In rilievo > Osservatorio sul Femminismo
Mondo femminista. Il ricciocorno schiattoso
Mercimonio:
esempio pratico, la Terragni & friends potrebbero denunciare il gestore di questo forum se proprio volessero rompere i coglioni, ma il giudice potrebbe benissimo sputargli in faccia e fargli pagare le spese anche .. mica e' lineare la cosa tanto piu' se si tratta di commenti a un suo articolo su un giornale pubblico, dove sarebbe la diffamazione ? diffamazione e' spargere in giro voci del tutto infondate che la sputtanino e che gli rechino danno monetario o di immagine o altro.
Vicus:
--- Citazione da: Ryu - Agosto 20, 2013, 11:00:32 am ---C'è qualcuno esperto di legge che può dare un parere su questa cosa? :hmm:
Cioè "il blog è mio e lo decido io ciò che..." non mi sembra un concetto che possa stare in piedi legalmente. Come funziona la moderazione? Si può fare con poteri illimitati a favore del moderatore, da un punto di vista legale? Lo spazio web non è soggetto alle leggi dello stato dove sta il dominio?
--- Termina citazione ---
La libertà di manifestazione di opinioni sul web è soggetta alle norme a tutela dell'onore, come quelle riguardanti ingiuria, calunnia e diffamazione.
Attualmente è allo studio un disegno di legge per disciplinare (=censurare) la libertà di espressione su siti a contenuto editoriale, dei quali questo forum comunque non fa parte.
Nella maggior parte dei forum l'iscrizione è subordinata all'accettazione, che costituisce un atto di natura negoziale, di condizioni che prevedono la facoltà discrezionale dell'amministratore/moderatore di cancellare qualsiasi intervento.
Per quel che riguarda questo forum:
1.4 L'utente concorda che l'amministratore e i moderatori dei forum hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere ogni argomento ogni volta che lo ritengano necessario.
* 1.5 L'utente decide di aderire al servizio fornito così com'è, per il quale lo staff di amministrazione non si assume alcuna responsabilità e non fornisce alcuna garanzia.
* 1.6 L'utente dichiara espressamente di aver capito e di concordare lo staff di amministrazione non potrà essere in alcun modo ritenuto responsabile per qualsiasi danno diretto o indiretto dell'utente o qualsiasi eventuale perdita legata al Servizio.
Ryu:
Grazie mille! :clapping: :clapping: :clapping:
Auspico una legge anche io, ma probabilmente sarà una legge-bavaglio purtroppo, perché in questo modo la libertà di parola viene, di fatto, derogata alla volontà altrui.
dimitri:
Come ha chiarito di recente la cassazione (cfr. Sentenza Carlo Ruta) i blog non sono testate giornalistiche, per cui non possono essere sottoposti alla disciplina di cui alla Legge 47 del 1948. Nel caso richimato l'accusa fece riferimento all'art. 1 della Legge 7 marzo 2001 n. 62, che testualmente recita: "per prodotto editoriale, ai fini della presente legge, si intende il prodotto realizzato su supporto cartaceo, ivi compreso il libro, o su supporto informatico, destinato alla pubblicazione o, comunque, alla diffusione di informazioni presso il pubblico con ogni mezzo, anche elettronico, o attraverso la radiodiffusione sonora o televisiva, con esclusione dei prodotti discografici o cinematografici". Condannato in primo e secono grado, il blogger venne poi assolto in cassazione dove la suprema corte affermò, come detto, che i blog non possono essere considerati testate giornalistiche.
In materia vi sono delle proposte, ma attualmente in Italia non esistono leggi che disciplinano la materia.
Quindi, a mio parere, può tranquillamente pubblicare tutto ciò che vuole e scegliere quali commenti inserire e quali non, salvo ovviamente essere soggetta a responsabilità civile ovvero penale qualora le affermazioni configurino ipotesi di reato.
zagaro:
--- Citazione da: dimitri - Agosto 21, 2013, 12:34:57 pm ---Come ha chiarito di recente la cassazione (cfr. Sentenza Carlo Ruta) i blog non sono testate giornalistiche, per cui non possono essere sottoposti alla disciplina di cui alla Legge 47 del 1948. Nel caso richimato l'accusa fece riferimento all'art. 1 della Legge 7 marzo 2001 n. 62, che testualmente recita: "per prodotto editoriale, ai fini della presente legge, si intende il prodotto realizzato su supporto cartaceo, ivi compreso il libro, o su supporto informatico, destinato alla pubblicazione o, comunque, alla diffusione di informazioni presso il pubblico con ogni mezzo, anche elettronico, o attraverso la radiodiffusione sonora o televisiva, con esclusione dei prodotti discografici o cinematografici". Condannato in primo e secono grado, il blogger venne poi assolto in cassazione dove la suprema corte affermò, come detto, che i blog non possono essere considerati testate giornalistiche.
In materia vi sono delle proposte, ma attualmente in Italia non esistono leggi che disciplinano la materia.
Quindi, a mio parere, può tranquillamente pubblicare tutto ciò che vuole e scegliere quali commenti inserire e quali non, salvo ovviamente essere soggetta a responsabilità civile ovvero penale qualora le affermazioni configurino ipotesi di reato.
--- Termina citazione ---
si parlava dell'azione dell'admin se è l'ultimo tiranno ammesso dalla nostra società,
o più semplicemente un funzionario di alto livello che deve gestire delle norme
quindi se il blog vien considerato una sorta di servizio al pubblico (anche se creato e condotto d privati) allora l'admin è una sorta di super-funzionario che gestisce un regolamento che in un qualche modo deve tenere conto dell'utente-consumatore
mentre se il blog è un mero fatto fra privati, in cui l'utente è una sorta di socio, allora l'admin è l'ultimo dei tiranni ammessi dalla società, in quanto l'utente-socio può rivolgersi ai soli organi interni del club.....................................
rimane chiaro che la Legge Generale non si può violare a prescindere
ma come hai detto tu ancora la Legg non ha stabilito cosa sia un blog, certamente non ha applicabilità le norme speciali dell'editoria
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