Fonte :
http://www.ilgiornaleditalia.org/news/esteri/848289/Coppia-gay-fa-causa-alla-Chiesa.html Omofobia o omofollia?
14/08/2013 09:56
Coppia gay fa causa alla Chiesa
Le associazioni omosex annunciano battaglia e tirano in ballo la Corte Europea per i Diritti dell'Uomo
Barrie, 44 anni, e Tony, 49, hanno deciso di trascinare la loro parrocchia in tribunale, perchè si rifiuta di unirli in matrimonio
Al di là dell’omofobia e dell’omofilia c’è l’“omofollia”. E’ quello che sta succedendo in Gran Bretagna, secondo quanto riporta il Daiy Telegraph. Barrie Drewit-Barlow, 44 anni, e il suo partner Tony, che di anni ne ha 49, hanno deciso di far causa alla Chiesa d’Inghilterra. Il motivo? Si è rifiutata di sposarli. Il Regno Unito ha da poco approvato la legge che permette agli omosessuali di contrarre matrimonio. Ma la parrocchia di Dansbury, nell’Essex, ha preferito seguire quanto scritto nell’Antico e nel Nuovo Testamento. Pertanto, Barrie e Tony hanno visto rifiutata la loro richiesta. I due stanno insieme da sette anni e sono riusciti ad ottenere l’affidamento di ben cinque figli. Si ritengono dei buoni cristiani e pretendono che la chiesa consacri la loro unione davanti a Dio. Uno dei due dichiara all’Essex Chronicle: “E’ vergognoso che dobbiamo trascinare la nostra chiesa in tribunale per far sì che ci riconosca”. I due uomini hanno ragione. E’ vergognoso che una chiesa, che segue un suo preciso ordinamento, debba essere portata davanti ad un giudice solo perché nella Bibbia c’è scritto che il matrimonio può esistere solo tra un uomo e una donna. Tra l’altro, il Marriage (Same sex couples) Act, prevede che le varie strutture religiose possano rifiutarsi di unire due persone omosessuali in matrimonio. Ma alla “Coalizione per il Matrimonio” questo sembra non interessare e promette di ricorrere alla Corte Europea per i Diritti Umani se le richieste della coppia gay non verranno eseguite. Non solo ma l’organizzazione attacca la Chiesa anglicana. “Ancora non si è asciugato l’inchiostro della legge che già danno vita a dei contenziosi”. Come se la colpa fosse dei religiosi. I cattolici avevano messo in guardia il governo dalle derive illiberali che avrebbero comportato alcune clausole insite nella legge. Ma la maggior parte delle altre confessioni cristiane (envangelici, quaccheri, unitaristi ecc.) stanno cominciando ad aprire alle nozze gay, nonostante sia in chiaro disaccordo con le Sacre Scritture. Insomma, il paese delle libertà e dei diritti civili vede negare un’autonomia fondamentale alle confessioni religiose. Chissà che anche da noi la legge anti-omofobia non porti un simile “progresso”.
Federico Campoli
