Dialoghi > Verso una Nuova Alleanza
Il femminismo della Costanza
Vicus:
Postilla: i falansteri sono un'invenzione moderna, che ha purtroppo sedotto anche alcune frange del mondo cattolico. Credo che siano l'esito ultimo della cd. libertà di cui parla Laglasnost. Ma società più coese e libere sono esistite, come testimonia l'architettura di molte città (ad es. Pisa) italiane ed europee.
COSMOS1:
--- Citazione da: Vicus - Agosto 06, 2013, 15:56:11 pm ---Cambiare il mondo: temo sia una necessità, perché così com’è non può durare. E questo dovremo farlo senza programmi utopici ma semplicemente, incollando di nuovo i cocci della cultura che ci è stata trasmessa.
--- Termina citazione ---
il punto secondo me è qui: Costanza, Laglasnost, tu, io, tutti, sbattiamo il muso quando pensiamo ad una strada per uscire dal barattro
come fai ad impegnarti per conservare una "cultura" che nella sostanza è rottura? il cristianesimo è nel proprio dna contestazione degli equilibri ricevuti, Cristo ha sparigliato le carte anche quando ha affermato che non passerà un solo jota della legge: i farisei ci avevano messo secoli per adattare la legge alle proprie esigenze, per costruire una cultura "sostenibile", e lui a dirgli che non avevano il diritto di cambiare una sola virgola!
no, non credo che dovremo incollare alcunchè: forse al contrario dovremo rompere tutto ciò che resta ancora di intero!
controcorrente:
AHAHAHAHAHA!!!! Ancora parla stà miriano? Ma l'avete vista in tv tutta sorrisini finti e ghigni fasulli a presa di bavero?? Si vede lontano un miglio che vorrebbe esibirsi nel classico repertorio scosciate e tette al vento, ma non può.... deve recitare il ruolo della perbenista di facciata, della maestrina della penna rossa del libro Cuore di De Amicis, di colei che è timorata da Dio.... CHE RIDICOLA :doh:
A me non inganna, questo è poco ma sicuro.
E veniamo al dunque: la Chiesa non è e non può essere misoginia? Giusto, allo stesso modo in cui la Chiesa non è e non può essere misandria! Uno pari palla al centro....
Ciao miriano.... tanti sorrisini fasulli da parte mia :D :lol: :rofl1: :yahoo: :rofl2:
Vicus:
Sì, c’è un elemento di rottura nel cristianesimo, che richiede una continua trasformazione del cuore umano. Il cristiano non ha paura di cambiamenti anche profondi, se vanno in direzione del bene. Eppure Cristo non predicò il caos o il nulla ma il radicamento dell’uomo in un sacrum.
Non esiste forse una ricetta magica, però tutte le culture umane con un minimo di continuità hanno almeno due elementi in comune: delle regole di convivenza civile evolutesi nei secoli, a partire da un momento iniziale in cui contava solo la forza o il potere, e il riferimento a valori trascendenti.
La qualità di una cultura si vede dall’architettura che esprime: basta paragonare le nostre città storiche agli odierni abitati squallidi e informi raccolti intorno al centro commerciale per farsene un’idea.
La moderna ‘civiltà della critica’ si fonda su una hybris e davvero non c’è rimasto niente di intero. Ma in periodi analoghi, la civiltà è stata salvata da persone che hanno preservato la saggezza dell’umanità per trasmetterla alle generazioni future.
Senza voler creare impossibili fotocopie del passato o ripeterne gli errori, sarebbe indice di umiltà e saggezza cercare di costruire qualcosa di nuovo, ma partendo dalla natura umana e da modelli culturali che l’hanno valorizzata.
COSMOS1:
ma sì, sono d'accordo con te sul ruolo sociale e civilizzatore del cristianesimo, non è me che devi convincere su questo punto
ciò che mi lascia perplesso è la possibilità che il cristianesimo possa tradursi in una "utopia" sociale
in fin dei conti Agostino ha scritto la Civitas Dei per rispondere ai romani che accusavano i cristiani di aver mandato in malora l'impero romano
di fatto il Vangelo dice: chi vorrà salvare la propria vita (civiltà, nazione, cultura, stato) la perderà
io sono abbastnza pessimista sulla nostra possibilità di incidere (Laglasnost e Costanza invece no) perchè constato che aveva ragione Gandhi quando diceva che se esponeva alla gente i loro diritti aveva grande consenso, se ricordava i loro doveri non lo ascoltava più nessuno
il nostro problema come QM è che ci lamentiamo delle donne che non fanno la loro parte, ma nello stesso tempo noi non ci impegnamo a fare la nostra. O non ci impegnamo abbastanza o comunque ricordare agli uomini i loro doveri (da parte di noi della QM) non è molto popolare
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