http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_11714.asp
Dunque basterà che la moglie smetta di rivolgere la parola al marito per rendere inapplicabile la legge sull'affidamento condiviso.
Del resto anche la sentenza in commento appare perfettamente in linea con l'obiettivo di strutturare la famiglia italiana su di un modello spiccatamente matriarcale.
Ipotizziamo che vi sia una lite tra due coniugi. E' del tutto irrilevante chi abbia ragione o chi abbia torto: entrambi avranno le proprie ragioni ed entrambi le proprie colpe.
A questo punto, in linea di massima, gli scenari immaginabili saranno 3:
a) I coniugi raggiungono un compromesso.
b) Uno dei due cede e si conforma alla decisione dell'altro.
c) La coppia entra in crisi.
Proseguiamo quindi il ragionamento ipotizzando che non si sia riuscita a raggiungere una conciliazione, nessuno dei due coniugi sia disposto a cedere all'opinione dell'altro e la coppia entri in crisi.
Quali sono le conseguenze giuridiche?
Vi sarà una causa di separazione. Nel corso del giudizio lei smetterà di rivolgere la parola al marito. Seguendo l'orientamento giurisprudenziale i figli verranno affidati in via esclusiva alla moglie essendo, come dice la Corte, in tali ipotesi inapplicabile la legge sull'affidamento condiviso e nel 90% dei casi è a lei che i figli vengono affidati. Conosciamo bensissimo le conseguenze dell'affido esclusivo della prole: asseganzione della casa familiare; assegni di mantenimento, papà alla CARITAS, etc..
Riepilogando: Nel caso in cui la moglie sia dunque ferma su quella determinata scelta familiare, il marito avrà due alternative possibili:
a) perdere la propria casa, subire i ben noti atti di prevaricazione del genitore affidatario, ridursi alla rovina economica, perdere la propria dignità (e non sia mai provi ad incazzarsi, è probabile anche che si becchi una denuncia per stalking con possibilità che finisca dietro le sbarre senza essere nè processato nè condannato)
b) oppure, seconda alternativa: sottomettersi alla decisione della moglie.
Quindi, prendiamone atto. La famiglia è strutturata su di un modello
neo matriarcale. Sposandoci, dobbiamo essere consapevoli che
ex lege saremo sottoposti ad una sorta di moderna
potestas della moglie.
Il mio consiglio a chi ancora non avesse contratto matrimonio è dunque :
a) se vi sta bene sottostare all'autorità della donna con la quale vi legherete in matrimonio,
nulla quaestio, fatelo pure;
b) in caso contrario:
NON SPOSATEVI E NON METTETE AL MONDO FIGLI.