Autore Topic: controstoria risorgimentale  (Letto 2380 volte)

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Offline Mercimonio

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Re:controstoria risorgimentale
« Risposta #15 il: Agosto 29, 2013, 10:51:24 am »
ma dei millenni: lo Stato Italiano passerà, la Chiesa no

visto il CVII e gli ultimi papi neri che hanno messo in sella non ne sarei cosi' sicuro, l'unica chiesa che restera' in piedi secondo me sono gli ortodossi russi/greci/serbi, il resto sara' un minestrone velenoso di tutti i gruppuscoli e settari luterani che agiscono ne' piu' ne' meno come multinazionali e NGO.

finite le chiese, si tornera' a un neo paganesimo altrettanto velenoso, inutile e dannoso, come certi tipi di induismo in India, qualcuno cerchera' di importare forme "soft" e settarie di buddhismo, come gia' fanno gli arraffoni del Soka Gakkai in italia.



Offline Rita

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Re:controstoria risorgimentale
« Risposta #16 il: Agosto 29, 2013, 11:29:23 am »
andate a pag.137 del testo.

a cominciare dal capoverso che inizia con "in famiglia e in società, i padri sono la legge"
Pino Aprile esprime una tesi molto interessante per la QM, specie per la componente "conservatrice" dei qemministi.

il concetto è riportato da un libro di Luigi Zoja. Quel che dice (in sintesi) che i padri sono la legge e salvano la società a discapito della famiglia mentre le madri salvano la famiglia a discapito della società.

Da questo assioma si sarebbe sviluppata la mafia. In un territorio con i padri assenti perchè costretti ad emigrare in massa o umiliati, la mafia (che ha radice femminile, come si vede dai nomi usati - mammasantissima etc.) avrebbe proliferato grazie alla preponderanza della "madre".
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Rita

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Re:controstoria risorgimentale
« Risposta #17 il: Agosto 29, 2013, 11:37:25 am »
http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?action=post;quote=60034;topic=5626.30;last_msg=60967


In famiglia e in società, i padri sono la legge, i custodi delle regole uguali per tutti; le madri sono l'amore, il motore dell'eccezione a favore dei propri figli, e questo le rende più disposte a porne le richieste al di sopra di tutto, <<anche quando esse sono contrarie alla legge e ai principi>> scrive Mario Alcaro. Il padre deve garantire la società pure a spese della sua casa; la madre deve garantire la sua casa anche a spese della società. Questa distinzione è alla base della nostra civiltà patriarcale. Lo apprendo, sintetizzando, soprattutto dal mai troppo lodato libro di Luigi Zoja sulla paternità, "Il gesto di Ettore". Se l'autorità dei padri s'indebolisce, il sistema delle regole che regge la comunità si sfilaccia, perché viene a mancare il guardiano dei limiti di comportamento (civile, per la civiltà data, sia quella dei cavalieri mongoli o dei pescatori di perle del Pacifico). Quindi: <<Ogni perdita di paternità è perdita di civiltà>> dice Zoja. E' vero persino oggi, con padri presenti, ma ruolo affievolito; figurarsi in una società che vede abbattuti da un invasore i suoi riferimenti istituzionali, legali, familiari e vede i suoi padri sbagliare sia se si oppongono, sia se si adeguano; e poi per un secolo, i padri manco li vede perché se ne vanno (emigrazione).
L'emorragia fu così violenta che sorse il serio problema demografico: il Meridione divenne un popolo a prevalenza femminile. E il sistema delle regole virò verso quello matriarcale: è giusto, se a favore dei miei figli, pur se a danno della comunità (in questo si vede una ragione del successo della mafia, la cui radice è femminile: a dispetto del suo machismo, il mafioso è figlio dell'eccezione materna non della legge paterna).[/i]
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Offline zagaro

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Re:controstoria risorgimentale
« Risposta #18 il: Agosto 29, 2013, 13:00:02 pm »
insomma  il padre ha un profilo dionisiaco e la madre un profilo apollineo?


mai pensato in modo storico marxista ad una divisione dei lavori in un mondo prima cacciatore-raccoglitore e poi agricolo?

ed ancora  non siamo andati indietro con l'etologia quando gli umani ancora  non stavano in posizione eretta.........................


Offline zagaro

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Re:controstoria risorgimentale
« Risposta #19 il: Agosto 29, 2013, 13:09:12 pm »
http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?action=post;quote=60034;topic=5626.30;last_msg=60967

................................................. ....
L'emorragia fu così violenta che sorse il serio problema demografico: il Meridione divenne un popolo a prevalenza femminile. E il sistema delle regole virò verso quello matriarcale: è giusto, se a favore dei miei figli, pur se a danno della comunità (in questo si vede una ragione del successo della mafia, la cui radice è femminile: a dispetto del suo machismo, il mafioso è figlio dell'eccezione materna non della legge paterna).[/i]


facciamo una considerazione,. prima del 1860 cosa fosse l'emigrazione praticamente al Sud si disconosceva.
mentre con la sconfitt borbonica e la Legge Pica divenne qualcosa di massa. se poi ci mettiamo le vite  perse negli accadimenti storici considerati.
(qualcuno come Civiltà cattolica  parlò di un milione di morti al Sud.....), se poi ci metti il terremoto sociale provocato da Cialdini

allora forse è ipotizzabile che il Meridione perse quel capitale umano colto e/o preparato che poteva gestire  la transizione al nuovo stato.
ed il vuoto fu occupato da quelle seconde linee generalmente ignoranti e sopratutto 'affamati',  come  i gabellieri, che trovandosi al posto giusto al momento giusto.... come  i Don Sedara nel famoso libro de Il Gattopardo

e stessa cosa avvenne con il fascismo

e poi con La Repubblica

Offline zagaro

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Re:controstoria risorgimentale
« Risposta #20 il: Agosto 29, 2013, 13:13:03 pm »
il concetto è riportato da un libro di Luigi Zoja. Quel che dice (in sintesi) che i padri sono la legge e salvano la società a discapito della famiglia mentre le madri salvano la famiglia a discapito della società.

Da questo assioma si sarebbe sviluppata la mafia. In un territorio con i padri assenti perchè costretti ad emigrare in massa o umiliati, la mafia (che ha radice femminile, come si vede dai nomi usati - mammasantissima etc.) avrebbe proliferato grazie alla preponderanza della "madre".

la mafia non è femminile è solo una particella pleonastica che serve alla costruzione del  superlativo assoluto.quando con questo si vuol sottolineare  la capacità di "forza" del soggetto del discorso.