Proprio oggi leggevo di quel che stanno combinando ai ragazzi americani nei college. False accuse, interpretazioni fantasiose di stupro o abuso -questo è un esempio- e ovviamente impossibilità di difendersi. È pieno di ragazzi innocenti a cui viene levato il diritto allo studio. Lo scopo è ovviamente creare una generazione di donne laureate e di uomini senza titolo. Poi si passerà al lavoro, ai posti di potere e, come per magia, avremo il mitico mondo dominato dalle donne. Ovviamente i giornali ci diranno che le donne sono riuscite a conquistare il potere grazie alla meritocrazia, nonostante er gombloddo machista. Immagino che il progetto sia questo, visto che nonostante le varie discriminazioni positive stanno sempre indietro. D'altronde a nessun uomo interesusa se al potere ci sono più donne o uomini, almeno che non ci siano discriminazioni. Le uniche ossessionate da queste cagate sono loro, anche se vorrebbero farci credere il contrario.
Ovvio che lo scopo è questo.
E non serve passare al lavoro, ai posti di potere: ci siamo già - non si vede soltanto per via del fattore tempo. I CEO di oggi sono quasi tutti sopra i 50 anni, tutti laureati negli anni 80.
Il gender gap educativo ha iniziato a manifestarsi sul finire degli anni 80, ed allora il fenomeno era accettabilissimo: quando la differenza è 48% maschi vs 52% femmine a chi importa? A me no di certo.
Le cose hanno cominciato a diventare preoccupanti solo verso l'inizio del XXI secolo: 2005 o giù di lì - quando si arriva sul 40% vs 60% qualche domanda bisogna iniziare a porsela.
No, invece. Un mese fa hanno varato le prime borse di studio per sole donne, in Italia, anche se siamo al 33% vs 66%.
Entro il 2020 saremo al 30% vs 70%.
Questa è macelleria sociale basata sul sesso.
Ma la domanda è un'altra: quando le donne saranno economicamente dominanti, e gli uomini saranno più poveri ed ignoranti ed economicamente emarginati (e quindi: PIU' VIOLENTI di oggi) - che faranno le femministe?
Proporranno interventi sociali per recuperare l'altra metà del cielo?
Oppure spingeranno le donne al lesbismo ed ad abortivi selettivi contro i maschi?
Mia nonna, che femminista non era, diceva sempre: "il buongiorno si vede dal mattino" - per questo io una mia idea me la sono fatta...e non è simpatica, per niente...
Sarei TANTO curioso di sapere se esistono delle femministe che hanno una coscienza, ma non ne ho mai trovate: preferiscono evitare di rispondere a certe domande scomode. Pessimo segno.
Non si rendono conto che, qualsiasi cosa accada, la reazione di metà della popolazione, gli uomini, sarà terribile alla fine. E che anche se dovessero vincere le feminazi, per farlo dovrebbero essere molto crudeli e inumane, abbastanza da coprire di vergogna le future generazioni di donne...
Le femministe sono liberissime di non credere a me: io sono solo un uomo, cattivo e privilegiato per definizione.
Ma dovrebbero credere a LEI:
Recently, more and more feminists have been advocating social, spiritual, and mythological models that are female-supremacist and/or matriarchal. To me, this advocacy signifies a basic conformity to the tenets of biological determinism that underpin the male social system. Pulled toward an ideology based on the moral and social significance of a distinct female biology because of its emotional and philosophical familiarity, drawn to the spiritual dignity inherent in a "female principle" (essentially as defined by men), of course unable to abandon by will or impulse a lifelong and centuries-old commitment to childbearing as the female creative act, women have increasingly tried to transform the very ideology that has enslaved us into a dynamic, religious, psychologically compelling celebration of female biological potential. This attempted transformation may have survival value--that is, the worship of our procreative capacity as power may temporarily stay the male-supremacist hand that cradles the test tube. But the price we pay is that we become carriers of the disease we must cure. It is no accident that in the ancient matriarchies men were castrated, sacrificially slaughtered, and excluded from public forms of power; nor is it an accident that some female supremacists now believe men to be a distinct and inferior species or race. Wherever power is accessible or bodily integrity honored on the basis of biological attribute, systematized cruelty permeates the society and murder and mutilation contaminate it. We will not be different.
It is shamefully easy for us to enjoy our own fantasies of biological omnipotence while despising men for enjoying the reality of theirs. And it is dangerous--because genocide begins, however improbably, in the conviction that classes of biological distinction indisputably sanction social and political discrimination. We, who have been devastated by the concrete consequences of this idea, still want to put our faith in it. Nothing offers more proof--sad, irrefutable proof--that we are more like men than either they or we care to believe.
Andrea Dworkin, "Biological Superiority: The World's Most Dangerous and Deadly Idea" - first published in Heresies No. 6 on Women and Violence, Vol. 2, No. 2, Summer 1978.