Sembra verosimile, ma mi piacerebbe si parlasse anche, e di più dell'adozione gay che per i nostri 'rappresentanti' in parlamento sembra irrinunciabile.
So che ne ha parlato, non molto, l'arcivescovo di Parigi, per il resto, a quanto ne so, non una parola che sia una.
Parlare (solo) di lobby omo sembra avere come unico effetto quello di creare un clima favorevole all'ondata di leggi anti-famiglia, suggerendo che se nella Chiesa è pieno di preti e vescovi gay è 'ipocrita' richiamarsi a certi principi di legge naturale; mi riferisco al diritto di un bambino ad essere allevato da un padre ed una madre.
Parliamo pure di lobby gay nella Chiesa, ci mancherebbe, ma mentre siamo occupati a discutere di questi argomenti:
sempre più bambini nascono al di fuori di qualsiasi contesto familiare e/o sono allevati da un solo genitore. Sono gli elettori di domani, un domani in cui l'istituzione familiare potrebbe divenire un ricordo;
l'adozione gay, inevitabile conseguenza, lo si voglia o no, del matrimonio gay, avrebbe effetti profondamente negativi sulla psiche del bambino, a prescindere dal fatto che si tratti di una coppia omosessuale;
gli effetti del declino della famiglia sono sotto gli occhi tutti, anche di chi non li vuol vedere: PAS, promiscuità/prostituzione minorile, bullismo e altri comportamenti antisociali;
i matrimoni sono in drastico calo;
i matrimoni riusciti tra europei cattolici, tanto per fare un esempio, sono concentrati in movimenti ecclesiastici chiusi come una riserva indiana, se non addirittura gestiti con metodiche di tipo settario (alcuni sono stati menzionati qui).
Adesso torniamo pure ad occuparci di lobby gay...
Nota: se venite a sapere di qualche candidato politico cattolico che intende efficacemente opporsi a questa legge al di là del solito teatrino (pre)elettorale fatemelo sapere, perché mi risulta siano tutti presi da altri programmi.