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gaycidio e femminicidio

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ilmarmocchio:
http://www.ilmessaggero.it/roma/roma_ragazzo_gay_morto/notizie/314194.shtml

krool:

--- Citazione ---L'episodio è l'ennesimo del genere accaduto a Roma. A novembre un quindicenne gay si era ucciso impiccandosi nel bagno della casa dei nonni, mentre a maggio un sedicenne aveva tentato di togliersi la vita lanciandosi durante la ricreazione dalla finestra dell'istituto romano che frequentava. La tragedia a San Basilio, quartiere di Roma Est, nelle prime ore di venerdì. Aperto un fascicolo contro ignoti, non si esclude l'accusa di istigazione al suicidio.
--- Termina citazione ---
Ad ogni modo, tutti maschi.

kautostar:

--- Citazione da: krool - Agosto 11, 2013, 19:15:44 pm ---Ad ogni modo, tutti maschi.

--- Termina citazione ---
Già, credo che per  i maschi essere  gay, o anche solo un po' effeminati, o emotivamente più sensibili e più timidi della media, a quell'età(tra i  13 e i  17 anni) comporti uno stigma sociale molto più pesante da sopportare. A scuola le vittime di bullismo sono prevalentemente maschi, vessati soprattutto da altri maschi, ma a volte anche da ragazze perfide, che magari per conquistare i bulli ci mettono il carico!

Ma non sono affatto d'accordo con Franco Grillini, la legge anti-omofobia non avrebbe alcun effetto in casi del genere, piuttosto bisognerebbe prendere provvedimenti a livello scolastico per prevenire e reprimere il bullismo in generale(non solo contro i gay, ma contro tutti i ragazzi "deboli" o "diversi" che tendono ad esserne vittime)

andremany:
Io non sono nemmeno convinto della necessità di «repressione» del bullismo.
Sventagliare la repressione fine a sé stessa puzza sempre un po' di fascio.

Ricordiamo che si tratta di minori, che come tali non sono sempre e comunque capaci d'intendere e di volere.
Tutti i quindicenni si rendono perfettamente conto che ammazzare è male, ma siamo sicuri che tutti si rendano conto che sfottere qualcuno può spingerlo ad ammazzarsi e dunque lo è altrettanto? In particolare: come possono rendersene conto, se la stessa società in cui vivono non dà loro gli strumenti culturali per farlo?

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