Autore Topic: gender : scienza o ideologia ?  (Letto 13069 volte)

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Offline Stendardo

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #45 il: Gennaio 16, 2014, 21:42:29 pm »
Fonte : http://www.tempi.it/papa-porta-la-gonna-il-nuovo-libro-di-testo-per-le-elementari-consigliato-agli-insegnanti-in-francia#.UkwXZ2TORRc

“Papà porta la gonna”: il nuovo libro di testo per le elementari consigliato agli insegnanti in Francia
 
Effetto matrimonio gay, parte seconda. Tutte le scuole elementari della Francia dovranno educare i ragazzi «all’uguaglianza di genere»
 È il secondo effetto tangibile dell’approvazione di matrimonio e adozione gay in Francia: dopo la cancellazione dal codice civile dei termini “padre” e “madre”, a tutte le scuole elementari del paese è stata inviata una circolare del ministero dove «si invita fortemente» a educare i ragazzi «all’uguaglianza di genere» e a combattere in classe «l’omofobia». Per ottenere questi risultati, il testo consigliato da Snuipp, il principale sindacato degli insegnanti della scuola primaria, è “Papà porta la gonna”.
 
SESSI NON COMPLEMENTARI. Il libro insegna che «i sessi non sono complementari», che si possono cambiare a piacimento, «permettendo in questo modo di affrontare i temi del sessismo e dell’omofobia, che sono legati». L’Ump, il principale partito di opposizione in Francia, ha protestato affermando che con la scusa dell’omofobia «si cerca di far passare il  messaggio che si può passare da un sesso all’altro». Il partito di centrodestra ha denunciato il tentativo di «decostruzione della famiglia» e ha invitato gli insegnanti a «resistere». Olivier Vial, presidente del sindacato studenti Uni, ha lanciato per questo una petizione su internet che ha già ottenuto 270 mila firme per fermare «la teoria del gender nella scuola».
 
JEAN HA DUE MAMME. Il sindacato Snuipp ha anche applaudito all’iniziativa messa in atto in questi giorni dal Comune di Montpellier, che nel modulo per iscrivere i figli a scuola ha eliminato le parole “padre” e “madre”, sostituendole con “responsabile legale 1″ e “responsabile legale 2″. Per ora in Francia spetta all’educazione sessuale, obbligatoria dalle elementari alla scuola secondaria, il compito di trattare positivamente il tema dell’omosessualità e dell’omogenitorialità. Il sindacato ha anche consigliato a tutti gli insegnanti di seguire l’esempio di Gaël Pasquier, che a scuola legge il libro “Jean ha due mamme”. Inoltre, come riporta il Le Figaro, a partire da ottobre il governo di Hollande sta studiando un modo perché le famiglie composte da due papà o due mamme vengano sponsorizzate di più alle elementari.
@LeoneGrotti


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« Ultima modifica: Febbraio 02, 2014, 21:49:13 pm da ilmarmocchio »
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Angelo

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #46 il: Gennaio 16, 2014, 22:24:50 pm »
Spero che i francesi rispondano a dovere contro questo schifo imposto da chi veramente comanda. E spero che le femministe che appoggiano queste teorie non vengano dimenticate e non vengano salvate quando la corrente cambierà . Non bisogna dimenticare i loro nomi, i loro blog, le loro leggi "positive". 
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Angelo

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #47 il: Gennaio 16, 2014, 22:28:23 pm »
Chiaramente quei due appellati ministri sono in realtà dei servi del vero potere. Quando ciò sarà capito dalla gran parte delle persone, la fuga eviterà loro di perdere quelle appendici che li fanno assomigliare a noi umani.
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Gilbert Keith Chesterton

Offline Angelo

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #48 il: Gennaio 16, 2014, 22:36:49 pm »
http://www.donneuropa.it/idee/2014/01/09/barbara-imbergamo-cuntala-il-gioco-anti-stereotipi-genere/

Barbara Imbergamo e il suo Cuntala, gioco contro gli stereotipi di genere

L'ha inventato per i suoi figli, l'ha finanziato attraverso il crowdfunding. La success story del mazzo di carte in quattro lingue che raffigura ostetrici e muratrici e non contempla la figura "mamma"

 
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Imbergamo-b:n
Le donne sono disegnate con semplicità, in tuta da lavoro, con vestiti stilizzati e senza trucchi vistosi, capelli cotonati o gioielli che le adornano. Per scelta non c’è il personaggio “mamma”, che va inventato o scelto con la carta jolly. È questa la rappresentazione del genere femminile nelle carte del gioco Cuntala, ideato da Barbara Imbergamo per aiutare i bambini a vivere in un mondo più inclusivo, liberandoli – giocando – da stereotipi di genere, di orientamento sessuale e di colore della pelle.

Barbara è socia fondatrice di Sociolab, una realtà che tra le altre cose si occupa di progettazione di politiche sociali e sanitarie e promozione della qualità della vita, pari opportunità e bilanci di genere, immigrazione e nuovi cittadini, giovani e partecipazione. Ha due figli, la maggiore di 11 anni e il piccolo di 5, e un curriculum nel mondo della ricerca sul tema del lavoro, degli studi di genere, dell’occupazione femminile e della partecipazione delle donne alla politica.

Ci racconta Barbara: “Tornando dalle vacanze, durante un lungo viaggio dalla Sicilia, dove sono nata, a Firenze, dove vivo, ho iniziato a giocare in macchina con i miei figli disegnando personaggi su fogli di carta, e inventando storie”. Così è nata l’idea di Cuntala (“raccontala” in siciliano), un gioco di carte da fare insieme, da un minimo di due bambini a gruppi più numerosi.

Il linguaggio (le parole sono tradotte in 4 lingue) e le immagini usate per definire i 20 personaggi rappresentati nel mazzo sono studiati a tavolino: “Ho scelto delle parole inclusive – ci spiega Imbergamo – come sindaca o muratrice, in modo che giocando i bambini inizino ad usare dei termini che a noi magari suonano strani ma che se entrano nel lessico delle nuove generazioni saranno finalmente considerati ‘normali’. Volutamente la sindaca è di colore, mentre la muratrice, lavoro tipicamente maschile come quello dell’astronauta, è bianca. Gli stereotipi da scardinare non sono solo di genere, ma anche di orientamento sessuale (tra le carte c’è una famiglia, ‘con due babbi’, come dice mio figlio) e di razza, e dunque perché non una donna di colore in politica e una donna bianca a come muratrice?”.

La sensazione, per l’ideatrice di Cuntala è che i giochi indirizzati solo a maschi o solo a femmine rappresentino una realtà distorta: “Esiste una sorta di scollamento – spiega Imbergamo – tra il modo di vivere di tante persone, con ad esempio padre e madre che si suddividono facilmente i lavori domestici e la cura dei figli, e la rappresentazione stereotipata della donna intenta solo a occuparsi della casa e l’uomo fuori casa al lavoro”.

Così tra le figure di Cuntala l’ostetrico è un uomo, e la mancanza della figura “mamma” aiuta i bambini a fare un esercizio di immaginazione per utilizzare gli altri personaggi in modo da sviluppare la fantasia ma anche da abituarsi a pensare in un modo diverso, non scontato.

Barbara Imbergamo ha autoprodotto il gioco attraverso il crowdfunding: in un mese e mezzo ha raccolto più di quanto chiedeva, raggiungendo, tramite la pagina Facebook dedicata a Cuntala, circa 150 persone interessate al prodotto, che lo hanno ricevuto prima di Natale. “Mi sono accorta che Cuntala piace molto: non volevo fosse un gioco ‘educativo’, di quelli da usare come una ‘medicina’, e che i bambini dopo qualche istante mettono da parte perché è stato loro imposto – spiega ancora Barbara. – Guardando i miei figli e quelli dei miei amici mi sono accorta che, invece, questo inventare e raccontare insieme li appassiona”.

Ma come si gioca a Cuntala? Le carte si distribuiscono ai partecipanti seduti in cerchio, due per ogni giocatore. Il primo bambino inizia a raccontare una storia con i personaggi che gli sono capitati in sorte, il successivo continua la storia iniziata dall’altro aggiungendo i suoi personaggi. Via via si sviluppa così il racconto. “Ma questo è solo uno dei modi per giocare con le carte – conclude Barbara – un’altra possibilità può essere dividere le carte nei quattro mazzi e, tenendole coperte, a turno, girare una carta e provare a far funzionare la storia aggiungendo i personaggi, le azioni, gli oggetti e le caratteristiche che capitano, nella sequenza in cui compaiono nel mazzo”.
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Gilbert Keith Chesterton

Offline Vicus

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #49 il: Gennaio 17, 2014, 00:20:31 am »
Scuole private e homeschooling in Francia sono in crescita esponenziale.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Vicus

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #50 il: Gennaio 17, 2014, 00:34:23 am »
Non è così semplice, ai maschi per disposizione innata non frega nulla di giocare con le bambole.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Brutale

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #51 il: Gennaio 17, 2014, 00:36:41 am »
Citazione
E ancora: «Oggi ci sono tante donne che fanno la guerra e sono quindi chiamate “soldatesse”».
ma secondo le femministe, quelli violenti e guerrafondai sarebbero solo i maschiacci...

se ad una donna gli fai notare che a morire in guerra ci mandano solo gli uomini, lei ti risponde che è giusto così, perchè agli uomini piace fare la guerra e quindi e giusto che a sacrificarsi debbano essere soltanto loro... infatti, gli uomini sono talmente desiderosi di partire in guerra che, in caso di conflitto, lo stato li obbliga ad arruolarsi

Citazione
Una donna può diventare muratore?
No, nei cantieri c'è troppo maschilismo, servono le quote rosa

Offline Volpe argentata

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #52 il: Gennaio 17, 2014, 06:05:41 am »
...e alle femminucce verra' spiegato che possono essere anche loro ad andare a fare la corte ad un maschietto o, come sempre, questa altra faccia della "modernita'" non piace perche' non conveniente?

Offline Rita

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #53 il: Gennaio 17, 2014, 09:23:45 am »
Tipo questo bambino che gioca con la bambola andrà bene? :unsure:

L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline cancellatow

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #54 il: Gennaio 17, 2014, 12:29:40 pm »
Tipo questo bambino che gioca con la bambola andrà bene? :unsure:


no, è stupro
ma da chi avrà imparato  :lol:

Offline controcorrente

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #55 il: Gennaio 17, 2014, 13:23:32 pm »
...e alle femminucce verra' spiegato che possono essere anche loro ad andare a fare la corte ad un maschietto o, come sempre, questa altra faccia della "modernita'" non piace perche' non conveniente?

Nooooooo scherziamo?! Le donne hanno "minore" o addirittura POCO DESIDERIO SESSUALE!! E se uno tira fuori che medici psicologi  e scienziati sostengono che hanno lo stesso desiderio sessuale degli uomini, ti rispondono che hanno lo stesso desiderio, ma addirittura "MINOR VOGLIA" (COSE DA PAZZI!), oppure parlano di minor testosterone, o che la scienza dice soltanto baggianate.
Insomma ogni scusa è buona affinchè la donna non corteggi e faccia il primo passo, che continui ad essere giustificata in tutto, che dunque non si assuma responsabilità in questo come in altri campi e continui imperterrita a fare i propri comodi e come c.... gli pare. E a sbellicarsi dalle risate, gonfiando ulteriormente il suo ego e il suo orgoglio, al pensiero di quanto è furba lei e quanto sono fessi gli uomini.

Ma poi scusate: se le donne hanno lo stesso desiderio ma minor voglia, noi uomini non potremmo avere lo stesso desiderio, ma nessuna voglia di corteggiare, dal momento che lo facciamo (inzerbinandoci) da quando il mondo esiste?
Non è giunto il momento, in base alla parità che hanno preteso, che incomincino loro a fare il primo passo?

Offline Stendardo

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #56 il: Gennaio 18, 2014, 00:53:16 am »
Fonte : http://www.agerecontra.it/public/press40/?p=4745 

L’Ideologia gender all’attacco delle differenze


di Enrica Perrucchietti – Gianluca Marletta
 
La grande rivoluzione culturale che i Poteri Forti stanno oggi promuovendo in tutto il mondo – specialmente in Occidente – ha un nome: Ideologia di Genere (o gender, in inglese).
 


Sotto attacco, in questo caso, è l’identità stessa dell’essere umano nel suo, da sempre riconosciuto come “naturale”, dimorfismo maschile/femminile. L’Ideologia Gender afferma infatti che le differenze sessuali tra maschio e femmina sarebbero solo “morfologiche” ma, nella sostanza, non avrebbero quasi nessuna importanza; secondo questo “nuovo” punto di vista la differenza maschile/femminile sarebbe soprattutto culturale: ovvero, gli uomini sarebbero uomini solo perché educati da uomini, mentre le donne sarebbero donne perché educate da donne.
 
Dobbiamo dunque capire perché al giorno d’oggi si voglia intervenire e rimodellare l’immagine classica dell’uomo per imporne una nuova immagine di sesso socialmente costruita e avulsa da qualunque retaggio “naturale”.
 
Oggi stiamo infatti assistendo a una “culturalizzazione” esplicita del corpo per sottrarlo volutamente a quanto rimane della sua condizione di naturalità, un processo destinato a sfociare nel modello di uomo artificiale sognato dal transumanesimo.
 
Il “braccio militante” di questo processo culturale è rappresentato, in concreto, dalla galassia dei movimenti gay e omosessualisti: gruppi un tempo assolutamente minoritari ma che negli ultimi anni, potendo contare su un vero e proprio torrente di finanziamenti pubblici e privati a fondo perduto e sul sostegno di istituzioni e lobby di altissimo livello, hanno invaso i media e le piazze di tutto il mondo occidentale imponendo all’opinione pubblica le proprie “istanze”, come la richiesta di poter celebrare “matrimoni” o di adottare bambini. Tali tematiche hanno addirittura adombrato negli ultimi tempi questioni più incombenti quali la crisi economica, la disoccupazione crescente, il fallimento della Primavera Araba, i conflitti in Medio Oriente, etc.
 
Tuttavia tali istanze rimarrebbero “lettera morta” senza l’appoggio sempre più plateale delle istituzioni del mondo occidentale, per le quali l’agenda politica dell’Ideologia di Genere sembra essere divenuta una priorità assoluta, da proporre o imporre mediante leggi d’ogni tipo, riprogrammazione dei corsi scolastici, sanzioni amministrative e penali e, persino, attraverso una rielaborazione del linguaggio comune il quale, almeno in pubblico, si vuol far rientrare nei canoni di un “politicamente corretto” che bolla come discriminatorie e “sessiste” persino espressioni immemorabili (tra le quali vi sono le espressioni “donna incinta” e “mamma&papà”).
 
Quello che s’intende dimostrare con UNI SEX è che l’Ideologia di Genere sembra essere al giorno d’oggi una sorta di “cavallo di Troia” che alcuni Poteri Forti paiono decisi ad utilizzare per “fini” che vanno ben al di là delle “rivendicazioni omosessualiste”, ma che mirano, con tutta evidenza, a manipolare la natura stessa dell’uomo, allo scopo di generare un “uomo nuovo” compatibile con il progetto ormai sempre più avanzato di un Nuovo Ordine Mondiale. L’ideologia mondialista (a cui gli autori hanno già dedicato il precedente saggio edito da Arianna: Governo Globale. La storia segreta del nuovo ordine mondiale) prima ancora di pianificare una strategia di conquista “materiale” del globo da parte dell’Occidente anglo-americano e dei suoi alleati o sudditi, mira soprattutto alla creazione di un “uomo nuovo”: un essere resettato e omologabile, stereotipato e apolide, perfetto “mattone” utilizzabile nella costruzione del Mondo Nuovo.
 
Da questo punto di vista il Mondialismo agisce preferibilmente sul piano dei “costumi”, delle “mode”, dei “modi di pensare”, attraverso la creazione di un “immaginario globale” che influenzi le scelte delle masse. Uno degli scopi dell’azione mondialista, ad esempio, sarà quella tendente a demolire le “vecchie” identità (siano esse sociali, religiose, politiche o culturali) che potrebbero, in qualche modo, rappresentare un ostacolo all’omologazione globale. Un altro obbiettivo da colpire, naturalmente, sarà l’istituzione familiare, anch’essa vista come un “ostacolo” alla creazione di un uomo senza punti di riferimento, affettivamente instabile e quindi facilmente utilizzabile sia sotto forma di “consumatore perfetto”, che come anonimo “tassello sociale” facilmente manipolabile.
 
Ed è proprio in quest’ottica che si comprende l’appoggio dei Poteri Forti occidentali all’Ideologia di Genere la quale, rendendo “nebulosa” e ambigua persino quella dimensione basilare che è l’appartenenza sessuale, diviene l’ingrediente necessario alla creazione dell’uomo nuovo: un uomo nuovo che, ricordiamo, si vuole confuso, ambiguo, letteralmente a-morfo.
 
L’Ideologia di Genere, pertanto, avvicina inesorabilmente il nostro mondo a quello descritto nel romanzo dell’inglese Aldous Huxley Il Mondo Nuovo, dove l’essere umano privato di tutta l’eredità del passato vive in un “governo globale” dove ogni aspetto della vita è omologato fin dalla nascita, dove la riproduzione è realizzata artificialmente e disgiunta dal sesso e dove ogni aspirazione personale, ogni creatività e ogni spiritualità è “annegata” nella droga (il soma) o nel piacere sessuale, sia etero che omo, praticato senza limiti di età e di legge.
 
Un mondo in cui la “persona”in quanto tale non esiste più, dove ogni sorta di “identità” è abolita e dove l’individuo è perfettamente amorfo e “resettato”, naufrago solitario in un oceano di non-senso.
 
 In questo saggio, gli autori ricostruiscono le tappe di questo processo senza precedenti: dalle origini dell’Ideologia di Genere all’omosessualismo militante, dal progressivo sdoganamento della pedofilia all’invenzione del “sesso X”. Vengono analizzate le lobby, i loro finanziamenti e le metodologie di strumentalizzazione atte alla costituzione di un’ideologia mondialista “gender”. Vengono quindi spiegati i possibili motivi che si celano dietro questa campagna antropologica, sociale, politica e mediatica volta all’esportazione/creazione di un nuovo modello di essere umano, come cita il sottotitolo, “senza identità“.
 
 Fonte: ideeinoltre <http://ideeinoltre.blogspot.it/2014/01/enrica-perucchietti-e-gianluca-marletta.html>
 
  <http://2.bp.blogspot.com/-_ftLss2yY4A/UtgUwZxKlZI/AAAAAAAAAMs/E2_3n6I_5M4/s1600/unisex_cover.jpg>
 
 
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Alberto86

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #57 il: Gennaio 18, 2014, 21:02:46 pm »
Chiaramente quei due appellati ministri sono in realtà dei servi del vero potere. Quando ciò sarà capito dalla gran parte delle persone, la fuga eviterà loro di perdere quelle appendici che li fanno assomigliare a noi umani.

Speriamo almeno che alle prossime elezioni, i francesi abbiano la coerenza di farli tornare dalla fogna da cui sono fuoriusciti quando li hanno votati (sempre che siano stati realmente votati  :rolleyes:).





Tipo questo bambino che gioca con la bambola andrà bene? :unsure:




 :lol:

« Ultima modifica: Gennaio 18, 2014, 21:17:38 pm da Alberto'86 »

Offline ilmarmocchio

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #58 il: Gennaio 23, 2014, 20:51:48 pm »
Segnalo un libro che sto leggendo ( sono a metà )

http://www.ibs.it/code/9788865880616/perucchietti-enrica/unisex-creazione-dell.html

io lo ho comprato in versione kindle ed è molto aggiornato. Si parla persino del progetto di legge sull'omofobia nel parlamento italiano.
A mio avviso , inquadra perfettamente il legame tra i poteri transnazionali, le organizzazioni omosessuali e le organizzazioni femministe.
Devo leggerne ancora il 50%, ma posso già dire che è assolutamente da leggere

Offline Vicus

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #59 il: Gennaio 24, 2014, 02:01:08 am »
Sembra ottimo
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.