E' da un po' che lo ho notato, prima non era così. Ogni notiziario propone almeno due o tre servizi su omicidi o violenze ai danni di donne (spesso sempre lo stesso caso per diversi giorni).
E' un martellamento continuo, ovviamente giustificato solo dall'ideologia dominante, perché:
_siamo fra gli ultimi in Europa per tasso di omicidi ai danni di donne
_il tasso di omicidi a danno degli uomini è di diverse volte superiore a quello delle donne
_la violenza domestica è perpetrata all'incirca in ugual misura da uomini e da donne
_le cause delle "tragedie familiari" non vengono mai analizzate imparzialmente (un omicidio non avviene mai per caso, i maggiori responsabili sono la legge che in caso di separazione rigira l'uomo come un calzino e la violenza psicologica, "invisibile" che non viene mai considerata più di tanto se non nei casi in cui venga utilizzata dai partner e mai dalle partner)
E non c'è nessun allarmismo per piaghe che mietono molte più vittime, come le malattie, gli incidenti stradali, quelli sul lavoro ecc.
Allo stesso modo non si sente mai parlare di infanticidio, forse perché sono quasi sempre donne le responsabili (però ricordo benissimo che si parlò almeno una settimana di quel padre che buttò il figlio nel Tevere).
Allo stato attuale i media stanno vanificando quel poco che si era fatto quando in tv si era dato risalto alla condizione dei padri separati, e per un "eretico" che fa notare la schizofrenia attorno al tema "violenza sulle donne", altri mille sedicenti giornalisti ripetono la solita canzone, e quasi tutti se la bevono.
Cosa possiamo fare per contrastare questa prepotente intensificazione della propaganda?