luglio 1929.
Che, tuttavia, visti i suoi limiti sarà abrogata nel 1949.

Questo è doppiamente falso, è quasi femminista.
Io non ho mai scritto che le stupro fosse previsto da alcuna convenzione.
Nè risulta che il CLN abbia considerato lecite certe pratiche.
Il CLN, aveva invece dichiarato di svolgere le operazioni in conformità con le leggi e gli usi di guerra.

Va da se che, aderire o meno ad una convenzione, non è considerabile "crimine di guerra".
E' chiminale far parte di un Paese firmatario ma non applicarla.

Pansa ha scritto dei romanzetti. Nei suoi libri non cita le fonti.
Questo rende inutile la discussione accademica  dei suoi lavoro.

Lo storico che ha trattato gli stessi temi del Pansa ma con stile accademico è Gianni Oliva.


Anche quelli fascisti.

Io non nego nulla.
Preciso:
- il reato commesso da uno sbandato, al di fuori di un'operazione di combattimento, non è ascrivibile a tutte le formazioni partigiane.
- Lo stesso non si può dire per ciò che concerne il reato commesso da un repubblichino in uniforme, per giunta controllato da un ufficiale.

Tu hai parlato di partigiani cattolici.
Rileggiti.

Balle.


6)E quale crimine avrei giustificato per la precisione ?

Riporto il passaggio:
"2)E' falso il passaggio in cui si afferma : "le sevizie particolarmente efferate" ci sono stati se e no 2 casi in cui la Decima ha ecceduto che nel computo delle MIGLIAIA DI AZIONI DI GUERRA condotte dalla X° Flottiglia M.A.S. non sono nulla ; "
Le tue valutazioni personali non mi interessano.
Tanto più se si basano su affermazioni false.


Io mi riferivo ai fatti post bellici tanto cari al Pansa.


E tu l'hai capito benissimo.
E' proprio questo il punto.

I fatti post bellici non possono essere classificati come reati commessi da partigiani.
Visto che le formazioni partigiane erano state sciolte, si tratta indubbiamente di vendette private commesse da cittadini esasperati.
Con la resistenza non c'entrano nulla.

Nemmeno i reati del triangolo rosso sono reati partigiani.
Si tratta di azioni commesse da ex-partigiani comunisti frustrati per la "rivoluzione mutilata".

Ma senza CLN non si può più parlare di partigiani.
Si tratta un inutile tentativo di deliggittimare la resistenza.

Appunto.
Questa è una vendetta privata. Non un'azione partigiana.

Capitava.
Molta gente capisce soltanto i problemi quando ci sbatte il muso.
Chi non aveva figli o nipoti in età da militare, poteva non capire.
Ma la verità è che la maggior parte della gente di montagna era con loro. I partigiani non avrebbero mai potuto sopravvivere per 19 mesi se non avessero avuto dalla loro la popolazione.

E la popolazione fu con loro anche a causa (o grazie) ai crimini commessi dai fascisti.

1)E' Falso .
La Convezione dell'Aja è completa e comprende tutte le casistiche .
L’art. 42 della Convenzione dell’Aja dice testualmente:
 “La popolazione ha l’obbligo di continuare nelle sue attività abituali astenendosi da qualsiasi attività dannosa nei confronti delle truppe e delle operazioni militari. La potenza occupante può pretendere che venga data esecuzione a queste disposizioni al fine di garantire la sicurezza delle truppe occupanti e al fine di mantenere ordine e sicurezza. Solo al fine di conseguire tale scopo la potenza occupante ha la facoltà, come ultima ratio, di procedere alla cattura e alla esecuzione degli ostaggi“.
Tale articolo esclude "QUALSIASI ATTIVITA' DANNOSA NEI CONFRONTI DELLE TRUPPE E DELLE OPERAZIONI MILITARI" .
Sai cosa significa "QUALSIASI" o ti citare il Treccani per farti comprendere cosa significa il termine "QUALSIASI" ?

2)Ripeto . Io condanno QUALSIASI TORTURA sia essa compiuta da QUALCHE reparto repubblichino sia essa compiuta da TUTTE le formazioni partigiane comuniste .
E' inutile che fai il finto tonto , sono disposto a ripetertelo milioni di volte .

3)Secondo il diritto internazionale (Art. 1 della convenzione dell’Aia del 1907) un atto di guerra materialmente legittimo può essere compiuto solo dagli eserciti regolari ovvero da corpi volontari i quali rispondano a determinati requisiti, cioè abbiano alla loro testa una persona responsabile per i subordinati, abbiano un segno distintivo fisso riconoscibile a distanza e PORTINO APERTAMENTE LE ARMI .
 Ciò premesso, si può senz’altro affermare che gli attentati messi in atto dai partigiani fossero atti illegittimi di guerra esendo stati compiuti da appartenenti a un corpo sì di volontari ma che però NON PORTAVANO APERTAMENTE LE ARMI .
Pertanto i partigiani , secondo il diritto bellico internazionale VIGENTE ALL'EPOCA DEI FATTI , non godevano del cd "status di prigionieri di guerra ."
La Convezione di Ginevra non considerava i partigiani prigionieri di guerra . 

3)"Il CLN, aveva invece dichiarato di svolgere le operazioni in conformità con le leggi e gli usi di guerra."

IL cnl AVEVA  DICHIARATO SI MA NON MANTENNE MAI FEDE ALLA PAROLA DATA !

Mentre i reparti militari si andavano smobilitando e i loro uomini erano catturati, tanti si arrendevano ai partigiani, anziché attendere le truppe anglo-americane, poiché il cnl i giurava e spergiurava che avrebbero avuto salvata la vita e non avrebbero torto loro un capello.

LEGGI BENE , PRIMA DI PARLARE LEGGI BENE QUANTO STO PER SCRIVERE ! E NON  FARE IL FINTO TONTO !

QUESTA E' UNA FONTE NEUTRA WIKIPEDIA , LA STRAGE DI ODERZO E' STORICAMENTE AVVENUTA E RICONOSCIUTA DA TUTTI !

Strage di Oderzo




Strage di Oderzo
 

Il complesso, ora restaurato, delle ex carceri di Oderzo
 

La Strage di Oderzo, avvenuta in due fasi il 30 aprile e il 15 maggio 1945, fu l'esecuzione sommaria di centotredici persone appartenenti o sospettate di appartenere alla Repubblica Sociale Italiana o al Partito Fascista.
 


Indice
  [nascondi]  1 La resa
 2 La violazione della resa
 3 La prima strage 3.1 Gli autori della strage
 
4 Eventi successivi
 5 Il processo e le condanne
 6 Il cippo commemorativo
 7 Note
 8 Bibliografia
 9 Voci correlate
 
La resa
 
Il 28 aprile 1945 nella Casa Canonica di Oderzo fu firmato, alla presenza del parroco, abate Domenico Visentin, e il nuovo sindaco della città Plinio Fabrizio, un accordo tra il Comitato di Liberazione Nazionale, rappresentato dal sig. Sergio Martin, e da due rappresentanti della RSI, il colonnello Giovanni Baccarani, comandante della Scuola Allievi Ufficiali di Oderzo, e il maggiore Amerigo Ansaloni, comandante del Battaglione Romagna. Il risultato dell'accordo, che prevedeva la consegna delle armi per un lasciapassare partigiano per rientrare a casa, fu la resa incondizionata di tutte le forze fasciste di Oderzo:[1] in tutto circa 600 uomini, 130 appartenenti a due battaglioni, il "Bologna" e il "Romagna" e 470 allievi della scuola ufficiali di Oderzo, i quali consegnarono le armi concentrandosi nei locali del "Sigismondo Brandolini", collegio gestito dai Giuseppini del Murialdo a sud della città.
 
La violazione della resa
 
Poco dopo giunsero in città i partigiani della brigata "Cacciatori della pianura", appartenenti alla Brigate Garibaldi e legati al Partito Comunista Italiano i quali, venuti a sapere dei fascisti concentrati al Brandolini, decisero di considerare nullo l'accordo preso e di istituire un tribunale di guerra.
 
Compito del tribunale di guerra era applicare in modo rigido la cosiddetta "Legge della Montagna", un insieme di disposizioni interne al gruppo per stabilire le pene da applicare a tedeschi e fascisti.
 
La prima strage
 
Nei giorni del 29 e 30 aprile furono eliminate 124 persone, rastrellate tra i reparti dei Btg. "Bologna" e "Romagna".
 Non fu svolto alcun processo e, come recita la sentenza del processo di Velletri, "non vi fu mai un collegio giudicante...; non vi fu possibilità di difesa per gli accusati, non furono contestati agli accusati fatti specifici..., le sentenze di condanna a morte non furono pronunciate, ...la vita e la morte di ciascuno dipendevano dall'arbitrio più sconfinato" [2].
 
Le prime eliminazioni avvennero già la mattina del 30: tredici prigionieri furono prelevati in due fasi dalle carceri, fucilati lungo le rive del Monticano ed i corpi gettati nel fiume.
 
Nel pomeriggio i cento condannati, più altri ventiquattro aggiunti sul momento, furono schierati in cortile, in un clima di confusione e disorganizzazione dovuta alla pioggia e alla sete di vendetta di alcuni presenti. A tutti furono legati le mani dietro la schiena e detto che sarebbero stati trasferiti in un campo di concentramento.
 Al momento di partire ci si accorse che negli unici mezzi a disposizione, un'ambulanza e un grosso camion di bestiame, non c'era posto per tutti: fu così che alcuni rimasero al Brandolini e, senza saperlo, si salvarono la vita: tra questi alcuni militi del "Romagna". Recita la sentenza del processo di Velletri: "le sentenze di condanna a morte non furono pronunziate... non fu compilata nemmeno una lista completa dei prigionieri mandati a morte al Ponte della Priula.... la vita e la morte di ciascuno dipendeva dall'arbitrio più sconfinato". Molti scampati furono poi ripresi, nonostante il lasciapassare rilasciato dal CLN, e furono massacrati nel campo di sterminio partigiano di Mignagola di Carbonera e nella strage della "corriera fantasma" a San Possidonio (Modena).[3]
 
A sera i due camion, scortati, partirono per Ponte della Priula, impiegando circa due ore a compiere gli appena 22 km di distanza. Dopo essere stati tradotti in un grande prato presso le rive del Piave, furono tutti uccisi.
 
Un particolare impressionante è datato 16 maggio, quando in occasione delle nozze di due partigiani, Adriano Venezian detto il Biondo e Vittorina Arioli detta Anita, cui furono augurati dodici figli, si provvide, come atto propiziatore, all'uccisione di dodici allievi ufficiali della scuola, avvenuta sempre nei pressi del Ponte della Priula.[4]
 
Gli autori della strage
 
Tra gli autori della strage vanno ricordati tale "Bozambo", detto "Il boia di Montaner", nominato vice-capo della Polizia di Oderzo, e Gino Simionato detto "Falco", originario di Preganziol, tristemente noto nella Marca Trevigiana per numerose efferatezze essendo stato coinvolto, tra l'altro, nella strage della cartiera di Mignagola. La mattina del primo maggio gli esecutori della strage costrinsero dei contadini a seppellire i cadaveri.
 
Eventi successivi
 
Tre giorni dopo la strage i "Cacciatori della Pianura", probabilmente su pressione del CLN[senza fonte] - che aveva tentato di opporsi all'eccidio - si assunsero la responsabilità dell'accaduto, con un manifesto affisso in città il 4 maggio:
 


« Determinato dalla necessità dello stato di guerra, Codesto Comando il 30 aprile dovette procedere alle esecuzioni capitali dei criminali di guerra, dopo regolare processo della propria Corte Marziale, che necessariamente ha agito al di fuori di ogni avvicinamento sia con il Cln locale, sia con la Commissione Giustizia. »
 


(Brigata Cacciatori della Pianura)
 

Due giorni dopo,un partigiano di Faenza, giunto a Oderzo e dichiaratosi commissario politico della ventottesima Brigata Garibaldi "Mario Gordini", chiese e ottenne a fatica di prelevare dalle carceri cittadine e dai rinchiusi al Brandolini altri tredici prigionieri, militi della Guardia Nazionale Repubblicana che avevano agito nella sua zona per poi scappare a nord.
 
Ma invece di ricondurli in Romagna per il processo, il 15 maggio l'ignoto partigiano insieme a Bozambo condusse i tredici sempre a Ponte della Priula. Di questi dodici furono fucilati a mezzanotte; il tredicesimo, un ragazzo di 18 anni che affermava di conoscere la cassa del Battaglione Romagna, venne giustiziato nei pressi della chiesa di Fontanelle.
 
Il processo e le condanne [modifica sorgente]
 
Il 16 maggio 1953, al termine del processo tenutosi a Velletri, alcuni degli autori della strage furono condannati a pene variabili, dai ventiquattro ai trenta anni di reclusione. Tuttavia il momento politico e i forti condizionamenti politici che già avevano impedito un serio processo di epurazione, suggerirono al Parlamento e al governo di varare una serie di amnistie e condoni ad ampio raggio, grazie ai quali i condannati per la strage scontarono solo cinque anni di detenzione. Nel 1957 infatti la Corte d'appello di Roma estinguerà per amnistia i reati in quanto commessi in "lotta contro il fascismo".
 
Il cippo commemorativo [modifica sorgente]
 
A ricordo della strage i sopravvissuti innalzarono un piccolo cippo presso il luogo delle esecuzioni. Fu segretamente inaugurato la notte del 4 novembre 1966; la mattina dopo era già stato imbrattato di vernice rossa e immediatamente fatto ripulire dal Comune.
 



E’ noto il caso di Prima Stefanini Cattabriga e Paolina Cattabriga, di Cavezzo (MO) madre e figlia, quest’ultima di 15 anni, prelevate il 16 aprile 1945 dalla tristemente nota “banda di Cavezzo” il nucleo partigiano alle dirette dipendenze della Brigata Partigiana Garibaldi, e costrette ad un calvario di 12 giorni prima di ottenere la “grazia della morte“.
“Azione di guerra“, naturalmente, così il C.L.N. commentò l’accaduto.
Fonte : http://blog.libero.it/mcsar/commenti.php?msgid=8737496

Ti ho anche citato i casi delle ripetute torture , stupri , uomini gettati nei forni ancora vivi o sciolti vivi nell'acido inflitte alla Cartiera !

E come questi i casi in cui il C.N.L. definì "azioni di guerra" le più crudeli torture si contano a decine !

Ma tu fai il finto tonto !

La convenzione dell'Aja nella STRAGRANDE maggiornaza dei casi VENNE RISPETTATA dai repubblichini .

Ti ripeto per la 1.000.000 volta il diritto di rappresaglia era previsto dalla convenzione dell'Aja ! 

Le TORTURE NON ERANO LA REGOLA NELL'OPERATO DELLA X MAS CI FURONO SOLO 2 EPISODI MA LA X MAS DI AZIONI DI GUERRA NE FECE DECINE DI MIGLIAIA !

Nel valutare l'operato di una divisione di dovrebbe valutare in maniera complessiva !

Il diritto di rappresaglia era invece legittimo previsto dalle leggi vigenti all'epoca ed applicato anche dagli alleati !

CONTINUA PURE A FARE IL FINTO TONTO , ED IO MI LIMITERO' A RIPETERTI SEMPRE LE STESSE COSE !

4)Non c'è un episodio citato da Pansa 1 SOLO che non sia realmente accaduto . Pansa perla di fatti che sono realmente accaduto come il famoso Triangolo della Morte .
Ti sfido pubblicamente a citarmi un solo caso di tortura , eccidi , stupri o altre nefandezze partigiane che Pansa si sia inventato !
Inutile forse è la tua ottusità...
Anche lo storico ebreo Sergio Luzzatto , dichiarò in seguito che nelle sue opere «nulla si inventa» e c'è «rispetto per la storia» .
Fonte : 13.^ http://www.corriere.it/cultura/13_aprile_16/I-compagni-dimenticati-del-partigiano-Primo-Levi_f7dd888c-a676-11e2-bce2-5ecd696f115c.shtml

5)Certo però a differenza dei repubblichini , TUTTI i reparti partigiani comunisti si sono macchiati di crimini .

6)Ma sei stupido o fai finta di essere stupido ?

I crimini partigiani non furono il gesto isolato di qualche sbandato ma azioni sistematiche poste in essere da interi reparti di partigiani !

Ad esempio negli orrori della Cartiera di Mignagola operarono intere formazioni partigiani GARIBALDINE COMUNISTE che compirono i peggiori atti di crudeltà e ferocia che una mente umana possa concepire e che furono "giustificati" dai tribunali dei vincitori come "lotta al nazifascismo" .

Fonte : http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_della_cartiera_di_Mignagola

Fonte : http://www.riscossacristiana.it/index.php?option=com_content&view=article&id=424:la-cartiera-della-morte-di-roberto-roggero&catid=53:storia&Itemid=123

MA SE TU NON SAI LEGGERE IN ITALIANO , O MEGLIO NON VUOI LEGGERE I CRIMINI COMMESSI DAI PARTIGIANI COMUNISTI NON E' COLPA MIA !

Io mi limiterò a ripeterti sempre le stesse cose .

7)Tutte le formazioni partigiane comuniste non cattoliche si sono macchiate di crimini di guerra e di crimini contro l'umanità !
Ma se tu non leggi cosa scrivo non è colpa mia !
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius